Post in evidenza

Un Predicatore della Casa Pontificia filo-LGBT? Le preoccupanti dichiarazioni di padre Roberto Pasolini

Sulle turpi parole del nuovo Predicatore Pontificio nominato da Francesco, Gaetano Masciullo ipotizza: " Quanto detto dal francescano è...

sabato 7 settembre 2013

Don Petrucci, superiore del Distretto Italiano della FSSPX: "Il nostro pre-seminario accoglie molti ex-seminaristi diocesani demoralizzati dai seminari moderni"

Tratta dal sito della San Pio X  Distretto italiano, a cui rimandiamo per la lettura integrale, pubblichiamo brevi stralci, che evidenziano due situazioni della nostra realtà ecclesiastica italiana: da un lato la nascita di rapporti tra il clero diocesano e i sacerdoti della Fraternità, grazie al Summorum Pontificum; dall'altro lo stato dei seminari diocesani italiani e i motivi per cui molti giovani scelgono quelli della Fraternità. Circostanze queste due che moltissimi nostri vescovi dovrebbero esaminare bene, per  fermare l'emorragia di vocazioni e di ... fedeli.
Roberto

  D. 1 -  In questo periodo molti avvenimenti, per lo più  positivi, hanno caratterizzato la vita del distretto.  Vorrei cominciare dalla nascita del pre-seminario italiano, struttura questa che si riferisce specificamente allo scopo principale della Fraternità, ovvero la formazione di nuovi sacerdoti. Cosa ci può dire in merito?
 R. - Il primo anno di attività del pre-seminario è stato molto positivo: abbiamo avuto la presenza di diversi giovani ed uno di loro entrerà a settembre nel seminario di Flavigny. Per il prossimo anno abbiamo un numero ancora maggiore di domande che esamineremo nelle prossime settimane. L'attività didattica inizierà il primo ottobre.
 D.2 - Ci può spiegare brevemente come è organizzata la vita all'interno del pre-seminario? se ci fosse qualche giovane interessato cosa dovrebbe fare?
 R. - Il pre-seminario ha due scopi principali: in primo luogo verificare la vocazione dei giovani aspiranti ma anche, per coloro che dovessero scoprire di non essere portati per il sacerdozio,  di fornire loro una formazione cristiana, teologica e spirituale, che servirà senza dubbio in ogni momento della vita. E' importante infatti che anche futuri padri di famiglia siano dei cristiani militanti e dei combattenti per il Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo.
La giornata tipo nel pre-seminario si svolge in questo modo: al  mattino vengono impartite lezioni sulla dottrina cristiana, introduzione alla filosofia ed alla teologia, nozioni di liturgia e spiritualità cattolica, studio degli atti del magistero dei papi. Questo studio in particolare ci permette di presentare la posizione della FSSPX nella crisi attuale della  Chiesa, posizione che coincide con quella  espressa dal Magistero costante fino al Concilio Vaticano II. Nel pomeriggio, oltre allo studio personale, ci si dedica ad attività manuali. Ci sono poi visite alla città di Roma. La preghiera in comune di alcune parti dell’Ufficio divino e del rosario scandiscono il ritmo delle giornate, che sono centrate sulla celebrazione della S. Messa.
D. 3 - I ragazzi che si rivolgono al pre-seminario provengono in genere da altre esperienze di seminari oppure arrivano subito alla FSSPX?
R.  - Direi che esistono entrambi i casi: alcuni giovani arrivano a noi demoralizzati e scandalizzati da precedenti esperienze negative, altri, consapevoli della situazione esistente nei seminari moderni, si rivolgono direttamente a noi chiedendoci una formazione tradizionale. Coloro che fossero comunque interessati a frequentare questi corsi possono rivolgersi ai nostri Priorati ed, in particolare, a quello di Albano.
 D.4 - Veniamo ora alle altre realizzazioni che si stanno sviluppando. In tale quadro assume senz'altro una particolare importanza la nascita del nuovo  Priorato in Veneto. Sono infatti trascorsi oltre trent'anni dalla fondazione dell'ultima casa italiana a Rimini. Ora, dopo tante traversie, il processo di espansione sembra finalmente ripreso. Ci può dire come è nato questo nuovo Priorato?
R. - Da anni il Priorato di Rimini inviava settimanalmente un sacerdote a celebrare la Messa a Lanzago di Silea dove possediamo una piccola cappella con un terreno annesso. Col tempo è nato il progetto di trasformare questa struttura in un Priorato. In un primo momento abbiamo predisposto un progetto per la costruzione di un nuovo edificio ma alcune difficoltà burocratiche ci hanno frenato. La Provvidenza però ci ha fatto trovare una villa adiacente alla nostra proprietà che era stata messa in vendita. La struttura ad oggi abbisogna soltanto di qualche piccolo lavoro di manutenzione e subito dopo, se Dio vorrà, saremo in grado di inaugurare il nuovo Priorato.
[...] 
D. 7 - A differenza di altre nazioni la Fraternità in Italia sembra avere più contatti con il clero diocesano e forse anche con alcuni vescovi. Ci conferma questa impressione?
R. - In linea di principio noi cerchiamo di avere contatti con i sacerdoti, i parroci ed anche con i vescovi.  Ciò anche per sfatare alcuni pregiudizi sul nostro conto.  Organizziamo regolarmente incontri ed esercizi spirituali per i sacerdoti. Anche quando le posizioni non collimano non rifiutiamo mai un franco confronto volto a far comprendere meglio la nostra posizione. E' vero inoltre che, da quando è stato emanato il Motu Proprio "Summorum Pontificum", molti sacerdoti italiani hanno ripreso la celebrazione della Messa tradizionale. Costoro si sono avvicinati in gran numero alla Fraternità chiedendoci testi, messali, formazione liturgica ed anche dottrinale. Il celebrare la S. Messa tradizionale è molto spesso un primo passo per avvicinarsi alla sana teologia e scoprire così la profonda crisi che sta attraversando la Chiesa oggi.
D. 8 – Secondo lei di cosa avrebbe più bisogno la Chiesa nei frangenti attuali?
R. - Penso che la Chiesa abbia bisogno di ecclesiastici coraggiosi, animati da uno spirito soprannaturale che vivano alla luce  della fede  e che, alla luce della dottrina immutabile, abbiano il coraggio di denunciare con chiarezza gli errori del mondo moderno. Pensiamo anche solo alla legge terribile recentemente approvata in Francia sul matrimonio omosessuale: la gerarchia ha passato quasi sotto silenzio questo evento. Solo i tradizionalisti si sono mobilitati con grande energia.
[...]

