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sabato 9 dicembre 2017

Contro Lutero: perché non dobbiamo morire protestanti

Segnalato dal caro amico di MiL Maestro Aurelio Porfiri.
L

Giovanni CAVALCOLI, Contro Lutero: Perché non dobbiamo morire protestanti. Hong Kong: Chorabooks 2017.
EBook (formato Kindle) Euro 4.99
ISBN 9789887726067
EBook (formato Epub) Euro 4.99
ISBN 9789887726081
Cartaceo Euro 10.39
ISBN 9789887726074

Disponibilità: immediata su tutti i negozi amazon in formato kindle e cartaceo e su oltre 100 negozi online in formato Epub (Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori, hoepli, Book republic, Libreria universitaria, San Paolo store, Il fatto quotidiano, Il giardino dei libri, Google play, Ibooks store, Kobobooks, Tolino, Casa del libro, Bajalibros, Nookstore, Weltbild, El corte inglés, Barnes and Nobles etc.)
Per informazioni ed interviste rivolgersi a aurelioporfiri@hotmail.com
Padre Giovanni Cavalcoli è nato a Ravenna nel 1941. Si è laureato in filosofia a Bologna nel 1970. Entrato nell’Ordine Domenicano nel 1971, è stato ordinato sacerdote nel 1976. Ha insegnato teologia dal 1979 al 1982 presso l’allora Studio Teologico Accademico Bolognese (STAB). Ha conseguito la licenza in filosofia nel 1981 e il dottorato in teologia presso la Facoltà Teologica
Pontificia “S.Tommaso d’Aquino” di Roma nel l984. Officiale della Segreteria di Stato dal 1982 al 1990. Ripreso l'insegnamento nel 1990, dal 2011 è docente emerito di Teologia Dogmatica nella Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna e di Metafisica e nello Studio Filosofico Domenicano di Bologna. E’ stato Vice postulatore nella Causa di Beatificazione del Servo di Dio Padre Tomas Tyn,OP dal 2006 al 2012. Dal 1995 tiene un corso per catechisti a Radio Maria. Ha al suo attivo la pubblicazione di molti libri ed articoli di teologia in riviste specializzate. Dal 2014 collabora con Don Ariel Levi di Gualdo al sito isoladipatmos e dal 2015 al blog di Aurelio Porfiri Il Naufrago.
Sommario

In questo tempo di confusione, un tempo in cui in ambito cattolico si "celebra" la riforma luterana, che ha lacerato il cattolicesimo nel suo più profondo, una riforma le cui conseguenze ancora si fanno sentire dopo 500 anni, ecco un nuovo testo del teologo domenicano Giovanni Cavalcoli, un testo in cui il noto pensatore cattolico precisa le condizioni che permetterebbero un reale riavvicinamento tra la chiesa cattolica e i protestanti. Questo leggiamo in "Contro Lutero: Perché non vogliamo morire protestanti" disponibile in questo dicembre 2017.
Padre Cavalcoli avverte: "In questi 500 anni dalla nascita del luteranesimo, molta strada hanno fatto cattolici e luterani sulla via della riconciliazione, soprattutto a partire dall’impulso all’ecumenismo dato dal Concilio. Tuttavia i luterani restano ancora fermi ad alcuni errori di fondo, che bisogna correggere, per togliere del tutto ogni divisione, affinchè questi fratelli siano “pienamente incorporati” alla Chiesa Cattolica. E diciamo quali sono questi nodi da sciogliere. Si possono ridurre sostanzialmente a tre, secondo un compendio suggerito dallo stesso notissimo modo luterano di riassumere i princìpi di Lutero: tre assiomi fondamentali, tre parole d’ordine, tre motti emblematici, tre direttrici teoretiche, tre linee d’azione: sola Scriptura, sola  fides, sola gratia".

Un testo che non farà piacere agli oltranzisti dell'ecumenismo, a coloro che non riescono a vedere l'importanza della giustizia accanto alla pur necessaria misericordia, ai pastoralisti che hanno fastidio di ogni odore di dottrina. Un testo stringato ma denso, chiaro, preciso; un testo che non può mancare tra le letture di coloro che hanno ancora a cuore la dottrina cattolica e la sua grande tradizione.

2 commenti:

  1. Incontestabile elenco delle eresie di Lutero con le quali da bravo violento psicopatico allucinato e maniaco sessuale, ha voluto maledire una fede millenaria per inventarne dichiaratamente un'altra e, al quale fa eco chi afferma dall'alto soglio della Chiesa che "non esiste un Dio cattolico". Il libro in oggetto dovrebbe avere per titolo : 'Lutero contro la Chiesa'. A lui va dato ,però' va dato atto di avere abbandonato la Chiesa al contrario di chi, più subdolamente, ne resta all'interno per distruggere la fede trasmessa dagli apostoli.

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  2. L'elenco delle eresie di colui che voleva far credere che una Chiesa senza macchia si ottiene attaccando manifestini alle porte delle chiese andrebbe esteso, oltre i principi teologici a tutto un complesso di manifestazioni culturali e devozionali fondate sulla tradizione, professata anche dalle chiese orientali, fin dai primi secoli.

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