Un Grazie di cuore al nostro giovane lettore che ci ha voluto donare queste sue considerazioni personali, che son spunto di riflessione per ognuno di noi.
Mi ero promesso (e a qualcuno avevo promesso, a mia volta) di prendere appunti una volta giunto a Madrid in occasione della JMJ. Quegli appunti li ho presi, magari non sono precisi, magari non mi saranno affatto utili: infatti ho deciso quasi subito di accantonarli, almeno per ora. Onestamente pensavo di farlo già mentre li prendevo, ma dovevo ancora capire se ciò che mi passava per la testa meritava di scalzarli.
Fatto sta che mi ero preparato (o pensavo di esserlo): sapevo che ciò che avrei visto in quei giorni avrebbe potuto lasciato il segno, ma nutrivo la speranza di essere smentito. Chissà, forse un gesto, una parola all’ultimo momento avrebbe di colpo rivoltato le mie conclusioni, o meglio le mie constatazioni.
Tutte questo per dire cosa? Con buona probabilità niente, assolutamente niente di nuovo sotto il sole ma, come ho detto confidavo di scorgere almeno un piccolo raggio che mantenesse vive le mie speranze. Beh, non è successo.
A Madrid ci sono andato con la mia diocesi, accompagnato da cinque sacerdoti, uno dei quali è tutt’ora il mio vice parroco, gli altri, un padre canossiano, un filippino, l’incaricato della Pastorale Giovanile Diocesana (PGD, viva gli acronimi!) e un altro giovane prete che ricopre non so bene quale incarico nel seminario diocesano (o meglio, lo so, ma francamente non capisco in cosa consista). Insieme a loro, oltre a noi “semplici” partecipanti (o pellegrini, che dir si voglia), c’erano tre seminaristi. In tutto eravamo 35, poca cosa rispetto al seguito di giovani relativamente buono che la PGD riesce ad avere nelle sua attività.
Della JMJ porto tutto sommato un bel ricordo, niente di sconvolgente, sia chiaro, ma per quello che ho potuto vedere la direzione che sta cercando di imprimere il Santo Padre è quella giusta. La strada è sicuramente ancora lunga, ma pian piano la spettacolarizzazione di wojtiliana memoria viene smontata pezzo per pezzo. Credo che le immagini dell’Adorazione Eucaristica della Veglia saranno difficili da dimenticare.
A questo punto (spero) sia chiaro che ciò che mi ha fatto ritornare con l’amaro in bocca (e mi ha anche fatto propendere per decisioni drastiche) non è stata Madrid, ma sono stati gli accompagnatori e più in generale coloro che dovevano guidarci (in tutti i sensi), coloro che dovevano aiutarci a gustare appieno il significato delle catechesi, della Via Crucis, dei gesti, delle parole e, perché no?, delle scelte di Benedetto XVI (perché non si può essere la “juventud del Papa” senza conoscerne e condividerne le idee e i propositi che stanno alla base dei suoi gesti, delle sue parole e delle sue scelte), coloro che alla fin fine dovevano dare l’esempio, così come sono chiamati a farlo nelle loro comunità, in qualità di pastori (o futuri tali), coloro che avrebbero probabilmente dovuto progettare il “soggiorno” con un taglio un po’ più spirituale e meno turistico, coloro che, altrettanto probabilmente, hanno forse dato prova della stessa mediocrità che dimostrano quotidianamente, solo amplificata dalle proporzioni “mondiali”.
Confesso che è stato difficile assistere a certe scene e ascoltare certe prolusioni senza essere pervasi dalla tentazione di sguainare la spada e colpire il malcapitato Malco di turno.
Avrei voluto dare di matto quando sentivo i nostri preti chiamarsi allegramente per nome con ostentata nonchalance, come se gli appellativi don e padre li avessero lasciati tra i muri delle loro sagrestie, come fossero una casula o una tunica.
Avrei voluto dare di matto quando li ho visti vestirsi con una sciatteria tale che nemmeno un adolescente al suo primo campo scuola (tanto che il card. Bagnasco, all’ultima catechesi delle tre previste, mi ha scambiato per un prete solo perché portavo il crocefisso della JMJ).
Avrei voluto dare di matto quando i seminaristi continuavano imperterriti e senza nessuna vergogna a stuzzicarsi, a dimenarsi e ad agitarsi come bambini della scuola materna.
Avrei voluto dare di matto quando, in corriera, dopo essersi menati per diversi minuti e non senza aver suscitato un minimo di stupore nei presenti, hanno tirato fuori il loro bel volumetto personale (e personalizzato) per la recita della Liturgia delle Ore e, memori delle recenti gesta, riuscivano a malapena a trattenere le risa mentre salmodiavano.
Avrei voluto dare di matto ogni qualvolta quegli stessi seminaristi si sono mostrati in atteggiamenti equivoci, effeminati, al punto da suscitare più di qualche sospetto (due di loro si sono pure teneramente addormentati abbracciati), dimenticando di essere lo specchio del seminario e di dover essere da esempio per tutti i giovani che discernono una Vocazione.
Avrei voluto dare di matto quando, in macchina con uno di loro, questi mi istruiva su come il sacerdote fosse solamente un primus inter pares, che il suo fosse solo un primato di servizio (manco fossimo negli anni ’70 in piena furia iconoclasta post conciliare) e che il Motu Proprio Summorum Pontificum era un “problema” che per fortuna (!) non toccava la nostra diocesi.
