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Luis Badilla. A Francesco piace épater le bourgeois. Il diritto al disorientamento e alla confusione

Grazie a Luis Badilla per queste riflessioni su Papa Francesco e le ultime vicende politiche: Luigi C. A Francesco piace épater le bourgeois...

mercoledì 18 marzo 2015

Card. Zen: "La Messa Vetus Ordo non fu mai abolita, non è un pericolo per l'unità della Chiesa e sarà molto importante per il futuro"

Il Card. Zen è sempre stato un intrepido sostenitore della Messa antica; basti ricordare che molte volte ha celebrato, anche ad Hong-Kong, di cui era Arcivescovo, nel rito tridentino (qui nel aprile 2009 e qui aprile 2013). 
Ora riportiamo un'intervista di Paix Liturgique al coraggioso prelato cinese in cui egli dà vivida testimonianza  di coerenza e di diffusione della Messa Vetus Ordo, sottolineando, tra le altre cose, che essa non fu mai abolita. Egli inoltre auspica che venga rispettato il vero intento conciliare:la conservazione del latino nella liturgia moderna, e avverte, di contro, che la Liturgia antica sarà molto importante per il futuro.
Ed lui era testimone del tempo.
Riportiamo anche la premessa e un commento finale, redatti dagli amici di Paix Liturgique, che ringraziamo per il consenso alla pubblicazione. 
Le sottolineature sono nostre. 
Roberto

  Il Card. Zen: "Coloro che amano la Forma Straordinaria 
devono avere la possibilità di seguirla"
di Paix Liturgique, lettera 64

Nella nostra lettera francese n°174, aprile 2009, ci siamo soffermati sulla scelta fatta dal Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, S.D.B. (Salesiano di don Bosco), allora Vescovo di Hong-Kong, di celebrare la sua ultima messa pontificale secondo la forma straordinaria del rito romano. Il Cardinale in quell'occasione aveva dichiarato che desiderava consacrare ai fedeli legati alla liturgia tradizionale della Chiesa, una parte del proprio tempo di prelato emerito.
Cinque anni dopo, possiamo osservare che il Cardinale Zen, tenendo fede alla sua parola, ha accompagnato la vita spirituale e sacramentale della comunità tradizionale dell'ex colonia britannica, celebrando spesso secondo il messale di San Giovanni XXIII, dando le cresime, tenendo conferenze, assistendo all'ordinazione diaconale di uno dei membri del suo ordine, ecc.
Alla fine del 2014, in occasione di una conferenza sulla missione in Asia presso l'università pontificale urbaniana di Roma, il traduttore della nostra lettera tedesca si è potuto intrattenere qualche momento con Sua Eminenza ed ha potuto rivolgergli alcune domande alle quali siamo grati abbia risposto con grande benevolenza ed estrema carità.

I - INTERVISTA CON IL CARDINALE JOSEPH ZEN ZE-KIUN

1) Qual'è il posto della liturgia nella sua vita, Eminenza?
Cardinale Zen: E' il momento più importante della mia giornata. Io sono un religioso e, a questo titolo, apprezzo molto la nostra preghiera in comunità. A Hong-Kong, la nostra comunità, tra l'altro, ha pure dei bellissimi arredamenti sacri.

2) Lei è stato uno dei primi sacerdoti cinesi a celebrare il Novus Ordo come segno di unità con Roma. In seguito, Benedetto XVI ha permesso che la messa tradizionale fosse di nuovo celebrata, cosa che lei fa ben volentieri, in particolare a Hong-Kong...
Cardinale Zen: Personalmente, io ho ben accolto la decisione del Papa, ormai emerito, Benedetto XVI. Ha avuto perfettamente ragione nel dire che la messa tradizionale non era mai stata abolita. E se i fedeli la trovano più propizia per nutrire la loro devozione, noi dobbiamo dargli la possibilità di beneficiarne. Nel passato io ho avuto l'occasione di introdurre la messa del dopo-concilio ai seminaristi cinesi [dal 1989 al 1996, il Cardinale Zen ha insegnato nei seminari cinesi, finora chiusi ai sacerdoti romani] e ne sono stato felice. Tuttavia, già all'epoca ricordavo loro che non c'era niente di male a celebrare la liturgia antica. La nostra fede, la nostra vocazione, i nostri santi, tutto viene da quella liturgia, da quella preghiera.

