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Via libera di Francesco alla Messa Maya

Grazie a Franca Giansoldati per la ripresa di questa, ennesima, brutta notizia per la Chiesa e la sua Liturgia. QUI su MiL Michael Haynes. ...

mercoledì 23 maggio 2012

Prime Comunioni a Modena: tra farsa, e antropocentrismo. E Il Vescovo, informato, tace. II parte

(II parte - Segue da qui)

Quinta stazione: preghiera dei fedeli o meglio omelia dei fedeli.
Sì perché se le parole hanno un significato, preghiera vuole dire poche parole senza preamboli o sbrodolamenti buonisti che arrivi al cuore della richiesta che tu uomo fai a Dio.
I figli sono eccezionali nel fare le preghiere: “Papà posso andare al compleanno di tizio”; breve conciso raggiunge l’obbiettivo colpisce e rispondi si o no.
Provi a vedere come funziona se dicessero: “Papà siccome oggi è stata una bellissima giornata, nel mondo non c’è la pace ma in famiglia tutti i giorni mangiamo bene, faccio i compiti e cerco......” si arriverebbe alla fine che esasperato lo guardi negli occhi e gli dici: cosa vuoi??
Questa è stata l’omelia(scusi preghiera) dei fedeli con il radiomicrofono che girava prima tra tutti i bambini della prima comunione (e qui si è visto la grandezza di Dio che ne ha fatti parlare solo 4 o 5) poi tutti quelli che avevano qualcosa da dire.
Quando si fa dire qualcosa a tutti normalmente non si dicono poi le cose importanti per tutti ma quelle che sono importanti per me.
Vuole dire a don Paolo che lo schema della preghiera dei fedeli esiste perché prima di dire le cose importanti per me, devo dire le cose importanti per tutti; pregare per la società (non solo i poveri, ma anche per i ricchi che si convertano) pregare per la chiesa perseguitata nel mondo ( ed attaccata da preti che ne deviano il messaggio divino di salvezza) pregare per i defunti, per i martiri della fede che oggi sono sempre più presenti, pregare per il Papa, i vescovi e perché ci siano più sacerdoti (ad onor del vero un bimbo ha pregato per i sacerdoti e lo avrei baciato) senza i quali non possiamo celebrare l’Eucarestia.
Ma andiamo avanti ed arriviamo alla processione offertoriale con “la tavola che viene apparecchiata” e vengono portate le candele dell’altare (che io sappia dovrebbero essere già presenti ed accese, ma qui ha ragione don Paolo, lui non ha celebrato su un altare, ma al tavolo che potrebbe essere quello di una sana tigellata)
Il tutto accompagnato da musica a palla (sempre pianoforte chitarra e cembali vari, l’organo è vecchio e superato come quello che dice sua Santità Benedetto XVI tanto prima o poi morirà) canti e battiti di mano e via andando (eccellenza ma non è prescritto che il giovedì santo dopo il gloria tacciano gli strumenti per accentuare il momento di preghiera? Poco amichevole ha ragione ed allora freghiamocene della liturgia e facciamoci una bella liturgia BVA che va bene lo stesso ).
Entriamo nel prefazio commentato in maniera tale per cui io, che normalmente gestisco il messale, non capisco quando finisce il commento del prete ed inizia la preghiera. Non per altro ma perché io a costo di non “essere basso”, ho l’abitudine di alzarmi in piedi quando il sacerdote eleva la preghiera a Dio, anche a costo di essere l’unico (come sono stato).
Sesta stazione : preghiera eucaristica
Dopo questo sproloquio, dove al centro d
