Settimo Cielo. Sandro Magister
Nel riprovare anche oggi, 14 maggio, in conferenza stampa, "la fatidica lettera che ha avuto ben più eco di quel che merita", padre Federico Lombardi – al pari di un nutrito esercito di prelati e gazzettieri – è parso dimenticare che il primo a far rimbombare fragorosamente la notizia di quell'atto riservato è stato non un presunto emissario dei firmatari ma il vaticanista più amico e vicino a papa Francesco che ci sia, frequente suo ospite a Santa Marta e suo intervistatore plurimo: Andrea Tornielli, coordinatore del portale "Vatican Insider".
Tornielli lanciò infatti la notizia del passo compiuto presso il papa da tredici padri sinodali già l'8 ottobre, quattro giorni prima che la loro lettera divenisse nota, con un informatissimo articolo apparso contemporaneamente su "Vatican Insider" (dalla cui home page fu però presto ritirato) e sul quotidiano "La Stampa ", a pagina 9.
Su "La Stampa" l'articolo era rubricato come "Retroscena" e aveva per titolo: "Sinodo pilotato, l'accusa di 13 prelati. Il Papa replica: basta logiche cospirative".
E nel corpo dell'articolo non solo si asseriva più volte, con assoluta sicurezza, che gli autori della rivolta erano tredici – non uno di più e non uno di meno – ma si specificava che tra di loro c'era il cardinale George Pell, definito "il più duro".
Di una lettera l'articolo esplicitamente non parlava. Diceva però che "i tredici padri sinodali si sono appellati al papa" nel primo giorno dei lavori, lunedì 5 ottobre. E si dilungava – con evidente padronanza della materia – nell'esporre alcuni degli argomenti che effettivamente si sarebbero poi ritrovati nella lettera, una volta pubblicata.
Argomenti tuttavia esposti da Tornielli in modo da gettare una pessima luce sui tredici, identificati fin dall'inizio dell'articolo come una "lobby" interna al sinodo che faceva "pressing" mossa da "logiche cospirative", al fine di dare ad "intendere che il sinodo fosse 'pilotato' dalla segreteria generale e in ultima analisi dal papa in modo da far sì che prendesse una direzione aperturista".
L'articolo proseguiva e si concludeva con ampie citazioni della "risposta" data in aula la mattina dopo, martedì 6 ottobre, dal segretario generale del sinodo e da papa Francesco agli autori dell'appello, ritorcendo contro di loro – non più con l'autorità dell'articolista ma con quella dello stesso pontefice – l'accusa della "cospirazione".
L'intero articolo di Tornielli dell'8 ottobre eccolo qua, in "Vatican Insider":
> Il Papa: no a logiche cospirative al Sinodo
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