Avrei voluto dare di matto quando quel padre canossiano mi ha ripreso dopo essermi azzardato a manifestare apertamente il mio apprezzamento per la catechesi del card. Bagnasco, colpevole di aver ribadito la dottrina cattolica sul significato eminentemente sacrificale della Santa Messa e soprattutto colpevole di aver detto a chiare lettere che la partecipazione attiva che il Concilio Vaticano II voleva promuovere non è quel movimentismo sfrenato, quell’attivismo becero legato solo all’esteriorità che tanti laici professano e tanti preti impongono (peccato che queste parole siano state pronunciate dal cardinale “a braccio”, rispondendo alla domanda di un giovane che chiedeva come non scadere nella routine nell’accostarsi alla Santa Messa, e quindi non risultino nel testo della catechesi disponibile sul sito dell’Arcidiocesi di Genova).
Avrei voluto dare di matto quando lo stesso padre canossiano ha avuto l’ardire di sminuire l’invito a comunicarsi quanto prima presso una delle numerose chiese di Madrid, (non ci era stato possibile farlo a causa della bufera che aveva profanato le cappelline del Santissimo) perché anche la Comunione Spirituale “ha la sua importanza”, perlopiù mentre leggevo le pagine di Iota Unum in cui Romano Amerio parla della confusione tra Presenza Morale e Presenza Reale…
Avrei voluto dare di matto quando l’incaricato della PGD ha dichiarato che la liturgia è l’ultima delle sue preoccupazioni, considerate tutte le incombenze del suo particolare servizio che quindi la superano per importanza, ribadendo come la liturgia sia “culmine della vita e della missione della Chiesa”, ma omettendo volutamente come questa sia prima di tutto “fonte”.
Insomma, avrei voluto dare di matto più di una volta nel corso di quella settimana e probabilmente avrei dovuto. In alcune circostanze ho cercato di essere fermo, risoluto, e ho detto ciò che pensavo senza esimermi dal giusto servizio alla Verità, senza intenti polemici; in altre sono rimasto prudentemente (o colpevolmente) in silenzio.
Di fronte alla bassezza morale e alla pressoché totale assenza di virtù dei miei accompagnatori sono rimasto atterrito (salvo solo il mio vice parroco perché so non essere completamente sordo a certi temi e a certe critiche e so essere prodigo in pratiche come digiuni e Adorazioni Eucaristiche, anche se non gli perdono di rimanere troppo spesso in silenzio). Come già detto, avevo il sentore di ciò in cui mi sarei potuto imbattere ma non ne immaginavo la portata.
Custos, quid de nocte? Sentinella, quanto resta della notte? Ma a chi porre questa domanda se anche le sentinelle dormono o, anche se avvistano qualcosa, non danno l’allarme?
So che non ho scoperto niente di nuovo, so che la situazione cambierà ma certamente non in tempi brevi (il Cuore Immacolato di Maria alla fine trionferà), so anche che non sarà la prima volta in cui mi imbatterò in situazioni simili, ma a distanza di un mese la delusione è ancora molto forte. Leggo ogni giorni di vescovi e preti disubbidienti in giro per il mondo, ma toccare con mano la naturalezza con la quale persistono nella loro protervia riesce quasi a rendermi inerme. Appunto, quasi.
S.V.
Mi ero promesso (e a qualcuno avevo promesso, a mia volta) di prendere appunti una volta giunto a Madrid in occasione della JMJ. Quegli appunti li ho presi, magari non sono precisi, magari non mi saranno affatto utili: infatti ho deciso quasi subito di accantonarli, almeno per ora. Onestamente pensavo di farlo già mentre li prendevo, ma dovevo ancora capire se ciò che mi passava per la testa meritava di scalzarli.
Fatto sta che mi ero preparato (o pensavo di esserlo): sapevo che ciò che avrei visto in quei giorni avrebbe potuto lasciato il segno, ma nutrivo la speranza di essere smentito. Chissà, forse un gesto, una parola all’ultimo momento avrebbe di colpo rivoltato le mie conclusioni, o meglio le mie constatazioni.
Tutte questo per dire cosa? Con buona probabilità niente, assolutamente niente di nuovo sotto il sole ma, come ho detto confidavo di scorgere almeno un piccolo raggio che mantenesse vive le mie speranze. Beh, non è successo.
A Madrid ci sono andato con la mia diocesi, accompagnato da cinque sacerdoti, uno dei quali è tutt’ora il mio vice parroco, gli altri, un padre canossiano, un filippino, l’incaricato della Pastorale Giovanile Diocesana (PGD, viva gli acronimi!) e un altro giovane prete che ricopre non so bene quale incarico nel seminario diocesano (o meglio, lo so, ma francamente non capisco in cosa consista). Insieme a loro, oltre a noi “semplici” partecipanti (o pellegrini, che dir si voglia), c’erano tre seminaristi. In tutto eravamo 35, poca cosa rispetto al seguito di giovani relativamente buono che la PGD riesce ad avere nelle sua attività.
Della JMJ porto tutto sommato un bel ricordo, niente di sconvolgente, sia chiaro, ma per quello che ho potuto vedere la direzione che sta cercando di imprimere il Santo Padre è quella giusta. La strada è sicuramente ancora lunga, ma pian piano la spettacolarizzazione di wojtiliana memoria viene smontata pezzo per pezzo. Credo che le immagini dell’Adorazione Eucaristica della Veglia saranno difficili da dimenticare.
A questo punto (spero) sia chiaro che ciò che mi ha fatto ritornare con l’amaro in bocca (e mi ha anche fatto propendere per decisioni drastiche) non è stata Madrid, ma sono stati gli accompagnatori e più in generale coloro che dovevano guidarci (in tutti i sensi), coloro che dovevano aiutarci a gustare appieno il significato delle catechesi, della Via Crucis, dei gesti, delle parole e, perché no?, delle scelte di Benedetto XVI (perché non si può essere la “juventud del Papa” senza conoscerne e condividerne le idee e i propositi che stanno alla base dei suoi gesti, delle sue parole e delle sue scelte), coloro che alla fin fine dovevano dare l’esempio, così come sono chiamati a farlo nelle loro comunità, in qualità di pastori (o futuri tali), coloro che avrebbero probabilmente dovuto progettare il “soggiorno” con un taglio un po’ più spirituale e meno turistico, coloro che, altrettanto probabilmente, hanno forse dato prova della stessa mediocrità che dimostrano quotidianamente, solo amplificata dalle proporzioni “mondiali”.
