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mercoledì 14 agosto 2013

Atene: il Vescovo cattolico non vuole la Messa Antica e il prete italiano, che odia il latino, disprezza chi ha osato chiederla

Cattedrale Cattolica di Atene

Abbiamo ricevuto questa mail da un nostro lettore (leva 1955) che vive per lavoro ad Atene e che racconta il disprezzo del clero cattolico di fronte alle richieste di celebrazioni in rito antico. 
Non è la prima volta, certo, che riceviamo lettere simili e che leggiamo tali fatti: fa parte della battaglia di MiL denunciare vescovi e preti ostili e oppositori al Motu Proprio negli anni ne abbiamo visto di ogni colore.
Ma ogni volta di fronte a certe espressioni di livore ed odio clericale e di disobbedienza, ci viene un tale amaro in bocca che ci lascia quasi senza parole. Ma non senza coraggio e determinazione a continuare. Anzi! 
Per questo invitiamo il lettore a procedere formalmente: contatti di nuovo  l'Arcivescovo cattolico di Atene (mons. Nikólaos Fóscolos) ma questa volta per lettera raccomandata e in caso di risposta negativa o di silenzio dissenso, di scrivere all'Ecclesia Dei allegando lettere. Una raccomandazione: cerchi di formare un "gruppo stabile" di almeno tre persone: è il requisito minimo previsto della legge Summorum Pontificum" per pretendere la Messa antica. 
Forse sembrerà una lotta contro Golia, ma non è così: si metterà in moto il meccanismo previsto, il Vescovo comunque dovrà rendere conto a Roma, si pesterà i piedi al clero "ostile" e si farà vedere che i tradizionalisti non sono "un sottobosco  passivo". Forse non si otterrà qualcosa a breve termine ma  ricordiamo che il mare è fatto di tante gocce. 
E coraggio! 
Roberto

"Sono un fedele che ama il rito tridentino e vivo ad Atene. Mi sono rivolto al Vescovo cattolico di Atene perche' una messa di rito antico venga celebrata ad Atene ma non mi ha dato nessuna retta.
Il sacerdote della comunita' italiana mi ha addirittura detto che odia il latino e traduce in Italiano persino espressioni cone 'corpus Domini', era contentissimo quando Papa Ratzinger ha dato le dimissioni e nell'omelia lo apostrofava 'quello la'' con disprezzo. Poiche' conosce le mie idee tradizionaliste, quando da' il segno della pace, lo da' a tutti tranne che a me.

Potete per cortesia aiutarmi ad avere/trovare una messa in latino ad Atene?
Grazie
Purtroppo non mi aspetto alcunche' di buone da questo Pontifex Maximus. Vedo che le alte gerarchie ecclesiastiche sono debolissime con i forti, vale a dire col laicismo massone che ha il controllo assoluto dell'Occidente, e fortissime con i deboli, vedi il commissariamento dei frati francescani dell'Immacolata o il disprezzo assoluto verso noi tradizionalisti, veri subumani dei tempi moderni.
Quale contrasto con i salamelecchi rivolti con deferenza da Bergoglio alla Bonino, che ha fatto della sua vita (anticlericale) una battaglia per scristianizzare completamente l'Italia e aveva anche abortito senza per altro mai pentirsene!!! E' evidente che queste ultime sono le figure positive per il Papa e per molti vescovi.
Vero e' che ci sono stati anche altri momenti in cui i Papi erano subalterni ai potenti del tempo (per esempio i Papi francesi della Captivitas Avignonensis, poco piu' che 'executives' dei Re di Francia). Per cui non si puo' perdere la Spes, virtu' cristiana per eccellenza!!!"

70 commenti:

  1. "Sono un fedele che ama il rito tridentino e vivo ad Atene. Mi sono rivolto al Vescovo cattolico di Atene perche' una messa di rito antico venga celebrata ad Atene ma non mi ha dato nessuna retta.
    Il sacerdote della comunita' italiana mi ha addirittura detto che odia il latino e traduce in Italiano persino espressioni cone 'corpus Domini', era contentissimo quando Papa Ratzinger ha dato le dimissioni e nell'omelia lo apostrofava 'quello la'' con disprezzo. Poiche' conosce le mie idee tradizionaliste, quando da' il segno della pace, lo da' a tutti tranne che a me."


    Moltissimi preti di oggi hanno una profonda avversione alla Tradizione e al sacro. Si direbbe quasi che sono posseduti da qualcosa visto il loro disgusto per la sacralità della Tradizione cristiana.

