Isernia " Convegno a 50 anni da Musicam Sacram"
Giornata di studio e di approfondimento sull’istruzione conciliare "Musicam Sacram"
organizzata dalla Diocesi di Isernia-Venafro
organizzata dalla Diocesi di Isernia-Venafro
con il Patrocinio del Pontificio Istituto di Musica Sacra
Isernia (IS) Sabato 25 marzo ore 15:30
Auditorium- Aula magna della Diocesi di Isernia-Venafro
Auditorium- Aula magna della Diocesi di Isernia-Venafro
Relatori:
M° Prof. Mons. Vincenzo De Gregorio
, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra e Consulente dell’Ufficio
Liturgico Nazionale per la Musica Liturgica;
Don Francesco Mazzitelli fdp, dottore in liturgia;
M° Prof. Don Ramon Saiz-Pardo Hurtado, incaricato per la
cattedra di Musicologia e Teologia Liturgica presso la Pontificia Università
della Santa Croce.
Sua Ecc. Rev. ma Mons. Camillo Cibotti, Vescovo Diocesano e Delegato per la liturgia alla Conferenza Episcopale
Abruzzese-Molisana, nel presentare l’iniziativa, ha detto: «parlare di musica sacra, ribadendone la sua vitalità nella liturgia,
sembra essere un concetto ovvio ma che, al giorno d’oggi, non risulta affatto
scontato.
Appare più che mai necessaria
una giusta riflessione, così da comprendere quanto i principi fissati in
Sacrosanctum Conciulim (SC), in particolare sulla musica liturgica [cfr. SC
cap. VI], siano stati recepiti e in quale misura.
Una lettura attenta della
Costituzione Liturgica, pertanto, risulterà ancora molto utile a farci cogliere
quegli orientamenti e quella forte valenza pastorale che era già in animo dei
padri conciliari.
La ricorrenza dei cinquant’anni dall’entrata in vigore di
Musicam Sacram (MS) è stata colta tanto dalla Scuola di Formazione Teologica
San Pietro Celestino quanto dall’Ufficio Liturgico Diocesano come un’importante
momento di confronto e di aggiornamento, nel quale tutti devono sentirsi
coinvolti.
Nondimeno l’istruzione conciliare sulla musica sacra prescriveva che
“è lecito sperare che i
pastori d’anime, i musicisti e i fedeli, accogliendo volentieri e mettendo in pratica queste norme, uniranno, in piena concordia, i loro sforzi per raggiungere il vero fine della musica sacra che è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli” [cfr. MS 4]».
pastori d’anime, i musicisti e i fedeli, accogliendo volentieri e mettendo in pratica queste norme, uniranno, in piena concordia, i loro sforzi per raggiungere il vero fine della musica sacra che è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli” [cfr. MS 4]».
L’inizio dei lavori, previsto per le ore 15,30 sarà preceduto dalla preghiera iniziale, da un saluto ai partecipanti e dall’introduzione, a cura del direttore dell’Ufficio Liturgico don Berardino di Silvio.
Il tema che verrà affrontato, in particolare, avrà come titolo:
"La
musica e la riforma liturgica: una «croce»?"
Riflessioni e studi a cinquant’anni
da Musicam Sacram.
È importante notare come il contributo dei relatori, date le loro competenze specifiche, sia atteso anche per una rilettura di Musicam Sacram, rapportando il documento ai giorni nostri allo scopo di comprenderne maggiormente il senso.
Al termine dei lavori prenderà la parola per le
conclusioni Mons. Cibotti.
Infine, presso la chiesa Cattedrale, ci sarà una concelebrazione eucaristica con tutti i partecipanti convenuti, presieduta dallo stesso vescovo Cibotti.
( QUI i canti che verranno eseguiti nel corso della celebrazione )
La giornata di studio, la cui partecipazione è gratuita,
sarà anche un momento di riflessione, di dibattito e di aggiornamento,
indirizzato ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e ai laici.
Alla vigilia del convegno, il 24 marzo, si terrà alle ore
20.00, presso la chiesa dell'Immacolata Concezione a Isernia, un primo momento di
incontro tra direttori di coro, strumentisti accompagnatori e cantori con Mons.
Claudio Palumbo, Vicario Generale e Direttore della Scuola San Pietro
Celestino.
A seguire si terrà la prova dei canti da eseguire nella
concelebrazione del giorno seguente.
Il moderatore del convegno sarà don Berardino di Silvio e l’organizzazione musicale sarà curata da don Paolo Mazzoleni, responsabile dell’Ufficio Musica Sacra della diocesi, e dal Maestro Marco Di Lenola , docente invitato al Pontificio Istituto di Musica Sacra e docente di Musicologia Liturgica per la Scuola San Pietro Celestino di Isernia.
Il moderatore del convegno sarà don Berardino di Silvio e l’organizzazione musicale sarà curata da don Paolo Mazzoleni, responsabile dell’Ufficio Musica Sacra della diocesi, e dal Maestro Marco Di Lenola , docente invitato al Pontificio Istituto di Musica Sacra e docente di Musicologia Liturgica per la Scuola San Pietro Celestino di Isernia.
Organizzazione a cura della Diocesi di Isernia
Fonti: - Diocesi di Isernia
- http://www.organieorganisti.it/convegno-musicam-sacram-diocesi-isernia-venafro-2017
Foto: 1) Interno della Cattedrale di San Pietro Apostolo di Isernia OriginalItaly
2) Madonna Via Lucis, ( o Virgo Lucis ) che dal secolo XVI troneggia nella Cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale di Isernia ArcheoMolise (leggere tutto l'interessante articolo sulla storia di questa venerata Icona)
La musica sacra, in particolare liturgica,ha avuto un millenario glorioso cammino di fede e,insieme, di arte; averlo messo in discussine con la SC e, peggio con la Messa di Paolo VI ne ha decretato la morte e, quindi, è vana la ricerca di un compromesso tra emarginazione e tradizione.
RispondiEliminaEnnesimo e, inutile, convegno sulla musica sacra dove si continuano a ripetere, da decenni, le stesse cose. L'iter della riforma liturgica,dalla equivoca e aperturista SC fino al NO, nata per emarginare di proposito il canto vero che proclama ai fedeli la parola di Dio, dovrebbe far capire che è impossibile restaurare la musica liturgiaca senza il superamnto di quelle riforme. Si leggano il libro del p.E. Papinutti ' Musica e Concilio'.
RispondiEliminaUno dei tanti convegni dove si ripetono sempre le stesse cose, girando intorno al problema senza soluzione poiché ci si appella alla SC che se da una parte difende la tradizione, dall'altra introduce delle aperture equivoche: gregoriano soprattutto, ma a parità di condizioni ( ?!?)e musica tradizionale dei popoli, l'organo si ma anche altri strumenti, scholae cantorum ma anche il canto del popolo, la liturgia in latino ma anche le lingue volgari etc. etc.. Ovviamente per mettersi la coscienza a posto si raccomanda cautela e limiti, ma queste smagliature forniranno il facile pretesto ad un gruppo di sovversivi vincenti :" perché il papa era con noi", per una cancellazione della musica liturgica rispettosa della tradizione. Leggano: N. Giampietro: il card. F. Antonelli e gli sviluppi...., E. Papinutti: Musica e Concilio; D. Bartolucci e la musica sacra del novecento e capiranno è necessario superare tutto quello che è stato decretato e attuato.
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