Confesso che è stato difficile assistere a certe scene e ascoltare certe prolusioni senza essere pervasi dalla tentazione di sguainare la spada e colpire il malcapitato Malco di turno.
Avrei voluto dare di matto quando sentivo i nostri preti chiamarsi allegramente per nome con ostentata nonchalance, come se gli appellativi don e padre li avessero lasciati tra i muri delle loro sagrestie, come fossero una casula o una tunica.
Avrei voluto dare di matto quando li ho visti vestirsi con una sciatteria tale che nemmeno un adolescente al suo primo campo scuola (tanto che il card. Bagnasco, all’ultima catechesi delle tre previste, mi ha scambiato per un prete solo perché portavo il crocefisso della JMJ).
Avrei voluto dare di matto quando i seminaristi continuavano imperterriti e senza nessuna vergogna a stuzzicarsi, a dimenarsi e ad agitarsi come bambini della scuola materna.
Avrei voluto dare di matto quando, in corriera, dopo essersi menati per diversi minuti e non senza aver suscitato un minimo di stupore nei presenti, hanno tirato fuori il loro bel volumetto personale (e personalizzato) per la recita della Liturgia delle Ore e, memori delle recenti gesta, riuscivano a malapena a trattenere le risa mentre salmodiavano.
Avrei voluto dare di matto ogni qualvolta quegli stessi seminaristi si sono mostrati in atteggiamenti equivoci, effeminati, al punto da suscitare più di qualche sospetto (due di loro si sono pure teneramente addormentati abbracciati), dimenticando di essere lo specchio del seminario e di dover essere da esempio per tutti i giovani che discernono una Vocazione.
Avrei voluto dare di matto quando, in macchina con uno di loro, questi mi istruiva su come il sacerdote fosse solamente un primus inter pares, che il suo fosse solo un primato di servizio (manco fossimo negli anni ’70 in piena furia iconoclasta post conciliare) e che il Motu Proprio Summorum Pontificum era un “problema” che per fortuna (!) non toccava la nostra diocesi.
Avrei voluto dare di matto quando quel padre canossiano mi ha ripreso dopo essermi azzardato a manifestare apertamente il mio apprezzamento per la catechesi del card. Bagnasco, colpevole di aver ribadito la dottrina cattolica sul significato eminentemente sacrificale della Santa Messa e soprattutto colpevole di aver detto a chiare lettere che la partecipazione attiva che il Concilio Vaticano II voleva promuovere non è quel movimentismo sfrenato, quell’attivismo becero legato solo all’esteriorità che tanti laici professano e tanti preti impongono (peccato che queste parole siano state pronunciate dal cardinale “a braccio”, rispondendo alla domanda di un giovane che chiedeva come non scadere nella routine nell’accostarsi alla Santa Messa, e quindi non risultino nel testo della catechesi disponibile sul sito dell’Arcidiocesi di Genova).
Avrei voluto dare di matto quando lo stesso padre canossiano ha avuto l’ardire di sminuire l’invito a comunicarsi quanto prima presso una delle numerose chiese di Madrid, (non ci era stato possibile farlo a causa della bufera che aveva profanato le cappelline del Santissimo) perché anche la Comunione Spirituale “ha la sua importanza”, perlopiù mentre leggevo le pagine di Iota Unum in cui Romano Amerio parla della confusione tra Presenza Morale e Presenza Reale…
Avrei voluto dare di matto quando l’incaricato della PGD ha dichiarato che la liturgia è l’ultima delle sue preoccupazioni, considerate tutte le incombenze del suo particolare servizio che quindi la superano per importanza, ribadendo come la liturgia sia “culmine della vita e della missione della Chiesa”, ma omettendo volutamente come questa sia prima di tutto “fonte”.
Insomma, avrei voluto dare di matto più di una volta nel corso di quella settimana e probabilmente avrei dovuto. In alcune circostanze ho cercato di essere fermo, risoluto, e ho detto ciò che pensavo senza esimermi dal giusto servizio alla Verità, senza intenti polemici; in altre sono rimasto prudentemente (o colpevolmente) in silenzio.
Di fronte alla bassezza morale e alla pressoché totale assenza di virtù dei miei accompagnatori sono rimasto atterrito (salvo solo il mio vice parroco perché so non essere completamente sordo a certi temi e a certe critiche e so essere prodigo in pratiche come digiuni e Adorazioni Eucaristiche, anche se non gli perdono di rimanere troppo spesso in silenzio). Come già detto, avevo il sentore di ciò in cui mi sarei potuto imbattere ma non ne immaginavo la portata.
Custos, quid de nocte? Sentinella, quanto resta della notte? Ma a chi porre questa domanda se anche le sentinelle dormono o, anche se avvistano qualcosa, non danno l’allarme?
So che non ho scoperto niente di nuovo, so che la situazione cambierà ma certamente non in tempi brevi (il Cuore Immacolato di Maria alla fine trionferà), so anche che non sarà la prima volta in cui mi imbatterò in situazioni simili, ma a distanza di un mese la delusione è ancora molto forte. Leggo ogni giorni di vescovi e preti disubbidienti in giro per il mondo, ma toccare con mano la naturalezza con la quale persistono nella loro protervia riesce quasi a rendermi inerme. Appunto, quasi.
S.V.
Agghiacciante!
RispondiEliminaAbbastanza...
RispondiEliminaCoraggio non praevalebunt ... Io sarò con voi fino alla fine de mondo. Preghiamo Dio che ci risparmi i peccati, le blasfemie e le irriverenze degli uomini di Chiesa.