    Poi sono specialisti a riempirsi la bocca di parole come "amore" (amore gay) "solidarietà" (solidarietà solo per persone di colore e immigrati perché sa più di umanitario e caritatevole e fa sentire più "buoni") oppure parlano di "giustizia" "comprensione" "dialogo"..."apertura".. e poi nel loro modo di vivere la fede "aperta" si dimostrano più ostinati di un mulo e più dogmatici e intolleranti verso qualsiasi cosa o qualsiasi persona la pensi diversamente da loro.
    Sono ostilissimi e intransigenti verso ciò che riporta sacralità e devozione a Dio e sono entusiasti di ciò che lo offende (disprezzo delle S.Ostie, Sambe e balli in Chiesa, Omelie anticristiane, arredi sacri brutti e di arte relativista-new age)
    Inoltre amano tacciare chiunque segue il cattolicesimo di "una volta" come "troglodita, bigotto, come "razzista e omofobo" fanno passare che è da farisei....."

    Sono invece questo tipo di persone i veri farisei dell'anti Chiesa post-conciliarista di oggi. Ho conosciuto brave persone di buona volontà che accettano il Concilio (a volte perché non capiscono quanto si è perso) ma devo proprio dire che molti di questi preti moderni sono ladri perché cercano sempre soldi e sono di una doppiezza e un'ipocrisia da far rabbrividire.

    Solidarietà per questo fedele al quale è negato di adorare Dio e praticare il culto con dignità.

    Chi nega di vivere la Divina Liturgia su questa terra, sarà a sua volta privato della Liturgia Celeste in Cielo.

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    1. ahahah, e Lei ha visto tutte queste cose ad Atene? vorrei proprio sapere in quali chiese le ha viste, visto che ad atene ci saranno almeno due o tre chiese latine e che la stessa Cattedrale cattolica di Atene internamente ha un aspetto più pre-conciliare che conciliare. E chi mi dice che Lei vive ad Atene?

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    2. X ANONIMO (a noi)......ma non a DIO:

      Il suo ridicolizzare l'appello accorato dell'autore della lettera è, senza alcun dubbio, una prova dello stato della sua salute spirituale.

      San Pio X (e non solo) asseriva che, chi ama la Tradizione, è sinceramente cattolico; Questi, uomo di DIO, percepì e comprese, ben prima di altri, il "serpente conciliarista".

      Visto che lei, ride tanto sulla penuria delle chiese di Rito Latino in Atene, allora, alla luce del sincretismo religioso , velato dal termine Ecumenismo massonico, perché mai dovrebbe insistere la presenza formale di un Vescovo di questa Chiesa ex cattolica e filo-ecumenica?

      Pregherò per lei.

      Massimiliano

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    3. Risposta:

      Non rida di qualcosa di serio. Non faccia l'attore per fare passare la questione come qualcosa di isolato: Lei sa benissimo che non c'è bisogno di vivere ad Atene o di conoscere la Grecia per credere a queste testimonianze. Ormai l'infezione del modernismo si è consolidata sia in Occidente che in Oriente. Ma non è solo il modernismo che è la "cloaca massime di tutte le eresie" come denunciò più volte San Pio X, ormai l albero del cattolicesimo è stato colpito da più malattie e dai suoi stessi vignaioli (clero, vescovi, preti) è preso a colpi d'ascia e per fare più in fretta tutto il mondo è invitato a distruggere, inquinare, derubare.... ! Come Gesù Cristo fu consegnato da uno dei suoi ai carnefici, lo stesso è successo con la Sua Chiesa che rivive misticamente la Passione di N.S.

      La richiamo di nuovo: quieti la sua arroganza e non faccia ironia subdola e stupida sulla Santa Messa.

      Non inquinate con le lotte ideologiche la Chiesa che ha già troppo da soffrire. La Santa Messa in rito antico non è una lotta ideologica ma è un polmone mistico reale della Chiesa, mentre tutte le battaglie per sopprimerla sono ideologie del mondo che non hanno nulla a che fare con la Chiesa di Dio.

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    4. Mi complimento con Lei: toccanti parole ed originali espressioni.

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    5. Ovviamente queste lamentele appartengono agli anni passati, ma anche in questo caso c'è della falsità: attesto che ogni domenica nella Cattedrale di S. Dionigi, alle ore 11 si celebra una messa in latino, presieuta dall'Arcivesovo, con canti eseguiti da una schola cantorum deliziosa

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  2. Per "il nuovo" e tutti quelli che continuano in tutti modi a tacciare di "fondamentalismo" i cristiani che seguono la Tradizione della Chiesa:

    I fanatici non è chi segue la Tradizione caro. I fanatici sono le suore abortiste e femministe, i preti che si vergognano della loro veste e della Tradizione dei Santi e dei Padri della Chiesa, i fondamentalisti sono quelli che promuovono una falsa pace (abbracciando il mondo e i suoi errori e le sue falsità, cattiverie etc...) e il dogma modernista dell'ecumenismo (falso umanitario) e un falso Cristo moderno che è più comodo e sostituisce quello Religiosamente scorretto che si sa.... quel Gesù lì è troppo "fondamentalista" per molti preti e cristiani.

