S. Giuseppe Patrono della Chiesa universale |
Con il decreto Paternas vices (prot. N. 215/11/L) firmato il 1° Maggio, festa di S. Giuseppe artigiano, dal Prefetto
del Culto Divino, Card. Cañizares Llovera, per volere di Papa Francesco
si porta a compimento uno dei disegni iniziati dal Papa emerito
Benedetto XVI.
D'ora in poi dd ogni Messa celebrata nel Rito Romano,
qualunque
preghiera eucaristica (diversa dal Canono Romano, dove già per volontà
del Beato Giovanni XXIII era stato introdotto nel 1962) il celebrante
scelga di usare, nel momento più alto della celebrazione verrà
ricordato il
carissimo nome di san Giuseppe, padre putativo di
Nostro Signore Gesù Cristo, patrono della Chiesa universale, terrore dei
demoni e conforto dei moribondi. E questo con buona pace dei prelati
modernisti che per decenni si sono opposti! Ora attendiamo che ritorni
anche San Michele.
San Giuseppe entra nelle preghiere eucaristiche II, III e IV
da Continuitas del 18.06.2013
In questi tempi di grave crisi della Chiesa
Cattolica, talvolta siamo portati ad un certo scoraggiamento. Nostro
Signore, però, non abbandona né la Chiesa né noi e la notizia di oggi ci
riempie i cuori di gioia.
Infatti, tramite il decreto Paternas vices della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti – a firma del card. Prefetto, Antonio Canizares Llovera e datato 1° maggio 2013 – il Sommo Pontefice Francesco – portando a termine un percorso iniziato già sotto il venerato predecessore Benedetto XVI – ha ordinato che il nome di san Giuseppe dovrà comparire nella III edizione tipica del Messale Romano (quella che è in vigore nell’originale latino dal 2002 e che è in corso di traduzione in italiano) subito dopo il nome di Maria (che compare nel "Communicantes" già dal V-VI sec.) non solo nella Preghiera Eucaristica I (Canone Romano) (questo succede già dal 13.11.1962, dopo il provvedimento del beato Giovanni XXIII), ma anche nella II, III e IV. La seconda preghiera apparirà così: “et cum beata Dei Genetrice Virgine Maria, beato Ioseph, eius Sponso, beatis Apostolis”. La terza così: “cum beatissima Virgine, Dei Genetrice, Maria, cum beato Ioseph, eius Sponso, cum beatis Apostolis”. La quarta così: “cum Beata Virgine, Dei Genetrice, Maria, cum beato Ioseph, eius Sponso, cum Apostolis”.
La traduzione ufficiale nelle varie lingue è stata fornita ieri (19.06.2013) dalla Congregazione medesima e quella in italiano è la seguente:
Infatti, tramite il decreto Paternas vices della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti – a firma del card. Prefetto, Antonio Canizares Llovera e datato 1° maggio 2013 – il Sommo Pontefice Francesco – portando a termine un percorso iniziato già sotto il venerato predecessore Benedetto XVI – ha ordinato che il nome di san Giuseppe dovrà comparire nella III edizione tipica del Messale Romano (quella che è in vigore nell’originale latino dal 2002 e che è in corso di traduzione in italiano) subito dopo il nome di Maria (che compare nel "Communicantes" già dal V-VI sec.) non solo nella Preghiera Eucaristica I (Canone Romano) (questo succede già dal 13.11.1962, dopo il provvedimento del beato Giovanni XXIII), ma anche nella II, III e IV. La seconda preghiera apparirà così: “et cum beata Dei Genetrice Virgine Maria, beato Ioseph, eius Sponso, beatis Apostolis”. La terza così: “cum beatissima Virgine, Dei Genetrice, Maria, cum beato Ioseph, eius Sponso, cum beatis Apostolis”. La quarta così: “cum Beata Virgine, Dei Genetrice, Maria, cum beato Ioseph, eius Sponso, cum Apostolis”.