3) Lei apprezza il latino?
Cardinale Zen: Sì, molto. Amo i canti gregoriani, e ne so molti a memoria. Li recito nelle mie preghiere del mattino e li trovo ammirevoli! Mi piacerebbe inoltre vedere più spesso la liturgia ordinaria celebrata in latino, come prevedeva il concilio.

4) In Europa gli oppositori della messa antica dicono che riguarda uno sparuto gruppo di fedeli. Lei che ne pensa?
Cardinale Zen: Non vedo il problema. Anche a Hong-Kong il gruppo non è poi troppo numeroso. Coloro che amano la forma straordinaria devono poterla avere. E' un loro diritto. Non è necessario obbligare i fedeli a raggrupparsi in modo artificioso. Un piccolo numero di loro è già sufficiente.

5) La forma straordinaria costituisce una minaccia per l'unità della Chiesa?
Cardinale Zen: No, assolutamente no. Perché dovrebbe? Ci sono molte liturgie diverse nella Chiesa Cattolica, come per esempio quelle delle chiese d'Oriente. La diversità dei riti non è un problema.

6) Eminenza, ha qualche messaggio da comunicare ai fedeli legati alla forma straordinaria?
Cardinale Zen: Sì. La messa straordinaria resterà certamente importante nel futuro. Le persone che lo desiderano devono potervi assistere, sempre che non si schierino poi contro quella moderna. A Hong-Kong, coloro che partecipano alla messa tradizionale, vanno anche a quella moderna e non hanno nulla in contrario. Come tutti i fedeli nel mondo, anche i Cinesi traggono un gran profitto dalla tradizione della Chiesa.
II - I COMMENTI DI PAIX LITURGIQUE

1) Ricordiamo che, in seguito alla vittoria di Mao, la Chiesa è presente in Cina in modo ufficiale, attraverso un'associazione patriottica controllata dal potere politico, ma anche in modo clandestino, attraverso una chiesa martire fedele a Roma. Questa situazione particolare ha fatto sì che il cattolicesimo riconosciuto dallo Stato, fino all'apertura permessa da Den Xiaoping negli anni '80, abbia completamente ignorato il concilio Vaticano II, e, dunque, la liturgia moderna. E' nel quadro di quest'apertura che il futuro Cardinale Zen è potuto andare ad insegnare nei seminari della chiesa patriottica alla fine degli anni '80 e contribuire alla diffusione del Novus Ordo. In ogni caso, e questa è una riflessione che ha voluto aggiungere durante la nostra intervista, sin d'allora era convinto della legittimità della liturgia tradizionale e non si esimeva dal precisare ai propri studenti che il messale antico rimaneva comunque valido.

2) Quest'anno 2014 è stato un anno di grazia per la comunità tradizionale di Hong-Kong: due dei suoi membri, tra cui uno dei fondatori, sono stati ordinati sacerdoti (uno per la Fraternità San Pietro e l'altro per la diocesi), mentre un terzo, Salesiano come il Cardinale Zen, è stato ordinato diacono. Un religioso, un Ecclesia Dei e un diocesano: anche in capo al mondo, la liturgia tradizionale, vissuta e celebrata in un contesto di pace e di crescita spirituale, è sorgente feconda di vocazioni sacerdotali, partecipando così allo slancio della nuova evangelizzazione.

3) "Coloro che amano la forma straordinaria devono potervi partecipare. E' un loro diritto." Preghiamo perché questa saggezza elementare venuta dall' estremo Oriente rassereni le nostre comunità e i nostri pastori, e li incoraggi a crescere in carità e generosità all'incontro con coloro che chiedono la forma straordinaria del rito romano.

38 commenti:

  1. La rinascita arriva dall'Est...come San Giovanni Paolo II Magnus nel 1978 portò con la Sua elezione al Soglio di Pietro un vento di Grazia (e l'indulto, e l'Ecclesia Dei...), come i martiri contemporanei in Iraq, Pakistan, Siria, così Cardinali come Sua Eminenza Zen fanno capire che la Chiesa è VIVA grazie alle cosiddette "terre di missione" che ricordano agli occidentali scristianizzati cos'è la FEDE! (e anche la Speranza e la Carità...)

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  2. La Germania ormai religiosamente morta vuole imporre l'eresia a tutto l'orbe.

    Ero a Salisburgo e durante la Santa Messa al Duomo delle 9 non poteva mancare la chierichetta (più che adolescente, circa 25 anni).