RispondiEliminaCi vorrà proprio uno tsunami o un terremoto o tutti e due insieme per spazzare via tutta la spazzatura che inquina le anime dei fedeli per via di questi cattivi esempi che io non posso chiamare ecclesiastici cattolici! Cosa sono andati a fare alla GMG? Ippocriti! >:o >:o >:o >:o >:o >:o >:o
RispondiEliminaPenso che il 90% dei giovani abbia avuto questa esperienza che è la normalità...certo il nostro amico ha notato queste "storture" perché ha una sensibilità diversa, legata all tradizione, ma per centinaia di migliaia di giovani questa è la Chiesa di tutti i giorni...purtroppo!
RispondiEliminaDalle istituzione diocesane è bene tenersi alla larga se non si vuole perdere la fede. Io bazzicandole l'ho quasi persa vent'anni fa, e mi ci sono voluti sedici anni per rimettermi un po' in sesto (nel 2007, e non è una data casuale).
RispondiEliminaSì, purtroppo!
RispondiEliminaCirca i silenzi del viceparroco, che a quanto pare è l' unico che si salva, può essere una tattica, quando c' è già l' esempio dato e la preghiera per chi è fuori strada.
RispondiEliminaIl parlare a volte non serve a nulla perchè si è inascoltati ed irrisi, ma di fronte a casi più ostinati diventa un dovere ( ammonire i peccatori, recita una selle sette opere di misericordia spirituale ).
Che dire.... a leggere quegli appunti mi son venute le lacrime agli occhi.
RispondiElimina...dal ridere ?
RispondiEliminapurtroppo è l amara verità ,condivido quello che scrive questo "giovane"
RispondiEliminaL'amico che ha redatto queste belle parole ha visto due seminaristi teneramente abbracciarsi per dormire; ringrazi Iddio di non aver visto altro.......che pure c'è in ogni GMG. Dico solo che alla GMG del 2005 in aereo (io dovetti partire da solo con un giorno di ritardo perchè non m'ero accorto d'aver la carta d'identità scaduta) incontrai altri due giovani; chiesi loro per qual motivo andassero in Germania e mi risposero: "per cuccare"!!! Come?, risposi io. E replicarono: si si, alle GMG si cucca di brutto............. Dopo ogni GMG si trovano più profilattici usati che ad un "party dell'amore".
RispondiEliminaSancte Michael Archangele defende nos in proelio.
<span><span>"(perché non si può essere la “juventud del Papa” senza conoscerne e condividerne le idee e i propositi che stanno alla base dei suoi gesti, delle sue parole e delle sue scelte),
RispondiEliminaQuanto hai ragione! Quanti di quei giovani, che gridavano quello "slogan" sorridenti, nel concreto della pratica della loro fede prenderanno il Papa come esempio, quanti ne conoscono il Magistero, quanti studieranno e mediteranno le sue omelie, i suoi messaggi, quando e come la "juventud del Papa" farà seguire alle parole la coerenza dei fatti? Ma anche volesse farlo, ne avrebbe la possibilità? Quanti avranno voglia di farlo ma saranno rapidamente ripresi in mano da chi dell`esempio del Papa se ne infischia, anzi lo schernisce, del suo Magistero, quando lo legge, conserva solo ciò che potrà strumentalizzare, e, nelle loro parrocchie, quanti giovani, quando vorranno riferirsi al Papa, saranno rintuzzati se non ridicolizzati?</span>
</span>
Caro giovane, coraggio e fiducia! Il vento sta cambiando! Nel mio seminario diocesano (novus ordo) - della cui responsabilità sono stato investito a soli 37 anni! - già, a pochi giorni dall'apertura dell'anno formativo, sono chiaramente visibili i primi segni di cambiamento: croce sull'altare, scuola di canto gregoriano, scuola d'organo, veste talare ai pontificali, campanelli a messa, devozione mariana, silenzio ignaziano... Preghiamo perché sempre più giovani siano attratti dal fascino del vero sacerdozio cattolico! Sarà un caso che improvvisamente il numero dei seminaristi sia cresciuto da 7 a 16 in un solo anno? Deo gratias!
RispondiEliminaSperiamo che le cose cambiano anche nel nostro seminario diocesano, caro rector. Ancora siamo nel pieno anno 68
RispondiEliminascrolla la terra dalle tue scarpe e vattenne dalla tua parrocchia . Spero che vicino casa tua ci sia qualche istitituto di formazione tradizionale .
RispondiEliminaForza e coraggio , non sei solo !!!!!
In un seminario, quasi deserto, hanno recentemente sfasciato la già sfasciata cappella perchè non essendo stata sfasciata del tutto era ancora troppo tradizionale.
RispondiEliminaSfascia che ti risfascia prima o poi chiuderanno anche per già glorioso seminario.
Buone nuove invece per quanto riguarda il Seminario Regionale che sta risorgendo grazie al nuovo Rettore.
<span>croce sull'altare, scuola di canto gregoriano, scuola d'organo, veste talare ai pontificali, campanelli a messa, devozione mariana, silenzio ignaziano. ...</span>
RispondiEliminaAvete visto? e che ci vuole?; Un crocifisso qua, una talare là: basta poco e le vocazioni raddoppiano. La crisi è finita.
amici francesi mi hanno confermato proprio ieri di aver assistito a momenti se non di "quasi orgia" di forte promiscuità a cielo aperto durante le nottate GMG 2011...
RispondiEliminaAnch'io ho vissuto l'esperienza della GMG, pur non così tragicamente come questo amico che ha scritto l'articolo... ho avuto però anch'io dei momenti in cui avrei voluto sfondare un muro a testate. L'unica cosa davvero esasperante è la suora che ci accompagnava (sempre vestita in borghese, o comunque senza velo), che quando le ho detto che mi piacciono la Messa in latino e i sacerdoti vestiti in abito talare mi ha preso per matto (non è uno scherzo!) e mi ha detto:"spero che tu ti converta!!". Il problema è che gli altri ragazzi la hanno presa molto in simpatia... =S
RispondiEliminaSancte Michael Archangele, defende nos in proelio!