    Poi non è Bergoglio che dice "chi sono io per giudicare" ? Allora tu come discepolo modernista non dovresti abbracciare questo pensiero e dire: Chi sono io per giudicare questi "fondamentalisti" che cercano Dio?

    La verità è che quando vi fa comodo dite "chi sono io per giudicare" e vi fate vederei belli e buoni, mentre quando c'è qualcuno o qualcosa che detestate o volete vedere eliminato fate di tutto pur di vederlo scomparire. La doppiezza dei vostri discorsi non mi meraviglia; è ovvio che se dovete sostenere la falsità dovete etichettare gli altri come "fondamentalisti" "fascisti" "razzisti, omofobi" etc... così voi vi pubblicizzate al mondo come i "positivi innovatori", gli "uomini di pace" e gli altri comee "fondamentalisti" come il male, come il cancro del cristianesimo.

    È ora di svegliarsi cristiani

    Giovanni

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  3. Tutto regolare, nessun problema. Non vedo cosa possano attendersi dalle autorità preposte.

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  4. Penso che sia difficile celebrare in Latino in Grecia. Il territorio vasto i sacerdoti pochi e purtroppo non hanno mai celebrato nel VO e alcuni non sanno il latino. E' impensabile che per il desiderio di un tradizionalista si metta sotto sopra tutta la programmazione pastorale e le celebrazioni liturgiche di una diocesi. Considerate che l' arcidiocesi di Atene ha un territorio grande come la regione Lombardia con solo 37 sacerdoti che devono correre da un capo all' altro dell' Attica. Il vescovo è anche amministratore apostolico di Rodi che dista dalla capitale 1 ora di volo.... E' grazia di Dio se ad Atene si riescono a celebrare in un giorno festivo alcune sante messe per i cattolici residenti che sono quasi tutti stranieri. Ne celebrano una in lingua spagnola, 1 in lingua italiana e 1 in lingua inglese poi i sacredoti si spostano in altre citta'. Il tradizionalista è l' unico che ha richiesto la celebrazione nel VO, il MP di Benedetto stabilisce che vi sia invece un gruppo stabile. Non è che adesso i sacerdoti devono adempiere i desideri dei fedeli come ad un supermercato. Il vescovo è il titolare delle concessioni se non vi sono i presupposti stabiliti dal MP di papa Ratzinger. 1 - che i sacerdoti sappiono il latino e celebrare con il vecchio rito - 2 che ci sia un gruppo stabile

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    1. Certamente le Sue considerazioni su una situazione di fatto sono valide e il Nostro lettore le conosce bene: vive da anni ad Atene. Il problema è che né il Vescovo nè il sacerdote le hanno presentate per spiegargli la difficoltà a celebrare la messa VO.
      Il fatto che il Vescovo non abbia risposto e il prete non dia la pace al lettore solo perché "tradizionista" esplica i veri sentimenti del clero e la loro opposizione al rito antico che va oltre le fondate e note difficoltà pratiche.
      Però i preti per le preghiere ecumeniche li trovano sempre.

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  5. L'applicazione del Motu Proprio c'è quando esiste un gruppo di fedeli .
    Le lamentele espresse sono di una persona sola.
    Non risultano al momento richieste di gruppi , anche di pochi fedeli, che hanno richiesto della capitale greca l'attuazione del Motu Proprio.

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    1. Caro Anonimo delle 13:57,
      Come fa a essere così certo di qllo che dice?
      E comunque lo abbiamo detto anche noi: il lettore che vive ad Atene deve come minimo formare il gruppo stabile e allora poi potrà pretendere di vedere attuato il diritto di avere la Messa antica.

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    2. Quel che ha scritto lei va bene signor Roberto.
      Vanno meno bene le accuse che il singolo fedele ha messo a margine del legittimo sogno di avere una celebrazione eucaristica secondo lo spirito del motu proprio.
      Non risultano al momento altre istanze al riguardo.

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    3. Di grazia: può giustificate quanto asserisce sul fatto che non ci siano altre istanze?
      Quali accuse ha rivolto il lettore? Quelle rivolte al prete italiano? sono fatti di esperienza personale e li puo smentire solo la controparte.
      le opinioni generici sulle gerarchie ecclesiastiche sono di dominio pubblico: o iei vuole forse far finta di niente e non si accorge che solo voi tradizionalisti i vescovi e i preti sono ostili, mentre con fedeli di altre religioni sono tutti gentili e cordiali?

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    4. Lei parla come se vivesse ancora nell'ottocento ahah. ..quello è il problema

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    5. Anonimo delle 15.04: puoi spiegare qual'è il problema dell'ottocento? E quali differenze ci sono, circa il rapporto tra l'anima da salvare e la dottrina cattolica tra l'ottocento ed oggi? Forse che i peccati sono cambiati?

