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domenica 19 maggio 2013

S. Messa votiva a Maria sabato 25 maggio 2013 a Padova.

 Sabato 25 maggio 2013 - ore 16:00
 chiesa di S. Gaetano in via Altinate - Padova
SANTA MESSA CANTATA nella forma extraordinaria del Rito Romano
votiva mariana - ufficio di "sancta Maria in Sabbato"
 celebrata da mons. Giuseppe Vardanega del clero di Treviso

Mons. Vardanega è il cappellano per la S. Messa antica nella parrocchia di San Leopoldo Mandic a Mirano (Ve).
La celebrazione sarà dedicata in modo particolare a tutti gli studenti universitari, ed  è ovviamente, aperta a tutti i fedel. 
Sarà presente un'apposita corale che renderà la celebrazione particolarmente solenne (con canto gregoriano e altri di musica sacra).
La chiesa di San Gaetano si trova a in pieno centro storico, dietro il Conservatorio di musica "Pollini", a poche centinaia di metri dalla chiesa e dal Museo degli Eremitani e dalla Cappella degli Scrovegni. Poco distante anche dall'ex stazione delle corriere di Piazzale Boschetti.).
Chi arriva in auto può parcheggiare comodamente nel nuovissimo parcheggio multipiano a servizio del centro storico che si trova proprio di fronte a Piazzale Boschetti.

Francesco Boato

52 commenti:

  1. Risposte
    1. Credo che si tratti di un errore ortografico. Sanato, con ogni evidenza, sta per sabato. Magari si può gentilmente chiedere alla Redazione di correggere.

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  2. Da quando si celebrano Messe votive nell'ottava di Pentecoste (tutta di prima classe)?

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    1. C'è tanta ignoranza liturgica nel tradizionalismo....

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  3. Per i cultori delle rubriche, si sappia che, essendo formalmente improprio celebrare Messe votive nei giorni delle Quattro Tempora, i curatori della celebrazione, per una forma di scrupolo, hanno chiesto e ottenuto un apposito indulto dall'Ordinario diocesano.
    Ciò non toglie, naturalmente, che anchel'eccessivo scrupolo nell'osservanza delle rubriche può diventare una vera e propria "malattia" per molte persone. La cosa, purtroppo, spesso si rivela un'arma a doppio taglio, un boomerang a danno della credibilità stessa del mondo cattolico tradizionale, che in molti casi, proprio per l'eccesso di zelo e di sterile formalismo, appare agli occhi degli ambienti cattolici "normali" come attento alla forma e per nulla interessato alla sostanza, cioè alle cose che, nella Fede, sono veramente essenziali e importanti.
    Molto spesso, i veri nemici della tradizione, sono i tradizionalisti stessi!

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    1. Ciò è dovuto purtroppo ad un approccio alla tradizione di tipo puramente nozionistico.

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    2. Infatti, caro "Il Nuovo". Conosco persone, anche di un certo livello culturale, che, magari, dicono parolacce, criticano e disprezzano le persone che hanno opinioni diverse dalle loro(e che, talvolta, neppure conoscono personalmente), si esprimono in modo scurrile e volgare (addirittura sono cacofonici) e tuttavia si vantano di conoscere ed applicare alla perfezione ogni minima rubrica e codicillo nella celebrazione del rito antico, credendo, con ciò, di essere in pace con Dio e, magari, di essere degli ottimi cristiani!
      Sono proprio loro i veri ostacoli alla diffusione della Messa tradizionale e sono ancora loro che fanno cattiva pubblicità ai cattolici legati alla tradizione minandone la credibilità e fornendo loro una pessima fama.
      Fortunatamente sono relativamente pochi. Preghiamo anche per loro: più ancora che da biasimare, sono da compatire e, quando si riesce aa avere un dialogo con loro, ammonire ed educare.

