L'email che pubblichiamo, rendendola ovviamente impermeabile dal rischio di individualizzazione geografica, è solo l'ultima, in ordine cronologico, che ci è pervenuta.
Vi possiamo cogliere la supplica alla Divina Provvidenza per una vitale, rapida ripresa della dimensione verticale nella Chiesa che è attualmente flagellata da un'organizzatissima campagna intra ed extra ecclesiale maleodorante di "iper impegno del sociale" che tende ad umiliare e a tradire il ruolo sacramentale,rivestito di sacralità, del Sacerdozio Cattolico.
Vi possiamo cogliere la supplica alla Divina Provvidenza per una vitale, rapida ripresa della dimensione verticale nella Chiesa che è attualmente flagellata da un'organizzatissima campagna intra ed extra ecclesiale maleodorante di "iper impegno del sociale" che tende ad umiliare e a tradire il ruolo sacramentale,rivestito di sacralità, del Sacerdozio Cattolico.
L'incipit, riferito ai nostri gruppi liturgici legati all'antica liturgia, è la stessa frase che tanti pastori, in buona fede, ora pensano di noi : "Vi ho preso in giro ma debbo ricredermi" .
Il Signore conceda che i nostri gruppi liturgici continuino ad essere come il " granellino di senapa... è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami".
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Ora che tutto questo "sociale" nella chiesa sta soffocando il mio sacerdozio me ne rendo conto.
Non so se la celebrazione in tridentino mi riuscirà, quel che potrò a fare con l'aiuto di Dio lo metterò a disposizione della buona causa liturgica.
Ho bisogno di una boccata d'aria fresca ...
Pregate per me e per i miei confratelli.
Pregate per me e per i miei confratelli.
Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam".