Patriottismo e religiosità non sono e non debbono essere in contrasto specie quando sono in pericolo il futuro dei giovani e la civiltà cristiana.
In questa prospettiva d'imminente pericolo si inquadra l'appello del Metropolita Ortodosso di Kalavryta e Aigialeia ( Grecia) : un grido d'allarme per il cancro mondialista, globalizzante e progressista che sta corrodendo la civiltà cristiana d'occidente .
Lo prendiamo come esempio di vera sollecitudine pastorale che ora sarebbe impensabile traslare nella nostra "casa cattolica".
Un Vescovo Cattolico, che sia italiano, francese, spagnolo, tedesco, ecc., riesce attualmente a mettere in guardia i suoi fedeli sui pericoli reali che il suo gregge corre senza "risultare disobbediente " alla presunta "collegialità" ed alle conseguenti "linee" imposte dalla burocrazia clericale delle potenti Commissioni delle Conferenze Episcopali, regionali, nazionali e pluri-nazionali ?
Nell'Omelia della Messa di ieri celebrata nella Cappella Domus Sanctae Martae il Santo Padre ha fatto riferimento alla preghiera esorcistica composta da Leone XIII nel 1896 : « per recitare quella preghiera antica ma tanto bella all’arcangelo Michele, perché continui a lottare per difendere il mistero più grande dell’umanità: che il Verbo si è fatto uomo, è morto ed è risorto». Perché «questo è il nostro tesoro. E all’arcangelo Michele chiediamo di continuare «a lottare per custodirlo».
A tal proposito si inquadra l'iniziativa dei Vescovi delle Filippine che hanno invitato i sacerdoti ed i religiosi delle Diocesi dell’arcipelago a recitare la preghiera a San Michele Arcangelo, composta da papa Leone XIII al termine di tutte le Sante Messe.
Iniziative simili atte al Ripristino della Preghiera a S. Michele Arcangelo sono attive presso comunità e singoli fedeli.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς
Il Metropolita greco Amvrosios di Kalavryta e Aigialeia – vescovo secondo la gerarchia cristiano ortodossa – ha alzato la sua voce contro la “legge anti-razzista” che il governo della troika sta approvando in Grecia.
Una legge liberticida molto simile alla Mancino.
“Con l’entrata in vigore della legge anti-razzista, tutti quelli che parlano a favore della patria e del patriottismo rischierebbero il carcere”, ha tuonato.
“Un sacerdote che parlerà contro le sette, potrà essere dichiarato un razzista e imprigionato,” ha detto.
“Presto diventeremo stranieri nel nostro paese. Non so se vivrò per vedere questi tempi, ma i bambini potranno essere schiavi dei musulmani. La Grecia sta scomparendo, la fede sta scomparendo… Mantenere la fiamma della patria e della fede. La globalizzazione non sta più bussando alle nostre porte – è già entrata nella nostra casa". ha concluso.
Questo è un uomo di religione.
Un difensore dell’ordine naturale delle cose, contro l’avanzata di una dilagante entropia.
Fonte : Voxnews
Un Vescovo Cattolico, che sia italiano, francese, spagnolo, tedesco, ecc., riesce attualmente a mettere in guardia i suoi fedeli sui pericoli reali che il suo gregge corre senza "risultare disobbediente " alla presunta "collegialità" ed alle conseguenti "linee" imposte dalla burocrazia clericale delle potenti Commissioni delle Conferenze Episcopali, regionali, nazionali e pluri-nazionali ?
Nell'Omelia della Messa di ieri celebrata nella Cappella Domus Sanctae Martae il Santo Padre ha fatto riferimento alla preghiera esorcistica composta da Leone XIII nel 1896 : « per recitare quella preghiera antica ma tanto bella all’arcangelo Michele, perché continui a lottare per difendere il mistero più grande dell’umanità: che il Verbo si è fatto uomo, è morto ed è risorto». Perché «questo è il nostro tesoro. E all’arcangelo Michele chiediamo di continuare «a lottare per custodirlo».
A tal proposito si inquadra l'iniziativa dei Vescovi delle Filippine che hanno invitato i sacerdoti ed i religiosi delle Diocesi dell’arcipelago a recitare la preghiera a San Michele Arcangelo, composta da papa Leone XIII al termine di tutte le Sante Messe.
