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lunedì 4 giugno 2018

Il S. Padre Francesco blocca il documento dei vescovi tedeschi a favore dell'intercomunione. Il testo integrale della sua lettera

VIVA! Ogni tanto qualche buona notizia....

Speriamo che il punto "c"della lettera del Prefetto non sia un cavallo di Troia per le eccezioni: "c. Il tema riguarda il diritto della Chiesa, soprattutto l'interpretazione del canone 844 CIC. Poiché in alcuni settori della Chiesa ci sono a questo riguardo delle questioni aperte, i competenti dicasteri della Santa Sede sono già stati incaricati di produrre una tempestiva chiarificazione di tali questioni a livello di Chiesa universale. In particolare appare opportuno lasciare al vescovo diocesano il giudizio sull’esistenza di una "grave necessità incombente".

Sappiamo che nelle stanze vaticane ci sono state fortissime pressioni  e che qualcuno parla addirittura di qualche minaccia di dimissioni in caso di apertura all'intercomunione ai protestanti.
Qualcuno ha ancora - per fortuna - la schiena dritta.

L


Settimo Cielo, 4-6-18

Nel ricevere questa mattina, lunedì 4 giugno, una delegazione della Chiesa evangelica luterana tedesca, papa Francesco ha messo in guardia dalla "foga di correre in avanti" e ha tenuto a dire che "alcuni temi, penso alla Chiesa, all’eucaristia e al ministero ecclesiale, meritano riflessioni puntuali e ben condivise".


In questa parole si può scorgere una velata allusione alla controversia, esplosa tra i vescovi cattolici della Germania, se ammettere o no alla comunione eucaristica anche i coniugi protestanti.

Ma non solo. Proprio questa stessa mattina è pervenuta ai vescovi tedeschi una lettera del neocardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer (nella foto), prefetto della congregazione per la dottrina della fede, che fissa dei punti fermi proprio su tale questione.

La lettera è riprodotta integralmente più sotto, tradotta dall'originale tedesco. Porta la data del 25 maggio. E il giorno prima, 24 maggio, Francesco aveva ricevuto Ladaria, per concordarne la stesura definitiva.

L'antefatto di questa lettera è il documento votato a maggioranza lo scorso febbraio dalla conferenza episcopale tedesca, presieduta dal cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, che dice come e quando consentire la comunione ai coniugi protestanti.

Contro tale documento avevano fatto appello a Roma, alla congregazione per la dottrina della fede, sette vescovi tra i quali il cardinale di Colonia, Rainer Maria Woelki:


Ne era seguito a Roma il 3 maggio, convocato dal papa, un summit tra le autorità vaticane competenti in dottrina ed ecumenismo e i rappresentanti tedeschi delle due parti in disaccordo.

Il summit si era concluso con un comunicato nel quale si informava che Ladaria aveva trasmesso ai vescovi tedeschi la richiesta di papa Francesco di "trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato possibilmente unanime".

E ciò fece sì che la disputa proseguisse in modo anche più acceso, non solo in Germania ma in tutto il mondo:



Ora però questa lettera del prefetto della congregazione per la dottrina della fede, scritta e inviata "con l'esplicito consenso del papa", blocca la pubblicazione del documento dei vescovi tedeschi che ha acceso la controversia e rinvia la questione a una riflessione più matura a livello di Chiesa "universale" e di rapporti ecumenici con altre Chiese diverse dalle protestanti.


Ecco dunque la lettera. Sul primo dei suoi due fogli papa Francesco ha apposto la sua sigla autografa: "F. 25.5.18"

*

Congregazione per la Dottrina della Fede
Prot. N. 212/2018 - 64727

Città del Vaticano
Palazzo del S. Uffizio

25 maggio 2018

A Sua Eminenza Reverendissima
Signor Cardinale Reinhard Marx
Arcivescovo di Monaco e Frisinga
Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca
Kardinal-Faulhaber Str. 7
D-80333 München
Bundesrepublik Deitschland

Eminenza, Illustrissimo signor presidente!