18 commenti:

  1. Don Petrucci ha ragione. Tutta. Egli non critica la preghiera ma l'oggettivo pericolo di sincretismo.
    Si guardino tutti i nomi di chi ha aderito alla iniziativa e si troverà che il sincretismo c'è, altrimenti non avrebbero aderito.
    La Parabola citata da Simon de Cyrene non ha senso: Non si tratta di superbia ma di oggettività. Se tutti aderiscono vuol dire che si sentono partecipi dell'unica e massonica religione umanitaria.
    Quanto al post di Carradori sull'adorazione eucaristica, non tiene conto che prima della Adorazione e del Rosario c'è una parte "laica" per non turbare le altre religioni. Cristo viene dopo. Prima c'è la "buona volontà" di credenti anche delle false religioni ed atei. Solo dopo c'è Gesù.
    Nella mia parrocchia faccio 6 ore ininterrotte di preghiera, ma ho spiegato molto chiaramente queste cose. Ed i fedeli mi hanno ringraziato.
    Prima di parlare occorre ragionare e non farsi prendere dalla emotività nemmeno per difendere il papa.
    Grazie dunque a don Petrucci che conosco e stimo.

    RispondiElimina
  2. Non capisco perché la Redazione pubblichi scempiaggini OT di questo Simon che, dall'astio che promana dalle sue parole, non può che essere un ex-lefebrviabno, chissà per quali motivi divenuto ex.