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    3. "Non sembra un buon approccio alla tradizione..."
      Però è vero anche il contrario: basta anche solo un minimo appunto in materia di rubriche e piovono critiche: anche questo non sembra un buon approccio alla tradizione (ciò ricorda un periodo - in parte ancora presente - in cui basta(va) dire qualcosa appena appena di destra e tutti girda(va)no: "fascista!"; del resto la satira oggi va a nozze con un certo politico che continua a dare del "comunista" a tutti quelli di sinistra).
      Si denota, poi, una forma di supponenza e di spocchia nell'ipotizzare che l'attenzione alle forme non si accompagni alla sostanza e alla vera Fede: anche questo non sembra un buon approccio alla tradizione.
      Proviamo allora a metterla su di un altro piano: la Pentecoste è una delle feste più importanti della Chiesa e il culto allo Spirito Santo - a mio parere - meriterebbe una maggiore diffusione di quanto oggi generalmente non sia rispetto alla devozione per la Madonna; girano leggende metropolitane secondo le quali persino a Paolo VI sarebbero scese le lacrime dopo aver scoperto che la riforma liturgica aveva abolito l'ottava di Pentecoste (e alla sua domanda su chi ne fosse l'autore pare che gli risposero "lei, padre santo!"); domando dunque: c'era proprio bisogno di chiedere l'indulto all'ordinario per celebrare, durante l'ottava di Pentecoste, una Messa che non sia dell'ottava di Pentecoste? Come vedete, anche i rubricisti hanno "ansie pastorali" (e Fede, della cui misurazione da parte dei forumisti poco si interessano)!!!

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    4. Questioni di lana caprina. Una cosa non esclude l'altra. Maria è nostra corredentrice e meggio è il mese a Lei consacrato. Non si sminuisce certo Gesù onorando Sua madre! Ma che razza di discorsi sono questi? Poi non sempre è facile far combaciare giorni e orari che vadano bene a tutti, soprattutto quando si tratta di organizzare una messa tradizionale. Può essere che quel giorno fosse l'unica soluzione possibile per un certo numero di ragioni che noi non sappiamo e che non sta a noi giudicare. Probabilmente il rettore non ha concesso di celebrare la messa festiva o quella del giorno perchè non è una chiesa parrocchiale ma rettoriale.

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    5. "Che razza di discorsi son questi?" Semplice: quelli per cui (banalizzando) Natale si celebra a dicembre, Pasqua in primavera e non si fa il contrario perché magari un gruppo è particolarmente devoto a Gesù Bambino.
      Non mi sogno neanche di sostenere che "si sminuisce Gesù onorando Sua madre", certo che no! Ma il mese di maggio è una devozione, Pentecoste (con tutta la sua ottava) è per importanza la seconda festa della Chiesa Universale.
      Ecco dunque qual è il mio discorso: hanno chiesto all'ordinario di celebrare una messa diversa dal quella prevista; l'hanno ottenuto e, pertanto, lo potranno fare e lo faranno: ce n'era tutto questo bisogno?
      Sull'ipotesi poi (fantascientifica e "fantacanonica") che un rettore possa proibire di celebrare la messa del giorno (peraltro feriale) in una chiesa non parrocchiale, allora sì che ci si domanda "che razza di discorsi son questi".

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    6. So per certo che gli organizzatori avevano inizialmente pensato di celebrare la Messa festiva domenicale (dalle 16.00 del sabato in poi è consentito almeno dal 1967 ed è stato confermato anche dal Codice di Diritto Canonico del 1983 dal quale, secondo l'Istruzione "Universae Ecclesiae", sono normate anche le celebrazioni in forma straordinaria).
      Il rettore avrebbe posto un "niet". Così, dovendo scegliere tra la Messa del giorno e quella votiva a Maria, hanno propeso per quest'ultima in totale buonafede. Non essendo rubricisti ma semplicemente benedettiani che apprezzano la messa antica non conoscevano l'incompatibilità tra ottava di pentecoste e messa votiva mariana. Tutto qua.

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  4. Un altro piccolo errore ortografico: mons. Vardamega anzichè Vardanega. L'estensore del post deve avere avuto molta fretta a quanto pare...

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  5. Da quel che ho sentito dire, abitando nelle vicinanze di Padova, questa Messa non è solo dedicata agli studenti universitari, ma è stata proprio organizzata da un gruppo di studenti cattolici dell'Ateneo Patavino. Probabilmente quelli che si sentono una certa affinità col mondo tradizionale e con la messa antica.