Ecco Carradori, mi stupisco dunque del fatto che vi scandalizzate di questo sfasciare, perchè poi allo stesso tempo non vi scandalizzate se il Papa dice bene di Lutero anzi approvate, per una strana paura di contraddirlo, come se contraddire un errore non sia amare il Papa. Inutile stupirci di come vanno le cose nelle varie parrocchie e nei seminari, se poi giustifichiamo le cose tremende che ogni tanto scappano dalla bocca del Papa. E non è disprezzare il Papa dire ciò che è sotto gli occhi e le orecchie di tutti, anzi è soffrire proprio, perchè si ama il Papa e lo si vorrebbe sempre coerente con il suo mandato, che è quello di trasmettere ciò che è stato trasmesso a lui, la tradizione appunto, le Verità di Fede, per la salvezza delle anime. Comunaue sia se le cose non vanno bene nei seminari e nelle parrocchie, qualcuno avrà pur colpa, perchè se possono succedere e dirsi certe cose è perchè qualcosa non funziona dall'alto e si lascia fare. Il Papa è certamente ostacolato, ha certamente dei nemici interni, ma almeno certe corbellerie (riabilitazione di Lutero) potrebbe risparmiarcele, perchè c'è chi poi lo prende sul serio e si mette un quadro di Lutero vicino al Sacro Cuore.
RispondiEliminaLe GMG, dai tempi di GPII, hanno assunto anche una valenza mediatica, sono come le manifestazioni del sindacato (mi si permetta l'accostamento volutamente ironico, ma neanche tanto). Più si è e più si conta (1 milione secondo gli organizzatori, 200.000 secondo la Questura! Insomma, contiamoci per far vedere quanto "pesiamo". A volte un minimo serve, visto l'anticlericalismo e i nemici dei cattolici sempre in agguato.
RispondiEliminaPer questo motivo la mobilitazione è collettiva: più si è, meglio è, indipendentemente da un minimo di selezione delle motivazioni del singolo, o dei singoli gruppi.
Mi sorprende davvero e mi rende felice l'intervento del rettore del seminario! Deo Gratias!
Fino ad ora pareva invece che gli unici seminari non dico pieni, ma almeno "non vuoti", fossero quelli "Redemptoris Mater", che insomma...
Affidiamo i seminari, l'intera Chiesa, la Fede cattolica, i giovani, le parrocchie, i Sacerdoti, i religiosi, alla santa intercessione di S.Michele Arcangelo di cui oggi si fa memoria. Possa il Santo Condottiero, forte della Potenza Divina, rendere vane tutte le macchinazioni, le eresie, le apostasie, le disobbedienze che il diavolo architetta di continuo con i suoi servi contro la Gloria di Dio e del suo Regno.
RispondiEliminaS.Michele, prega per noi e per tutta la Chiesa !!
Tranquillo Alessandro, la suorina sarà probabilmente indottrinata da qualche cattivo maestro che conosciamo bene.
RispondiEliminaE poiché in fondo il timore è sempre quello, psicologicamente giustificato, ma assurdo per il resto, di "non essere accettati", di non riuscire ad instaurare il dialogo con i gggiovani, ecco che non avendo contenuti da trasmettere, si ha quell'atteggiamento da amiconi invece che da guida umana e spirituale.
Peraltro questo fatto è da tempo dibattuto anche nella scuola.
Il classico prof sessantottino o post, che faceva sempre l'amicone, ufficialmente per il suo afflato "democratico" e paritario, se non egualitario, ma in pratica lo faceva perché non era in grado di insegnare, ergo...
Il problema non è la GMG. Magari! La tragedia è che questo è il problema della Chiesa d'oggi.
RispondiEliminaC'é poco da ridere nel leggere certe cose. Forse dipende dalla sensibilità delle persone...
RispondiEliminapeggio: non solo non si scandalizza ma nel suo blog garantisce che questo papa é un "gigante della fede"
RispondiEliminaovviamente siamo tutti d'accordo: gigante della nuova fede luterano-cristiana.
http://traditiocatholica.blogspot.com/2011/09/benedetto-xvi-un-gigante-della-fede.html
guardi Welcome non le nascondo che io un po' me la rido perché in 25 anni di SPX non ho MAI visto un milionesimo di quello che questo giovane ha vissuto in 5 giorni.
RispondiEliminama é anche vero che i primi dieci anni ho pianto come lei a questo tipo di notizie...
non pensa che in certi casi il tacere è complicità? e che c'è un dovere positivo di professare la fede o riparare lo scandalo, specie per un sacerdote, e specie quando il cattivo esempio è pubblico?
RispondiEliminaGrazie per la pubblicità del blog : io non lo avrei mai osato farlo.
RispondiEliminaEvidentemente signor Hpoirot siamo anche "amici" su facebook...
Anche un'ex luterana, convertita alla <span>vera fede</span> cattolica grazie a Papa Benedetto XVI, ha scritto che questo Papa è un Gigante della fede !
ma scusate, se siamo già in profonda comunione con la fede luterana, come hanno detto Koch e il Papa, allora lei di QUALE specie di conversione sta parlando ?
RispondiEliminanon lo vede che i luterani non hanno più bisogno di tornare alla Chiesa cattolica, perchè <span>sono già considerati uniti con noi ?</span>
esattamente come ormai possono celebrare la nostra stessa Messa, che grazie a Paolo VI, Bbugnini e ai consultori protestanti, è stata trasformata in senso protestante ?
a che cosa si è convertita la sua amica ?
lei lo sa che conversione = ritorno sui propri passi, INVERTENDO il senso di marcia, proprio tornando LA', in quel punto da cui ci si era allontanati ?
