Da Corrispondenza Romana
(di Federico Catani) Straordinario successo anche quest’anno della Marcia Nazionale per la Vita, che ha portato in piazza, a Roma, oltre 40mila persone, secondo gli organizzatori, e che si afferma come la principale manifestazione pro-life italiana ed europea. Tutte le principali reti televisive (dal Tg1 al Tg2 al Tg5) hanno dedicatno ampi servizi all’evento del 12 maggio, che ha avuto il suo culmine in Piazza San Pietro, dove papa Francesco ha rivolto un caloroso saluto ai partecipanti alla Marcia. Il Pontefice ha invitato “a mantenere viva l’attenzione di tutti sul tema così importante del rispetto per la vita umana sin dal momento del suo concepimento“. Non solo. Al termine del Regina Coeli, papa Francesco è andato incontro in papamobile ai manifestanti che percorrevano via della Conciliazione.
Il corteo era aperto da un trenino che pieno di bambini, dai malati dell’Unitalsi e dalla banda di Formello. La Marcia si è svolta in un clima pacifico e festoso, in un tripudio di bandiere, di slogan e di cartelli grandi e piccoli inneggianti alla vita e contro la legislazione abortista vigente in Italia e altri Paesi del mondo. Tantissimi i giovani e le famiglie con bambini, a testimoniare che non di battaglia di retroguardia si tratta, ma di lotta per un avvenire e una società più giusti.
L’intensa mattinata è iniziata al Colosseo, dove Virginia Coda Nunziante, portavoce della Marcia, ha salutato i presenti. Nel suo intervento, la dott.ssa Coda Nunziante ha ricordato che marciare per la vita significa “infondere nuova vita in una società che si decompone e muore“. “La vita che difendiamo – ha proseguito – non è solo quella biologica e materiale, ma anche quella spirituale e morale dei bambini che devono nascere, delle famiglie e della società intera“. Per far questo è necessario lottare contro la dittatura del relativismo che “impone leggi anti-naturali e anti-cristiane e colpisce e discrimina chi resiste a questo processo di degradazione morale“. “Oggi – ha proseguito la portavoce – siamo qui per affermare il diritto a difendere pubblicamente quelli che Benedetto XVI ha chiamato valori non negoziabili, a cominciare dal diritto primario alla vita innocente“.
In conclusione, la dott.ssa Coda Nunziante ha ricordato come la legge 194 abbia già causato quasi 6 milioni di vittime, auspicando che anche in Italia cresca e si sviluppi una nuova generazione di pro-life. Dopo il suo saluto, la portavoce della Marcia ha introdotto gli interventi dei rappresentanti dei tanti movimenti e gruppi pro-life di tutto il mondo, che in questa terza edizione della Marcia sono giunti a Roma davvero in gran numero. Tra le personalità di spicco che sono intervenute, Jeanne Monahan, presidente della March for Life di Washington, Lila Rose, attivista pro-life tra le principali avversarie dell’ente abortista Planned Parenthood. Tra i primi a partire sono stati anche la figlia di santa Gianna Beretta Molla, Gianna Emanuela, che ha partecipato anche lo scorso anno e Nicholas Windsor, della famiglia reale inglese, convertito al cattolicesimo e impegnato da anni in difesa della vita.
Sul palco è salito anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha denunciato, in un luogo simbolo come il Colosseo, la “strage degli innocenti” che avviene ancor oggi con l’aborto. Oltre ad Alemanno, hanno partecipato alla Marcia, rigorosamente apolitica e aconfessionale, anche diversi altri parlamentari, come Maurizio Gasparri, Giorgia Meloni, Carlo Giovanardi, Maurizio Sacconi, Lorenzo Fontana, Eugenia Roccella, Stefano De Lillo, Olimpia Tarzia, Paola Binetti e Federico Iadicicco.
A sfilare per tutto il percorso, dal Colosseo a Castel Sant’Angelo, il cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica e grande sostenitore delle marce pro-life. La sera prima dell’evento, il cardinale ha definito l’aborto “un vero crimine, anche legale, divenuto comune nella nostra società“. Da qui l’urgenza di “purificare una società dominata dalla cultura di morte” e di “rivestirsi di Cristo attraverso preghiera e penitenza“. “La nostra Marcia per la Vita – ha aggiunto – procede dalla nostra adorazione eucaristica. La nostra fede non può restare chiusa nel tempio, ma deve esprimersi nella carità verso il prossimo. Occorre opporsi dunque a chi vorrebbe marginalizzare il cristianesimo e relegarlo alla sfera privata per ribadirne il ruolo legittimo nello spazio pubblico“. Il cardinale Burke ha concluso definendo la Marcia un’ “espressione di fede cattolica e atto di servizio alla società in cui viviamo e al suo bene comune“.