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  6. Strano che il sito "Sacrissolemniis" non ne dia notizia. E si che dovrebbe essere particolarmente attento alla realtà veneta. Boh, forse lo farà nei prossimi giorni...

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    1. Sacrissolemniis dicono che sia in procinto di chiudere bottega. Mi auguro siano solo chiacchiere di corridoio.

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  7. Mi hanno detto che a cantare non ci sarà la cappella di S. Simon Piccolo ma una corale padovana particolarmente esperta di gregoriano. Qualcuno sa a quale parrocchia o associazione appartenga?
    Chissà se suoneranno l'organo elettronico che c'è in chiesa. so che non è un granchè.

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  8. Comunque, la chiesa, col suo classico barocco tridentino, è proprio adatta alla messa antica.
    L'altare è veramente bello e ci sono anche le balaustre.
    Chissà che Vardanega faccia una bella celebrazione.
    A Mirano è abituato con le messe cantate. Io non ci sono mai stato ma ho sentito che è molto bravo come predicatore.
    Mi hanno detto che spesso parla anche della sua passata esperienza con gli indemoniati!

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  9. Scusate ma a Mirano quando viene celebrata la Messa?

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  10. Ogni secondo sabato del mese ore 16.30, parrocchia di S. Leopoldo Mandic (in via Wolf Ferrari, che è una laterale destra della strada che dal casello autostradale di Mirano-Dolo porta al centro di Mirano in circa 3/4 km). E' in centro, comunque.
    La Messa è sempre cantata (cappella e organista di S. Simon) ed è messa festiva. Mediamente è partecipata da una cinquantina di fedeli che provengono da vari paesi e parrocchie diverse.

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  11. Ancora una volta la Diocesi di Padova si dimostra più aperta rispetto alla nostra di Treviso. Da noi, la messa antica, al di fuori delle isole protette di Treviso (Oblati) e Mirano (S. Leopoldo), continua a rimanere un tabù, una cosa innominabile. I preti a cui la si nomina o diventano isterici (ho assistito a scene da veri e propri indemoniati) o rimangono terrorizzati e si chiudono a riccio. Sono una manicata di ipocriti codardi. E ignoranti, soprattutto, perchè ancora non si rendono conto che il futuro della Chiesa e delle giovani leve seminaristiche sta in gran parte nel ritorno della tradizione e della messa di sempre.
    Un plauso al rettore di S. Gaetano, mons. Prosdocimo.

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  12. Mons. Prosdocimo, se non sbaglio, è anche vicario episcopale per la pastorale del centro storico di Padova.
    Comunque, io avrei preferito una bella messa antica al Santo, in vetrina, dove tutti possono vederla, scoprirla e apprezzarla. S. Gaetano non è neanche parrocchia! Spero che la prossima volta chiamino Mons. Vardanega al Santo, come ha fatto più di una volta padre Konrad.

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    1. Se non sbaglio la basilica del Santo non dipende all'ordinario diocesano e dunque l'autorizzazione di celebrarvi il rito romano antico non dipende dal vescovo.
      Antiquario

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  13. Intanto, a Mirano, l'Arciprete del Duomo Mons. Lino Regazzo ("don Lino", come ama farsi chiamare lui fingendo umiltà), che tanto ce l'ha a morte con i "tradizionalisti" di S. Leopoldo Mandic (mi hanno detto persone molto ben informate che ha fatto una sfuriata davanti al Vescovo quando ha saputo che la messa tridentina sarebbe stata celebrata regolarmente a Mirano, perchè, secondo lui, la Curia avrebbe avrebbe prima dovuto chiedere il suo "parere"), ha ceduto la Scoletta del SS Sacramento situata proprio a fianco del Duomo ai "nostri cari fratelli nella comune fede gli ortodossi romeni"! Con tanto di un articolone di mezza pagine su La Nuova.

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  14. Che poi se gli Ortodossi celebrano liturgie ancor più complesse e altrettanto tradizionali che il rito romano antico, va tutto bene, e i nostri novatori "generosi con i fratelli separati" non notano neppure la loro intima contraddizione..

