il 06 agosto 2013 Vatican Insider, con la penna di Andrea Tornielli, è ritornato sul commissariamento dei bravi (devoti, poveri ed umili) Francescani dell’Immacolata.
Con assoluta chiarezza i Frati (ma anche le Suore) Francescani dell’Immacolata hanno rigettato in blocco tutte le calunnie e diffamazioni, in modo particolare circa l’ imposizione del Vetus Ordo dopo che alcune agenzie di stampa e blog avevano diffuso il presunto esito di un fantomatico questionario.
Con assoluta chiarezza i Frati (ma anche le Suore) Francescani dell’Immacolata hanno rigettato in blocco tutte le calunnie e diffamazioni, in modo particolare circa l’ imposizione del Vetus Ordo dopo che alcune agenzie di stampa e blog avevano diffuso il presunto esito di un fantomatico questionario.
Con artifici e sottigliezze di parole confondendo le idee, si è affermato che la “stragrande maggioranza dei membri dell’ordine non è d’accordo con la celebrazione esclusiva della messa antica, soprattutto nella pastorale delle parrocchie in Italia e in missione” (cfr. Vatican Insider).
Con questa frase sembra che la maggior parte dei Frati non voglia la S. Messa antica, ma invece si parla di esclusività; è naturale che la maggioranza sia per le due forme!
Il problema invece sono le affermazioni successive “ che il vecchio rito non è stato ben accolto”, che “ la maggioranza ha votato contro” … che ambiguità e falsità giornalistiche , che sete di potere !
Come si fa a parlare di risultati per tutti i membri dell’Ordine?
Siccome è assodato che l`aver detto che la Santa Messa Antica era imposta come solo rito è una perfida menzogna, si capisce ancor meno il provvedimento repressivo che è stato imposto ai Frati a discapito soprattutto dei fedeli !
Tra l'altro, in questo caso, siamo di fronte ad uno dei rari provvedimenti "espliciti" che tuttavia lascia basiti perché sembra escludere il rito antico dal "sentire cum Ecclesia".
“ Au contraire” i novatori che calpestano la Liturgia, devastano lo spazio sacro, introducono elementi non cattolici, disobbediscono ai libri liturgici, desacralizzano, dissacrano, la Santa Messa, ne fanno una cena fra amici, uno spettacolo inter-attivo dove è d`obbligo essere allegri il pubblico non deve annoiarsi ma deve partecipare, la Santa Messa è diventato uno spettacolo centrato sull`assemblea, un giocattolo in mano a quei registi che tolgono, aggiungono modificano, e lo fanno da decenni ormai liberamente, forse “sentono cum Ecclesia “?
Motivo del commissariamento non e' la condotta immorale ne' dei Frati ne' del Fondatore.
Non e' quindi neppure nell’inestistente imposizione del Rito Antico da parte del Fondatore ne’ nei risultati di un sondaggio che non si e' neppure mai fatto.
Ma allora esiste veramente un motivo per giustificare l'esautorazione di un pio Fondatore e il commissariamento dei buoni Frati?
Possiamo azzardare un’ipotesi ( molto umana e poco ecclesiale ): al cambio di Papa qualcuno si è messo nella condizione mentale di dover rivoluzionare tutto … e qualche "Superbissimo" lo ha aiutato ...
Ci lascia difatti basiti l'assordante silenzio dei Vescovi e delle altre Autorità ecclesiastiche italiane interpellate dal Comunicato del Coetus Summorum Pontificum.
Il che, tradotto in parole povere, significherebbe la totale incuria nei confronti di una parte del "popolo di Dio" , corpo mistico di Cristo che siamo noi (o forse noi non lo siamo)?
Ai fedeli colpiti dal provvedimento che li priva della celebrazione della Santa Messa con il Messale del Beato Giovanni XXIII spetta pregare e anche manifestare a chi di dovere l`incomprensione per quel decreto e la sofferenza che ne deriva.
Andrea Carradori
«Un gruppo minoritario dei nostri frati non voleva più la messa antica»
di A. Tornielli, su VaticanInsider del 06.08.2013
Intervista con il procuratore dei Francescani dell'Immacolata, commissariati dalla Santa Sede:
«Non è vero che il nostro fondatore ha imposto a tutti il messale preconciliare»
Il commissariamento dei Francescani dell'Immacolata e la disposizione che subordina l'uso del messale antico all'autorizzazione del superiore continua a far discutere. Siti e blog tradizionalisti contestano duramente il provvedimento.