Innumerevoli le realtà associative italiane che hanno aderito, contribuendo a raddoppiare il numero di partecipanti alla Marcia. Oltre a Virginia Coda Nunziante e Francesco Agnoli, promotori e co-organizzatori della manifestazione, erano presenti, fra i tanti che qui è impossibile tutti ricordare: Alberto Zelger e Luigi Coda Nunziante, rispettivamente presidenti del Movimento europeo per la difesa della vita e Famiglia Domani, le due associazioni all’origine della Marcia per la Vita; Roberto de Mattei, presidente della Fondazione Lepanto, Mario Palmaro, presidente del Comitato Verità e Vita, Gianfranco Amato, presidente di Giuristi per la vita, Toni Brandi, direttore di Prolife News, Paolo Deotto, direttore di Riscossa cristiana e Sandro Fontana, direttore di “Vita nuova”; Giovanni Zenone, di “Fede e Cultura”; Pucci Cipriani e Ascanio Ruschi, con un folto gruppo di Comunione Tradizionale, da Firenze; Massimo Gandolfini, vicepresidente di Scienza e Vita; Vita Umana Internazionale con mons. Ignacio Barreiro; le delegazioni italiana e straniere di Tradizione, Famiglia e Proprietà, con i loro grandi stendardi rossi; Silvio Della Valle di Luci sull’Est; l’Associazione Famiglie numerose e Famiglie numerose cattoliche con Vittorio Lodolo D’Oria; Attilio Tamburrini e Luigi Casalini, di Alleanza Cattolica; Pietro Guerini del Comitato No194, Giorgio Celsi di Ora et Labora, e Carlo Casini del Movimento per la Vita. Tra i numerosi medici in camice: i Ginecologi e Ostetriche cattolici di Renzo Puccetti, i Farmacisti cattolici di Piero Uroda, i medici cattolici con Antonio Oriente, La Quercia millenaria con Pino Noia. E ancora: l’Ordine di Malta, l’Unitalsi, la Comunità Giovanni XXIII, le Associazioni Meter e Il Dono, Militia Christi, Giovani e Tradizione. Numerose le rappresentanze dei Centri di Aiuto alla Vita, dei gruppi “Scienza e vita”, dei Gruppi di preghiera di Padre Pio. Tante anche le parrocchie, tra le quali quella di Staggia Senese, con gli Amici del Timone e Basta Bugie, guidata da don Stefano Bimbi. Oltre cinquecento provenivano da Benevento, con Carlo Principe; tantissimi da Trento, con Alessandra Scolaro, di Libertà e Persona, da Biella con Giovanni Ceroni, da Bologna con Lorenzo Bertocchi, da Schio il movimento con Cristo per la Vita e tanti altri. All’avvocato Claudio Vitelli si deve l’organizzazione tecnica della Marcia, al Popolo della Vita, di Alfredo Iorio e Gianluca Porta, l’impeccabile gestione, anche quest’anno, del servizio d’ordine e all’Associazione La Musa di Avellino la distribuzione dei palloncini. Oltre alle magliette ufficiali della Marcia per la Vita, si notavano le t-shirt “cattoliche” del gruppo veronese Sine Timore e quelle distribuite con abbondanza dai promotori della raccolta di firme “Uno di Noi”.
Tra i sacerdoti, spiccava l’Amicizia sacerdotale Summorum Pontificum di padre Vincenzo Nuara. Tra i religiosi, l’Istituto del Verbo Incarnato, i Francescani dell’Immacolata, gli Orionini con il loro superiore generale don Flavio Peloso, l’Istituto Cristo Re di Gricigliano, l’istituto Familia Christi, la Fraternità San Pio X con il suo superiore italiano don Pierpaolo Petrucci. Numerose le personalità presenti, tra cui il rettore dell’Università europea di Roma, don Paolo Scarafoni, le scrittrici e giornaliste Costanza Miriano e Cristina Siccardi, Corrado Gnerre e Massimo Viglione de “Il giudizio cattolico” e i redattori del Settimanale di Padre Pio, Radici Cristiane, Il Timone, e molte altre riviste, siti e blog cattolici, da La Nuova Bussola Quotidiana, NoCristianofobia a Campari e de Maistre, da Messa in Latino alla Corsia dei Servi.
L’appuntamento per il prossimo anno è stato già annunciato: la IV Marcia nazionale per la Vita si svolgerà sempre a Roma domenica 4 maggio 2014.
(Federico Catani)