Corriere della Sera, Giuseppina Manin 6 novembre 2015
Il grande direttore d'orchestra Riccardo Muti, in questa bella intervista, parlando dei direttori di orchestra, potrebbe dare indicazioni a molti preti e vescovi vestiti da tranvieri o manager.....
Sabato 24 ottobre, in una pausa del Sinodo, verso le ore 16:00 un cardinale di fresca nomina disse a un gruppetto di fedeli, indicando con la mano la talare bordata di rosso, simbolo del sangue che dovrebbe essere disposto a versare per la Chiesa e NSGC: "Finalmente stasera mi tolgo questo grembiule". Non c'è bisogno di commenti.
"Infine, il fantasma del frac batte un colpo. «È vero, ci fa sentire un po’ pinguini ma è la nostra tenuta da lavoro. Ci ricorda che la forma è contenuto e l’abito fa il monaco. Quel frac di Toscanini è importante perché lì dentro ogni sera lui racchiudeva il suo corpo. Quel panno nero, quello sparato bianco, quella fascia che ti stringe la vita e ti impaccia un po’, sono intrisi dal suo sudore, dalla sua passione, dalle sue ire furibonde. Trasmettono emozioni e evocano ricordi. Mai oserei indossarlo... Ma il frac sta sparendo. I nuovi direttori non lo usano più, ormai salgono sul podio in tutti i modi, persino vestiti da pellerossa, con borchie e stivaletti... I tempi sono cambiati, forse il frac è obsoleto. Ma il decoro no. Sia per il maestro sia per il pubblico. Non è una stoccata a te, Alexander» ride alludendo alle recenti maglie larghe scaligere in fatto di abbigliamento. «Il fatto è - conclude serio - che il rispetto reciproco passa anche dal vestito»."