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lunedì 23 maggio 2016

In rotta verso l'abisso? 2016: l'anno delle apparenti vittorie del relativismo e del laicismo

Maria, Madre del Redentore e Madre nostra, 
porta del cielo e stella del mare, 
soccorri il tuo popolo, che cade, ma che pur anela a risorgere! 
Vieni in aiuto alla Chiesa, 
illumina i tuoi figli devoti, 
fortifica i fedeli sparsi nel mondo, 
chiama i lontani, 
converti chi vive prigioniero del male! 
E Tu, Spirito Santo, sii per tutti riposo nella fatica, riparo nell'arsura, conforto nel pianto, sollievo nel dolore, speranza della gloria. 
Così sia! 
(San Giovanni Paolo II)
***
I primi mesi del 2016 hanno visto molte vittorie del relativismo e del laicismo: 
- l'introduzione dei progetti omosessualisti-gender nell'istruzione;
- l'attacco laicista a Mons. Negri arcivescovo di Ferrara perchè "troppo cattolico" e il suo abbandono da parte della CEI;

- l'assenza di ogni provvedimento per fermare l'invasione islamica dell'Italia e dell'Europa; 
- l'abortista radicale Emma Bonino e il post comunista Giorgio Napolitano definiti "grandi dell'Italia" dal Romano Pontefice;
- la pubblicazione di un documento vaticano che apre al divorzio e all'adulterio;
- il voto favorevole di alcuni politici sedicenti cattolici alla legge che favorisce i matrimoni omosessuali;
- l'assenza della maggioranza di vescovi e sacerdoti dalle Marce per la Famiglia e dalla Marcia per la Vita
Infine, poche ore fa l'elogio da parte della Sala Stampa Vaticana a Marco Pannella, forse il maggior nemico della Famiglia, della Vita e dell'etica sociale degli ultimi 40 anni. ( leggere In morte di Marco Pannella: tre riflessioni di Corrado Gnerre ( QUI) 
Restiamo in trincea.  
Già in gennaio, Gianpaolo Barra, fondatore della rivista Il Timone, ha segnalato alcune caratteristiche dell'accellerazione del processo rivoluzionario nel nostro paese: è in atto un'opera di autodemolizione della Chiesa della quale aveva già dato preoccupato avvertimento papa Paolo VI, un aspetto della quale è l'aver fatto sparire la dimensione militante e virile dell'apostolato cattolico. 
I nostri pastori non ci mettono più in guardia dai nemici della Chiesa, che sono scomparsi dall'orizzonte della predicazione In altre parole, si ha "l'impressione che non sia gradita la nostra presenza nella trincea, che non ci sono più nemici, anzi che i nemici siamo noi ". 
Ma, con Barra, anche noi vogliamo ripetere "io dalla trincea non mi sposto". ( Post di MiL QUI ) 
Quand'anche mancasse ogni aiuto, è importante che ciascuno faccia quel che può, fosse anche una goccia nel mare del relativismo, per rallentare la rotta verso l'abisso... e preghi Nostra Signora di Fatima per la propria conversione e quella d'Italia.

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