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venerdì 9 settembre 2016

Novus horror Missae - Carnevalate liturgiche "promosse"; ragazzi cresimandi "rimandati"... Qualcosa non torna.

Postiamo un Articolo del Quotidiano "La Nazione" che  non stupirà coloro che si occupano, come professione o come volontariato, dell'intricato mondo giovanile adolescenziale: un coraggioso Parroco ha dovuto "rinviare" il conferimento della Cresima ad un bel gruppo di ragazzi/zze perchè non erano pronti per ricevere quel Sacramento.
Trasliamo mentalmente la vicenda da Lucca ad un qualsiasi paese o città della nostra Nazione:
se un Parroco  dovesse "rimandare" uno o più cresimandi perchè non sono ancora idonei... rischierebbe il linciaggio da parte dei genitori, dei nonni, degli zii...
Commentando l'articolo un altro Parroco ha sottolineato: "Dipende dal concetto di preparazione che non può coincidere con il sapere il catechismo o le
preghiere.
La prima dimensione importante è l'interesse nei confronti della fede e da questo scaturiscono il desiderio di capire, di imparare e di partecipare alla vita della Chiesa.
Se manca l'interesse ogni atto di fede è come un matrimonio senza amore, qualcosa di puramente formale". 
Nessuno  ha la bacchetta magica capace di compiere magìe soprattutto quando si tratta di adolescenti.
Il tentativo di don Americo, di cui parla l'Articolo, di responsabilizzare  genitori e cresimandi è encomiabile! 
Lodevoli sono pure tutte quelle iniziative che rifiutano categoricamente tutti gli inutili scimmiottamenti mondani proposti dalle organizzazioni CEI ( ACR in primis) che si sono dimostrati fallimentari soprattutto per la fede dei ragazzi.
Una Mamma ha giustamente commentato: " i percorsi di fede debbano essere più' individuali , meno di massa e comunque appoggiati dalle famiglie! 
Trovo piuttosto superficiale ammettere ai sacramenti a tutti i ragazzi solo in base all'età' ! 
Ma forse per far ciò' sarebbe necessaria un' organizzazione molto diversa della Chiesa e delle Parrocchie ..." 
"Un' organizzazione molto diversa della Chiesa e delle Parrocchie" : esattamente quel che desiderano quei  cattolici disgustati dalla vuota, demagogica dittatura "cattolica" modernista e progressista che sta allontando sempre più  fedeli dal Vangelo e dal Magistero...  
Infine la questione liturgica: IN QUALE MODO viene amministrato il Sacramento della Cresima?
In troppi casi si tratta di  carnevalate indegne e risibili che nessuna organizzazione laica vorrebbe accettare  all'interno della propria azienda o della propria organizzazione!
Nella Chiesa Cattolica invece tutto viene permesso... con i risultati pratici che vediamo...
Non sarebbe invece ora di "rimandare" quei Vescovi e quei preti responsabili delle indegne carnevalate liturgiche che hanno allontanato dalla Fede i giovani e gli adulti?
AC

Troppo sregolati: niente cresima. In 60 ‘rimandati’ all’anno nuovo  

Il parroco: «È mancato l’approccio giusto al sacramento» 

di Massimo Stefanini 

Lucca, 7 settembre 2016 - Nessuna bocciatura. Semplicemente un percorso non completato che ne implica la ripetizione. 
Don Americo Marsili chiude le polemiche sgorgate a fiotti a Porcari dopo che 60 ragazzi hanno rinviato la possibilità di ricevere il sacramento della Santissima Cresima. 
Tanto è vero che giovedì 15 settembre è indetta una riunione per organizzare di nuovo questo progetto che è innovativo ma era stato illustrato, anche con lettera alle famiglie dalla Parrocchia e legittimato addirittura dall’Arcivescovo. 
Riavvolgiamo però il nastro. 
Gli studenti di seconda media alla chiusura del ciclo di catechesi del nuovo corso, secondo il sacerdote non erano ancora pronti. 
Un percorso graduale da completare. 


Alcuni genitori, al contrario, sui social (in particolare su Facebook e sulla pagina «....»), hanno criticato questa scelta, parlando apertamente di «bocciatura» dei ragazzi i quali avrebbero dovuto rifare catechismo. 
«Non siamo a scuola, lo scriva – commenta in replica don Americo –, si tratta di una situazione che qualcuno ha voluto interpretare come ha voluto, salvo poi scrivere le sue impressioni sul web. 
Io invece sono abituato a guardare in faccia l’interlocutore e spiegargli le questioni. Avevo pure scritto alle famiglie di questo nuova idea di impostare e preparare i giovani, dopo la Comunione». 

«Quindi significa – prosegue il prete – che quella missiva non è stata nemmeno letta. 
Avevo convocato assemblee per illustrare questo percorso, avallato anche dai miei superiori. 
Nessuno è stato ammesso? 
Sessanta ragazzi che hanno avuto difficoltà, alcuni non li ho mai visti alle celebrazioni delle sante Messe, altri hanno confidato che venivano perché dovevano. 
 Non era questo secondo me – chiosa il parroco – l’approccio giusto per un simile evento. 
Quando vanno nella squadra di calcio, questi giovanotti si devono allenare per giocare vero? 
Ecco qui invece si voleva avere tutto e subito, mi sembra che per altre attività i sacrifici si facciano senza problemi particolari. 
Giovedì alla prossima riunione spiegherò di nuovo la situazione, nella speranza di evitare polemiche». 

Fonte : La Nazione 
PS : Le immagini NON si riferiscono ne' a Lucca ne' ai protagosti dell'Articolo postato: sono solo espressioni ( fra le più blande che circolano sul web)  del "carnevale" permanente nella Liturgia cattolica.