per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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E' un gravissimo abuso! Quel parroco deve essere rimosso e ridotto allo stato laicale, e quei fedeli scomunicati!
RispondiEliminaNon ho nulla contro quel canto partigiano, ma eseguirlo in chiesa al termine della S. Messa e' un abuso. Poi, quel prete puo' anche essersi bevuto il cervello, ma i fedeli che lo assecondano sono piu' rincretiniti di lui.
ma dai anonimo non fare il sofisticato, non lo vivi anche tu il sentire cum ecclesia?
EliminaE il papa che non fa niente? E il card. Bagnasco, di Genova, che invece di sospendere Don Gallo tratta con Monti? Il pesce puzza dalla testa.
RispondiEliminaPortami via?Si all'inferno,Giuda il traditore sgabello di Satana vi aspetta,solo un po' di pazienza.
RispondiEliminaPLACET!!
EliminaCon tutta sincerita 'voi fedeli di don Gallo mi fate schifo,ma siete ancora in tempo per convertirvi,pregate per il vostro sacerdote che e'meglio, invece di approvarlo con queste pagliacciate.
RispondiElimina'bella ciao' non è un canto partigiano ma è stato composto negli anni 60 con una vecchia aria, per propagandare l'antifascismo ad opera del partito comunista. In ogni caso, evoca la spaccatura fra italiani che avvenne con la sanguinossima guerra civile che terminò ben oltre il 1945 come documentò Pisanò prima e Pansa dopo. Il cantarla in una chiesa poi, è un vero sacrilegio e non si comprende come Bagnasco non sia intervenuto, lui e tanti altri membri della Cei, a sospendere l'eccentrico ed egocentrico Gallo dall'ordine sacerdotale, come fu fatto a suo tempo con Padre Giulio Maria Tam. Una vera vergogna.
RispondiEliminaPLACET
EliminaPer il signor Gallo questa è un'abitudine. Lo fece anche nella mia diocesi (ospite di un parroco ultramodernista): il Vescovo non gradì, ma purtroppo non intervenne pubblicamente. Prego perché il signor Gallo, falso sacerdote e apostata, riceva quelle sanzioni canoniche che eviterebbero la pericolosa confusione delle anime e forse gli potrebbero servire perché si ravveda e faccia penitenza, prima che il Signore lo chiami a rendere ragione dei suoi peccati.
RispondiEliminaEppure c'è chi dice che "I sacerdoti della Fraternità S. Pio X non svolgono alcun ministero legittimo nella Chiesa".
RispondiEliminaQuando ci sarà almeno un vescovo che, per lo meno, "sconsiglierà" di recarsi alle cerimonie del Sig. Gallo? Non c'è pericolo per la Fede lì, quell'uomo è in "piena comunione" con Roma e col Magistero perenne dei Papi e dei concilii?