i tutto è il prete bravo che ti spiega e ti rende partecipe (se don Paolo facesse quello che è scritto coi gesti allegati tutto si spiegherebbe da solo; sono più di 40 anni dalla riforma liturgica che si spiega da solo e comunque anche prima la gente capiva) arriviamo alla preghiera eucaristica ed io faccio una scommessa con me stesso: farà il canone (consigliato) o la III che fa prima? Stupore, fa la II che fa prima ancora! Giusto! Ciliegina sulla torta, vuoi far perdere del tempo a questi poveri cristiani che durante la preghiera eucaristica non possono battere le mani e sentire gli illuminanti consigli di don Paolo; ma stiamo scherzando? Tira via che tanto non serve e per velocizzare non facciamo il ricordo del giovedì santo ma solo quello della comunione di questi bimbi tanto a chi frega? Eccellenza può dire a don Paolo che uno a cui fregava c’era ed ero io? Tutta la consacrazione ovviamente tutta seduto perché bisogna stare bassi.
Io no, sfrontatamente in ginocchio (mi ha insegnato così mia madre).
Ma se insegnasse qualche atteggiamento di preghiera, quale inginocchiarsi per devozione ed amore di Cristo morto per noi, non sarebbe meglio che stare bassi, non farebbe volare più in alto il cuore di quei bambini? Stiamo bassi!!
Settima stazione: Padre Nostro e scambio della pace.
Qui mi perdoni non ce l’ho fatta più e mia moglie pur stringendomi il braccio con forza che non le riconoscevo sono sbottato!!
Passi il Padre Nostro mano nella mano, che ti mette in un profondo imbarazzo perché tu che la mano non la dai e vieni guardato male, come se interrompessi la catena del medium e quindi la preghiera non vale. Ma dove è scritto che bisogna darsi la mano, guardare al cielo con i palmi rivolti a Dio come tanti emulacri del sacerdote? Eccellenza me lo può dire Lei io non lo so.
Ma, dicevo,
passi questo, ma lo scambio della pace è stato l’apoteosi del marasma all’ennesima potenza.
Quando il prete ha dato il via si sono visti centometristi scattare per dare la pace a quello che era nella parte opposta della chiesa, gente disperata perché non era riuscita a dare la pace a tutti, proprio tutti. Mi scusi ma si vince un premio se stringi più di dieci mani? E’ educativo per i cristiani, non solo i bambini, che si crei una caciara da mercato del pesce; ed il raccoglimento, la preghiera per Gesù lasciato da solo lì sull’altare (la tavolata da tigelle ieri) che si è immolato per la tua salvezza?
In questa liturgia che io non conosco, Eccellenza conta l’uomo: l’uomo al centro del mistero, un uomo che si chiama Cristo che ama ci vuole bene ci insegna ma un uomo!
Eccellenza faccia un po’ di catechismo ai suoi preti e specialmente a don Paolo.
Al centro c’è Cristo: vero uomo ma vero Dio, che ci salva in virtù della Sua fedeltà al Suo progetto. In Lui vero Dio siamo salvi. Come uomo, io non mi salvo se mi affido all’uomo che nasce peccatore, mi salvo perché mi affido a Cristo che ha esaltato la natura umana ed ha preso il mio peccato su di sè scusi sto facendo catechismo al mio vescovo, ma lei queste cose le sa benissimo e scuserà l’imprecisione di una sua pecorella, che però a catechismo ci va ancora in parrocchia come dice il Papa: formazione permanente, ma da buoni maestri aggiungerei io).
Ottava stazione: distribuzione della comunione
Abbiamo inventato il self service. Ora non commento il fatto che a distribuire la comunione ci fossero oltre al prete, due zelanti signore di cui una di colore, capisco che fa tutto molto politically correct ed avanti, però mi stupisce che in una comunità così viva non ci sia un diacono, un accolito, un lettore, oltre piissime donne: il mio parroco direbbe che è un bene però....... lasciamo perdere.
Mi soffermo sul fatto che don Paolo ci ha ben spiegato che siccome la comunione la si fa sotto le due specie, se la ricevi in bocca ci pensa lui, se la ricevi in mano ci pensi tu a fare la "zuppetta" nel calice. BINGO!
Mi resta da fare rilevare che i bambini alla loro prima comunione hanno ricevuto il corpo ed il sangue di Cristo seduti (maleducazione) e quindi non potendo avere atteggiamenti di adorazione prima e di ringraziamento dopo, diversi cosa hanno fatto? Quello che avremmo fatto tutti; una bella chiacchierata su quanto vino hai bevuto con sgomitate e sorrisetti, come riferitomi da mio nipote. BINGO!