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    6. ma perchè il nostro fedele non si cerca una chiesa Greco-Cattolica?

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  6. Non esiste in Atene un gruppo stabile desideroso della celebrazione in Lingua Latina. Bene ha fatto il vescovo a negarla.

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    1. Come fa lei a dirlo che non esiste?
      È di Atene?

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    2. Bravo, così si fa! Balli in chiesa? Nessun problema, anche se nessuno li chiede. Comunione sulla mano? Nessun problema, anche se nessuno la chiede. Celebrazione in lingua latina? Vade retro, anche di fronte a chi l'ha richiesta.

      Nota per la REDAZIONE:
      non si può arginare la piena montante di empi, modernisti, progressisti e quant'altro che proliferano su questo blog senza apportare nessun argomento alla discussione, ma solo disturbando e ripetendo frasette fatte, noiose e partigiane?

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    3. Caro delle 14:36
      ha ragione.
      Ma una certa libertà di espressione è concessa a tutti anche ai dissenzienti.
      D'ora in poi però saranno maggiormente censurati i commenti di polemica tra lettori e di insulti reciproci.
      Come dire: discussioni ok, anche su posizioni e convinzioni diverse, ma polemiche personali e insulti/battibecchi individuali no.

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    4. Nota per la REDAZIONE
      non si può arginare la piena montante di provocatori e quant'altro che proliferano ?
      Non esiste in Atene un gruppo stabile desideroso della celebrazione in Lingua Latina.
      E' un dato di fatto che non può essere smentito.

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    5. Caro robertus:
      grazie per la risposta. Sono d'accordo con te, e ti avviso che da vario tempo, l'utente Simon de Cyrène è impegnato in battibecchi personali, soprattutto con l'utente murmex e fratel pacifico. Tra l'altro, sull'ultimo topic con l'articolo di Roberto De Mattei, presenta pure quest'ultimo come servitore del demonio.
      Grazie di nuovo.

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  7. Sono i tradizionalisti che non voglioino scambiare il segno della pace. Sono provocatori. Pensate che qualche domenica fa un nota tradizionalista della parrocchia si era fissato di ricevere la S. Comunione in ginocchio. Arrivato davanti al sacerdote si è inginocchiato creando scompiglio e riprovazione tra i fedeli. Ne è uscita una pagliacciata ed un battibecco con il povero parroco. Il sacerdote ha poi deciso che la comunione si riceve in fila in piedi o sulla mano o direttamente in bocca. Per buona pace dei tradizionalisti che creano disonare alla Santa Eucarestia e mal animo nei Santi

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    1. Il sacerdote ha fatto male e ha commesso un abuso. È diritto di ogni fedele pretendere la comunione in ginocchio. Nessun prete può negarla! Vada a leggersi, lei è il parroco, i documenti e le norme a tale proposito.

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    2. E tra i "Santi" ci sei anche tu? Pensa che ci sono migliaia di persone "Sante" che ricevono la comunione sedute e a braccia conserte...non è che sei uno di quelli? Costoro non creano scompiglio e riprovazione tra i fedeli? Ah no...quelli le "messe" le dicono sempre a porte chiuse, separati dagli altri e ad orari strani.

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    3. Forse il buon senso di non recare disturbo alla celebrazione impone la penitenza al fedele di rispettare la forma liturgica in atto.
      In una celebrazione con il nuovo messale la comunione si riceve in piedi.

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    4. Assolutamente no!!!
      Anche col nuovo messale il prete DEVE dare la Comunione ai fedeli che si mettessero in ginocchio. I documenti e le norme che lo stabiliscono sono successivi al 1970. Quindi si riferiscono al nuovo messale! E a maggior ragione lo fanno quelle di Giovanni Paolo II e di Benefetto XVI

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    5. Ogni tipo di norma di ricevere la Comunione da parte dei fedeli è demandata al sacerdote che presiede la celebrazione.
      Se un fedele compie un gesto di provocazione offende il Sacramento dell'Eucaristia ! Ciascuno esamini dunque se stesso !

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    6. Disturbo alla celebrazione?E il chierichetto che corre in fondo alla chiesa per dare il segno della pace alla zia?E la signora che in procinto di leggere si accorge di aver dimenticato gli occhiali e va avanti con risatine?e le luci di Natale psichedeliche drappeggiate sulla balaustra?ecc...E questa parrocchia non è delle peggiori,assolutamente no

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    7. Anonimo14 agosto 2013 14:13

      Sei proprio intelligente. Mi sembra giustissimo vietare di ricevere il Corpo di Cristo in ginocchio e in bocca a un fedele e permettere invece a gente senza rispetto di riceverlo con le mani sporche, di rubare l'Eucarestia, di riceverla in grave peccato mortale, di darla a pubblici peccatori e deviati che praticano, consegnando senza giudizio quello che c'è di più Sacro al mondo e poi strapparsi le vesti se un cristiano vuole riceverla in ginocchio.

