Riceviamo e felici pubblichiamo. Dopo tante vicissitudini e proteste anche accademiche, torna la S. Messa a Verona per gli Studenti Universitari. Ma tra mille problemi e avversioni.
Da giovedì 25 ottobre inizia la Messa in rito antico per studenti Universitari presso la chiesa di Santa Toscana.
A celebrarla il molto reverendo don Konrad Zu Lowenstein, che ogni mese la dice per gli studenti dell'Università Cattolica di Milano.
L'Ateneo veronese è il primo in Veneto ad avere la Messa Tridentina a cadenza mensile regolare. Peccato che il direttore del Centro di Pastorale Universitaria don Mariano Ambrosi non capisca questo attaccamento alla santa Messa dei nostri padri.
A celebrarla il molto reverendo don Konrad Zu Lowenstein, che ogni mese la dice per gli studenti dell'Università Cattolica di Milano.
L'Ateneo veronese è il primo in Veneto ad avere la Messa Tridentina a cadenza mensile regolare. Peccato che il direttore del Centro di Pastorale Universitaria don Mariano Ambrosi non capisca questo attaccamento alla santa Messa dei nostri padri.
Forse bisognerebbe chiederlo a Sua Santità Benedetto XVI che nel 2007 l'ha liberalizzata e che anche recentemente si è lamentato del comportamento di molti Vescovi e sacerodoti tendente ad ostacolare l'applicazione delle volontà della Santa Sede. Dopo aver rifiutato di dare avvio al tutto nel luglio 2011 ( senza dare spiegazioni ai richiedenenti), il Centro di Pastorale Universitaria ha ignorato l'interessamento degli organi accademici , in primis, del rappresentante del consiglio studentesco, i quali volevo far rispettare i diritti legittimi degli studenti, dei docenti e di quanti hanno firmato la petizione. Nemmeno gli studenti del Centro Disabili dell'Università di Verona saranno agevolati: dovranno arrivare al luogo in carrozzina o con accompagnatori, percorrenndo un chilometro di strada affollata e trafficata. Forse meglio non si prendano tanto disturbo.
Molto probabilmente non verrà concesso nemmeno il logo del Centro di Pastorale Universitaria. Verosimilmente chi ha firmato una richiesta, promossa dal Santo Padre, viene considerato un cattolico di serie b. In Ateneo si sono tenuti (forse ancora si svolgono) riti sciamani, convegni sulla transessualità, incontri svolti dall'associazione etero gay lesbo transgender nelle varie aule, senza contare la radio universitaria che dal 2008 porta avanti un format sulla cultura omosex con le struture e il finanziamento delle varie Facoltà: di fronte a questo i sacerdoti che si occupano della pastorale non si sono mai opposti, nè hanno chiesto spiegazioni non curandosi della salvezza delle anime a loro affidate. Speriamo che questo stato di cose finisca e che in questo caso le Messe possano essere svolte nella Chisa di San Paolo in Campo Marzio, la cappella d'Ateneo.
Il Gruppo degli Studenti Universitari di Verona