La Santa Sede, attraverso le parole del portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha precisato che la decisione non sconfessa affatto il Motu proprio di Benedetto XVI ma è legata esclusivamente alle tensioni esistenti all'interno dell'Istituto. «Vatican Insider» ha chiesto al Procuratore generale dei Francescani dell'Immacolata, padre Alessandro Apollonio, di rispondere ad alcune domande sulle ragioni del commissariamento.
Perché è stata decisa dalle autorità vaticane una visita apostolica al vostro Istituto?
«Perché è stata chiesta da un gruppo minoritario di frati, i quali non condividevano più lo stile di governo del Padre fondatore e Ministro generale, né la sua volontà di promuovere il Vetus Ordo all’interno dell’Istituto, accanto al Novus Ordo, secondo quanto stabilisce il Motu proprio Summorum Pontificum e l’Istruzione Universae Ecclesiae».
Perché è stata decisa dalle autorità vaticane una visita apostolica al vostro Istituto?
«Perché è stata chiesta da un gruppo minoritario di frati, i quali non condividevano più lo stile di governo del Padre fondatore e Ministro generale, né la sua volontà di promuovere il Vetus Ordo all’interno dell’Istituto, accanto al Novus Ordo, secondo quanto stabilisce il Motu proprio Summorum Pontificum e l’Istruzione Universae Ecclesiae».
Quanto è stata rilevante la questione dell'uso del messale antico nelle ragioni che hanno provocato la visita apostolica?
«Ha avuto una notevole rilevanza perché il suddetto gruppo di confratelli accusava il Padre fondatore di aver imposto il Vetus Ordo a tutto l’Istituto.
«Ha avuto una notevole rilevanza perché il suddetto gruppo di confratelli accusava il Padre fondatore di aver imposto il Vetus Ordo a tutto l’Istituto.
L’accusa non è assolutamente vera, ma è stata creduta, e a nulla sono valsi i nostri tentativi di dimostrare la sua falsità.
Ora, tale falsità si è diffusa a macchia d’olio, tanto che è ripetuta da vari giornali e agenzie d’informazione, con grave danno per la buona fama del Padre fondatore e dell’Istituto».
Siti e blog tradizionalisti hanno reagito alla notizia del commissariamento, e della decisione di far precedere una richiesta di autorizzazione all'uso del messale antico, come una «sconfessione» del Motu proprio di Benedetto XVI. Condivide questa interpretazione? Come commenta la decisione a questo riguardo?
«Padre Lombardi ha chiarito bene che i provvedimenti nei nostri confronti non sconfessano il Motu Proprio. Tuttavia, siamo in attesa dell’interpretazione autentica di queste disposizioni liturgiche della Santa Sede nei nostri riguardi. Non è chiaro, infatti, per esempio, chi siano “le autorità competenti” a rilasciare le suddette autorizzazioni: il Commissario, la Congregazione dei religiosi, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei, l’ordinario del luogo, l’uno o l’altro, o tutti in solido?
Speriamo che si tratti di una disposizione disciplinare temporanea, e che al più presto ci sarà data l’autorizzazione a celebrare anche secondo il Vetus Ordo, come sempre abbiamo fatto, senza le attuali restrizioni che ci privano, salvo migliore giudizio, del diritto universale concesso dal Motu proprio Summorum Pontificum e dall’Istruzione Universae Ecclesiae».
Membri del vostro Istituto hanno avuto un qualche ruolo nel diffondere l'interpretazione di cui sopra?
«No».
Nelle precisazioni ai nostri articoli avete sempre ribadito che l'uso del messale antico non era esclusivo e che tutto è stato deciso secondo i termini stabiliti dal Motu proprio.
È vero o no che la commissione Ecclesia Dei prima della visita apostolica aveva invitato i Francescani dell'Immacolata alla prudenza circa le modalità dell'estensione dell'uso del messale antico?
«Sì, abbiamo cercato di agire con la massima prudenza e discrezione, nel rispetto del nostro diritto particolare, il quale attribuisce al Capitolo Generale in sessione “la suprema autorità nell’Istituto” (Costituzioni, § 81). È stato proprio l’ultimo Capitolo generale, celebrato nel 2008, a stabilire che il Consiglio generale (ossia padre Stefano M. Manelli con i suoi cinque consiglieri) redigesse un protocollo applicativo per quanto riguarda l’introduzione del vetus ordo nelle nostre comunità. Cosa che è stata fatta con la lettera del 21 novembre del 2011.
La Pontificia Commissione Ecclesia Dei ha giudicato prudenzialmente questa lettera conforme alla mens del Santo Padre Benedetto XVI, ma questo giudizio ufficiale non è stato tenuto in nessun conto nell’evolversi della nostra vicenda.
