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mercoledì 17 giugno 2015

In difesa di Sandro Magister. Accuse infondate e provvedimento ingiusto: non è lui la "talpa" e non c'era ancora nessun embargo dell'enciclica Laudato Sii

E' fatto ormai noto: il 15 giugno 2015 su L'Espresso è stata pubblicata la bozza della prossima enciclica di Papa Francesco (Laudato Sii). 
Questo ha fatto arrabbiare molto la S. Sede tant'è che P. Lombardi S.J. ha voluto intervenire. Ma lo ha fatto, a nostro avviso ingiustamente, sospedendo l'accreditamento (a far data da ieri 16.06.2015) a Sandro Magister per la asserita violazione da parte del vaticanista, dell'embargo dell'enciclica Laudato Sii. 
Tale provvedimento è tanto iniquo quanto infondato e ha il sapore di una "ripicca" servita fredda.
Iniquo perchè per ben altre fughe di notizie non si sono presi provvedimenti così gravi e repentini. Infondati per i motivi che seguono:
1) non è stato Magister a diffondere la bozza e a chiederne la pubblicazione sul proprio settimanale l'Espresso. E questo trova conferma dalla circostanza per cui il Fatto Quotidiano ha dichiarato che l'enciclica era stata fatta pervenire al direttore de L'Espresso da fonti interne alla Segreteria di Stato. Sandro Magister quindi non c'entra nulla: è stato solo incaricato dal proprio direttore di scrivere una presentazione alla bozza.
2) L'embargo di una notizia o di un testo si ha quando la Santa Sede consegna ai giornalisti accreditati presso la Sala Stampa vaticana perchè possano prenderne conoscenza e preparare il pezzo, con il giusto vincolo di non pubblicarlo prima della "presentazione" e diffusione ufficiale da parte della S. Sede. In questo caso però, a leggere l'avviso della Sala Stampa diramato oggi 17 giugno, parrebbe di capire che l'enciclica non sia  stata ancora consegnata ai giornalisti e che essa verrà distrituita solo domani alle ore 9... quindi non può esserci violazione di embargo di un documento non ancora diffuso. Di qui l'ingiusta accusa a Magister di violazione del segreto (che però come detto non è il responsabile di questa fuga di documenti).
Sembra una ripicca perchè ha il sapore una punizione (tanto attesa dai Palazzi Apostolici) di un vaticanista "ribelle", che sapeva e scriveva troppo, e che non si è mai voluto aggregare ai cortigiani adulanti e osannanti di ogni gesto/parola/sospiro di Papa Francesco (e dei suoi più stretti collaboratori) ma ha sempre riferito con obiettività e trasparenza, anche scomoda, le contraddizioni e le problematiche di questo pontificato. 
Infine: davvero poco elegante e molto inopportuna (per non dire peggio) è la reazione della Sig.ra Chaouqui alla notizia della sospensione di Magister. 
All'ottimo vaticanista tutta la solidarietà e la vicinanza in questo momento che speriamo breve. 

 #iostoconmagister   e    #jesuismagister
La Redazione di MiL

  Nessuna misericordia per Magister
(di Riccardo Cascioli da La Nuova Bussola Quotidiana, del 17.06.2015