    Terminata la Messa la ragazza è andata in sagrestia e lì un sacerdote le ha detto che per la funzione successiva non c'erano chierichette ma solo chierichetti e quindi la pregava di restare.

    Alla Santa Messa delle 10 la ragazza era di nuovo in presbiterio.

    ORRIBILE!

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    2. Dai via non scadiamo nel turpiloquio...stiamo parlando di cose sacre. Quando sento queste parolacce mi viene voglia di chiudere....

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    3. Salisburgo è in Austria.

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    5. Sì però per dire la propria opinione c'è modo e modo senza scomodare un lessico scurrile.....

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    6. anche se trovo la messa NO insopportabile , anzi deficiente proprio perche' mancante di qualcosa , trovo deficiente , per essere gentile , l' anonimo delle 10,50 e delle 10,23 ....... sei un orrrrrrrore !!!!!!!

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    7. E anch'io son dello stesso parere. Francamente non so se si tratti di fanatici tradizionalisti affetti da manìa internettiana all'ombra dell'anonimato, o di modernisti e camminanti vari che si traveston da modernisti cercando di screditar il mondo della Tradizione.

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    8. L'an.10:50 sono la miglior arma in mano a chi si oppone alla MiL

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    9. Capisco che è triste stare senza il sublime Sacrificio del Nostro Signore da oltre 50 anni.
      Ma forse è meglio così.
      Tanto non vi confessate mai ed è meglio, quindi, trangugiare un mero pezzo di pane.

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    14. Invoco la scure della moderazione/redazione sui commenti dolosi e scurrili che fanno solo danno alla nostra causa. Per favore vigilate!

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    16. Sono troll modernisti che cercano di screditare il mondo della Tradizione. In oltre 50 anni di milizia attiva non ho mai incontrato gente così perversa.

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    17. nel commento delle 13,29 c'è un refuso: "che si traveston da modernisti". Leggasi: che si travestono da tradizionalisti.

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  3. Con la sua saggezza orientale il Card. Zen ha semplicemente ribadito quella che dovrebbe essere l'ovvia commistione tra novus ordo e vetus ordo senza far riferimento schieramenti faziosi. Bene così

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    2. Ecco uno dei troll.
      Il gioco è ormai scoperto.

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  4. Il cardinale Zen è un diplomatico e quindi erra oggi.
    Non è nostro diritto poter celebrare la Messa di sempre ma è un nostro dovere distruggere lo scempio di bugnini.
    Siamo al ridicolo perché adesso solo i tradizionalisti difendono per pavido conformismo la scenetta pseudocattolica postconciliare.

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    1. Hai capito benissimo Dantino,
      sono rimasti solo i tradizionalisti a difendere lo scempio di bugnini ,tanto quelli che lo esaltano non credono nemmeno a Gesù figurati poi al Suo Santo Sacrificio.

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    2. Non sono intelligente come te, anonimino, e continuo a non capire dove tu voglia andare a parare. Tuttavia che i fedeli della Tradizione esaltino il Messale di Bugnini è affermazione di un ...esaltato. Avremmo combattuto per 50 anni per smentirci ora?
      Una cosa è sostenere che il NO è un Messale carente
      soprattutto per omissioni (e non parlo del modo di celebrare questo rito) e per molti versi suscettibile di critiche, un'altra è ritenere invalide le Messe NO, sic et sempliciter.

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    3. Altra sciocchezza che ho capito: non avremmo il diritto di celebrare col VO? E chi lo stabilisce, visto che non è mai stato abrogato? Vedi commissione cardinalizia del 1986 e Motu Proprio.

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    7. Vai, non sentiremo la tua mancanza

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    9. Non approvo quasi mai i commenti del Nuovo ma mai, e dico mai, mi permetterei di usare un linguaggio così infamante è volgare come quello dell'Anonimo delle 15:51. Ripeto l'invito alla redazione di MiL affinché vigili meglio sui commenti pubblicati. Grazie.

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  5. Cari anonimi che usate parole volgari gratuitamente è fuori luogo: mi fate schifo!!! Infangare un post così utile e bello come quello sul Card Zen è da maleducati e cafoni.
    Invito agli altri commentatori: ma perché gli date retta? Perché gli rispondete? Perché alimentare questo tira e molla? Ignorateli così i commenti resteranno sull'argomento!!

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