Non si aiuta il Papa calunniando chi non la pensa secondo la volontà generale imposta dall'oligarchia neomodernista.
Si aiuta il Papa con preghiere, penitenze, e anche facendogli domande
su quanto non è chiaro o è di difficile comprensione come alcune
affermazioni che si distaccano con quanto affermato dai Predecessori e dal Catechismo della
Chiesa Cattolica.
Come volevasi dimostrare viene ormai svergognato il delirio calunnatorio giornalistico-socioltuttologico : il castello di due pagine di menzogne e accuse gratuite, condite da saccenteria, che si rivela ogni giorno sempre più giornalismo spazzatura.
Abbiamo potuto leggere in quella fossa biologica in formato html illazioni fantasiose di collegamenti con Hong Kong in funzione anti Francesco.
Ma la triade ha trovato pane per i suoi denti: fatti, non menzogne, che li sbugiardano.
Abbiamo potuto leggere in quella fossa biologica in formato html illazioni fantasiose di collegamenti con Hong Kong in funzione anti Francesco.
Ma la triade ha trovato pane per i suoi denti: fatti, non menzogne, che li sbugiardano.
A proposito dell’accusa sugli “ambienti di Hong Kong” che sarebbero “contro Francesco”
Un docente della Chinese University di Hong Kong, collaboratore di AsiaNews, risponde alle accuse rivolte all’agenzia e alle persone di Hong Kong sulle critiche all’approccio diplomatico del Vaticano verso la Cina.
La libertà religiosa è un diritto umano fondamentale e un valore universale, che vale in Cina, in Russia e in Medio oriente.
“Destra” e “sinistra”: la Cina si definisce di sinistra, ma pratica un capitalismo di Stato e un
capitalismo selvaggio, come i governi di “destra”.
capitalismo selvaggio, come i governi di “destra”.
La Gaudium et Spes domanda ai fedeli di operare nella politica contro “l'assolutismo e l'intolleranza … d'un solo partito”.
Proprio come in Cina.
Hong Kong (AsiaNews) – Nei giorni scorsi, un giornale italiano (con traduzioni web in inglese), ha accusato AsiaNews di lasciare spazio a “alleanze” fra “ambienti [di] Hong Kong, settori Usa e destra europea” per spingere papa Francesco a privilegiare la libertà religiosa sull’unità della Chiesa in Cina.
In più si citava AsiaNews in una lista di gruppi e personalità fra “quei cattolici contro Francesco che adorano Putin”.
Ieri abbiamo pubblicato la risposta di AsiaNews a tali accuse.
Oggi ci giunge una risposta del prof. John Mok di Hong Kong.
Il prof. Mok è assistente alla Chinese University di Hong
Kong e ha contribuito per AsiaNews con due articoli, legati alla
questione della libertà religiosa in Cina e ai dialoghi fra Cina e
Vaticano.
Si veda “Corteggiando Pechino, papa Francesco perde la Cina (e Hong Kong)” e “Xi Jinping e le religioni: il Partito le deve guidare con “efficacia” e “con la forza”.
In quanto collaboratore di AsiaNews ad Hong Kong, che ha scritto
articoli critici sull’approccio diplomatico di papa Francesco verso la
Cina, sono rimasto colpito dai recenti commenti di qualche esperto di
Vaticano.
Tali esperti accusano la gente di Hong Kong che critica gli attuali
negoziati sino-vaticani di avere “motivi politici che sono mascherati da
questioni teologiche ed ecclesiali”, per difendere “il primato
dell’occidente”.
E queste persone, che tali esperti definiscono
“ambienti di Hong Kong”, sono accusati di formare un’alleanza con
“settori Usa e destra europea”. In più e sopra a tutto, questa gente
sarebbe “contro Francesco” e in favore di Putin.
In effetti abbastanza di frequente critico la posizione del papa a
proposito dei negoziati sino-vaticani.
Scrivo articoli non solo per AsiaNews, ma anche per giornali cinesi e per media on-line basati in Hong Kong, come il Ming Pao e l’Initium Media.
Scrivo articoli non solo per AsiaNews, ma anche per giornali cinesi e per media on-line basati in Hong Kong, come il Ming Pao e l’Initium Media.
(Penso che questi esperti
di Vaticano non abbiano la possibilità di leggerli; penso che non si
accollino la fatica di leggere materiale in cinese).
In ogni caso, non
comprendo molte delle accuse che ci sono rivolte.
Le mie critiche si basano solo su un principio: la protezione e la
difesa della libertà religiosa. Io penso che tale libertà sia un diritto
umano fondamentale.
Sebbene non sia un esperto dell’insegnamento della
Chiesa, credo che la maggioranza dei cattolici condividerebbe questo mio
giudizio, compreso – naturalmente – Sua Santità.
Io credo pure che la libertà religiosa sia un valore universale, non – come molti potenti in Asia pretendono – un concetto occidentale che è estraneo alle società asiatiche.
Io credo pure che la libertà religiosa sia un valore universale, non – come molti potenti in Asia pretendono – un concetto occidentale che è estraneo alle società asiatiche.