Una fuga di documenti non è mai una cosa piacevole, ma si fa fatica a comprendere perché la pubblicazione anticipata di due giorni dell’enciclica del Papa Laudato si’ da parte del sito dell’Espresso abbia portato la Santa Sede sull’orlo di una crisi di nervi, e alcuni vaticanisti a perdere anche il senso del ridicolo indicando un complotto ai danni di papa Francesco.
Che complotto sarà mai svelare con due giorni di anticipo i contenuti di un’enciclica? Anzi, l’iniziativa dell’Espresso rischia di creare ancora più attenzione intorno alla conferenza stampa ufficiale di presentazione dell’enciclica – giovedì 18 alle 11 – se non altro per verificare eventuali differenze tra la versione già online e quella definitiva.
Eppure come complotto è stata trattata, tanto che la Sala Stampa ha preso la drastica decisione di sospendere a tempo indeterminato l’accredito al vaticanista di lungo corso Sandro Magister, ritenuto colpevole del misfatto. Ma non basta: la lettera a Magister in cui si notifica la decisione è stata esposta pubblicamente in Sala Stampa vaticana (foto) e riportata con grande risalto da quel blog semi-ufficiale che è Il Sismografo. E non è tutto: non bastasse la pubblica gogna, in rete sono fioriti commenti al vetriolo contro Magister da parte di colleghi e di personalità vaticane.
Magister è un vaticanista molto noto, ha un sito (chiesa.espresso) e un blog (Settimo cielo) che sono molto seguiti e un sicuro punto di riferimento per chi desideri notizie e approfondimenti sulla Chiesa che vadano oltre i comunicati ufficiali. Ovvio, quindi, che nel tempo si sia fatto anche un po’ di nemici, ma il trattamento che gli è stato riservato fa nascere diverse domande.
Anche perché nulla di tutto ciò si era visto, tanto per fare un esempio, al tempo di Vatileaks, quando una mole enorme di documenti trafugati dall’appartamento di papa Benedetto XVI furono pubblicati creando uno scandalo al cui confronto la pubblicazione anticipata dell’enciclica fa sorridere. Inoltre Magister è solo indirettamente responsabile dell’accaduto, perché  – come è stato spiegato fin dall’inizio – la copia pirata dell’enciclica è arrivata sulla scrivania del direttore dell’Espresso, che ha deciso di pubblicarla chiedendo a Magister una breve presentazione.
Inoltre, tecnicamente non si può neanche parlare di embargo violato come ha giustamente fatto notare il vaticanista americano John Allen. L’embargo esiste quando un documento è consegnato in anticipo ai giornalisti per dare loro tempo di leggerlo e prepararlo per la pubblicazione. In pratica io ti do il documento in anticipo, tu ti impegni a non parlarne prima della data prefissata. Ma in questo caso la Santa Sede aveva deciso – cosa insolita e sgradita – di consegnare l’enciclica solo pochissime ore prima della conferenza stampa, quindi nessuno l’ha ancora ricevuta per vie ufficiali. Un impegno morale del direttore dell’Espresso c’era soltanto nel caso in cui anche la manina che ha consegnato clandestinamente il testo dell’enciclica avesse chiesto di rispettare la data del 18 giugno, ma questo è altamente improbabile.
Malgrado ciò su Magister si è abbattuta l’ira del Vaticano: per lui niente attenuanti, niente misericordia, solo pubblica vergogna e la cacciata dall’Olimpo dei vaticanisti. Ben diversamente ci si era comportati con quel vecchio volpone di Eugenio Scalfari, quando pubblicò due interviste a papa Francesco – ottobre 2013 e luglio 2014 – che hanno portato non poca confusione nella Chiesa: poi si scoprì che nella prima erano state aggiunte da Scalfari delle frasi mai pronunciate dal Papa e la seconda non sarebbe dovuta neanche uscire perché Scalfari si era impegnato a non parlare di quel colloquio personale che aveva avuto con il Papa. Un comunicato di precisazione, per quanto duro, è stato l’unico provvedimento; anzi Scalfari è stato anche premiato perché le sue interviste  compaiono nel libro “Interviste e conversazioni con i giornalisti” (Lev), uscito nei mesi scorsi.
Si può dunque ragionevolmente pensare che Magister paghi non tanto l’anticipazione dell’enciclica quanto il costante lavoro di informazione teso a dare notizie o mettere in rilievo fatti che non sono in linea con il coro di adulazione che circonda – e danneggia – questo pontificato. L’incidente dell’enciclica è solo il pretesto per regolare i conti con un giornalista autorevole ma dipinto come un punto di riferimento per il dissenso. Un segnale ben preciso lanciato dai nuovi cortigiani a chiunque voglia anche sollevare domande, secondo una vecchia strategia: colpirne uno per educarne cento.
Non a caso, come si diceva, a lanciare veleno nei suoi confronti sono tra i più entusiasti sostenitori della nuova era della misericordia. Anche chi per ruoli istituzionali dovrebbe almeno astenersi da certe intemperanze. Come l’esperta di comunicazione aziendale Francesca Immacolata Chaoqui, ingaggiata per la pontificia commissione incaricata della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, che non ha mai perdonato a Magister di averne fatto rilevare la tendenza a parlare troppo. Ebbene, poco dopo la notizia della sospensione di Magister, ecco cosa ha scritto sulla sua pagina Facebook:
Chaoqui su facebook

Ogni commento è superfluo, solo è la testimonianza che la stagione dei veleni in Vaticano è tutt’altro che alle spalle. Lo dimostra un altro segnale: il Fatto Quotidiano ha indicato con sicurezza nella Segreteria di Stato la fonte della copia fatta arrivare all’Espresso e di un presunto sabotaggio nei confronti di papa Francesco (clicca qui). Un’informazione certamente non sparata a caso, che fa presagire che prossimamente ne vedremo delle belle.

