Post in evidenza

Guareschi: dal Bertoldo al Candido

Il nostro grande Giovannino Guareschi, il creatore di don Camillo. Scopriamo insieme l'immensa produzione letteraria di Giovannino Guare...

domenica 8 gennaio 2017

Processione (N.O.) d’ingresso senza croce e candele?

Il solito approfondimento liturgico di Padre McNamara su alcune norme nel rito nuovo. 
(Visto che ci è stato segnalato che non era chiaro, specifichiamo se quanto segue vale solo per il rito nuovo) 
L

Zenit 20-12-16
DOMANDA
(NEL RITO NUOVO) È permesso fare la processione d’ingresso senza croce e candele, con la sola entrata di ministro, diacono e sacerdote? Nella mia parrocchia, a causa di un errore dell’organizzazione liturgica, la croce processionale non era pronta e il celebrante ha detto di procedere comunque senza croce e candele. È possibile?

– S.B., Rio de Janeiro, Brasile


Risposta: 
Nello spiegare la forma più semplice della messa festiva (senza diacono), l’Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR) (di Paolo VI) dice quanto segue, riguardo alla processione d’ingresso:
“120. Quando il popolo è radunato, il sacerdote e i ministri, rivestiti delle vesti sacre, si avviano all’altare, in quest’ordine:
a) il turiferario con il turibolo fumigante, se si usa l’incenso;
b) i ministri che portano i ceri accesi e, in mezzo a loro, l’accolito o un altro ministro con la croce;
c) gli accoliti e gli altri ministri;
d) il lettore, che può portare l’Evangeliario un po’ elevato, ma non il Lezionario;
e) il sacerdote che celebra la Messa.
“Se si usa l’incenso, prima di incamminarsi, il sacerdote pone l’incenso nel turibolo e lo benedice con un segno di croce senza dire nulla.
“121. Durante la processione all’altare, si esegue il canto d’ingresso (Cf. nn. 47-48).
“122. Arrivati all’altare, il sacerdote e i ministri fanno un inchino profondo.
“La croce con l’immagine di Cristo crocifisso se portata in processione viene collocata presso l’altare perché sia la croce dell’altare, che deve essere una soltanto, altrimenti si metta in disparte

in un luogo degno. I candelabri invece si mettano sull’altare o accanto ad esso; è bene che l’Evangeliario sia collocato sull’altare”.
Tuttavia, poco prima, mentre descrive i preparativi alla Messa, l’OGMR dice:
“117. L’altare sia ricoperto da almeno una tovaglia bianca. In ogni celebrazione sull’altare, o
accanto ad esso, si pongano almeno due candelabri con i ceri accesi, o anche quattro o sei, specialmente se si tratta della Messa domenicale o festiva di precetto; se celebra il Vescovo della diocesi, si usino sette candelabri. Inoltre, sull’altare, o vicino ad esso, si collochi la croce con l’immagine di Cristo crocifisso. I candelabri e la croce con l’immagine di Cristo crocifisso si possono portare nella processione di ingresso. Sopra l’altare si può collocare l’Evangeliario, distinto dal libro delle altre letture, a meno che non venga portato nella processione d’ingresso”.
Dal momento che qui viene usata la parola “può”, è lecito ritenere che l’uso della croce e delle candele non sia obbligatorio, e che le descrizioni successive del rito si basino sul presupposto che la scelta di utilizzare croce e candele, sia stata fatta senza imporre l’obbligo di utilizzarle.
Così, in molte chiese, durante le messe feriali, la processione d’ingresso è rara o inesistente. Vi sono alcune chiese che non hanno processione d’ingresso nemmeno di domenica, o che la fanno solo alla Messa principale.
Questa procedura non è l’ideale. Sarebbe raccomandabile che di domenica nelle chiese venga il più possibile organizzata l’intera processione d’ingresso. Vi sono, tuttavia, varie buone ragioni per cui in alcuni luoghi questo non è ancora messo in pratica.
Di conseguenza, nel caso del nostro lettore, la decisione presa dal sacerdote è stata corretta. Unico caso in cui non lo sarebbe stata, qualora la croce processionale fosse servita come croce sull’altare. In questo caso sarebbe stato necessario assicurare la presenza di un’altra croce sull’altare, prima di iniziare la processione.
È stato anche corretto omettere le candele. Nella Messa, le candele processionali solitamente accompagnano i simboli del Signore, come la croce e l’Evangeliario. Le candele avrebbero avuto ben poco senso nella processione d’ingresso, se non vi era una croce da accompagnare. Tuttavia, potrebbero venire utilizzate più tardi per la processione dell’Evangeliario.
Al di fuori della messa vengono usate soprattutto per accompagnare il Signore presente nell’Eucarestia. Sono inoltre utilizzate in vari legittimi modi, in altre processioni e funzioni.
[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]