La traduzione ufficiale nelle varie lingue è stata fornita ieri (19.06.2013) dalla Congregazione medesima e quella in italiano è la seguente:
«insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe, suo sposo, con gli apostoli…»;
Nella Preghiera eucaristica III:
«con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe, suo sposo, con i tuoi santi apostoli….»;
Nella Preghiera eucaristica IV:
«con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe, suo sposo, con gli apostoli…».
... sperando ovviamente che alcuni reverendi sacerdoti non facciano di testa loro, disattendendo le indicazioni di Roma, magari in nome dell’ “ecumenismo” o di una “fede adulta” – dell’orbe cattolico risuonerà.
Già sin d’ora il beatissimo sposo della santissima Vergine si degni di intercedere per tutta la Chiesa universale – ma crediamo non abbia mai smesso di farlo, in questi anni – affinché copiose grazie discendano su tutto il Corpo mistico del Signore Nostro Gesù Cristo.
Interceda pure il beato Giovanni XXIII, che supponiamo dal cielo si stia rallegrando di questo provvedimento del suo successore.
E. concludendo, un ringraziamento dal profondo del cuore per questo provvedimento al regnante Pontefice Francesco e pure al Papa emerito Benedetto XVI.
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Formulae quae ad nomen Sancti Joseph spectant
in Preces eucharisticas II, III et IV Missalis Romani inserendae,
linguis anglica, hispanica, italica, lusitana, gallica, germanica et polonica exaratae
in Preces eucharisticas II, III et IV Missalis Romani inserendae,
linguis anglica, hispanica, italica, lusitana, gallica, germanica et polonica exaratae
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Rassegna Stampa:
Avvenire - Più spazio a San Giuseppe nei canoni della Messa (19.06.2013)
Vatican Insider - Quando la Chiesa riscopre San Giuseppe di M. Tosatti (19.06.2013)
RadioVaticana - S. Giuseppe entra nelle preghiere eucaristiche del messale romano di R. Gisetti (19.06.2013)
Festa grande, la disposizione contribuisce ad arricchire e rende più paradisiaci tutti i Canoni. Potrei forse non approvarla, io che da laico aggiungo sempre San Giuseppe nelle Ave Maria del rosario ?
RispondiEliminaTuttavia, storicamente, Giovanni XXIII introducendo il nome di San Giuseppe nel Canone Romano aprì una prima piccolissima fessura nell'intangibilità secolare del Canone stesso. Da essa dilagarono contro ogni aspettativa e intenzione le miriadi di stravolgimenti e abusi che sappiamo (e mica tutti, li sappiamo).
Dai, manca un'altra ventina di santi e poi ci siamo!!!
RispondiEliminaCi siamo dove? Se la Messa cattolica ti da noia, non sei obbligato a partecipare. I luterani, nelle loro funzioni, i nomi dei Santi non li citano. Vai da loro, se ti trovi meglio.....
EliminaOttimo!
RispondiEliminaSiamo sempre uniti al Papa e alla sua saggia guida.
Evviva il Papa!
Sarebbe stato più saggio e cattolico infilarci san Giovanni il Precursore, che nei vangeli si erge come un gigante!
RispondiEliminamica stiamo a fare il tifo
Eliminaperché genEtrice? non è sempre stata genitrix, come genitori genitoque nel latino ecclesiastico che abbiamo appreso? si dovrà cambiar anche il Tantum ergo?
RispondiEliminaGenitrice perchè è ablativo.
RispondiEliminaGrazie della spiegazione che mio ci voleva proprio essendo io digiuno di latino...
RispondiEliminaMa se tu avessi letto avresti capito che non parlavo dei casi ma della E (in maiuscolo per far capire a cosa mi riferivo). Perché GenEtrice (dal nominativo GenEtrix) e non GenItrice (dal nominativo FenItrix) come s'è sempre usato nel latino ecclesiastico?
Non diciamo forse nel Tantum ergo "GenItori GenItoque?" Dovremo d'ora in poi cantare "GenEtori ecc.?
Nella mia parrocchia ( provincia di Bergamo) i sacerdoti quando celebrano la Messa nel Rito Romano, qualunque preghiera eucaristica omettono il nome di San Giuseppe!
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