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mercoledì 23 marzo 2016

Bruxelles: Passione di Cristo, Passione della Chiesa, Passione della Civiltà cristiana


Dai nostri amici della TFP italiana (Tradizione, Famiglia e Proprietà) . Facciamo i nostri migliori auguri all'amico Julio Loredo per lo scampato pericolo.
LC 

Dalla Pagina FB della TFP
Quando ho visto le ambulanze e le vetture della Polizia correre a sirene spiegate in una direzione, mentre masse di gente fuggivano in preda al panico nella direzione opposta, ho capito che qualcosa andava male. Mi trovavo a meno di 100 metri dalla stazione della metropolitana di Maelbeek, in Bruxelles, quando vi è esplosa la bomba terrorista che ha falciato la vita a 22 persone, lasciandone 106 ferite. La città era già in subbuglio per causa delle esplosioni avvenute due ore prima all’aeroporto di Zaventem, che hanno lasciato per terra 14 morti e 81 feriti.
In pochi minuti, la zona è stata transennata e le teste di cuoio, in assetto di guerra, hanno presso il controllo delle strade del Quartiere europeo, dove si trovano le istituzioni europee, e anche il Bureau delle TFP. Nemmeno la mia tessera di giornalista è valsa per varcare questo muro di sicurezza, oltre il quale si potevano sentire spari di arma da fuoco. Alla mia domanda di informazioni, l’ufficiale che comandava un riparto ripeteva, fremendo di rabbia: “C’est la guerre, monsieur, c’est la guerre!”. Infatti, il livello di allerta nazionale era stato elevato a 4, cioè il passo prima alla dichiarazione di guerra.
I terroristi islamici hanno voluto colpire il cuore dell’Unione Europa, forse come rappresaglia per l’operazione di sicurezza che aveva portato settimana scorsa all’uccisione di un terrorista e alla cattura di un altro che aveva preso parte agli attentati di Parigi lo scorso novembre.
Più che nell’aeroporto e nella metropolitana, però, queste bombe sono esplose nel cuore e nell’anima degli europei, sollevando una serie di domande che girano attorno a una centrale: come siamo arrivati a questa situazione? Come mai è possibile che un Paese europeo, che era già in massimo stato di allerta, si ritrovi incapace di proteggere i propri cittadini?
Salta in mente l’immagine di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, piangendo durante la conferenza stampa in cui rendeva conto degli attentati. Comprensibili le lacrime di una donna di fronte all’immane tragedia umana. Sconcertante che il ministro degli Esteri dell’Europa non abbia delineato nessuna reazione oltre a un generico “restiamo uniti”.
Turbante anche la reazione di Papa Francesco, che si è limitato a condannare genericamente “la violenza cieca”, quando anche il comune cittadino della strada a Bruxelles vedeva, in modo perfettamente chiaro, che si trattava di attentati islamisti contro un Paese europeo e cristiano. Cioè perfettamente mirati.
Più realista il Primo Ministro francese Manuel Valls: “Siamo in guerra. È da mesi che l’Europa subisce dei veri atti di guerra. Il DAESH ci ha dichiarato la guerra e noi dobbiamo essere in grado di rispondere”.
Forse non è senza significato che questi attentati siano avvenuti in piena Settimana Santa, cioè la settimana in cui commemoriamo la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
Oggi il Corpo Mistico di Cristo, la Chiesa, e la sua espressione temporale, la Civiltà cristiana, vengono colpiti da malvagi che vogliono la loro distruzione, come allora la plebaglia ebrea bramava la Sua morte. Sentendo il relato della Passione fatto da S. Remigio, i guerrieri franchi al mando di Clodoveo, appena convertitosi al cristianesimo, sbattevano le spade sugli scudi urlando: “Se fossimo stati lì questo non sarebbe successo!”. Era un grido di indignazione, frutto dell’amore a Dio, che faceva già presagire l’epopea della Francia medievale: Gesta Dei per francos.
Ed è proprio questa santa indignazione che oggi manca ai leader europei, temporali e spirituali. Se l’indignazione dei franchi faceva presagire future epopee, lo spirito dialogante e arrendevole della leadership europea di oggi fa presagire ogni sorta di compromesso e di cedimento. Ora, quando in una guerra una parte vuole combattere mentre l’altra vuole solo dialogare, l’esito è scontato.
Chiediamo a Nostro Signore Gesù Cristo, sofferente sulla Croce, per mezzo di Maria Santissima, la Madre Addolorata, che faccia cadere dai nostri occhi le squame della cecità morale e spirituale, e faccia scendere dal Cielo quelle grazie che già una volta hanno condotto alla riconquista del Santo Sepolcro. Ecco una meditazione molto “aggiornata”, per questa Settimana Santa. (Julio Loredo)

