Pompei. È vietato inchinarsi ai piedi della «Regina» del Rosario per i Frati Francescani dell’Immacolata, l’ordine religioso commissariato dalla Santa Sede dal luglio 2013.
Salta, così, il pellegrinaggio per i centinaia di fedeli napoletani che, domani, avevano deciso di pregare a Pompei.
Dal santuario mariano non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito alla vicenda, fanno, però, sapere che nulla vieta ai singoli fedeli di inginocchiarsi all’ombra dell’altare maggiore.
Il diniego di entrare nella basilica, fondata dal Beato Bartolo Longo, è stata comunicata ai responsabili della Missione dell’Immacolata Mediatrice, associazione di laici legati ai «Ffi», dal Rettore del santuario, monsignor Salvatore Acampora.
«Ma è la conseguenza – ne sono certi i fedeli - di un intervento del commissario apostolico dei Ffi, Padre Fidenzio Volpi». I pellegrini delusi faranno ricorso.
Il diniego di entrare nella basilica, fondata dal Beato Bartolo Longo, è stata comunicata ai responsabili della Missione dell’Immacolata Mediatrice, associazione di laici legati ai «Ffi», dal Rettore del santuario, monsignor Salvatore Acampora.
«Ma è la conseguenza – ne sono certi i fedeli - di un intervento del commissario apostolico dei Ffi, Padre Fidenzio Volpi». I pellegrini delusi faranno ricorso.
Cancellate, dunque, messa, recita del Rosario, canti mariani e la distribuzione della medaglia miracolosa della Madonna di Pompei.
«Tutte pratiche approvate dalla chiesa – ha evidenziato Claudio Circelli, uno degli organizzatori - che si svolgevano regolarmente dal 2004».
La comunicazione del divieto è giunta solo il 10 aprile, a «pellegrinaggio organizzato», lamentano i fedeli.
«Alla nostra richiesta di spiegazioni siamo stati ricontattati il giorno dopo dal Rettore che, molto garbatamente ci ha detto presente che il santuario di Pompei è di diritto pontificio e dunque l’arcivescovo non avrebbe potuto non tenere conto di una comunicazione ricevuta dal commissario dei Francescani dell’Immacolata, Padre Fidenzio Volpi».
Il commissario ha, infatti, sospeso dal 27 novembre 2013, le attività di tutti i cenacoli Missione dell’Immacolata Mediatrice.
I laici legati ai Francescani dell’Immacolata e devoti della Madonna di Pompei definiscono «un atto di prepotenza del commissario» il divieto di pellegrinaggio e stanno valutando un ricorso a norma del diritto canonico.
«Perché il commissario non ci spiega che male c’è ad essere simpatizzanti dei Francescani dell’ Immacolata? - dice il professor Circelli - si tratta di un peccato, o di un atto contro il Vangelo ed il diritto di canonico?
Ma anche ad un pubblico peccatore non si nega il diritto di pregare in chiesa».
Sono duecento in tutta Italia e portano il saio turchino in onore alla Madonna cui sono devoti.
I frati francescani dell’Immacolata, fondati nel 1998 da ( Padre N.d.R.) Stefano Manelli, stanno attraversando un periodo di burrasca.
L’Ordine è stato commissariato dal presidente ( = Prefetto N.d.R.) della Congregazione dei religiosi ( Cardinale N.d.R.) Joao Braza de Aviz, incaricato dal Papa di seguire la vicenda.
Il commissario ( Padre N.d.R) Fidenzo Volpi ( Cappuccino N.d.R.) ha contestato ( sic ! ) all’ordine un eccessivo tradizionalismo nell’applicazione del Vetus Ordo (la messa in latino), uno stile di governo personalistico del fondatore e una gestione dei beni mobili e immobili giudicata possibile di «rilevanza civile e penale». ( sic ! )
Papa Francesco segue da vicino ( sic ! ) il travaglio del giovane ordine francescano tanto che in modo privato lo scorso primo gennaio è andato, accompagnato da una guardia e dal suo autista, nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma dove ha incontrato ( alcuni N.d.R) i ( dei N.d.R.) frati dell’Immacolata.
«Il Papa ci è molto vicino e gli siamo grati», dicono loro. ( sic ! )
Susy Malafronte
Fonte : Il Mattino
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