di Cristina Siccardi
Conferenza del Cardinale Raymond Leo Burke
Centro Congressi del Palace Hotel Agorà di Biella - 13 marzo 2015
(Foto: Roberto Ramella)
«Con amarezza si può affermare che nella società si sta perdendo sempre di
più e in un modo spaventosamente rapido tutto il senso del matrimonio, come Dio
l’ha iscritto nel cuore umano e come Egli ce l’ha insegnato nelle Sacre
Scritture, soprattutto nelle parole di Cristo nel Vangelo», così ha
dichiarato il Cardinale Raymond Leo Burke a Biella il 13 marzo scorso, durante
la presentazione del libro Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e
comunione nella Chiesa cattolica (Ed.Cantagalli, Siena 2014, pp. 304).
«In altre parole», ha proseguito, «si sta perdendo il senso
della natura umana stessa, che ha la sua manifestazione fondamentale nella
vocazione matrimoniale e la formazione della famiglia sul fondamento della
promessa mutua e solenne, tra un uomo e una donna, di amore totale, totale nel
senso di fedeltà e totale nel senso di definitività fino alla morte. In
questo contesto dobbiamo interpretare il senso delle discussioni di questo
periodo, che possiamo chiamare sinodale, tra la prima Assemblea Straordinaria
del Sinodo dei Vescovi, tenutasi nell’ottobre scorso, e la seconda Assemblea
Ordinaria che si terrà nell’ottobre prossimo».
L’incontro, accolto con un grande successo di pubblico e promosso dal CNSP
(Coordinamento Nazionale del Summorum Pontificum), in collaborazione
con diverse realtà locali, fa parte di una serie di presentazioni del volume che
vede le auliche firme, oltre che del Cardinale Burke, anche dei Cardinali
Brandmüller, Caffarra, De Paolis, Müller, di Monsignor Vasil’, dei professori
Mankowski, Rist e Dodaro, Presidente dell’Istituto Patristico
Augustinianum di Roma. Il libro, già tradotto in francese, inglese,
spagnolo e tedesco, sta per uscire anche in croato, ungherese, polacco,
portoghese, slovacco. Dunque l’opera, che ha una diffusione universale, è
diventata un punto di riferimento. Nella sua magistrale e illuminante
conferenza, il Cardinale Burke ha spiegato che questo volume è la risposta
efficace alle tesi del Cardinale Kasper.
Invocando una certa interpretazione dei Padri della Chiesa e la prassi delle
Chiese Ortodossse di ammettere i fedeli divorziati ad un secondo matrimonio, il
Cardinale tedesco propone l’abbandono della prassi ecclesiale perenne, fondata
sulle parole del Signore nel Vangelo e confermata da san Paolo, ciò
sovvertirebbe la dottrina dell’indissolubilità del matrimonio, «che ha una
fonte incontrovertibile nelle parole di Gesù». Secondo Kasper, che auspica
di poter dare la Comunione ai risposati (civilmente) divorziati (adulteri), il
cambiamento sarebbe necessario al fine di «dimostrare più misericordia verso
le persone che si trovano in una situazione irregolare».
Egli ha presentato in vari luoghi e attraverso diverse interviste mediatiche
le proprie tesi, pertanto la discussione sulle proposte eversive si è allargata
alle persone che coabitano senza matrimonio e le persone che vivono una
relazione omosessuale. Era perciò necessario ed urgente dare una risposta ampia
e seria con un saggio a più mani ed ecco che è nato Permanere nella verità
di Cristo, libro che ogni cattolico non solo dovrebbe limitarsi a leggere,
ma anche studiare.
Il Cardinale Burke ha sapientemente ricordato che la Chiesa è una realtà
organica, è il Corpo mistico di Cristo, che vive della stessa dottrina, degli
stessi Sacramenti e della stessa disciplina dal tempo degli Apostoli, ovvero
dall’istituzione degli Apostoli da parte di Gesù «quali primi Vescovi della
Chiesa insieme con Pietro, il loro capo, principio della loro unità e dell’unità
di tutta la Chiesa. In una tale realtà organica, non c’è posto per rivoluzione
senza il danno più gravissimo all’organismo». Il compendio in questione non
è polemico «anche se dimostra che la tesi del Cardinale Kasper resta su
un’interpretazione falsa del Concilio di Nicea e fa un uso inaccurato dei Padri
della Chiesa», inaccurato e pretestuoso nel tentativo di portare la Chiesa
a contraddire se stessa.