Se sosteniamo papa Francesco nei suoi appelli per la
protezione dei cristiani contro le aspre persecuzioni che essi subiscono
in Medio oriente, questo ci rende suoi alleati; e allora non capisco
perchè appellandosi per la protezione dei cristiani in Cina contro una
terribile e violenza oppressione ad opera del Partito comunista, ciò ci
rende “nemici” di Sua Santità.
Sinceramente non capisco la logica sottostante.
Se la Chiesa desidera diffondere il suo messaggio in Cina con libertà e senza rinunciare alla sua piena identità, e per unire i cattolici in Cina, la sola garanzia è la libertà religiosa.
E se la libertà religiosa deve essere difesa in
Cina, allora l’unica soluzione è [attuare] una genuina riforma politica.
Corteggiare il Partito comunista senza domandare una maggiore libertà
religiosa, e senza riconoscere il crescente soffocamento sulla società
civile sotto Xi Jinping, vuol dire mettere molti credenti cinesi in una
situazione di abbandono e agonia, e spingere la Chiesa di Cina verso
ulteriori divisioni.
Il mio lavoro è di assistente nel dipartimento di Scienze politiche
di un’università locale. Aiuto e conduco discussioni con i miei studenti
riguardo ai concetti base della politica.
Così, data la mia educazione
accademica, non riesco a capire perchè criticare le tattiche
diplomatiche del papa verso la Cina mi rende necessariamente un alleato
della destra e peggio, perfino di Vladimir Putin, autocrate russo.
Secondo le mie conoscenze, sia il capitalismo di Stato, sia il
capitalismo pieno sono definite come ideologie di destra e l’attuale
governo cinese le pratica entrambe.
Grazie alle politiche del Partito,
crescono le corporazioni oligarchiche, operai e contadini vengono
sfruttati, i prezzi delle case vanno alle stelle a causa di irrefrenate
speculazioni.
Se qualcuno pensa che l’attuale governo cinesi sia “di
sinistra” solo perchè si definisce così, beh: non sta guardando tutto il
quadro.
Io credo che – come noi - Sua Santità sia preoccupata degli operai
che soffrono a causa dello sfruttamento delle grandi corporazioni
sostenute dal Partito.
Io ammiro e lodo le azioni del papa e il suo
insegnamento contro i sistemi capitalisti senza regole, la corruzione
della politica, le disuguaglianze sociali, il traffico umano.
Ma questo
non mi rende un ammiratore di Xi Jinping.
Putin è un autocrate che in modo temerario compie abusi sui diritti
umani e sopprime i dissidenti.
E dovrebbe essere condannato.
Ma dovrebbe
esserlo anche Xi!
Se uno critica Putin per il suo pugno di ferro,
allora dovrebbe pure condannare Xi per il suo dominio dalla mano
pesante!
Io credo che questo sia ciò che si chiama coerenza e onestà
intellettuale.
Tutte le forme di governo autocratico dovrebbero essere
criticate e combattute.
E questo dovrebbe essere lo scopo comune per
tutti coloro che vorrebbero rendere il mondo un posto migliore.
Yu Pedro Heping, un giovane prete della provincia di Ningxia, trovato
morto in modo misterioso, aveva domandato alla Santa Sede di non
affrettarsi per avere risultati [dai dialoghi diplomatici].
Allora,
secondo questi esperti del Vaticano, dovremmo contare anche lui fra gli
alleati con “settori Usa e destra europea”?
Io sono un sostenitore del Concilio Vaticano II.
Sostengo il dialogo
della Chiesa con tutte le culture, come pure l’inculturazione.
(Amo
cantare inni usando la mia lingua materna [il cinese].
Ma questo non mi rende in modo automatico un sostenitore della diplomazia del papa.
Ma questo non mi rende in modo automatico un sostenitore della diplomazia del papa.
Secondo la Gaudium et Spes, “coloro che sono o possono diventare idonei
per l'esercizio dell'arte politica, così difficile, ma insieme così
nobile….
Vi si preparino e si preoccupino di esercitarla senza badare al
proprio interesse e a vantaggi materiali.
Agiscono con integrità e
saggezza contro l'ingiustizia e l'oppressione, l'assolutismo e
l'intolleranza d'un solo uomo e d'un solo partito politico; si
prodighino con sincerità ed equità al servizio di tutti, anzi con
l'amore e la fortezza richiesti dalla vita politica” (n. 75).
Tutti i cristiani in Cina, anzi tutto il popolo cinese, sono sotto
“l'assolutismo e l'intolleranza … d'un solo partito”.
Non dovremmo
allora ascoltare la chiamata dei nostri grandi pastori e levarci e fare
qualcosa?
Invece di fare accuse senza fondamento e seminare i semi del
conflitto, come insegna il papa, reporter e giornalisti sono
responsabili nel diffondere la verità.
Se quegli esperti di Vaticano
volessero sapere di più sul nostro modo di giudicare e sulle nostre
opinioni, li invito con sincerità a venire a Hong Kong e inpegnarsi in
una discussione con noi, compresi sacerdoti, fedeli, attivisti e
docenti.
Trovo che questo sarebbe un bel modo di seguire l’esempio di
papa Francesco nel cercare di risolvere i conflitti attraverso il
dialogo.