    Quanto al numero dei pre-seminaristi italiani della FSSPX - non parlo di altre nazioni - sarei felice di sapere quanti fossero in realtà. A me ne risulta solo uno ed uno solo entrerà in seminario. La mia impressione - ripeto solo impressione che spero sia smentita da notizie più precise - che per l'anno scorso il preseminario di Albano sia stato un grande flop.
    Vedremo cosa accadrà nell'anno accademico che sta per aprirsi.
    Mi risulta che anche altri istituti, ma Ecclesia Dei o Summorum pontificum abbiano preseminari abbastanza frequentati.
    Mi auguro che gli aspiranti sacerdoti diventino sempre più numerosi, in particolare gl'italiani.

    RispondiElimina
  3. Non parteciperò ad alcuna veglia di preghiera organizzata da vescovi o parroci su invito del Papa. Nelle mie preghiere non manca mai l'intenzione per la pace fra le nazioni e la salvezza delle vittime innocenti e per la conversioene dei prepotenti.
    Ma ad una veglia di preghiera no, non posso partecipare per le modalità in cui è stata indetta: digiunino e preghino tutti per la pace, invoca Francesco.
    Ma a chi rivolgeranno le preghiere gli ebrei, gli islamici, i buddisiti, gl'indù, e non cito gli atei abortisti alla Bonino che faceva abortire le donne con la pompa della bicicletta in un vaso di marmellata?
    Questo invito a pregare le false divinità (anche Kalì, Shiva, Visnù, Manitou ecc. ecc.) è una bestennia contro il I Comandamento. E' il frutto di un velenoso indifferentismo religioso.
    A questa cicuta offerta alle anime, indipendentemente dalle intenzioni, stasera o domani sostituiamo il Corpo di Cristo, ma senza il mellifluo rispetto per "gli altri" delle celebrazioni ecumeniche, ma all'altare di una chiesa nel corso di una S. Messa in cui ci si unisce a Cristo senza vergognarsi d'essere cattolici.

    RispondiElimina
  4. io frequento il priorato di Albano e ho sentito parlare dai sacerdoti di almeno sei preseminaristi per il prossimo anno. L'anno scorso è stato più un esperimento, e comunque ci sarà un italiano che entra in seminario, credo ben noto a questa redazione!

    RispondiElimina
  5. FSSP veri tradizionali in Comunione8 settembre 2013 alle ore 10:25

    E cosi i giovani evitando la padella modernista cadono nella brace pseudo-tradizionalista.

    RispondiElimina
  6. Le parole di Don Petrucci sulla veglia chiesta dal Papa sono patetiche.

    RispondiElimina
  7. Anche tu, Nuovo, non scherzi.

    RispondiElimina
  8. PATETICO da sei mesi mi pare il trono papale con lemmi e slogan che ci han stancato.

    RispondiElimina
  9. Non capisco perché la Redazione pubblichi scempiaggini come quelle che odorano di eresia come Max.
    Se questo è il livello del tradizionalismo è meglio essere modernisti !
    Che schifo !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Anonimo delle 09.34,
      noi diamo spazio anche a chi non la pensa come noi, e anche a chi ci critica aspramente e senza freni (come lei).
      Se vuole un blog perfettino, da primi della classe, in cui non vengono pubblicati commenti discordanti dalla linea del regime-editoriale, le consigliamo di cercare nella rete: ce ne sono tanti!.
      Qui ognuno, nei limiti dell'ortodossia e dell'educazione può esprimere il proprio parere.

      Elimina
    2. ho conosciuto e conosco i sacerdoti della fraternita San Pio x personalmente e frequento le loro messe .sono straordinari proprio come Gesu Buon Pastore ,non capisco chi spara a zero e con pregiudizio contro la fraternita.invece diffido di chi ha abbandonato la lotta per rientrare in comunione con Roma ACCETTANDO OGNI FORMA DI COMPROMESSO.

      Elimina
  10. L'annonino che mi chiama in causa dovrebbe spiegare dove io sia caduto in eresia.
    Batolomeo, patriarca di Costantinopoli stando a quanto letto sulla stampa si è - ortodossamente -limitato a rivolgere l'invito ai soli cristiani, non ai pagani. Invitare i pagani a pregare i loro idoli fa parte dell'insegnamento bimillenario della Chiesa? Fa parte dell'insegnamento perenne della Chiesa confermare nell'errore i pagani?
    In altro blog a chi diceva che i niniviti furono invitati a digiunare e pregare, è stato fatto presente, anche da me, che digiunarono e pregarono dopo essersi convertiti.
    Quindi caro anonimo, ma non tanto - l'odor di zolfo neocatecumenale emana dai tuoi interventi -
    smettila di scrivere le solite fregnacce da mattina a sera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Quindi caro anonimo, ma non tanto - l'odor di zolfo neocatecumenale emana dai tuoi interventi -
      smettila di scrivere le solite fregnacce da mattina a sera".
      Dunque chi non la pensa come lei sarebbe un neocatecumenale ...
      Chi non salta con me ...