P.S.: Il portavoce vaticano padre Lombardi ha dichiarato che quella pubblicata dall’Espresso è solo una bozza dell’enciclica, non la versione definitiva, lasciando intendere che il testo ha subito ulteriori modificazioni. Noi invece scommettiamo che il testo dell’enciclica già online sia quello definitivo. Vedremo giovedì.

36 commenti:

  1. Ha ha ha, colpevole di scrivere su un giornale che ha pubblicato un documento diffuso dalla stessa Santa Sede, mica rubato dal maggiordomo... E che ci sarà poi di tanto segreto in st'enciclica? Sarà il solito mappazzone buonista che non leggerà nessuno.

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    1. bravo, in realtà è tutta una montatura per pubblicizzare un testo barboso che non interessa a nessuno

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  2. L'enciclica comincia malissimo.
    Sono state già portate al macero e distrutte 16.000 copie errate dell'enciclica e ciò in totale spregio di nostro fratello albero.
    Il Papa ci invita a rispettare il Creato ma poi impedisce l'ingresso in sala stampa vaticana ai cani e a Magister.
    Per non parlare poi del solito spinoso caso dei Francescani dell'Immacolata che , a norma di enciclica,avrebbero diritto ,quantomeno, ad una cuccia.
    Propongo la chiusura immediata di Radio Maria per inquinamento elettromagnetico.
    Dopo la lettura dell'enciclica ricordatevi di buttarla nel cestino bianco per cartoni e cartacce e non fate i soliti teppisti che la gettano nel cestino verde dell'umido.

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    1. La si puo' gettare nel cestino dell'indifferenziata?
      O si rischia la scomunica?

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    2. Sicuramente gettare te nel'indifferenziata non sarebbe neppure un peccato veniale...

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    3. Anonimo, ma chi sei tu per giudicare?

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    7. La cosa lampante è che non avete capito nulla della bozza dell'enciclica. Onestamente credo che non abbiate capito proprio niente del Cristianesimo. A voi interessa solo una salvezza ad un tanto al kilo...

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    8. Elay, se ci sei tu al mondo allora può starci chiunque.Peccato che tu ci stia male.

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  3. Al di là d'ogni valutazione del comportamento di Magister, che ritengo persona seria,
    m'appar preoccupante il ritiro d'un'enciclica già in stampa. Qui non siamo a livello di errori di battitura, ma sotto ci dev'esser stato qualcosa di ben più importante. Un'enciclica non è una chiacchierata mattutina a stomaco vuoto a S. Marta.

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  4. Sig.ra Chaouqui, strumentalizzare e banalizzare in questo modo la Giustizia Divina è molto prossimo alla bestemmia.

    Anselmo

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  5. Uno dei punti più controversi dell'enciclica risulta essere l'invito a fare a meno dei combustibili fossili.
    Tuttavia come si manda avanti l'aria condizionata a Santa Marta?
    Dico:la Papamobile consuma 18 litri di lercio diesel per fare un kilometro,non sarebbe il caso di rispolverare la buona vecchia sedia
    gestatoria per il tripudio dei tradizionalisti?

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    1. Spero sia una battuta l'affermazione sui combustibili fossili.

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  6. credo che siete pregiudizialmente ostili al papa quanto pregiudizialmente favorevoli a chi lo critica

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  7. San Francesco I Della Raccolta Differenziata, ricicla pro nobis.

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    2. Ilnuovo, non lo sai che internet e' inquinante?
      Tu stai inquinando il pianeta.
      Tu sei colpevole di peccato mortale contro Gaia, la tua divinita'. Stai attento, ti potrei denunciare al tribunale dell'inquisizione per i peccati ecologici: tu rischi la scomunica con il tuo comportamento inquinante

      Quindi, confessati e smetti di inquinare il pianeta usando internet.

      Sii almeno coerente.