La cosa ci sembra inspiegabile, e ci addolora molto. Affidiamo la nostra causa alla Celeste Avvocata, Regina dell’ordine Serafico».
Foto : Una parte del Coro gregoriano e polifonico dei Francescani dell'Immacolata, Tolentino, Basilica di San Nicola, Vigilia dell'Epifania 2013 .
AGGIUNTA
Rettifica di Avvenire di oggi 6 agosto 2013 circa il precedente articolo del 3 agosto. Il Quotidiano della CEI corregge alcune imprecisioni (sul modello di quelle inventate da Vatican Insider).
Andrea Carradori si lascia andare ad affermazioni avventate tipo: “i frati francescani dell’Immacolata hanno rigettato in blocco tutte le calunnie e diffamazioni, in modo particolare circa l’imposizione del Vetus Ordo”. Fino ad ora hanno detto la loro idea solo sull’argomento della liturgia tridentina, mentre le persone sensate aspettano di sapere cosa sarà scritto nella relazione del Commissario che sola farà testo. Ma soprattutto: dove sono le risposte dei manelliani sugli altri aspetti della vita e del governo dell’Istituto, diversi dalla liturgia? Come mai su questi Apollonio tace? E poi perché Carradori scavalca il Commissario affermando “motivo del commissariamento non è la condotta immorale né dei Frati nè del Fondatore”, quando ogni valutazione finale, eventualmente anche su questo aspetto, deve essere riservata solo all’indagine della Congregazione? Carradori poi pensa che un provvedimento grave come esautorare il Fondatore e commissariare l’Istituto sarebbe addirittura senza fondamento e motivazione valide e quindi sarebbe solo un ciclopico abuso di potere della Congregazione. Peccato che uno studioso serio che pure stimiamo, sia caduto in tale ingenuità che implica riflessi offensivi nei riguardi della Congregazione dei Religiosi.
RispondiEliminaUna proiezione di risultati circa il V.O.ci dice che su 203 frati professi perpetui 94 sono a favore del V.O. 26 sono contrari 83 da verificare. Da questo si evince che almeno la metà dei frati professi perpetui è favorevole al V.O., anche se non in modo esclusivo. Inoltre, NON SONO STATI INTERPELLATI altri 200 frati non professi perpetui (professi semplici e novizi) e un centinaio tra aspiranti e postulanti che in maggioranza sono favorevoli al V.O. Come si fa a parlare di risultati per tutti i membri dell’Ordine? Certamente, come consigliano sacerdoti e religiosi, per commissariare un ordine così importante ci saranno anche delle motivazioni serie e non solo i 3-4 relgiosi che sanno in quale porta bussare... Vedremo come andrà a finire. Per ora preghiamo : la sofferenza di P.Manelli sarà di grande aiuto spirituale per tutti i frati !
EliminaLa proiezione su quale indagine si basa? Su effettive dichiarazioni dei frati o in base ad una presunta conoscenza del pensiero dei medesimi? Perché se è la seconda ipotesi -come penso- a dterminare il risultato viene da rispondere: poveretti! Fatto è che l'articolato questionario presentato dal Visitatore poneva il frate nella condizione di rispondere in coscienza e nella massima segretezza e quindi con quella libertà necesaria a esprimere il proprio pensiero, ed è qui caro lei che si sarebbe verificato ciò che temuto: la maggioranza contraria alla svolta Tridentinizzante. A questo proposito si conoscono per adesso in via informale i risultati ma non c'è molto da dubitare credo perché è da qui che è partita la decisione del Commissariamento e non si vorrà credere mi auguro a ipotesi di "brogli" in quanto stiamo parlando di Chiesa
EliminaLa situazione dell' Istituto in più aspetti è risultata critica e il Commissario dovrà cercare di sanarla. In quanto poi al suo problema per la S Messa a Osimo, lei potrà tranquillamente continuare a frequentare il Santuario e lo stesso buon Padre FI nello stesso orario la farà partecipare ad una bella e non abusata S Messa NO. Ma noi che siamo tradizionalisti fedeli alla Chiesa sappiamo bene che è equivalente all'altra vero?
