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mercoledì 23 novembre 2011

Macerata : il coro dei Francescani dell’Immacolata ha cantato per la festa della Madonna della Salute






Il 21 novembre di ogni anno a Macerata, nel centro storico, c’è la festa più importante e popolare della città.
Nella chiesa di San Giorgio in quel giorno si festeggia la festa della Madonna della Salute di cui si venera l’artistico quadro , attribuito al pittore Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato, portato dal Pievano da Venezia nell’anno giubilare 1600 e posto nella nicchia dietro l’altar maggiore fra due angeli adoranti.
Particolare plauso da tributato all'infaticabile Parroco don Giovanni Ilari che ha mantenuto intatta la devozione alla Madonna della Salute.
Fin dal mattino si svolge un pellegrinaggio continuo di fedeli che vanno a pregare davanti alla veneratissima Immagine che è circondata da numerosi ex voto.
La Messa più importante della festa, nel pomeriggio, è stata celebrata quest’anno dal Vescovo di Fabriano-Matelica S.E.R. Mons. Giancarlo Vecerrica, originario della Diocesi di Macerata "abbellita", come poi ha sottolineato il Vescovo, dal Coro dei Francescani dell’Immacolata, formato da una trentina di giovani frati del convento di Sassoferrato e diretto dal Maestro Padre Giovanni Maria Manelli FI che ha eseguito scelti mottetti della polifonia classica a 3 – 4 voci pari e la Missa VIII in Canto Gregoriano.
Prima della S.Messa i frati hanno guidato la recita del Santo Rosario cantando il Salve Regina e le Litanie Lauretane, intercalate con i bravi fedeli che ancora ricordano le invocazioni in latino.
Quasi tutti Direttori di coro si lamentano per la mancanza di voci maschili nelle formazioni corali : a chi non piacerebbe dirigere un coro così ?
I giovani frati hanno dato ancora una volta testimonianza di fede e di devozione mariana attraverso il canto della tradizione della Chiesa .
Per questo alla fine della Messa, prima della benedizione finale, il Vescovo Mons. Vecerrica li ha espressamente ringraziati e benedetti.
Durante il percorso, a piedi ( il centro storico era chiuso al traffico) i frati sono stati salutati da diversi passanti che, incuriositi, hanno chiesto spiegazioni sul loro abito e sull’Ordine a cui appartengono.
AVE MARIA
A.C.

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