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mercoledì 19 settembre 2012

Festa del glorioso Martire San Gennaro, Vescovo





"Gennaro era nato a Napoli, nella seconda metà del III secolo, e fu eletto vescovo di Benevento, dove svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato anche dai pagani.Nel contesto delle persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del suo martirio.Egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunità cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania.
Gennaro saputo dell'arresto di Sosso, volle recarsi insieme a due compagni, Festo e Desiderio a portargli il suo conforto in carcere.Dragonio informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa città, Eutiche ed Acuzio.Anche questi tre furono arrestati e condannati insieme agli altri a morire nell'anfiteatro, ancora oggi esistente, per essere sbranati dagli orsi.Ma durante i preparativi il proconsoleDragonio, si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e quindi prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri". ( Avvenire.)
PREGHIERAO glorioso Martire S. GENNARO, che, con l'esercizio continuo di tutte le virtù cristiane, attendeste alla santificazione del gregge affidato al vostro zelo pastorale e di quanti vi conobbero; Voi, che suggellaste, col vostro sangue generoso, la fede di Gesù Cristo; otteneteci la grazia di praticare fedelmente i nostri doveri cristiani, di confessare generosamente la verità, di amare sempre Gesù, per assicurarci -con la vostra protezione-, la gloria eterna del Paradiso.Pater, Ave, Gloria.
Salve, o potente governatore della Città, salve, o Gennaro, padre e protettore della patria.Tu che, confessando la fede di Gesù Cristo, hai ricevuto la corona del martirio;Tu che, quale atleta forte, trionfasti dagli aspri tormenti fino ad un combattimento mortale, e presentasti alla spada del carnefice il tuo capo già consacrato a Cristo e coronato con il fiore dell'eternità.
N
oi lodiamo il tuo nome, glorioso per tanti strepitosi miracoli e celebre per i numerosi monumenti.Esultanti celebriamo il segno della nostra fede, che con venerazione vivamente lodiamo.Tu vivi ancora in mezzo a noi, per il tuo sangue ardente non meno che meravigliosamente loquace.
T
u che a buon diritto sei chiamato custode, proteggi favorevolmente e difendi la città di Napoli. Mostra l'ampolla con il tuo sangue a Cristo e difendici con il tuo patrocinio.Respingi con sollecitudine i pericoli che ci sovrastano, i terremoti, la peste, le guerre, la fame. Stendi la tua destra e tieni lontano, spegni, distruggi le ceneri e le folgori del Vesuvio.
Tu, datoci per guida verso il cielo, per avvocato presso Cristo, conducici al luogo del refrigerio. Sia lodata la SS. Trinità, che difende Napoli con il sangue di san Gennaro.Amen.
(In questo giorno, fra poche ore, un mio giovane amico, lettore di MiL, qualche volta ha pure servito la Santa Messa Tridentina, entrerà in Convento come postulante. Ha voluto scegliere la festa del Martire San Gennaro per iniziare la sua nuova vita di contemplazione di Cristo Crocifisso e Risorto. Egli si raccomanda alle nostre preghiere).