Dal messaggio che il cardinale Robert Sarah ha inviato ai partecipanti al convegno Sacra Liturgia Usa (New York 1-4 giugno)
«[…] Quando il Santo Padre mi ha chiesto di accettare l’incarico di prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ho chiesto: “Santità, come vuole che eserciti il mio ministero? Cosa vuole che faccia come prefetto di questa Congregazione?”.
La risposta è stata chiara. “Voglio che continui a implementare la riforma liturgica del Concilio Vaticano II”, ha detto, “e voglio che continui la buona opera nella liturgia iniziata da Benedetto XVI”.
La risposta è stata chiara. “Voglio che continui a implementare la riforma liturgica del Concilio Vaticano II”, ha detto, “e voglio che continui la buona opera nella liturgia iniziata da Benedetto XVI”.
Amici, voglio che mi aiutiate in questo compito.
Vi chiedo di continuare a lavorare per raggiungere gli obiettivi che il Concilio si era prefisso nella liturgia (cfr. Sacrosanctum Concilium ), e per portare avanti il rinnovamento liturgico promosso da Benedetto XVI, specialmente attraverso l’esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis del 22 febbraio 2007 e il motu proprio Summorum Pontificum del 7 luglio 2007 [...]».
Una cosa "normalissima" per la realtà ecclesiale statunitense ( scevra dalle piccolezze curiali italiane, fatte di ripicche e di ricattucci contro i giovani preti che si sentono legati alla tradizione liturgica...).
Negli USA dopo la pubblicazione del Motu Proprio "Summorum Pontificum" le celebrazioni nel ritus antiquior sono aumentate considerevolmente nelle parrocchie come delle Cattedrali.
e ce voleva
RispondiEliminaSperiamo!!!
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