17 commenti:

  1. Questo post mi sembra off topic. Riguarda il solo Nouvus Ordo, e può ingenerare confusione per chi deve curare il VO per il quale valgono regole del tutto diverse.
    Mi sembra l'ennesimo segna della degenerazione (che mi dispiace molto) di questo blog:
    1)la liturgia in secondo piano rispetto ad argomenti che sono già meglio ed esaurientemente trattati in altri blogs
    2) le notizie sulle Messe che si celebrano in Italia messe in secondo piano in una sezione che non è per nulla evidente, e che pochi vanno a vedere, ed inoltre non aggiornate, talora anche malgrado l'invio tempestivo di avvisi che non vengono pubblicati
    3) l'attenzione sproporzionata a talune realtà della galassia tradizionale italiana (Norcia e CNSP) e la disattenzione per le attività di altri grupi, laiali e sacerdotali, o istituti Ecclesia Dei.
    4) una virata verso la 'riforma della riforma' e l'equivalenza dei due riti che la maggioranza dei fedeli tradizionali non condivide
    Auspico che Messainlatino torni ad essere quello che era, e al tanto bene che ha fatto in passato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. D'accordo sui primi tre punti. Per quanto riguarda il quarto: che il processo di "riforma della riforma" possa essere più o meno condiviso dai fedeli "tradizionali" non toglie nulla al fatto che si tratti di un passaggio da compiere ormai ineludibile e molto importante.

      Elimina
    2. Anxhe questa è comunque una linea editoriale. Io sono dell'idea che allo stato attuale qualsiasi intervento sulla liturgia non può che determinare catastrofi. La riforma della riforma è da accantonare sino almeno a un nuovo pontificato, come minimo. E forse per quella data il Novus Ordo si sarà già estinto di morte naturale

      Elimina
    3. Perché bisognerebbe attendere un nuovo pontificato?

      Elimina
    4. Ho notato anch'io.....forse dopo essere finiti nella lista di proscrizione di Tornielli di quelli contro Bergoglio si stanno "ridimensionando"/"ammorbidendo"?

      Elimina
    5. No. Semplicemente era già in programma. Fra le "consegne" di Benedetto XVI c'è anche questo passo da compiere.

      Elimina
    6. Che cosa mi significa "potrebbe generare confusione"?È scritto a chiare lettere nel titolo del post che l'articolo si riferisce al novus ordo il quale, se non erro, gode di validità canonica, di attenzione, di rispetto e di studio anche nelle galassie tradizionali sane.

      Elimina
    7. L'argomento del post è infatti più che indicativo proprio dell'urgenza di mettere ordine.

      Elimina
    8. Potrebbe generare confusione perchè non è specificato da nessuna parte che si parla solo del NO e nel Vetus valgono regole chiarissime e diverse. Chi legge questo blog è di norma interessato al VO e pensa di trovarvi indicazioni su di esso. Vede questo post e se non è un esperto applica quanto in esso riportato al Vetus, sbagliando. Ecco la confusione. (o è stato toccato un punto dolente?)

      Elimina
    9. a si, c'è nel titolo un N.O. fra parentesi... Linguaggio inziatico, come nei necreolgi dei massoni... Ma chi ci fa caso?

      Elimina
    10. Interessante l'intervento di Anonimo delle ore 11:57 : fonte di attenta riflessione
      Ho qualche dubbio sul punto "4) una virata verso la 'riforma della riforma' e l'equivalenza dei due riti che la maggioranza dei fedeli tradizionali non condivide" . La forma liturgica cosiddetta "ordinaria" interessa la maggior parte dei Fedeli di rito latino che hanno il diritto di avere la liturgia celebrata in modo autenticamente cattolico "digne, attente ac devote".
      La cosiddetta "riforma della riforma" non deve essere però un atto freddamente burocratico ma la degna risultanza di una solenne specificazione della Liturgia enunciata dal Magistero "ex cathedra" .
      Non ci potrà essere la "riforma della riforma" senza la definizione , in modo chiaro ed inconfutabile, della natura e delle finalità spirituali della Liturgia "non costruita da mani d'uomo".
      Circa il punto "2) le notizie sulle Messe che si celebrano in Italia messe in secondo piano in una sezione che non è per nulla evidente, e che pochi vanno a vedere, ed inoltre non aggiornate, talora anche malgrado l'invio tempestivo di avvisi che non vengono pubblicati" confermo la mia piena disposizione nei confronti delle richieste dei gruppi ecclesiali , per quanto mi sarà possibile nella difficile situazione che sto attualmente vivendo.
      Grazie per questi preziosi suggerimenti. AC

      Elimina
    11. Mi insereisco per una breve risposta:
      1- MIL si è sempre occupata anche di NOM. In misura certamente minore ma lo facciamo.
      2- Non ci occupiamo SOLO di liturgia: i problemi attuali della Chiesa richiedono anche interventi ultronei alla liturgia. Vedere p.e. Sinodo a Amoris laetitia.
      3- La ringraziamo per la segnalazione del non aggiornamento delle Messe.
      4- Su Norcia e CNSP ce ne occupiamo perchè sono quelli che ci segnalano più frequentemente le loro iniziative. Qualsiasi iniziativa degli altri gruppi tradizionali è benvenuta (in particolare ovviamente i benemeriti FSSP, ICRSS, IBP, etc.), basta che ci venga segnalata....
      5- Sulla riforma della riforma in molti hanno idee diverse. Noi continuamo il dibattito.
      Cordialmente in Jesu et Maria
      L

      Elimina
  2. è come chiedere se si possa bere il vino abbinandolo alla marmellata, al mondo si può fare di tutto, certo è che l'unica cosa razionale che si impone è abrogare il Novus Ordo Missae che tanti danni ha provocato nella Chiesa

    RispondiElimina
  3. ... i "sogni" sono una cosa, la realtà è un'altra.

    RispondiElimina
  4. Sono cattolico, il novus ordo non mi interessa , come tutti i riti di altre religioni.

    RispondiElimina
  5. chiedo alla redazione la cortesia di denunciare con un post questa orrenda eresia :

    http://www.marcotosatti.com/2016/12/22/maria-non-era-vergine-e-giuseppe-neanche-parola-gesuita-spagnolo-che-dice-la-severa-congregazione-per-i-religiosi/

    RispondiElimina
  6. Vorrei sapere se: durante un funerale cattolico, vale a dire accompagnamento della salma da casa fino in chiesa, il sacerdote ne altri portano la croce, non si dice una preghiera e quello ch'è peggio il sacerdote durante il tragitto invece di stare avanti in mezzo al corteo funebre, se ne sta in disparte di fianco e si comporta come se fosse disinteressato alla questione. Il prete era ubriaco, o ci sono motivazione che inducano a questo ignobile comportamento?

    RispondiElimina