    (Quando l'ideologia acceca..-a tal punto che non si accorgono che ogni Giovanni Crisostomo che fan liberamente confrontare sotto casa col Bugnini, è un potenziale, alla lunga, invito a cercare Gregorio Magno e Pio V...)

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  15. Io abito nel Miranese, un mio conoscente mi ha riferito che il bollettino parrocchiale del Duomo di Mirano è comune con la comunità ortodossa rumena. Eche nei giorni precedenti la Pasqua ortodossa arciprete e cappellano facevano gli auguri di buona pasqua agli scismatici durante tutte le messe feriali e festive.

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    1. In effetti peggio degli scismatici eterortodossi ci sono solo i gallicani nostrani, in particolare i sedevacantisti e i criptosedevacantisti infiltrati nelle Diocesi.

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  16. Che vuoi che sia, in fin dei conti loro ripudiano il Successore di Pietro, ma per il resto sono pressochè uguali a noi. A dire il vero, mi piacerebbe sapere se, nelle nazioni a maggioranza ortodossa, essi sono altrettanto generosi ed ecumenici con i cattolici quanto lo siamo noi con loro. Prestano loro chiese ai cattolici? Vorrei proprio vedere!

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    1. L'orrore dello scisma degli "ortodossi" orientali è quasi pari per gravità a quello dei gallicani nostrani. Anche a est il discorso nasce da pizzi e merletti con l'aggiunta della ricerca del sostegno del potente di turno. Noi tradizionalisti stiamo col Papa Francesco e con la Tradizione della Chiesa.

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    2. Concordo. I sedevacantisti hanno fra l'altro rapporti con gruppi di eterortodossi ucraini e greci presenti nel nostro paese.

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  17. Sendo oitava de Pentecostes, não se pode dizer a missa votiva de Nossa Senhora! Oitava de primeira classe! Essa gente não conhece mais nada da liturgia romana tradicional.
    João

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    1. Grassie beo, o gavemo za' capìo, no state preocupare! Me racomando, che no te vegna el cagoto dàea disperassion parchè i ceebra na' messa dea Madona siè giorni dopo Pentecoste!
      Mariassanta, che sacrilejo, i dovarà ndarse tuti confessare! I ga' scambià el Nadàe pàea Pasqua, el Corpus Domini pàea Madona Imacoeata, o Signor i 'ndarà tuti all'Inferno, misere nobis, Domine, Mariassanta!

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    2. Caro Gioao è finito il tempo del carnevale, questo vale tanto per i parroci bresciano-templaro-asburgici quanto per i cavalieri di cartapesta brasileri con lo scolapasta in testa. I veri tradizionalisti stanno col Papa non con gli antipapi sedevacantisti e le loro corti dei miracoli. Viva Papa Francesco.

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  18. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/19/santegidio-cl-neocatecumenali-chi-sale-e-chi-scende-con-papa-francesco/599020/
    Vi segnalo quest'articolo sul Fatto Quotidiano.
    Personalmente, non avevo dubbi sul futuro peso politico di alcune associazioni con Franceschiello che si spaccia per papa. Se non altro,però, il confine tra bene e male si fa più marcato.

    Meo.

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    1. Meo : non si "spaccia per papa " E' PAPA ! A Lui tutto il nostro devoto rispetto, tutta la nostra preghiera e tutta la nostra incondizionata OBBEDIENZA !
      Che vergogna leggere queste frasi !

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  19. I francescani dell'Immacolata assicurano il servizio liturgico e le loro suore il canto?

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    1. Dove ti riferisci, Anonimo? Dove fanno a prestare servizio i Francescani dell'Immacolata, non ho capito.