RispondiEliminae allora, se la fede oggi si chiama e si qualifica come <span>catto-luterana,</span> di che CONVERSIONE vogliamo parlare ?
che sia catto-luterana ce lo mostra l'alberello piantato davanti alla Basilica di S. Paolo e la "fusione" delle due professioni di fede (!) sarà celebrata nel 2017, oscurando e seppellendo nelle coscienze il centenario della Maadonna di Fatima: sommo sfregio alla Madre di Diom, che i luterani NON VENERANO AFFATTO, sig. Carradori.
RispondiEliminacaro Andrea le nostre posizioni non sono proprio sovrapposte (to say the least) ma non ho mai dubitato un secondo della tua buona fede, allora per me si puo' essere amici virtuali anche senza essere d'accordo su tutto. il fatto é che tu mi vedi da un po' come un mostro-mangia-papi mentre ti assicuro non é per niente cosi'. noto che tu immagini troppe cose per esempio che io sia contrario per principio a un'accordo roma-spx, il che non é vero.
RispondiElimina<span></span>
comunque visto che tu hai capito tutto di cosa vuole fare questo "gigante della fede" spero non ti dispiaccia se ho preso la libertà di dire ai miei 4 figli che un mio amico virtuale che spieghera' loro un giorno quelle cose che io (saro' anche limitato) vedo come <span>gravissime</span> contraddizioni che minano la loro fede innocente. sai l'ultima cosa che volgio fare é educare i miei figli ...contro un papa!
che sia catto-luterana ce lo mostra l'alberello piantato davanti alla Basilica di S. Paolo e la "fusione" delle due professioni di fede (!) sarà celebrata nel 2017, oscurando e seppellendo nelle coscienze il centenario della Madonna di Fatima: sommo sfregio alla Madre di Dio, che i luterani NON VENERANO AFFATTO, sig. Carradori, aborrendo essi ogni culto dei Santi, cominciando da Maria SS.ma.
RispondiElimina<span>caro Andrea le nostre posizioni non sono proprio sovrapposte (to say the least) ma non ho mai dubitato un secondo della tua buona fede, allora per me si puo' essere amici virtuali anche senza essere d'accordo su tutto. il fatto é che tu mi vedi da un po' come un mostro-mangia-papi mentre ti assicuro non é per niente cosi'. noto che tu immagini troppe cose per esempio che io sia contrario per principio a un'accordo roma-spx, il che non é vero.
RispondiElimina<span></span>
comunque visto che tu hai capito tutto di cosa vuole fare questo "gigante della fede" spero non ti dispiaccia se ho preso la libertà di dire ai miei 4 figli che un mio amico virtuale che spieghera' loro un giorno quelle cose che io (saro' anche limitato) vedo come <span>gravissime</span> contraddizioni che minano la loro fede innocente. sai l'ultima cosa che volgio fare é educare i miei figli ...contro un papa ma oggi proprio non so da dove cominciare a spiegare loro l'eresia palese di Erfurt...
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<span><span>caro Andrea le nostre posizioni non sono proprio sovrapposte (to say the least) ma non ho mai dubitato della tua buona fede, allora (per me) si puo' essere amici virtuali anche senza essere d'accordo su tutto.
RispondiEliminail fatto é che tu mi vedi come un mostro-mangia-papi mentre non é cosi'. noto che tu immagini troppe cose per esempio che io sia assolutamente contrario e per principio a un'accordo roma-spx, il che non é vero.</span></span>
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comunque visto che tu hai capito tutto di cosa vuole fare questo "gigante della fede" spero non ti dispiaccia se ho preso la libertà di dire ai miei 4 figli che un mio amico virtuale spieghera' loro un giorno quelle cose che io (saro' anche limitato) vedo come <span>gravissime</span> contraddizioni che minano la loro fede innocente. L'ultima cosa che volgio fare é educare i miei figli contro un papa e oggi proprio non so da dove cominciare a spiegare loro l'eresia palese di Erfurt... non so proprio come uscirne.
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<span><span><span>caro Andrea le nostre posizioni non sono proprio sovrapposte (to say the least) ma non ho mai dubitato della tua buona fede, allora (per me) si puo' essere amici virtuali anche senza essere d'accordo su tutto.
RispondiEliminail fatto é che tu mi vedi come un mostro-mangia-papi mentre non é cosi'. noto che tu immagini troppe cose per esempio che io sia assolutamente contrario e per principio a un'accordo roma-spx, il che non é vero.</span></span>
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comunque visto che tu hai capito tutto di cosa vuole fare questo "gigante della fede" spero non ti dispiaccia se ho preso la libertà di dire ai miei 4 figli che un mio amico virtuale spieghera' loro un giorno quelle cose che io (saro' anche limitato) vedo come <span>gravissime</span> contraddizioni che minano la loro fede innocente. L'ultima cosa che volgio fare é educare i miei figli contro un papa e oggi proprio non so da dove cominciare a spiegare loro l'eresia palese di Erfurt... </span></span></span>
<span><span><span>ho sempre cercato di dare ai miei figli l'immagine di un papa gigante della fede perché non siano domani gli </span></span></span><span><span><span>eredi penalizzati </span></span></span><span><span><span>di questo periodo vuoto e confesso che oggi dopo l'ennesima sparata a zeo ...non so proprio come uscirne.
</span></span></span>
E cosa ci si aspetta da questi incontri che rivaleggiano con i concerti di musica rok satanica? Siano queste genti maledette, nemici di Cristo e della sua Chiesa, buoni solo a dar scandalo! Che la Santa Madre ci protegga!
RispondiEliminaSan Michele Arcangelo si aspetta però, oltre la potenza della preghiera, anche la potenza del nostro braccio contro satana ed i suoi servi. Uniamoci e contrastiamo la deriva modernista altrimenti saremo suoi complici! Ormai siamo amici di Lutero e dei suoi servi, per quanto ancora Nostro Signore pazienterà?