      Elimina
  11. Affermate di dare spazio anche a chi non la pensa come voi e che ognuno nei limiti dell’ortodossia e dell’educazione può esprimere il proprio parere. Abbiamo spedito un commento in cui si mettevano in parallelo la risposta al Visitatore apostolico di Padre Carlos Buela (fondatore dell’Istituto del Verbo Incarnato) e quella di Manelli, e non l’avete pubblicata.
    Abbiamo cercato con qualche commento di raddrizzare il fiume di calunnie che Manelli ha fatto riversare sui cinque frati-preti che hanno fatto l’esposto e sul Visitatore apostolico, e non li avete pubblicati. Avete addirittura impedito che si potessero fare commenti al pessimo articolo di Cristina Siccardi, che si è squalificata da sola con quel suo articolo-delirio, costituito solo da insulti al Commissario, senza serie e vere motivazioni, solo fanatismo ed esaltazione del Manelli-totem. Come si può affermare che date spazio a tutti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ Furia " Avete addirittura impedito che si potessero fare commenti al pessimo articolo di Cristina Siccardi, che si è squalificata da sola con quel suo articolo-delirio, costituito solo da insulti al Commissario..."
      I frati hanno chiesto, ormai da settimana, la carità del silenzio internet http://pellegrininellaverita.wordpress.com/2013/09/11/sfogo-contro-il-nuovo-articolo-della-siccardi/
      Spiace che la sua email non sia arrivata a destinazione.
      Terminato il silenzio chiesto dai frati ne riparleremo.

      Elimina
  12. Come vedi ti danno lo spazio richiesto, Furia, Furia al plurale, visto che usi il NOI: cricca di furiosi FI traditori?

    RispondiElimina
  13. @ Furia " Avete addirittura impedito che si potessero fare commenti al pessimo articolo di Cristina Siccardi, che si è squalificata da sola con quel suo articolo-delirio, costituito solo da insulti al Commissario..."
    I frati hanno chiesto, ormai da settimana, la carità del silenzio internet http://pellegrininellaverita.wordpress.com/2013/09/11/sfogo-contro-il-nuovo-articolo-della-siccardi/
    Spiace che la sua email non sia arrivata a destinazione.
    Terminato il silenzio chiesto dai frati ne riparleremo.

    RispondiElimina
  14. Apprezzo il vostro impegno di proporvi come una educata e interessante palestra di opinioni diverse sul tema del commissariamento dei FI. Ma se ritenete giusto la richiesta di silenzio internet dei FI perché continuate a pubblicare gli articoli di Siccardi e altri come lei che servono solo ad incensare gli FI (senza una parola di rispetto per il lavoro del Commissario e del Visitatore apostolico) e creare polverone probabilmente solo per evitare che si faccia realmente chiarezza sui panni sporchi di questo Istituto? Se siete coerenti non pubblicate per il momento nulla, rispettate il silenzio internet e aspettate le comunicazioni ufficiali e almeno la relazione che il Commissario presenterà alla Santa Sede, l’unica competente (solo la Santa sede ha le prove) e quella che ha l’autorità gerarchica più alta, dopo il Papa. Tutto qui. Oppure date spazio anche a chi ritiene che l’azione della Santa Sede sia sacrosanta, giusta e opportuna, forse solo un pò in ritardo perché in quell’Istituto i problemi seri e gravi che riguardano tutta la vita dell’Istituto e non solo la messa tridentina (come vi accanite a pensare) esistono da parecchio tempo. Proveremo a rimandare i commenti non pubblicate, perché, come voi dite, non sono arrivati a destinazione. grazie

    RispondiElimina