      Bella Chiesa che volete..... Gran bene che volete a Gesù Eucarestia!

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  8. ma se ad Atene ci sono a stento i cattolici latini per celebrare il rito ordinario, figuriamoci se c'è un gruppo stabile di fedeli che vuole il rito straordinario..ma la finiamo con queste pagliacciate?

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    1. Verosimile quello che Lei dice ma non certo. Ci sono Messe antiche pure in Paesi ancor meno "cattolici" e pure non cristiane.
      La scarsa pratica dei fedeli ordinari non implica assenza degli straordinari.
      Pagliacciate saranno quelle che lei dice o pensa. e poi lo ripeto: un conto sarebbe stato un'argimebtazione sul numero dei fedeli a richiedere la Messa Antica o sul l'impossibilità di trovare un sacerdote . Altro é negarla per avversione come certi atteggiamenti tenuti e certe espressioni manifestano bene

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    2. anzitutto non abbiamo le prove che veramente il vescovo Foskolos abbia detto determinate espressioni. poiché su questo blog va di moda denigrare le gerarchie ecclesiastiche, il sospetto è lecito.

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    3. Il vescovo non avrebbe risposto al fedele che gli ha domandato come fare per avere una messa in rito antico. Non abbiamo riferito di nessuna espressione del Vescovo (che appunto avrebbe optato per un silenzio dissenso ) legga meglio in nostri post.

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    4. Ps: noi non denigriamo i vescovi ma muoviamo gravi, serie e documentate critiche contro vescovi palesemente in errore e che avversano nei modi più vari e spietati i Poveri fedeli legati alla liturgia antica!

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  9. Scusate, ma vi serve una bolla papale che metta nero su bianco ciò che è già più che evidente, chiaro, lampante e cioè che l'unica chiesa cattolica considerata legittima è quella progressista nel senso più mondano, laico e conformista del termine e chi non è progressista è ormai fuori dalla chiesa?
    Miles

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  10. è più che certo, conosco la situazione molto meglio di Lei.

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    1. E come fa a conoscerla meglio
      Di noi? (situazione che non abbiamo mica negato eh, ma abbiamo detto che la reazione del vescovo e del prete fa capire che non è quella la vera motivazione del diniego).
      e poi, la situazione lei la onoscerebbe se fosse un prete della curia di Atene. O il
      vescovo in persona. Visto come si sta accalorando alla vicenda e da come sta replicando in modo cosi dispettito, è forse il prete italiano di cui parla il nostro lettore?

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    2. Io sono un prete che conosce la diocesi cattolica di Atene . tra l'altro chi mi dice che questo fedele abita ad Atene? e dove ha visto ad Atene tutte queste distorsioni: se a stento ci sono due o tre chiese latine, di cui la Cattedrale che internamente sembra più uan chiesa pre.conciliare per come è arredata che conciliare. Allora se questo signore accusa il vescovo abbia il coraggio di dichiararsi, nome e cognome, altrimenti è un vigliacco.

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    3. Bene se lei é un prete che conosce la diocesi di Atene conosce allora la situazione greca, ma allora concorderà col Fatto che la maggior parte del clero (mitrato e non) è ostile per pricipio al rito antico e per tale motivo ignora o disprezza i fedeli che lo Preferissero. e se nega questo , nega sapendo di mentire.
      Tornando al lettore : abbiamo le prove che viva e lavori ad Atene (ce le ha inviate lui stesso per fondare la sua lamentela). Si è firmato nome e cognome con tanto di professione. Non è un vigliacco (infatti abbiamo scritto "lettera firmata"). il lettore ci ha chiesto l'anonimato perché ad essere vigliacchi caso mai sono alcuni preti di atene che lo vessano, denigrano e maltrattano solo perché ha detto loro di essere più propenso alle celebre azioni in rito antico.
      La stessa vigliaccheria, attenzione, però potremmo riferirla a lei che di qualifica genericamente come "prete che conosce la diocesi di Atene" ma che taccia di vigliaccheria un lettore cauto e vessato (ma poi non sa quante chiese latine sono ad Atene).
      Le distorsioni di cui il lettore parla egli
      Le ha riferite alla Chiesa e alle gerarchie in generale! Se lei, reverendo, avesse letto meglio il nostro post... avrebbe visto che non si faceva riferimento alla Diocesi di Atene.

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    4. Posso chiedere all'anonimo sedicente sacerdote cos'è una "chiesa conciliare" riguardo agli arredi?
      Grazie.

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    5. Il vigliacco che non si firma e fa pure il prete da del vigliacco a chi si firma e chiede anonimato perchè perseguitato? Il bue dice cornuto all'asino?