12 commenti:

  1. Non vi è peggior sordo di chi non vuole sentire.
    Neanche il rumore delle bombe lo scuote.
    Figuriamoci poi le parole delle sciacquette come Oriana Fallaci ed Ida Magli.
    Un Vescovo francese ,tal Mons.Lefebvre,in questo video che segue ,già nel lontano 1989 aveva previsto tutto e diceva che non si può vincere contro chi suicidandosi va in Paradiso.

    https://www.youtube.com/watch?v=Wd0_V7S4ptU






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  2. il problema non è il terrorismo islamista, il problema è l'Islam, essendo quello un epifenomeno di questo (San Pio V cinque secoli fa lo aveva capito).

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  3. siamo un società' che al contrario di quella islamica non si appoggia più' all' altare dal 1789 !
    non metto in discussione i fanatici fondamentalisti poiché do' tutto per scontato !
    se la nostra società' si è decristianizzata e certi valori hanno trovato terreno , la colpa E' ANCHE E SOPRATUTTO della Chiesa ; ha le sue colpe e responabilita' in tutto questo !

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  4. Ci mancano i grandi Papi: io amo ricordare il grande Beato Innocenzo XI che aiutato da Giovanni Sobieski e Leopoldo di Austria ha salvato in Vienna -antemurale della Cristianita'- la Civilta' Cattolica. Dove c'era adesso la Francia o meglio il Re Sole ? Si veda Pastor per capire che allora -anno 1683- cominciavano i tradimenti della figlia primogenita della Chiesa.
    Jose Ricardo.

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  5. Un ricordo ai grandi Papi che hanno difeso la civilta' cattolica San Pio V e il Beato Innocenzo XI. E ai grandi uomini di Stato come Giovanni III Sobieski, Filippo II di Spagna e Leopoldo di Austria. Adesso mancano.

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  6. Dall'Alto Medioevo la difesa dell'Europa dalle aggressioni dell'Islam che tanti martiri ha visto, è stata fondata sulla sua identità cristiana, sempre più rinnegata. E' cieco e/o in mala fede chi crede che sia cambiato qualcosa dai tempi del massacro dei 400 fedeli a Otranto. La Chiesa del CVII narcotizzata dal dialogo, dall'ecumenismo ma soprattutto dall'apostasia, lascia il popolo di Dio in balia dei nemici di Cristo. ( E.F.)

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  7. Dall'alto Medievo, la difesa contro l'aggressione dell'Islam contro l'Europa cristiana, mai interrotta, è stata fondata sulla sua identità cristiana, sempre più rifiutata . E' cieco e/o in mala fede chi dimentica i 400 martir di Otranto, come la Chiesa del CVII che, narcotizzata dal dialogo, dall'ecumenismo e soprattutto dall'apostasia, non difende più i fedeli contro i nemici di Cristo.( E.F.)

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  8. Ritorniamo alla Vera Messa e a pregare come la Chiesa ci ha sempre insegnato fino al 1962...

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  9. Bruxelles di cristiano non ha più nulla. E' la capitale di un'entità massonica senza Dio e senza fede se non nell'uomo, nell'alveo del peggiore Illuminismo. L'attacco e' all'Occidente, ai suoi stili di vita paganeggianti, come a Parigi. Per ora non si sono visti (in Europa), attacchi a simboli cistiani. Magari t ra un po' di tempo cambieranno strategia e attaccheranno le chiese, ma per ora non e' così. Il Bataclan e la Capitale dell'euro non hanno nulla di cristiano.

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    1. Felice, sono perfettamente d'accordo con te, quello che esprimi è anche il mio pensiero. Meglio attendere che i due draghi di dissanguino a vicenda, e non invischiarsi nella loro (per ora) guerra.

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