Su segnalazione di S. E. Mons. Eleuterio Favella, dobbiamo fare un' ERRATA CORRIGE della notizia riportata stamane circa il motu proprio sulla traduzione dal latino alle lingue vernacole. Ecco di seguito la esatta nomenclatura, come riportata dalla Sezione affati generali della Segreteria di Stato in funzione di Cancelleria Apostolica.
Ringraziamo il prelato che ci tiene aggiornato ex aedibus vaticanis.
Con il Motu proprio "Magnum guazzabuglium" il S. Padre, derogando alle disposizioni del S. Concilio e alle previsioni del Codex Juris Canonici, ha delegato alle Conferenze Episcopali territoriali la traduzione dei libri liturgici.
Parlare senza inibizioni non deve significare (etimo) offendere
RispondiEliminaE' la descrizione di tutto l'attuale estemporaneo e velleitario pontificato!
RispondiEliminaRingrazio monsignore per la capacità di sintesi
RispondiEliminaE dove starebbe l'offesa? E chi sarebbe l'offeso?
RispondiEliminaDa quando scoprire le magagne e chiamarle come meritano costituirebbe un'offesa?
RispondiEliminaI modernisti hanno sempre la coda di paglia :D
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