Esprime fortemente le ragioni dello sconcerto e della confusione sentiti da molte persone alla lettura della relazione finale del Sinodo don Petrucci, superiore del distretto d'Italia della FSSPX (chiamati dall'autore con forte tono polemico "scismatici ultra-tradizionalisti", definizione che MiL non condivide affatto), sottolienando alcuni punti sconcertanti considerati quasi proximi haeresi.
Roberto
I Lefebvriani bocciano il Sinodo
da Vatican Insider del 28.102015
Pierpaolo Petrucci, superiore del distretto d'Italia della Fraternità San Pio X: scandalo inaudito, risposarsi è adulterio
«Questo testo sotto certi aspetti costituisce uno scandalo senza
precedenti. In esso infatti si chiamano “membra vive della Chiesa”
coloro che vivono pubblicamente nell'adulterio affermando che occorre
valutare nella pratica la possibilità per essi di accostarsi alla S.
Eucaristia “caso per caso”». I Lefebvriani bocciano duramente la
relazione finale del Sinodo sulla famiglia, in particolare per i punti
approvati riguardanti i divorziati risposati.
«Si mina così la dottrina sull'indissolubilità del matrimonio come se
questa potesse variare in ragione delle circostanze. Lo stesso 6/o
comandamento: “Non commettere adulterio” sarebbe così valido in
generale, ma poi occorrerebbe considerare ogni caso particolare,
ammettendo in questo modo eccezioni», afferma don Pierpaolo Petrucci,
superiore del distretto d'Italia della Fraternità San Pio X.
«Siamo in presenza di una tecnica rivoluzionaria, già utilizzata al
Concilio Vaticano II, per sconvolgere la dottrina, introducendo una
morale a geometria variabile, non più riferita a principi immutabili ma
che si adatta alle circostanze - prosegue - Tutto ciò in perfetta
continuità con i dei due Motu proprio di papa Francesco
sull'abbreviazione della procedura per l'annullamento dei matrimoni che
hanno aperto la via a quello che è già stato chiamato il “divorzio
cattolico”».
Secondo don Petrucci, «è questa la nuova, falsa misericordia, non per
il peccatore, ma per il peccato. La vera misericordia infatti non
consiste nel modificare la morale per giustificare una condotta
disordinata ma nel mostrare la gravità del male e spingere il peccatore
alla conversione». «Come già affermò il nostro fondatore, monsignor
Marcel Lefebvre - aggiunge il superiore italiano degli scismatici
ultra-tradizionalisti - stiamo vivendo la Passione della Chiesa che si
manifesta sempre più con il tradimento della gerarchia: è il bacio di
Giuda; è Caifa che fa liberare Barabba e condanna Gesù a morte. Tacere
di fronte a questo scandalo significa acconsentire».
La Fraternità San Pio X diffonde anche una lunga nota del superiore
generale Bernard Fellay che «ribadisce la dottrina cattolica di fronte a
questi errori diffusi dalle stesse autorità ecclesiastiche»,
sottolineando tra l'altro che «coloro che deliberatamente vivono insieme
in un'unione concubinaria o anche adultera, contro le leggi di Dio e
della Chiesa, dando un cattivo esempio di mancanza di giustizia e
carità, non possono essere ammessi all'eucarestia e sono considerati
come pubblici peccatori».
*
Si veda anche qui: Stiamo vivendo la passione della Chiesa (da Una Fides, 29.10.2015)
Il tornelliano Vatican Insider non si smentisce mai " gli scismatici ultratradizionalisti"...
RispondiEliminaPenso che si deve attuare presto. Papa Francesco e' prossimo al'eresia. Vuol distruggere la Chiesa. Si deve attuare come ci insegna San Roberto Bellarmino (De Controversiis). E' opinione personale, ma non si deve perdere tempo. E' in gioco la gloria di Dio e la salvezza delle Anime, come diceva San Bernardo.
RispondiEliminaScismatica la FSSPX o piuttosto scismatici coloro che hanno partorito la relazione finale?
RispondiEliminaNo. Quelli che hanno partorito la relazione finale non sono scismatici. Tecnicamente sono prossimi all'eresia.
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RispondiEliminaProssimi all'eresia?
RispondiEliminaEretici già lo sono. Prossimi a essere dichiarati tali
Ho letto i due commenti di MiL. Gi ultimi. Mi pare che la Relatio finale del Sinodo e ambigua e lontana della chiarezza della Veritatis Splendor verbigratia. E la Chiesa oggi piu che mai ha bisogno di parole distincte et aperte. Dall'altra parte nella Relatio che ha, certamente, paragrafi di tanta bellezza, si sono clamorose omissione. Per esempio tutto il Magistero preconcilare (capitolo II). D'altra parte, i due Motu Proprio dello scorso settembre, sono , a mio giudizio, di una debolezza teologica, canonica e storica tale che mi vergogno come studioso del Ius Canonicum. Non si hanno consultato tutti i Vescovi che con il Papa a Capo formano il Corpo Episcopale. Questo e' un atacco senza precedenti alla Costituzione Divina della Chiesa. Nemmeno il beato Pio IX per la Ineffabilis Deus, ne il Venerabile Pio XII per la Munificentissimus Deus, ne San Pio X per il Codex 1917, ne San Giovanni Paolo II per il Codex 1983 e il CEC hanno lasciato l'uso di consultare tutto l'episcopato e le Facolta Teologiche, prima di prendere la decisione finale. Non voglio dire di piu'. Siamo di fronte a un Papa che pur richiamando il Concilio Vaticano II, opera contro la Dottrina della Lumen Gentium, contro tutta la Tradizione della Chiesa e attua di forma arbitraria. Esempio, questo Sinodo da Lui manipulato. Questa e' a mio umile parere, la triste verita' che ci ritrae ai periodi piu tenebrosi della bimillenaria Storia della Chiesa.
RispondiEliminaGrazie.