Arriviamo alla fine e, come lei sa per dare il segno della assenza dell’eucarestia per potersi concentrare sul mistero della croce, processionalmente si porta il Santissimo nel sepolcro e lo si adora lì. NO
Prima ci sorbiamo un polpettone di fotografie dei bimbi (l’uomo al centro ) condito con canti a palla e cembali sonori poi il prete da solo prende il Santissimo e..................lo mette nel tabernacolo incensandolo da solo (mi ha stupito che in una chiesa così avanti nemmeno un ministro
, un chierichetto niente a servire Gesù alla mensa forse sempre per stare bassi ). Poi finito tutto.
Fatto questo mia moglie mi guarda e mi dice: “Non ha nemmeno dato la benedizione finale mah“, mi scappa da ridere, è l’unica cosa giusta, fatta al momento giusto diversa dal solito e….non l’ha spiegata, così la gente non ha capito il messaggio della liturgia del triduo che dura 3 giorni iniziando il giovedì e finendo la veglia di Pasqua.
Dopo un ora e cinquantacinque minuti (e poi dicono che la messa nella mia parrocchia è lunga), forse trenta secondi per spiegarlo poteva spenderli don Paolo.
Sono arrivato alla fine della mia via crucis del giovedì santo 2011 ed anche alla fine della mia lettera che spero lei abbia letto integralmente.
Mi creda eccellenza, la mia prima reazione è stata quella di scriverle una lettera il più cattiva possibile, ma poi credo che lo Spirito Santo mi abbia illuminato e fatto scrivere in maniera ironica quelle sensazioni di sconfitta e rabbia che ho provato.
Perché se io esco dalla mia parrocchia e dalle Sue celebrazioni in Duomo trovo un’altra liturgia fatta su misura del prete locale?
Perché se vado ad un battesimo a Gesù Redentore trovo una chiesa che mi sembra una chiesa protestante ed un rito adattato che prevede la transumanza dell’assemblea così vedi meglio (questa però gliela risparmio ).
Perché non esiste un autorità che faccia smettere certi scempi?
Ieri sera discutendo con mio fratello di questo, lui mi diceva, e solo a questo non ho saputo rispondere, che se ai sacerdoti permettono di fare questo fa bene a farlo.
Ha ragione!!!!!!
Ma il peso e la responsabilità del comando va esercitata e, mi scusi se glielo dico, non centra niente la carità cristiana quando un prete stravolge taglia adatta e sbaglia il messaggio della liturgia.
Se sbaglia il pastore, sbagliano le pecore.
Lei è il pastore corregga con amore con la dolcezza che le appartiene caratterialmente, ma corregga e fermamente perché se no le pecore si smarriscono soprattutto passa un messaggio che non è cristiano cattolico: ti salvi con le tue opere
, se togli la mafia da Scampia (ieri alla BVA in tutta la chiesa c’era una mostra fotografica su Scampia ed i volti dei suoi ragazzi; bella ma adatta al salone parrocchiale, non a coprire la via Crucis il venerdì santo) se fai la pace se togli le guerre (non sto dicendo a caso, cito a braccio alcuni pezzi di don Paolo) .
Ti salvi se porti Gesù nel tuo cuore, nel cuore degli altri, perché Cristo trasforma e ti fa amare i tuoi nemici e toglie la guerra.
Bene eccellenza scusi per queste tante parole, ma Lei ieri era a celebrare un rito del Giovedì santo sicuramente nei canoni, alla prima comunione alla BVA c’ero io e da oggi anche lei, spero che possa fare qualcosa perché il capo della chiesa deve sapere cosa fanno le sue membra.
Con rispetto ed affetto cordiali saluti ed una buona Pasqua.

Modena 22 Aprile 2011

S. P.

P.S. Io non ho la presunzione di essere nel giusto, ma mi sono rivolto a Lei perché possa, eventualmente riuscisse a trovarne il tempo, darmi conforto sulle mie convinzioni o correggermi come è giusto che sia. Grazie per ora"

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