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    2. Attenzione, ho letto che i sedevacantisti hanno cercato di infiltrare quelli dell'Immacolata, come un po' tutto l'ambiente tradizionalista (in quanto tale fedele al Papa Benedetto, al suo predecessore e al suo successore)

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  20. Una parte della Chiesa è talmente assorbita dalla mentalità odierna, che in nome dei "diritti umani", dell'apertura, dell'amore e della pace introdurrà prossimamente una comunione per non credenti, per essere solidali con loro perché Gesù è morto per tutti giusto? Quindi hanno diritto ovvio. Magari tirano giù qualche campanile per solidarietà alle altre religioni, fanno pari numero con i minareti, non è giusto che ci siano più campanili che minareti, mi pare ovvio! Non capisco come molti cattolici non siano aperti.... solidali.... il mondo sarebbe sicuramente più giusto se la Chiesa facesse queste cose per gli altri. Oggi il mondo è sicuramente più buono e avanti, sicuramente molti Santi si sono sbagliati perché non conoscevano il Concilio II e la discesa dello Spirito. Noi invece siamo più evoluti, intelligenti, buoni, giusti. Noi siamo più giusti di sicuro. Non c'è dubbio, poi le religioni hanno provocato le guerre, allora dobbiamo essere solidali e non pretendere di avere la verità assoluta, ma essere fratelli tutte le religioni sono uguali.... tutto porta a Dio. Certamente i Santi si sono sbagliati anche su questo, avrebbero seguito anche loro questa strada in nome della pace e dell'amore.

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    1. Giusta analisi. Un'altra parte di quella Chiesa invece è fatta talmente assorbire dai pizzi e merletti che ha smarrito il reale senso del rito spesso sfociando nello scisma gallicano.

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  21. Tornando all'Arciprete di Mirano, stasera, alla Messa di Pentecoste, (generalmente la predica principale dura 20-25 minuti, una specie di comizio, poi ne inserisce altre tre o quattro nel corso della Messa a seconda dell'estro del giorno), "don Lino" ha affermato che il Catechismo, i sacramenti e persino lo stare in Chiesa hanno un'importanza relativa. Quello che conta è leggere a casa la Parola illuminata dallo Spirito e trarre da essa il nutrimento necessario per una vita cristiana seria. La Parola, per lui, può parlare a ciascun credente anche senza la mediazione del Magistero della Chiesa, basta l'ispirazione dello spirito Santo (Luteranesimo puro).
    Inoltre, da quando c'è papa francesco, ha adottato la moda di non genuflettere alle due consacrazioni. Fa solo un inchino "riassuntivo" a 90 gradi dopo la consacrazione del vino.
    Forse sarà perchè ha problemi alle articolazioni. Per questo, a quanto si sa, frequenta, o ha frequentato nel recente passato, una palestra cittadina di fitness dove, inevitabilmente, si dice abbia condiviso in tutta disinvoltura e fraterna socialità spogliatoi e docce con i giovanotti che la frequentavano.

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    1. E cosa ci sarebbe di male nel frequentare una palestra e farsi poi la doccia' In alcune palestre la si fa anche con le donne ed è una cosa semplicemente naturale; se poi uno ha turbe sessuali può sempre farla a casa.

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    2. I sedevacantisti sanno solo calunniare. Ricordo anni fa un tizio sedevacantista studente sui 35 anni molto effemminato che per "iniziare" le matricole all'ignobile eresia gallicana sosteneva la tesi dell'omosessualità di Paolo VI
      Come noto non tutti i froci sono sedevacantisti ma tutti i sedevacantisti sono froci.

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    3. Il tizio in questione naturalmente operava e mi dicono ancora operi come agente provocatore sedevacantista alla Cattolica agendo industurbato con tanto di compiacenze nelle strutture.

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    4. Dove dovrebbe fare la doccia il Reverendo di cui sopra ?
      E' schifoso leggere tali gratuite calunnie , anche se non firmate, su uno spazio notoriamente cattolico e obbediente alle regole di Santa Madre Chiesa !

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    5. diocesano di Treviso20 maggio 2013 alle ore 18:45

      Quel reverendo è lo stesso che afferma pubblicamente che non ha senso andare a messa se non si fa la comunione, che, appena arrivato a Mirano, ha sfrattato dall'altar maggiore il SS Sacramento per relegarlo in una cappellina laterale come un'insignificante reliquia, che ha rimosso tutti i tabernacoli dagli altari laterali, che si è ricavato un trono degno di un re nel presbiterio come sede, ecc....
      Il fatto che a 76 anni ami tenersi in forma frequentando palestre è solo un dettaglio di secondaria importanza. In 13 anni, non l'ho mai colto una sola volta a pregare in chiesa o ad adorare il SS Sacramento, come faceva il suo predecessore (che, tra l'altro, indossava sempre la talare, al contrario di questo che veste in borghese e all'ultima moda).