Iniziative simili atte al Ripristino della Preghiera a S. Michele Arcangelo sono attive presso comunità e singoli fedeli.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς
"I vostri figli saranno schiavi dei Musulmani"
Il Metropolita greco Amvrosios di Kalavryta e Aigialeia – vescovo secondo la gerarchia cristiano ortodossa – ha alzato la sua voce contro la “legge anti-razzista” che il governo della troika sta approvando in Grecia.
Una legge liberticida molto simile alla Mancino.
“Con l’entrata in vigore della legge anti-razzista, tutti quelli che parlano a favore della patria e del patriottismo rischierebbero il carcere”, ha tuonato.
“Un sacerdote che parlerà contro le sette, potrà essere dichiarato un razzista e imprigionato,” ha detto.
“Presto diventeremo stranieri nel nostro paese. Non so se vivrò per vedere questi tempi, ma i bambini potranno essere schiavi dei musulmani. La Grecia sta scomparendo, la fede sta scomparendo… Mantenere la fiamma della patria e della fede. La globalizzazione non sta più bussando alle nostre porte – è già entrata nella nostra casa". ha concluso.
Questo è un uomo di religione.
Un difensore dell’ordine naturale delle cose, contro l’avanzata di una dilagante entropia.
Fonte : Voxnews
Non esageriamo... i greci, prima di parlare di patria, vedano di non mangiarsi i NOSTRI soldi...
RispondiEliminaHo letto l'omelia di Sua Santita il Papa Francesco. Davvero bellissima ed edificante ! VIVA IL PAPA! VIVA LA SANTA CHIESA DI CRISTO ! VIVA CRISTO RE ! NON PRAEVALEBUNT !
RispondiEliminaAl ilustre profesor Roberto de Mattei :
RispondiEliminaAcabo de leer su articolo sobre el proximo Sinodo y en el mismo hace una afirmacion que me parece
inexacta. He estudiado Historia de la Iglesia Antigua en la Facultad de Teologia "San Vicente Ferrer" hace ya tiempo y precisamente me dedico a la investigacion teologica. Jamas he oido que el Papa Liberio excomulgase a San Atanasio.
El papa Julio I lo apoyo y el Papa Liberio lo que hizo fue simplemente firmar una formula de fe ambigua sobre el " Homoousios". No he leido que le condenara explicitamente.
A continuacion le presento la Bibliografia por mi estudiada sobre el tema :
Llorca-Garcia Villoslada HISTORIA DE LA IGLESIA CATOLICA. Madrid 1976.
Fliche-Martin HISTORIA DE LA IGLESIA
Valencia 1975ss.
Hubert Jedin MANUAL DE HISTORIA DE LA IGLESIA Volumen II Barcelona.
Saba-Castiglioni HISTORIA DE LOS PAPAS. Traduccion del italiano. Barcelona 1948.
Obviamente la bibliografia no es exhaustiva.
Le agradeceria mucho me aclarase este punto.
Con los sentimientos mas cordiales y apreciando su labor como docente y catolico le saluda su siempre seguro servidor
Jose Ricardo Simeon Vives
Basterebbe consultar l'Enciclopedia Cattolica. Comunque firmare una formula ambigua è grave colpa per un papa.
Eliminavedo che anche agli spagnoli manca il coraggio di scrivere col proprio nome e cognome. Come i cosiddetti cattolici italiani, né più né meno.
Mi spiace, non avevo visto la firma sotto. Chiedo alla redazione di annullare il precedente commento.
EliminaMi sembra che qui il problema centrale non sia il patriottismo, che pure è citato, ma il pericolo di andare in galera per aver definito setta una falsa religione o giudicato negativamente questa o quella setta.
RispondiEliminaNon confondiamo il sacro col profano. Se ne alzassero di voci così nel mondo cattolico italiano.
Estimado Roberto:
RispondiEliminaCon todo el respeto que me mereces por tu nobleza es deber de mi conciencia avisarte de la astucia de ciertos historiadores de la Iglesia.
No se puede decir de una manera tan simple que el Papa Liberio "scomunico a san Atanasio". Eso es confundir a los simples fieles que no entienden de Teologia. La cuestion del Papa Liberio es tan compleja que hasta un sabio como mons. Saba en su clasica STORIA DEI PAPI no quiere analizarla. Y la STORIA DEI PAPI es obra de alta divugacion.
Con mi aprecio por tu labor al frente del estimadisimo blog MESSA IN LATINO, te envio un cordialisimo saludo desde la catolica Espanya.
Valencia, 2 de octubre de 2014.
Jose Ricardo Simeon Vives.