Un focus sulla situazione della Messa di sempre a Milano.
L
Cordialiter 30-9-16
Nonostante l'accanita opposizione degli anziani
miliziani modernisti, la Liturgia tradizionale continua ad attrarre innumerevoli
anime, soprattutto tra i giovani. Per sapere qual è la situazione a Milano, ho
pensato di rivolgere alcune domande a Maristella, "corrispondente" del blog dal
capoluogo lombardo.
- So che frequenti la Messa domenicale in Rito
Ambrosiano antico, la quale a Milano si celebra nella bella chiesa di Santa
Maria della Consolazione, nei pressi del Castello Sforzesco. In genere sono
numerosi i fedeli che partecipano a questa Messa?
- La chiesa è
sempre piena. Ci sono persone di tutte le età: quello che mi riscalda il cuore è
notare famiglie con bambini e ragazzi e un buon numero di giovani. Sono grata
anche al parroco, monsignor Paolo Cortesi, per la squisita accoglienza e la
preziosa collaborazione.
- Qualche anno fa la Messa in Rito Ambrosiano
antico veniva celebrata nella chiesa di San Rocco al Gentilino. Hai notato un
incremento di fedeli da quando vi siete trasferiti nella chiesa di Santa Maria
della Consolazione?
- Sì, il numero
dei fedeli è sicuramente aumentato anche per la presenza di turisti stranieri.
Ricordo un gruppo di ragazze orientali, con i loro veli sul capo e le corone del
Rosario in mano; turisti tedeschi con lo zaino e il messale. Chi è abituato al
Rito antico lo cerca anche all’estero, perché poi si trova come “a casa” . Io
stessa, a Dublino, avevo cercato con internet dove si tenesse la Messa
tradizionale. Santa Maria della Consolazione si trova a due passi dal Duomo,
davanti al Castello sforzesco, a pochi metri da una fermata della metro e si
inserisce bene in un itinerario milanese. Il trasferimento dalla chiesa del
Gentilino, più grande ma piuttosto decentrata, si era reso necessario per motivi
di sicurezza: cadevano pezzi di intonaco dal soffitto.
- Sai se tra i fedeli che frequentano in
maniera più assidua la Messa in Rito Ambrosiano antico sia nata qualche forma di
aggregazione o di collaborazione?
- Molti si
conoscono bene tra loro, perché è circa da 30 anni che viene celebrata. Quando
io sono arrivata la prima volta alcuni di loro mi hanno aiutata a seguire la
Messa, che è molto diversa da quella del novus ordo. Ci sono persone che si
occupano stabilmente degli arredi liturgici, altre del servizio all’altare. E’
presente un coro che esegue i meravigliosi canti della
tradizione.
- So che dopo la Messa rimani in chiesa per
ringraziare nel tuo cuore Gesù per essersi unito a te mediante il Santissimo
Sacramento. Il Grande Papa Pio XII nella splendida Encicica "Mediator Dei"
esorta i fedeli a fare il ringraziamento dopo la Messa. Oltre a te, anche altri
fedeli al termine della celebrazione rimangono in chiesa a ringraziare il
Redentore Divino?
- Dopo la
Messa, circa una decina di persone resta in Chiesa raccolta in preghiera
personale. Io resto al mio posto inginocchiata. Poi mi fermo a contemplare la
statua di Gesù crocifisso. Faccio la mia ultima genuflessione ed
esco.
- All'incirca per quanti minuti rimani in
chiesa dopo la Messa per ringraziare, adorare e amare da cuore a Cuore
l'amatissimo Gesù?
- Attendo con
gioia la domenica e i giorni di precetto. Mi sveglio presto e arrivo in Chiesa
in tempo per poter recitare il Rosario in latino con gli altri fedeli. In me c’è
una vivissima commozione, veramente una preghiera da cuore a Cuore. Quando
inizia il Canone non riesco a trattenere le lacrime. Dopo l’Eucarestia inizio il
ringraziamento, che poi proseguo dopo la Messa. Se fosse per me resterei per
delle ore. Mi trattengo in chiesa per circa quindici-venti minuti, poi esco
perché inizia la celebrazione successiva.
- La prima volta che sei andata a una Messa in
rito antico, ti sei trovata subito a tuo agio, oppure sei rimasta un po'
"spaesata"?
- La prima
volta che ho partecipato a una Messa in rito antico ho provato una fortissima
emozione: il mio cuore batteva forte, temevo che chiunque potesse sentirlo. Non
capivo, non mi raccapezzavo ma dentro di me c’era una gioia incontenibile. Come
se avessi trovato qualcosa che la mia anima attendeva da sempre… come pioggia su
un terreno arido. Lì ho percepito la Presenza del Signore: Lui si sacrificava
per me, per tutti noi. Lui era vicino, tanto vicino. Nel silenzio profondo di
alcuni momenti, nei gesti misurati e colmi di significato, nella riverenza,
nella bellezza struggente dei canti, nell’incenso che si diffondeva mi sembrava
di poter toccare con mano il Sacro. Poco dopo ho iniziato a frequentare
costantemente la Messa ambrosiana vetus ordo ed ho compreso di essere giunta a
un “punto di non ritorno”. Ho imparato a portare sempre il velo: credo che per
noi donne sia importante. Cela le nostre chiome, è un efficace rimedio alla
vanità.
- Sei mai andata alla Messa in Rito Romano
antico che a Milano viene celebrata qualche volta al mese presso l'Università
Cattolica del Sacro Cuore?
- Sì, la prima
Messa in Rito antico l’ho seguita proprio lì, accompagnata da un amico. Poi sono
andata anche altre volte, purtroppo non riesco a partecipare con costanza (ma
numerose persone della Messa domenicale lo fanno).
- Se a Milano nascesse qualche forma di
aggregazione per fedeli laici legati alla Liturgia tradizionale e desiderosi di
praticare con fervore le virtù cristiane e di progredire nel camino di
perfezione, saresti interessata a prendere parte all'iniziativa?
- Io sarei
molto interessata: tutto ciò che può aiutarmi a fare la volontà del Signore per
me ha un grandissimo valore!