      Si firmi reverendo, ci dia lo schiaffo morale..... oppure muto!!!

      Polimar

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  11. Bravo Robertus, resisti.

    Purtroppo ll Rispetto Umano non è più un considerato un peccato ( e grave! ) ma una virtù.

    Andare

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  12. (1) La Chiesa cattolica greca è davvero piccolissima e ancor di più quella di rito latino.
    Perchè non va l'autore di quella lettera a qualche rito cattolico bizantino: mi ricordo anni fa (30 o più) bellissime celebrazioni nella Chiesa cattolica ad Agia Makri non lontano da Rafina.

    (2) Sembra che ci sia più un'antipatia reciprica tra il sacerdote e l'autore dell'articolo che ragioni profondi, a parte il fatto che la S.P. non è stata concepita per quel che sembrano i capricci di individui particolari ma per il bisogno di un gruppo di fedeli.

    (3) Ma cosa cerca l'autore in questione? Perchè già non cerca di fondare una piccola schola di canto gregoriano per aiutare a rendere la celebrazione della forma ordinaria più gradevole e cominciare ad educare i gusti dei parrocchiani?
    In Pace

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    Risposte
    1. Io vorrei capire invece per quale ragione uno che ama la Forma Straordinaria dovrebbe sempre cominciare col cercare di rendere la forma ordinaria "più gradevole" (il che, peraltro, lascerebbe intendere che è "sgradevole"). Addirittura poi a questo lettore si chiede di "fondare una piccola schola di canto gregoriano". E poi? Che cosa deve fare uno, ancora, per avere una Messa in Forma Straordinaria? Fondare un monastero di trappisti? Una missione in Kenya?

      Elimina
    2. "Io vorrei capire invece per quale ragione uno che ama la Forma Straordinaria dovrebbe sempre cominciare col cercare di rendere la forma ordinaria "più gradevole" (il che, peraltro, lascerebbe intendere che è "sgradevole"). Addirittura poi a questo lettore si chiede di "fondare una piccola schola di canto gregoriano". E poi? Che cosa deve fare uno, ancora, per avere una Messa in Forma Straordinaria? Fondare un monastero di trappisti? Una missione in Kenya?"

      Quoto ogni parola. Soprattutto la sgradevolezza della forma ordinaria (ordinario vuole anche dire di poco conto). Per renderla "gradevole" alcuni pensano che si debba andare a recuperare elementi della vera messa.
      Il pastrocchio bugniniano è, come chiunque dotato di ragione può vedere, indigesto.

      Elimina
  13. Bravo : "Sembra che ci sia più un'antipatia reciprica tra il sacerdote e l'autore dell'articolo che ragioni profondi, a parte il fatto che la S.P. non è stata concepita per quel che sembrano i capricci di individui particolari ma per il bisogno di un gruppo di fedeli."
    Non ci sono nella capitale greca richieste di attuazione del motu proprio da parte dei fedeli ! Questa è la sola lampante verità ! Il resto sono calunniose parole !

    RispondiElimina
  14. Leggo parecchi commenti di perone più informate, che criticano il lettore e sostengono le buone ragioni del Vescovo. Comprensibili e probabilmente fondate. Ma se un povero Vescovo a corto di sacerdoti, anziché fare le acrobazie per assicurare ai fedeli stranieri una messa in italiano, in spagnolo, in inglese, potesse dare a tutti i fedeli, tutti cittadini della stessa Città (dice Dante), la stessa Messa cattolica nella cattolicità della lingua latina, non si sarebbe semplificata la vita ? E la semplicità, non è forse una dote evangelica ?

    Ricordo due anni fa una lettera di un vescovo greco (probabilmente NON codesto stesso, perché ricorderei il nome) alla rivista mensile di pastorale dei Paolini: qui fu commentata; ricordate le espressioni di livore, di denigrazione, di inimicizia perpetua, di ribellione proterva, che conteneva contro la Messa in latino ?

    Il Vescovo non se la avrà a male, se gli dedico un noto epigramma del nostro poeta Vincenzo Monti:
    "Questo è il rosso di pel, Foscolo detto,
    sì falso che falsò fino a sé stesso
    quando in Ugo cangiò ser Niccoletto;
    guarda la borsa, s'ei ti viene appresso". Senza malizia.