Saluti
@ ANONIMO 18,45 Io non mi sposto ad Osimo per una Messa NO : ne ho, ottimamente celebrate, dai carissimi Agostiniani della mia città. La parte sana del mio peccatore e miserando cuore mi dice che i bravi frati Francescani dell'Immacolata sono protesi verso la santità e lo fanno con quelle umanamente discutibilissime forme che sono dei Santi di ogni epoca della gloriosa Storia della Chiesa ! Io conosco diversi frati avendoli visti "all'opera liturgica" nel canto e nella preghiera. Pur sapendo che l'uomo è un ottimo attore di se stesso ( Cifr. Shakespeare ) qualcosa e qualcuno mi dice che quei frati sono l'imago della santità e che NON hanno dato delle risposte contrarie alla celebrazione della Messa antica che rispetta la loro specifica spiritualità. Si legga, ad edificazione dell'anima, questa devota testimonianza http://blog.messainlatino.it/2013/08/francescani-dellimmacolata-gnocchi.html?spref=fb
EliminaPerchè noi vorremmo difendere quei testardi e inflessibili frati ?
Perhè essi sono come noi vorremmo essere : santi !
Ma scusi mi faccia capire per lei il metro di giudizio della santità è legato al canto e alla preghiera VO?
EliminaGuardi che i FI sono bravi frati anche con il NO come infatti lo sono sempre stati dal 1970 al 2006 periodo nel quale di tridentino non si sentiva parlare. In quanto alla forma antica che rispecchia la loro specifica spiritualità credo sia riferibile ad sua scarsa conoscenza o conoscenza superficiale dei medesimi e come prima le rispondo: ma allora per ben 36 anni cosa hanno fatto? Hanno vissuto la spiritualità in modo incompleto? Guardi al ché si dica nei molti articoli di propaganda quegli anni sono stati proprio gli anni più fecondi e di espansione missionaria al fronte di una sensibile rallentamento di questi ultimi anni
Il giudizio della santità è basato anche sulla Liturgia : non è un mio metro ma lo è stato sempre della Chiesa.
EliminaSiccome, giustamente, dobbiamo " sentire cum Ecclesia" cito anche questo metro di giudizio della Chiesa di sempre.
Per antichità, per santità di forma, per santità dei milioni di Preti ( e di Martiri) che lo hanno celebrato la Chiesa ci dice, un tempo come anche ora, che non esiste nell'ambito dei rito latino una celebrazione più santa di quella codificata dal Messale di San Pio V con i ritocchi del Beato Giovanni XXIII.
Per 36 i bravi frati hanno vissuto santamente poi hanno avuto dalla provvidenza e della Chiesa un supplemento ancor più forte nell'antica liturgia riscoperta.
Prima non si poteva seguire la Liturgia antica ... che dovevano fare poveretti?
Ha comunque supplito la Chiesa donando a quei frati una santa spiritualità !
L'anonimo ( padre ) che ha scritto : " Guardi al ché si dica nei molti articoli di propaganda quegli anni sono stati proprio gli anni più fecondi e di espansione missionaria al fronte di una sensibile rallentamento di questi ultimi anni ".
EliminaCerto !!!
Su questo , forse, hanno ragione i detrattori del pio P.Manelli : forse stanno esagerando con la disciplina e le penitenze !
Ovvio che l'Ordine è sceso numericamente !
Ma non ne sono sicuro.
Debbo verificare e studiare.
Il provvedimento riguarda tutta la vita dell'Ordine sia ramo maschile che femminile ; infatti se si fosse trattato solo di un provvedimento "liturgico" , la compentenza sarebbe stata dell'Ecclesia Dei e quindi si sarebbe nominato proprio un membro dell' E.D. per rimettere le cose a posto. Invece viene nominato un commissario dalla santa sede , P. Volpi, che è il segretario generale della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori e ciò fa capire che l'intervento riguarda la vita religiosa dell'Istituto e non solo la liturgia.
RispondiEliminaCaro Anomino romano, se le implicazioni del Commissariamento sono gravi come lei fa intendere dovrebbero essere sospesi da tutti i servizi Liturgici sia NO che VO.
RispondiEliminaO forse lei vuole dirci che il NO può essere per tutti immorali, eretici, ecc.....
Per adesso infatti la Chiesa ha invitato un Commissario il quale periodicamente dovrà presentare una dettagliata relzione.l'esito, la durata, la cura imposta sono tutte cose che eseguiranno il commissariamento compreso a fronte di inaspettati e gravissimi guai il possibile scioglimento
EliminaAndrea Caradori come fa a dire: Una proiezione di risultati circa il V.O. ci dice che su 203 frati professi perpetui 94 sono a favore del V.O. 26 sono contrari 83 da verificare?
EliminaSi dice e basta !
EliminaVi piacerebbe scioglierli ma non ci riuscirete. L'Immacolata Trionferà.
RispondiEliminaCERTAMENTE! L'IMMACOLATA TRIONFERÀ!
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