RispondiEliminapotevi risponderle "Ma si converta lei, che tutto sembra meno che una suora CATTOLICA. Al massimo un'aspirante vescovo anglicana"
RispondiEliminaNon ti preoccupare della simpatia degli altri ragazzi, ogni pecora va all'ovile che sente più consono. Leggiti Giovanni 10, ti illuminerà ;)
mi scusino signori, ma se voi dubitate che il depositum fidei sia salvo e la fede cattolica ancora integra (sia pur ferita senza ombra di dubbio) allora mi sa che gli eretici sono altri..
RispondiEliminami scusino, ma saprebbero dire anche chi sarebbero questi famosi testimoni oculari di tonnellate di preservativi ritrovati?
RispondiEliminaL'ultima volta che ne ho sentito parlare era in un forum dove lo dicevano dei ragazzi palesemente anticlericali..
xxxxxxx
RispondiEliminaAhimè, le testimonianze sono oggettive.
RispondiEliminaCaro giovane amico S.V., non so da quale diocesi scrivi, la situazione da te descritta è comune un po' a tutta l'Italia e non possiamo che prenderne atto. Posso però incoraggiarti a non perdere la speranza. La speranza siamo noi. Anche io e mio fratello gemello nei primi anni '80 abbiamo cantato inconsapevolmente l'alleluia delle lampadie e Osanna eh. Ma la nostra sensibilità, che già allora ci faceva capire che qualcosa non andava, ha finalmente trovato il suo sfogo, grazie a Benedetto XVI. Io adesso abitualmente frequento la S. Messa di sempre; e mio fratello invece, sacerdote, adesso è Rettore di un seminario vescovile. Alla faccia dei suoi superiori di una quindicina di anni fa, nel giro di pochi giorni ha fatto tornare quel seminaro da anonima caserma vagamente religiosa, a Seminario Cattolico. Anche se si tratta di un seminario NO, il nuovo rettore ha reintrodotto tutto ciiò che era stato spazzato via dalla furia iconoclasta del post concilio: campane, ceri, crocifisso al centro dell'altrae, veste talare, organo, sacrestia, immagini sacre, canto gregoriano, ecc.
RispondiEliminaMorale: caro giovane amico. Il futuro siamo noi. Il futuro è la tradizione. La tradizione è fede e speranza. Quei personaggi che tu hai descritto hanno le ore contate.
Coraggio, fratello. I cattivi esempi ti spronino a fare ancora meglio. Come seminarista ti domando scusa per lo scandalo che altri ti hanno dato. La colpa non è interemente loro. Non c'è chi forma per bene. Una preghiera per te e per il tuo cammino!
RispondiEliminail Depositum Fidei è salvo nelle mani , nell'anima e nell'insegnamento di chi lo custodisce fedelmente, e lo TRASMETTE ( => TRADITIO, da v. tradere= tramandare, consegnare) senza alterarlo nè mischiarlo, IMPASTARLO, includendo di tutto e di più, con le false dottrine di ogni provenienza, avallate dall'ET-ET, il nuovo verbo-ecumeniconciliare !
RispondiEliminaCaro Hpoirot, ho apprezzato il tuo pacato e garbato intervento.
RispondiEliminaCitando un vescovo in carica, altamente progressista, con il quale condivisi un pranzo , anch'io dico : " ho capito che anche tu ( il vescovo si riferiva a me) ami la chiesa anche se da un'angolatura diversa dalla mia".
Io effettivamente ti vedo come una specie di mostro-mangia-papi, e con te anche altri lettori spesso qui scriventi, e quello che mi intimorisce, non solo a me...) e una certa supponenza o spirito di superiorità che traspare da certi interventi di coloro che la pensano come te.
Prendi , ad esempio, l'ultimo/a "arrivato" su questo blog : " sn" che per convincerci che i luterani, secondo lei/lui, sarebbero già in comunione con l'odiata chiesa "conciliare" ha scritto una sequenza considerevole di interventi.
Chi sono questi intemerati scrittori alla "hpoirot" ? Dei cavalieri puri e senza macchia che si aggirano nei blog per purificare gli intereventi tutti coloro che si professano fedeli della chiesa , da essi, denifinta conciliare ?
L'infelicissima espressione di chiesa conciliare ripresa da citazioni disgraziatamente pronunciate da prelati ormai morti da un pezzo, giustifica la non conoscenza della verità, ad esempio la questione dei rapporti con la comunità ecclesiale luterana, o tante altre sciocchezze, che non appartengono alla realtà, ma che vengono puntualmente accreditate come vere della chiesa conciliare ?
Quando io dico a me stesso, provocatoriamente, di frequentare di più le parrocchie e le attività di volontariato cattolico , conscio perfettamente che non tutte sono nell'ortodossia di fede, lo faccio per impedire alla mia persona di crearsi una "chiesa personale" un gruppo aureo distaccato, una prigione dorata o una riserva per tradizionalisti doc.
Ho paura degli integralismi, abyssus, abyssum invocat, perchè accanto al garbato Hpoirot c'è il rischio che possano arrivare dei "terroristi" ,a cui non importa nulla del cattolicesimo e della Chiesa, che per l'insano istinto di devastare e di sfasciare la già sfasciata chiesa menano colpi qua e là... Non c'è nulla di cristiano quando non c'è carità e amore soprattutto verso il clero, la schiera dei consacrati che, bene o male, hanno lasciato tutto per dedikcarsi a Dio ( v.documento allegato sotto) . Ora debbio assolutamente tornare a scuola. Ti saluto e ti auguro una buona giornata. In unione di preghiera.
<span>Caro Hpoirot, ho apprezzato il tuo pacato e garbato intervento.