Al termine del nostro colloquio fraterno del 3 maggio 2018 sul documento "Mit Christus gehen…" ["Camminare con Cristo. Sulla pista dell’unità. Matrimoni interconfessionali e partecipazione comune all’eucaristia. Un sussidio pastorale della conferenza episcopale tedesca"] abbiamo stabilito insieme che io avrei informato Il Santo Padre dell'incontro.

Già nell'udienza del 11 maggio 2018 ho parlato con papa Francesco del nostro incontro e gli ho consegnato una sintesi del colloquio. Il 24 maggio 2018 ho nuovamente discusso della questione con il Santo Padre. A seguito di questi incontri vorrei portare a Sua conoscenza i seguenti punti, con l'esplicito consenso del papa.

1. I molteplici sforzi ecumenici della conferenza episcopale tedesca, in particolar modo l’intensa collaborazione con il consiglio della Chiesa evangelica di Germania, meritano riconoscimento e apprezzamento. La comune memoria della Riforma nel 2017 ha mostrato che negli anni e decenni passati è stata trovata una base che permette di dare insieme testimonianza di Gesù Cristo, il salvatore di tutti gli uomini, e di lavorare insieme in maniera fattiva e decisa in molti ambiti della vita pubblica. Questo ci incoraggia ad andare avanti con fiducia sulla via di una sempre più profonda unità.


2. Il nostro colloquio del 3 maggio 2018 ha mostrato che il testo del sussidio solleva una serie di problemi di notevole rilevanza. Il Santo Padre è perciò giunto alla conclusione che il documento non è maturo per essere pubblicato. I motivi essenziali di questa decisione possono essere riassunti come segue:


a. La questione dell’ammissione alla comunione di cristiani evangelici in matrimoni interconfessionali è un tema che tocca la fede della Chiesa e ha una rilevanza per la Chiesa universale.

b. Tale questione ha degli effetti sui rapporti ecumenici con altre Chiese e altre comunità ecclesiali che non sono da sottovalutare.

c. Il tema riguarda il diritto della Chiesa, soprattutto l'interpretazione del canone 844 CIC. Poiché in alcuni settori della Chiesa ci sono a questo riguardo delle questioni aperte, i competenti dicasteri della Santa Sede sono già stati incaricati di produrre una tempestiva chiarificazione di tali questioni a livello di Chiesa universale. In particolare appare opportuno lasciare al vescovo diocesano il giudizio sull’esistenza di una "grave necessità incombente".

3. Per il Santo Padre è una grande preoccupazione che nella conferenza episcopale tedesca resti vivo lo spirito della collegialità episcopale. Come il Concilio Vaticano II ha sottolineato, "le conferenze episcopali possono oggi portare un molteplice e fecondo contributo acciocché il senso di collegialità si realizzi concretamente" (Costituzione dogmatica "Lumen gentium" n. 23).

Portando questo a Sua conoscenza Le porgo fraterni saluti e auguri di benedizione.

Suo nel Signore

Luis F. Ladaria, S.I.
Vescovo titolare di Thibica
Prefetto

In copia a:

Sua Eminenza Reverendissima
Signor Cardinale Rainer Maria Woelki
Arcivescovo di Colonia

Sua Eccellenza Reverendissima
Felix Genn
Vescovo di Münster

Sua Eccellenza Reverendissima
Karl-Heinz Wieseman
Vescovo di Spira

Sua Eccellenza Reverendissima
Rudolf Voderholzer
Vescovo di Ratisbona

Sua Eccellenza Reverendissima
Gerhard Feige
Vescovo di Magdeburgo

1 commento:

  1. Inutile, tardiva e non credibile finzione. Le posizioni sempre più eretiche , sono favorite dalle equivoche posizioni filo-protestanti di Bergolio. Un pezzetto di pane qualsiasi mangiato per generica' commemorazione' o è il " panis vere", corpo di Cristo?

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