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  8. Caro anonimo delle 14.06.
    Nel punto 237 dell' enciclica è scritto :"La domenica, la partecipazione all’Eucaristia ha un’importanza particolare. Questo giorno, così come il sabato ebraico, si offre quale giorno del risanamento delle relazioni dell’essere umano con Dio, con sé stessi, con gli altri e con il mondo".
    Queste sono cose oggettive non pregiudizi.

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    1. Ah certo, soprattutto nell'ebraismo poi il sabato e' noto come "giorno del risanamento ecologico dell'essere umano con il resto del mondo"... come no!

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  9. A che livelli siamo arrivati nella Chiesa Cattolica....non la riconosco più...forse mi sbaglierò ma mi sembra che tutti gli argomenti siano buoni per non parlare dell'Essenziale.

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  11. Al punto 120 della menzionata enciclica è scritto testualmente così:
    "Dal momento che tutto è in relazione, non è neppure compatibile la difesa della natura con la giustificazione dell’aborto".
    Qundi sembrerebbe che l'aborto non sia un peccato ma semmai una condotta incompatibile con l'ecologia poichè tutto è in relazione(mah!)
    Al punto 238 è detto:"Il mondo è stato creato dalle tre Persone come unico principio divino, ma ognuna di loro realizza questa opera comune secondo la propria identità personale".
    Cosa significa?Che forse Dio crea la zebra e il Paraclito disegna le righe bianche e nere?
    Modesta proposta:bruciamo anche le altre copie ed il buco dell'ozono se ne farà una ragione.

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    1. Il buco nell'ozono adesso pare che sia diventato il nuovo peccato contro lo Spirito: imperdonabile.

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  12. Ma insomma, non è possibile moderare un po' i commenti? Va bene il confronto, ma qui siamo all'irrisione demenziale. Il magistero di Papa Francesco talvolta è preoccupante, è vero. Ma i commenti di alcuni utenti lo sono molto, ma molto di più

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    1. Tanto più per un blog la cui introduzione si conclude così: "E ci scusiamo fin d’ora se la passione che ci pervade (memori dell’espressione biblica: “lo zelo per la Tua casa mi divora”) ci porterà a toni non sempre misurati come vorremmo e dovremmo; il parlar franco è sì salutare ed è stato, purtroppo, cosa rara nella Chiesa degli ultimi decenni, ma vogliamo in ogni caso riaffermare la nostra filiale devozione alla Santa Chiesa ed ai suoi Pastori e attenerci all’aureo principio: in omnibus charitas."

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  13. ma la signora Chaoqui è la stessa consulente finanziaria scollacciata che faceva da ponte tra il maggiordomo disonesto di Benedetto XVI e lo scrittore squattrinato per pubblicare un libro che non è servito a nulla?
    Bene bene.
    Però vedi a parlare di misericordina, Benedetto XVI perdonò il suo maggiordomo reo confesso, qui Magister lo scannerebbero a prescindere.
    Da un punto di vista esterno, questo quando se ne va con tutto il suo canagliume è sempre troppo tardi.

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  14. Secondo me c'è lo zampino di questa tipa ( la scollacciata)

    http://www.coriglianocalabro.it/index.php/notizie/84-attualita/1583-ecco-chi-e-francesca-chaouqui

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  15. e se dessimo il bando a p. Lombardi perché in occasione del conclave ripeteva, col suo solito sorrisetto, che sarebbe stato breve? Chi gliel'aveva detto in anticipo? L'Altissimo? O magari qualche gesuita che sapeva già come doveva andare a finire?

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  16. E comunque, il trattamento riservato a Magister e' veramente agghiacciante e pretestuoso. Per me e' chiaro che hanno trovato la prima scusa che gli e' venuta per emarginarlo e umiliarlo in questo modo.

    Questo per la famosa "misericordia" tanto sbandierata, ma evidentemente, poco praticata.

    E il commento della tizia che avete riportato sopra, beh quello non ci sono nemmeno le parole per descriverlo: allucinante mi sembra il minimo. Una che e' felice per uno che viene trattato in quel modo.

    Quello che filtra da quelle parole e' qualcosa per cui esiste una parola tedesca molto precisa (che non c'e' in italiano): Schaudenfreude.

    Non me la dimentichero', questa "misericordia"...

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  17. Magister sapeva che la pubblicazione della bozza sarebbe stata censurat , ma ha voluto fsre di testa sua. Bene la sanzione

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione