Valga per tutti, Vescovi compresi, l'esemplare, concisa e chiarissima risposta che un Arcivescovo, insignito di recente della porpora cardinalizia da Papa Francesco, ha dato nei giorni scorsi per sanare definitivamente un piccolo pasticcio provocato dal "troppo zelo" di un Sacerdote che si era indebitamente rivolto alla Curia per avere il "permesso"di celebrare la Santa Messa con l'antico messale in un'altra parrocchia per una ricorrenza cara ai fedeli del gruppo.
Il Cardinale Arcivescovo ha così scritto al capo-gruppo del Coetus fidelium che gli si era rivolto.
Il Cardinale Arcivescovo ha così scritto al capo-gruppo del Coetus fidelium che gli si era rivolto.
Gent.mo Sig. ... ,
Le ho già detto che vale la regola del gruppo stabile e il Vescovo non deve dare permessi.
So che avete parlato con il parroco di ... al quale è stato detto che il gruppo si porta anche il libro liturgico (il Messale del 1962 di San Giovanni XXIII N.d.R.)
So che avete parlato con il parroco di ... al quale è stato detto che il gruppo si porta anche il libro liturgico (il Messale del 1962 di San Giovanni XXIII N.d.R.)
Non
so chi celebri la Santa Liturgia Eucaristica: se è sacerdote della
diocesi di ... non ho nulla da eccepire, se fosse un altro sacerdote
deve esibire, come da regola canonica, il CELEBRET al Parroco di ....
Benedico di cuore con l'occasione tutti voi e le vostre famiglie.
+ ... Arcivescovo
AC
Perché tenere riservato il nome del presule, visto che parla da Buon Pastore?
RispondiEliminaE meno male che qualcuno faccia rispettare le regole che ci sono già
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