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giovedì 8 giugno 2017

Sacra Liturgia - S. Messa solenne con assistenza pontificale in S. Alessandro in Zebedia in Milano


08.06.2017: Santa Messa solenne celebrata in rito ambrosiano antico da mons. Manganini e con l'assistenza pontificale di S. Em. R. il card. Burke, nella chiesa di S. Alessandro, Milano. (padri Barnabiti).<
Fonte: Facebook  "Messa Tradizionale Ambrosiana a Milano" https://www.facebook.com/groups/1051635564850513/?fref=nf








11 commenti:

  1. Più messe in latino e meno polemiche...

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    1. Il problema non è la messa, quella è la punta dell'iceberg....ci sono documenti eretici del Concilio...

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    2. Sei desueto, aggiornati.

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    3. se vuole aggiornarsi diventato eretico è libero di farlo, ma FUORI dalla Chiesa...

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    4. Sei modernista, vai tra i tuoi amici luterani!

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  2. E' lui l'araldo del Vangelo che non si risparmia

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  3. UNA PRECISAZIONE
    La Messa è stata bellissima, ma non è stato officiato un Pontificale!
    Era solo una S. Messa Solenne con assistenza pontificale.

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  4. Si dice "Messa solenne di Mons. Manganini con assistenza pontificale di Sua Em.za il Cardinale Burke".

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    1. Si dice "Messa solenne di Mons. Manganini con assistenza pontificale di Sua Em.za il Cardinale Burke".

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  5. Messa magnifica. Peccato solo la cappa aggiornata... cortarella... ma lo so che è così che la volle Pio XII, purtroppo...
    Il vero peccato è stato il numero ridottissimo di preti. Se a un evento come questo, che riunisce i nostri campioni vescovi (Sarah, Burke, Rey...) e intellettuali (Reid, Lang...) non sono accorsi in massa i giovani preti del Nord italia, che pure si dicono 'tradizionalisti', o almeno 'tradizionali', le speranze di noi laici possono comprensibilmente affievolirsi. Da tutta la mia regione ce ne erano tre...A distanza di meno di un'ora di treno, con assenza totale di alcune realtà rilevantissime.
    Questo è un problema grave: dove si deve fermare la prudenza e dove comincia il coraggio? In tempi come questi meglio l'astuzia o meglio la profezia? Se il mio vescovo mi vede in una foto e mi bolla è un male o un bene? Meglio non ricevere una parrocchia ma essere luce sulla montagna per i fedeli dispersi o meglio essere fiaccola sotto il moggio?
    Egualmente i laici cosiddetti impegnati erano per l'Italia molto pochi, anche rispetto a quelli che di solito sono in prima linea, e questo come mai? Mancavano molti volti noti: non è che se le cose le organizzano altri si decide di non partecipare, o ridurre la partecipazione al minimo simbolico di una o due persone? (per certe realtà, cos'' è stato, e lo si vede bene nelle foto). E' vero che erano funzioni infrasettimanali, ma molte erano nel tardo pomeriggio e compatibili con impegni lavorativi anche extra Milano.
    Per i card. Sarah e Burke insieme a una celebrazione in rito antico bisognerebbe accorrere in massa dal raggio di centinaia di chilometri, per manifestare a loro e ai loro , e nostri, nemici, un sostegno 'oceanico'.
    Ancora: questo è un periodo - il periodo delle difficoltà- in cui la solidarietà fra i coetus è messa a dura prova. Si può reagire in due modi: chiudendosi a riccio e cercando di salvare il salvabile nel proprio gruppo oppure incrementando la solidarietà fra coeuts, anche distanti, e sforzandosi di aiutarsi in opportunitatibus. Ultimamente io riscontro soprattutto una crescente chiusura, e un progressivo venir meno della disponibilità ad aumentare gli sforzi per venire in aiuto ad altri coeuts. Forse è inevitabile, ma mi pare una prosepttiva che rischia di rivelarsi perdente. Capiterò sempre che una domenica manca un celebrante e l'unica soluzione e che ce lo prestino da un coetus vicino. Vi sono poi i casi in cui nelle medesime diocesi i coetus si fanno la guerra, soprattutto per le pretese monopolistiche di alcune realtà. Lo ho visto personalmente in due diocesi del Nord e una del Sud. Questo è inaccettabile e fa il gioco del nemico. Contro questo bisogna impegnarsi e pregare.

    Ciò detto, lode e benedizione sugli organizzatori di questa eccellente inziativa, e ad maiora!

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