    RispondiElimina
  15. La realta' greca e' molto delicata. Pare che il nuovo vescovo ortodosso di Atene sia leggermente aperto verso il dialogo ecumenico con Roma, non gia' col meic di cui fanno parte. Gli ortodossi sanno poco di noi" papisti" cosi' ci disprezzano, in molto clero ancora e' presente un' avversione radicale per noi cattolici. I cristiani ortodossi come ci vedono, a me un greco ha detto che i loro preti gli avrebbero insegnato che noi cattolici facciamo il segno di croce con cinque dita perche' includeremmo, secondo loro, alla Trinita' anche la Madonna ed il papa. Ora, con questa crisi devastante che li divora purtroppo, saranno piu' favorevoli o piu' ostili al dialogo con noi, temo saranno piu' ostili. La Grecia soffre, temo si chiuda a riccio, la crisi economica sociale come sta influendo sulle scelte, sulle aperture o sulle chiusure della chiesa greca? Ricordo che il patriarca di Costantinopoli invece e' sempre a Roma, ma la Grecia e' un' altra cosa, forse Giovanni Paolo II fu fischiato solo ad Atene.

    RispondiElimina
  16. Siamo cattolici e contrarissimi alle celebrazioni nelle parrocchie della messa tridentina faremo una petizione con milionicdi firme per farla abrogare basta questa battaglia fuori dalla chiesa gli eretici tradizionalisti che celebrano nel vo

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    Risposte
    1. Ma ti sei fumato roba pesante?

      Elimina
    2. ....ma sei fuori di testa....!!!

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    3. Siamo??? Siamo chi??? Tu e i proprietari delle milioni di voci che senti nella testa???

      falli votare tutti e vedrai che avrai una vagonata di firme tutte uguali


      ahahahahahah

      Polimar

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  17. Ma quanti seguaci ha MiL ad Atene!!!

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  18. Ok, è probabile che la situazione del clero diocesano e la mancanza di un gruppo stabile non permattano la celebrazione richiesta dal fedele. Cio' che, da quanto si legge, è ingiustificabile è la villania della risposta. Non costava nulla motivare con pazienza il diniego. Qui non è questione di Motu proprio o non Motu proprio, ma di carità. Non mi risulta che il comandamento della carità sia stato oggetto di revisione da parte del concilio.
    Antiquario

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  19. Dunque, un fedele che chiede la celebrazione della Messa in rito antico ai sensi del (non della) Summorum Pontificum è soltanto un capriccioso. Questi predicatori di carità per tutti, pagani, infedeli d'ogni risma, eretici, scismatici ecc. non fanno altro che disprezzare le esigenze profonde dei fedeli che vogliono santificarsi col rito tradizionale.
    Che poi non esista un gruppo stabile è una realtà, ma tacciare di capriccio un fedele che ricerca la messa del suo Battesimo, della sua prima Comunione, della sua Cresima e magari del suo matrimonio o del battesimo dei figli, è manifestazione di un odio implacabile che non è degno di un uomo quale che sia la sua religione ed a maggior ragione di un cattolico.

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  20. Anonimo14 agosto 2013 15:56
    ---------------

    Non sono io che mi metto a battibeccare; sino a prova contraria esprimo opinioni informati alla sana dotrina cattolica che mi è stata insegnata, che crescendo ho approfondito alla scuola di grandi maestri, in tutto obbedendo al Magistero perenne ed alla Sacra Tradizione. Rimbecco soltanto i detrattori della Tradizione e la saccenteria di chi s'atteggia a maestro di color che sanno, e s'involve in onanismi mentali.
    Ora capisco chi è S.d.C. E capisco illivore che spira da ogni suo intervento. Altrove si firma per esteso.

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    1. Infatti ho nominato lei come vittima, non come autore.
      Buon'Assunta.

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  21. Quel Vescovo ha sbagliato, forse non sa, che gli Ortodossi stimano ancora molto il Papa emerito, e che si sono complimentati con lui allo stesso modo di noi Cattolici amanti del Vetus Ordo, perché vedono il nuovo rito come protestantizzato, mentre il vecchio rito anche se lo considerano eterodosso, lo vedono comunque molto più vicino alla spiritualità e alla dottrina della Chiesa indivisa.
    Tra l'altro alcuni gruppi Ortodossi amano così tanto il vecchio rito occidentale, che hanno creato anche loro delle Chiese particolari, che utilizzano i vecchi riti occidentali, tra cui il nostro che chiamano Rito di San Gregorio, solo che però per renderli conformi alle loro dottrine li hanno bizantinizzati in alcuni punti.

    E adesso guardate cosa ne pensano gli Ortodossi invece del Novus Ordo Missae:
    http://www.youtube.com/watch?v=QxcOv4zPoVo

    Con i tempi che corrono, se questo vescovo GRECO ci tiene veramente a migliorare i rapporti ecumenici con gli Ortodossi, non deve solo accettare una richiesta di Messa nell'antico rito, ma anzi dovrebbe rendere ordinarie nella sua diocesi solo le Messe in Vetus Ordo, e accettare solo su richiesta quelle Novus Ordo che ci creano molto imbarazzo con gli Ortodossi, che ormai hanno avuto la conferma che noi Cattolici abbandonando la Sacra Tradizione, siamo eretici.