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    6. Per diocesano di Treviso : il Reverendo va attaccato per le oscenità teologiche-liturgiche che osa compiere. Fai un post ad hoc, te lo pubblicheranno, e lascia perdere la doccia o la palestra.
      Hai mai letto , ad esempio, su Si si no no una maldicenza su un ecclesiastico ? NO ! Mai !
      Qui si osservano criticamente le malefatte liturgiche e dottrinali senza cadere nel cattivo gusto di pubblicare e mail personali con tanto di nomi per poi beccarsi, giustamente, dei reprimenda ...
      Osservazione critica e carità !

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  22. Stamattina la notizia è comparsa anche su Sacrissolemniis. Mi pareva strano....

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  23. Posso chiedere un'info, per favore? Vorrei regalare ad un amico diacono tradizionalista un paio di scarpe fatte su misura per la sua ordinazione.So che a Roma c'è uno "scarpaio" di fiducia. Ma non so come contattarlo. Come faccio a sapere il nome e l'indirizzo?

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  24. A mio avvviso un paio di mocassini neri vanno più che bene. Non mi pare siano previste scarpe particolari per i chierici tradizionalisti.

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  25. Che discorsi penosj ! Cessatela con sta litania lassativa dei sedevacantisti! Fa ridere! Poi quanto a omosessuali...mah...Ma il signor Francesco B. ha il rubricometro per valutare "quante" e "quali" rubriche vanno bene?....se ama il "libero esame" delle rubriche ha il nuovo rito dove - nella prassi - si fa di tutto: metta due candele e una pianeta, canti una "de angelis" e sarà contento del pari

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  26. Che centra tale sig. Francesco B.? Se si riferisce alla persona che ha fatto un paio di interventi in questo post o alla persona che ha firmato il post (ammesso e non concesso che si tratti della stessa persona) mi pare che abbia parlato di tutt'altri argomenti! Che c'entrano adesso le rubriche?
    Boh, valla a capire tu certa gente....

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  27. Sono costretto a riproporre qui le mie considerazioni, dopo essere stato censurato per l'ennesima volta.
    "Riguardo ai pani e ai pesci
    vorrei fare una precisazione: non si moltiplicarono, non è vero"
    Trovo le parole di Bergoglio a limite dell'eresia. Possibile che solo io sia rimasto scandalizzato? La gravità di una tale affermazione sta nel "non è vero" pronunciato con enfasi. Rimando all'articolo qui sotto per chi voglia leggere le dichiarazioni integralmente.
    http://www.ilmondo.it/politica/2013-05-16/papa-pani-pesci-non-moltiplicati-non-finiscono-come-amore-dio_256459.shtml

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/17/beatificazione-di-don-puglisi-papa-francesco-esclude-cardinale-rome/597317/
    Bergoglio punisce Romeo. C'entrerà mica questa storia? http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/10/complotto-di-morte-benedetto-xvi/190221/
    Ci sarà mica dietro il suggerimento del solito Bertone? A proposito, come mai il colui che doveva vigilare su Idi, San Raffaele, Gemelli, Salesiani sta ancora lì?

    http://www.liberoquotidiano.it/news/1245887/Pronto-sono-Bergoglio--Il-Papa-e-le-telefonate-senza-filtro.html
    Ecco la cazzata quotidiana. Ai più ingenui, davvero credete che questa notizia sia così innocente?
    Non vi chiedete del come mai è venuta fuori come tutte le altre stronzatelle che riguardano l'argentino? Dubito che la tizia della libreria si sia messa ad avvertire i cronisti. E' chiaramente una costruzione mediatica e la scelta dell'autore (ovvero Kasper) mi pare ancor meno casuale.

    Meo.

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