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domenica 13 aprile 2014

Aprendo la via alla fecondazione eterologa, apriamo la strada ad un uomo costruito in laboratorio.

E’ stata abolita la legge 40, quella che vietava la fecondazione eterologa e che era detta ingiustamente una legge cattolica, ( leggere QUI tutto il durissimo intevento del Prof. Stefano Rodotà : " Mi chiedo se oggi con papa Francesco avremmo un’ingerenza così forte dal punto di vista politico da violare principi costituzionali. Che il Parlamento diventi il braccio secolare di una religione è illegittimo, e mi pare dalle parole del nuovo pontefice che la Chiesa stia ridisegnando i suoi rapporti e avrebbe tenuto lontana questa pretesa. senza tener conto che per la dottrina della chiesa è illecita anche la fecondazione omologa , soprattutto perché si uccidono degli embrioni, in quanto se ne impianta uno solo." N.d.R.
Mi metto dalla parte di un adolescente di fine 2 media come quelli a cui oggi farò il catechismo e temo che il messaggio che passerà nelle loro teste suonerà più o meno così: si tratta di una vittoria di libertà che pone fine al dolore di chi non può avere figli, assicurando il diritto ad averne. 
L’adolescente medio,( cioè quello che ha un padre che non confonde la libertà e il diritto con il proprio desiderio), si ferma qui. 
Convintissimo di avere ragione in quanto sono state garantite le due parole fondamentali: appunto “libertà e diritto” .
Non lo sfiora l’idea che il figlio non sia un diritto da soddisfare ma piuttosto un dono da accogliere e un dono non lo si può avere a tutti i costi. 
Si tratterà di cercare altri doni. 
Non lo sfiora nemmeno l’idea che così si sia tagliata definitivamente la connessione tra generazione ed autentico rapporto personale (richiedente fedeltà e diversità sessuale) per garantire il bene del nascituro. 
Chiunque, anche se single, potrà avere un figlio affittando un utero. 
Così come si può avere un piccolo animale da compagnia. 
Anche una coppia omosessuale. 
A questo proposito un buon peso nella cancella zione della legge 40 l’ha avuto l’omosessualismo imperante, per tentare di annullare il limite che il rapporto tra persone dello steso sesso sia infecondo. 
Tantomeno lo sfiora l’idea che, distaccando il concepimento, dal suo naturale periodo di esercizio e cioè l’età giovanile, il figlio, che al di là di impotenza e menopausa si può costruire in laboratorio, venga relegato all’ultimo posto dopo aver garantito carriera , ricchezza (che è diversa da sicurezza) e divertimeto. 
All’adolescente non si parla di “eugenetica”. 
Forse si accenna a salute riproduttiva dicendo che con una opportuna selezione si eviterà di far nascere bambini ammalati . 
Si presenterà in positivo il progetto satanico di costruire una specie perfetta, senza limiti. 
La specie superiore di cui era alla ricerca il regime hitleriano. 
I favorevoli alla eterologa, hanno già detto oggi per il TG (mi riferisco al TG 2 delle 13) che non ci sarà questo caos paventato dai cattolici, in quanto per ora trattasi di coppie sposate o conviventi costituite da uomo e donna. 
Ma è quel “per ora” che mi inquieta. 
Anche con aborto e divorzio si è incominciato con i casi pietosi. 
E’ sui principi che occorre ragionare. 
Se l’uomo è frutto di un rapporto d’amore totale e serio, occorre che lo sia sino in fondo. 
Cosa dire allora all’adolescente da cui sono partito? 
Innanzi tutto che è sbagliato applaudire all’eterologa con i soli criteri di libertà e diritto che non possono essere slegati da altri valori più alti. 
Tuttavia il discorso è ancora in superficie: tutto nasce dal fatto che la modernità ha fondato la verità non più sull’assoluto di Dio, ma sul consenso umano. 
E’ l’uomo che decide lui, col supporto della maggioranza, ciò che è bene e ciò che non lo è. 
Non riconosce più al disopra di tutto una legge di natura, che ha la sua fonte nel Creatore. 

Don Giorgio Bellei 

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