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giovedì 19 giugno 2014

"Abbiamo sostituito l'altare con i letti. Penso sia la piu' bella messa che la comunita' poteva celebrare"!

Nel film “Don Camillo Monsignore ma non troppo”, ispirato ai personaggi creati da Giovannino Guareschi,  Don Camillo ottenne da Peppone, dopo varie peripezie non senza un “piccolo” intervento divino, la metá degli appartamenti di una palazzina per i poveri della Parrocchia . 
Nell'ala toccata a Don Camillo c’era un appartamento di meno per i  parrocchiani poveri poiché un appartamento era “ giá occupato da una persona di nostro gradimento” :  la Madonna ! ( QUI il famoso episodio della mancata demolizione della nicchia della Madonnina del Borghetto) 
Sappiamo che negli anni ‘60 il popolo italiano , ancora autenticamente cattolico, riusciva a condizionare anche quelle forze politiche più ostili al Magistero della Chiesa. 
Ora è l’esatto contrario : il mondo laico condiziona e si impone su quello cattolico. 
Abbiamo purtroppo dovuto leggere le parole che don Rosario Francolino, Parroco palermitano di San Luigi Gonzaga, ha demagogicamente  esclamato per giustificare  la sua scelta di ospitare gli Immigrati nella chiesa parrocchiale  : "Abbiamo sostituito l'altare con i letti. Penso sia la piu' bella messa che la comunita' poteva celebrare"! ( foto 1, il presbiterio senza Altare sostituito da quattro letti... terribile presagio ...) 
Ormai la demagogia laica prevale  sugli insegnamenti del Magistero della Chiesa !
Sorge spontanea la domanda che :  " si tratta, fatalmente, di uno dei tanti e più che consequenziali svolgimenti di una   nuova  concezione di  chiesa, i quali non mancano mai di prodursi, allorquando, necessariamente negandone il prevalente aspetto trascendente, si voglia ridurre l'essenza del Cristianesimo a quella di una fra le tante dottrine sociali secolarizzate di questo mondo ...
Di risposta, per risollevarci l'anima, pubblichiamo l’intervento di un Sacerdote ( pure della nobilissima Sicilia) generosamente impegnato,  nel più totale ed umile ascondimento, nell' apostolato  nelle “periferie esistenziali” della sua amata terra.
Il Sacerdote, in nome del Magistero immutabile della Chiesa  e del buon senso umano,  esprime la sofferta meraviglia per lo “ spettacolo indecoroso al quale assistiamo, con alcune chiese ridotti a dormitori” :  edifici di culto, frutto della devota generosità dei nostri padri, affidati solo in prestito a noi ed ora  concessi  come alloggi " sine die " agli Immigrati/profughi che ogni ora sbarcano    sulle coste siciliane. 
Non erano possibili altre soluzioni per accogliere quei poveretti ? 
Le Soprintendenze ai monumenti preposte alla salvaguardia delle opere d’arte ( vanto primario della Sicilia di cui è strapiena ) cosa dicono delle chiese artistiche trasformate in dormitori ? ( Le foto 2 e 3 mostrano la sistemazione dei profughi nella barocca chiesa di San Carlo ; particolarmente suggestiva è  la foto 3 in cui si vede, dietro una ragazza, il corpo di un Santo venerato sotto un Altare laterale ) 
A.C. 

"In questi giorni scorrono immagini diverse, sicuramente scaturite da un desiderio sincero di soccorrere i poveri. ( Speriamo che non si tratti invece del solito business : soldi statali ed europei spacciati per carità cristiana ... - N.d.R.
A me è tornata in mente l'immagine di mio padre, che entrava in una chiesa come se entrasse in in palazzo regale. 
Anche quando era anziano e malato, voleva che lo si accompagnasse prima al tabernacolo, perché là c'era il Padrone di casa, il Signore. 
L'ho visto inginocchiarsi finché ha potuto, anche se con sofferenza. 
Non molto tempo fa, in occasione di alcuni incontri pastorali, ho visto entrare in chiesa venti, trenta o più operatori, che dovevano percorrere necessariamente la navata per raggiungere il locale destinato alla riunione. 
Ebbene, per tre sere nessuno ha pensato al tabernacolo, ad un segno di riverenza, ad una sosta. 
Si attraversa una chiesa come si attraversa una pubblica via. 
Poi penso che in quella stessa chiesa, una sera, ho visto tanta gente sculettare (perdonate il verbo, ma bisogna rendere plasticamente l'immagine) attorno all'altare, ed in mezzo un ostensorio che "ballava" seguendo il ritmo di quelle invocazioni. 
E penso che ormai nelle chiese si fa di tutto, dai balli alle feste. 
Si chiama fraternità, ma è sempre un momento di convivialità. 
Le sagre non sono meno conviviali solo perché sono laiche. 
Non mancano sale e ambienti in cui si può manifestare la propria gioia. 
Non mi meraviglio, pertanto, dello spettacolo indecoroso al quale assistiamo, con alcune chiese ridotti a dormitori. 
Non mancano sicuramente locali idonei ad accogliere chi è nel bisogno. 
Il problema non è quello del gesto di carità, ma la percezione che ormai si ha del culto da rendere a Dio. 
I luoghi destinati a questo culto finiscono per risentire della nuova sensibilità religiosa. 
Eppure il Catechismo della Chiesa cattolica ragiona in termini totalmente diversi. 
Ai nn. 1160 - 1186 richiama il senso dell'edificio destinato al culto, la sua sacralità, la sua funzione. 
Il problema - ribadiamo - non è il fratello da soccorrere. 
Il problema è l'idea che ci siamo fatta del culto. 
Cosa ancora più paradossale se consideriamo che siamo a pochi mesi dalla conclusione di un pontificato altamente illuminante e fecondo (per le generazioni che lo rileggeranno tra qualche secolo). 
Non mi serve la demagogia. 
Non mi servono i balletti e i letti predisposti nelle chiese. 
Potete soltanto ridarmi la fede di mio padre?

( Un Sacerdote


 Video : intervista di Don Rosario Francolino, Parroco di San Luigi Gonzaga
 

6 commenti:

  1. Guardando la foto della barocca chiesa di san Carlo, noto che mancano i quadri sopra gli altari e la balaustra nella parte sinistra è quasi diroccata. Mi viene il dubbio: non è che fosse sconsacrata già da prima?

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  2. A me fanno pena quelle persone, le statue non soffrono

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  3. La Chiesa si è sempre occupata di alloggiare, nutrire, vestire, curare le persone che non avevano nulla: ma a questo scopo costruiva gli ospedali, non trasformava la chiese in dormitori.

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  4. Oggi fa le messe negli ospedali e gli ospedali nelle chiese.

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  5. Ma questi poveracci perché non ospitarli in dignitosi campi allestiti, ad es., nei giardini vaticani? La Chiesa è riservata al culto. Le canoniche o altri edifici no. Con attenzione, però: ci son conventi vuoti, è vero, ma spesso conservano affreschi ed altri tesori d'arte!

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  6. i preti che alloggiano profughi nelle chiese chissà quanti ne alloggiano nelle proprie case

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