Con grande serenità e scientificità il testo, con più saggi, illustra la
bellezza della verità del matrimonio «come è stata osservata lungo i secoli
cristiani, anche in presenza della pressione di chi voleva intaccare in qualche
modo questa verità per permettere una prassi contraria», come sta accadendo
nuovamente. La finalità della misericordia a cui tendono le considerazioni di
Kasper è foriera di un pericoloso atteggiamento, quello che asseconda il
sentimentalismo «che, mentre sembra essere compassionevole, è profondamente
nocivo per la sua mancanza di rispetto per l’oggettiva situazione della persona.
Tale sentimentalismo blocca l’incontro con Cristo da parte della persona in
situazione di peccato.
Il sentimentalismo vede la verità di Cristo come qualcosa di lesivo della
persona e così non pronuncia tale verità che è l’unica via per la persona di
uscire, a suo tempo, dal peccato»; contemporaneamente, il sentimentalismo,
vera e propria tentazione che allontana dalla verità oggettiva, non rispecchia
le profonde conseguenze dello stato irregolare della persona sugli altri:
«Concentrandosi esclusivamente alla situazione dolorosa dell’individuo, non
vediamo la realtà nella sua integrità e procuriamo ingiustizia non solo
all’individuo ma agli altri che sono legati a lui». Nell’evento Sinodo la
discussione sul matrimonio e sulla famiglia è presentata in termini di
evangelizzazione e di misericordia: Papa Francesco, che ha recentemente
annunciato l’apertura di un Giubileo straordinario sulla misericordia (8
dicembre 2015 – 20 novembre 2016), si appella frequentemente ad una Chiesa
attenta alle «periferie» e certamente il disagio familiare e gli
attacchi alla famiglia sono dimensioni che rientrano nell’alveo delle
«periferie».
La Chiesa può soccorrere la famiglia proprio con il Sinodo, suggerendo i modi
necessari per essere fedeli alla verità insegnata dal Vangelo e dalla Tradizione
sempre viva della Chiesa, dando «attenzione speciale alla santità del
matrimonio, alla fedeltà, all’indissolubilità e alla procreatività dell’unione
matrimoniale». Gli applausi hanno riempito il Centro congressi del Palace
Hotel Agorà quando il prelato ha dichiarato con dispiacere: «Perfino nella
Chiesa, ci sono quelli che oscurano la verità sull’indissolubilità del
matrimonio nel nome della misericordia, che accettano la violazione della unione
coniugale nel nome della comprensione pastorale e che, nel nome della
tolleranza, rimangono zitti di fronte all’attacco sull’essenza del matrimonio
quale unione di un uomo e una donna».
L’attuale Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, che è stato per molti
anni alla Segnatura Apostolica, prima quale Difensore del Vincolo (dal 1989 al
1995) e poi come Prefetto (dal 2008 al 2014), invita alla testimonianza limpida
e coraggiosa: «Dobbiamo essere pronti a soffrire, come i nostri confratelli
cristiani hanno sofferto lungo i secoli, per onorare e promuovere il Santo
Matrimonio», prendendo come «nostri modelli San Giovanni Battista, San
Giovanni Fisher, San Tommaso More e tanti altri che hanno dato la loro vita
nella testimonianza integra a Cristo e alla Sua parola.
Di fronte alla confusione e all’errore sul Santo Matrimonio, che Satana
sta diffondendo così ampiamente nella nostra cultura, seguiamo il loro esempio e
invochiamo l’aiuto della loro intercessione, cosicché il grande dono dell’amore
e della vita coniugale siano sempre più onorati e promossi nella Chiesa e nella
società». Il Cardinale Burke ha poi invitato i presenti, ristorati dalle
sue parole piene di misericordia per la verità matrimoniale offesa e
oltraggiata, a partecipare ampiamente alla quinta edizione della Marcia per la
Vita del 10 maggio 2015, alla quale, anche quest’anno, Sua Eminenza prenderà
parte per dire no all’aborto-morte e sì al concepimento-vita.
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