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  22. Basta se la celebrazione in vo crea tante dispute si abroghi con un mp di papa francesco semplice no . chi vorra il latino si trasferira con i lefevriani

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    1. Quella che tu pensi sia una minaccia, o folle anonimo, per molti è una garanzia di mantenimento della Fede, per altri un vanto, per altri l'ultima ancora di salvezza per rimanere cattolico.
      Chi è pieno di palta, la riversa fuori ogni volta che apre bocca, come sembra essere il tuo caso.

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    2. Basta con tutte queste dispute sulla celebrazione in latino (che si celebra tutti i giorni anche in Vaticano) datosi che il latino è la lingua ufficiale della chiesa sarebbe ora di ricordarsi
      quello che fu stabilito dal Concilio Vaticano II ed applicarlo.

      Chi non vuole il latino si traferisca in qualche setta protestante con le sacerdotesse omosessuali
      e le vescove alcoolizzate e comunque si scelga l'eresia modernista che preferisce e la smetta
      di infettare Santa Romana Chiesa.

      Polimar

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  23. Anonimo14 agosto 2013 20:39
    Siamo cattolici e contrarissimi alle celebrazioni nelle parrocchie della messa tridentina faremo una petizione con milionicdi firme per farla abrogare basta questa battaglia fuori dalla chiesa gli eretici tradizionalisti che celebrano nel vo

    RispondiAnonimo15 agosto 2013 07:19
    Ma ti sei fumato roba pesante?
    -----------------

    Non credo, chi fuma pesante ha anche barlumi di lucidità. Qui ne vedi?

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  24. Io non so se vi rendete conto delle assurdità della richiesta di questo signore.Poichè il Vescovo e il prete non fanno quello che lui vuole sputa veleno su di loro.Ma sono questi i frutti del Summorum Pontificum?Ma secondo Papa BXVI non doveva ricucire strappi?fare comunione?
    E invece cosa sta creando?Una schiera di esaltati,fanatici,idolatri.E' incredibile come
    l'arroganza dei tradizionalisti stia arrivando ad un livello inaccettabile.Ora si pretendete addirittura la Messa ad personam?Il Prete dovrebbe assecondare i capricci di chiunque gli salta lo schiribizzo della Messa Tridentina e se non si soddisfano questi capricci si ricorre
    alla Ecclesia Dei?Ma è pazzesco!Siamo al ridicolo,la patetico,io spero che Papa Francesco metta fine presto a questa inaudita situazione.Non è possibile proprio andare avanti così!Siamo al comico!Un tale sul blog Chiesa e post concilio si rammaricava perchè,morta la mamma,non trovava il sacerdote per fare i funerali VO.Se non lo avesse trovato l'avrebbe sepolta senza funerali.Siamo al ridicolo proprio.Questo significa andare oltre il SP,alimentare una sorta di idolatria.

    Significa che il SP è stato un vero fallimento!

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  25. Anche io sarei favorevole all'abrogazione del SP
    non porta frutti buoni alal Chiesa.Alimenta solo anarchia,scontro,contrapposizione,guerra,
    un proliferare di Messe ch spezzettano la Chiesa.Alimenta il fanatismo di crete frange oltranziste.Non è stata una buona idea promulgare il SP.Anche io sarei per una petizione a favore dell'abrogazione del Summmorum Pontificum.Spero non mi censurerete.

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  26. Anonimo15 agosto 2013 16:29
    Basta se la celebrazione in vo crea tante dispute si abroghi con un mp di papa francesco semplice no . chi vorra il latino si trasferira con i lefevriani

    --------------
    Maiuscole, virgole e accenti a parte, l'anonimo dice una grande sciocchezza: i problemi non li crea il VO, ma li ha creati il NO. Guarda caso nelle Chiese orientali il problema non si pone: perché? E perché non si pone nei riti indù, buddisti, islamici? I camminanti dovrebbero camminare e stare zitti. Il fiato non va sprecato.

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  27. Sinceramente sono schifato da questa fissazione sul VO. Basterebbe celebrare la messa nel NO con dignità e devozione e senza spade laser.

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    1. Nota per la REDAZIONE:
      capisco (fino ad un certo punto) la libertà di espressione, ma questi anonimi che sono chiaramente la stessa persona, che sputano fango sulla Messa di sempre, non si possono mettere a tacere?
      Grazie.

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  28. Mi dispiace per gli schifati, ma a me pare che il signore che vive ad Atene abbia semplicemente segnalato che alla sua richiesta della celebrazione VO qualcuno non abbia risposto e qualcun'altro lo abbia trattato male e lui di conseguenza ha chiesto a Mil se qualcuno era a conoscenza di una chiesa in quella città dove già si celebrasse secondo il messale del 1962.
    Non mi pare sia lui il cattivone che lacera la chiesa... e nemmeno l'esaltato di turno...
    M

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