Lunedì scorso 11 giugno 2012 a Venezia nella chiesa di S. Salvador (S. Marco 4835, campo omonimo), è stato presentato il volume di Massimo Bisson "Meravigliose macchine di giubilo".
L’architettura e l’arte degli organi a Venezia nel Rinascimento (Venezia-Verona, Fondazione Giorgio Cini & Scripta Edizioni, 2012, pp. 496). Sono intervenuti Giuseppe Pavanello (Fondazione Giorgio Cini), Deborah Howard (University of Cambridge), Bernard Aikema (Università di Verona), Antonio Lovato (Fondazione Ugo e Olga Levi), Fabio Tonizzi (ISSR Studium Generale Marcianum).
L’organo, macchina meravigliosa, conobbe a Venezia una stagione particolarmente feconda durante il Rinascimento, distinguendosi come una vera e propria summa delle arti. Il libro fornisce un inedito quadro storiografico, di approccio squisitamente interdisciplinare, che include la descrizione delle caratteristiche decorative, sonore e tecniche degli strumenti appartenenti a ottantuno chiese della città e del comprensorio lagunare.
Lo studio esamina in particolare le architetture delle casse e delle cantorie, le ornamentazioni pittoriche delle portelle e delle balconate, investigando al contempo l’uso degli spazi sacri in relazione al loro funzionalità liturgica e musicale.
Si tratta quindi di un itinerario di ampio respiro tra musica, architettura e arte, che abbraccia circa due secoli di storia veneziana (tra la metà del Quattrocento e la metà del Seicento), il periodo di massimo splendore culturale della capitale veneta.
L’architettura e l’arte degli organi a Venezia nel Rinascimento (Venezia-Verona, Fondazione Giorgio Cini & Scripta Edizioni, 2012, pp. 496). Sono intervenuti Giuseppe Pavanello (Fondazione Giorgio Cini), Deborah Howard (University of Cambridge), Bernard Aikema (Università di Verona), Antonio Lovato (Fondazione Ugo e Olga Levi), Fabio Tonizzi (ISSR Studium Generale Marcianum).
L’organo, macchina meravigliosa, conobbe a Venezia una stagione particolarmente feconda durante il Rinascimento, distinguendosi come una vera e propria summa delle arti. Il libro fornisce un inedito quadro storiografico, di approccio squisitamente interdisciplinare, che include la descrizione delle caratteristiche decorative, sonore e tecniche degli strumenti appartenenti a ottantuno chiese della città e del comprensorio lagunare.
Lo studio esamina in particolare le architetture delle casse e delle cantorie, le ornamentazioni pittoriche delle portelle e delle balconate, investigando al contempo l’uso degli spazi sacri in relazione al loro funzionalità liturgica e musicale.
Si tratta quindi di un itinerario di ampio respiro tra musica, architettura e arte, che abbraccia circa due secoli di storia veneziana (tra la metà del Quattrocento e la metà del Seicento), il periodo di massimo splendore culturale della capitale veneta.
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