di Andrea Tornielli, da Vatican Insider del 11.01.2012
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Quelli di gennaio sono anche giorni decisivi per la nomina del nuovo patriarca di Venezia, il successore del cardinale Angelo Scola, trasferito per volere di Benedetto XVI a Milano lo scorso giugno. Dopo mesi di assoluto silenzio, ai primi di dicembre si è finalmente messa in moto la macchina delle consultazioni tra i vescovi e i cardinali per individuare il nuovo pastore di Venezia, uno dei tre patriarchi della Chiesa latina (insieme a quello di Lisbona e di Gerusalemme). I candidati considerati favoriti sono il vescovo di La Spezia, il genovese Francesco Moraglia (che gode dell’appoggio di molti cardinali italiani) e l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, originario di Treviso. Molto più defilate [Dio lo volesse! n.d.r.] le candidature del vescovo di Terni, Vincenzo Paglia, e dell’arcivescovo di Chieti, Bruno Forte.
Tre i possibili outsider: il vescovo di Trieste Gianpaolo Crepaldi, il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio e il cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro. Nell’ipotesi, considerata al momento poco probabile, che a Venezia sia inviato quest’ultimo, si libererebbe l’arcipretura della basilica vaticana, che potrebbe essere assunta dal cardinale Tarcisio Bertone, il quale assommerebbe in sé tre cariche – quella di Segretario di Stato, quella di camerlengo e quella di arciprete – come già avvenne per il cardinale Eugenio Pacelli, poi divenuto Pio XII.
A quanto pare, la nomina del nuovo pastore veneziano non seguirà l’iter tradizionale della plenaria della congregazione dei vescovi, ma le candidature saranno esaminate da un gruppo più ristretto, come spesso accade per le nomine italiane."
Di Andrea Tornielli
Quelli di gennaio sono anche giorni decisivi per la nomina del nuovo patriarca di Venezia, il successore del cardinale Angelo Scola, trasferito per volere di Benedetto XVI a Milano lo scorso giugno. Dopo mesi di assoluto silenzio, ai primi di dicembre si è finalmente messa in moto la macchina delle consultazioni tra i vescovi e i cardinali per individuare il nuovo pastore di Venezia, uno dei tre patriarchi della Chiesa latina (insieme a quello di Lisbona e di Gerusalemme). I candidati considerati favoriti sono il vescovo di La Spezia, il genovese Francesco Moraglia (che gode dell’appoggio di molti cardinali italiani) e l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, originario di Treviso. Molto più defilate [Dio lo volesse! n.d.r.] le candidature del vescovo di Terni, Vincenzo Paglia, e dell’arcivescovo di Chieti, Bruno Forte.
Tre i possibili outsider: il vescovo di Trieste Gianpaolo Crepaldi, il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio e il cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro. Nell’ipotesi, considerata al momento poco probabile, che a Venezia sia inviato quest’ultimo, si libererebbe l’arcipretura della basilica vaticana, che potrebbe essere assunta dal cardinale Tarcisio Bertone, il quale assommerebbe in sé tre cariche – quella di Segretario di Stato, quella di camerlengo e quella di arciprete – come già avvenne per il cardinale Eugenio Pacelli, poi divenuto Pio XII.
A quanto pare, la nomina del nuovo pastore veneziano non seguirà l’iter tradizionale della plenaria della congregazione dei vescovi, ma le candidature saranno esaminate da un gruppo più ristretto, come spesso accade per le nomine italiane."
Di Andrea Tornielli
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