RispondiEliminaCitando un vescovo in carica, altamente progressista, con il quale condivisi un pranzo , anch'io dico : " ho capito che anche tu ( il vescovo si riferiva a me) ami la chiesa anche se da un'angolatura diversa dalla mia".
E' vero che io ti vedo come una specie di mostro-mangia-papi, non solo te ma vedo in quel modo anche altri lettori spesso qui scriventi. Quello che mi intimorisce è la supponenza o lo spirito di superiorità che traspare da certi interventi di coloro che la pensano come te.
Prendi , ad esempio, l'ultimo/a "arrivato" su questo blog : " sn" che per convincerci che i luterani, secondo lei/lui, sarebbero già in comunione con l'odiata chiesa "conciliare" ha scritto una sequenza considerevole di interventi.
Chi sono questi intemerati scrittori alla "hpoirot" ? Dei cavalieri con il cappuccio, come i fratelli delle organizzazioni segrete e/o illuministe, puri e senza macchia che si aggirano nei blog per purificare gli intereventi tutti coloro che si professano fedeli della chiesa , da essi, definita conciliare ?
L'infelicissima espressione di chiesa conciliare, ripresa da citazioni disgraziatamente pronunciate da prelati ormai morti da un pezzo, giustifica la non conoscenza della verità, ad esempio la questione dei rapporti con la comunità ecclesiale luterana, o tante altre sciocchezze, che non appartengono alla realtà, ma che vengono puntualmente accreditate come vere ? E' giusto raccontare delle cose spacciandole come vere? Un conto è piantare un alberello un conto dichiarare che una comunità ecclesiale è in comunione con la chiesa cattolica!
Spesso dico a me stesso, provocatoriamente, di frequentare di più le parrocchie e le attività di volontariato cattolico , conscio perfettamente che non tutte sono nell'ortodossia di fede, lo faccio per impedire alla mia persona di crearsi una "chiesa personale" un gruppo aureo distaccato, una prigione dorata o una riserva per tradizionalisti doc.
Ho paura degli integralismi, abyssus, abyssum invocat, perchè accanto al garbato Hpoirot c'è il rischio che possano arrivare dei "terroristi" ,a cui non importa nulla del cattolicesimo e della Chiesa, che per l'insano istinto di devastare e di sfasciare la già sfasciata chiesa menano colpi qua e là... Non c'è nulla di cristiano quando non c'è carità e amore soprattutto verso il clero, la schiera dei consacrati che, bene o male, hanno lasciato tutto per dedikcarsi a Dio ( v.documento allegato sotto) . Ora debbio assolutamente tornare a scuola. Ti saluto e ti auguro una buona giornata. In unione di preghiera.</span>
Caro Carradori, oggi si parla di integralismo come cosa cattiva, ma bisogna per forza essere integralisti, cioè seguire Gesù integralmente, altrimenti succede ciò che abbiamo sotto gli occhi: un giorno si dice una cosa cattolica e il giorno dopo una eretica, passando dalla verità all'eresia come se nulla fosse, con la stessa concezione di certi filosofi moderni che affermano che bene e male sono le due facce della stessa medaglia, perciò si integrano l'uno con l'altro, una specie di collaborazione positiva, benefica. Questo voler stare in due scarpe per sentirsi più sicuri è un po' sintomo di poca fede, se cerchiamo le sicurezze nel mondo, negli uomini, facendo un po' come le tre scimmiette: non vedo, non sento, nonparlo è perchè non riusciamo ad abbandonarci completamente alla Divina Provvidenza. "Cercate il mio Regno, il resto vi sarà dato in sovvrapiù!" Questo è integralismo, perchè Gesù non ci dice di cercare anche il rispetto umano, di vedere se si può negoziare anche un po' con il mondo, con le false religioni. Lui vuole che lavoriamo esclusivamente per il suo Regno e il resto non dobbiamo cercarlo, rincorrerlo, ce lo darà Lui. Perciò si può solo essere cattolici integralisti, che significa non imbracciare un calasnicov (non so come si scrive), ma la croce.
RispondiEliminacaro Andrea il mio migliore amico va ancora alla messa NO in docesi (non l'ho ancora redento) e sono in contatto con ottimi preti e fedeli che "hanno capito il problema" non disdegno di partecipare a volte alle loro riunioni (non alla messa NO, questo MAI !) Ovviamente, come con te non siamo sempre d'accordo su tutto ma se come con te non posso mettere in discussione la loro buona fede non mi dispiace discutere con loro ...anzi.
RispondiEliminaIl card.Pie diceva "Siamo sempre intansigenti in materia di fede e fieri di esserlo" allora non confondiamo l'abyssum "<span><span>terrorista" con chi difende con convinzione la propria FEDE. Altrimanti anche Padre Pio era un pericoloso integrista !!
Ti lascio con una famosa riflessione dell'ultimo papa santo. S.Pio X diceva "Il modernismo é la più perfida e subdola delle eresie perché se leggi una pagina trovi la dottrina cattolica perfetta, se giri la pagina sei in eresia"</span></span>
A mio avviso é proprio quello che ci propone oggi il "gigante della fede" BXVI...
<span>Il card.Pie diceva "Siamo sempre intansigenti in materia di fede e fieri di esserlo" allora non confondiamo l'abyssum "<span><span>terrorista" con chi difende con convinzione la propria FEDE. Altrimenti anche Padre Pio é da mettere tra i pericolosi integristi !!
RispondiElimina</span></span></span>
quanto alla questione luterana sembri afferrato:
RispondiEliminaallora spiegaci per favore cosa intende dire il papa quando parla di profonda fede di Lutero... per me é una frase ASSURDA e anticattolica. Da sola demolisce tutta la nozione di FEDE secondo la dottrina della Somma Teologica e del Concilio di Trento.
Curioso, il termine cuccare i giovani non lo usano da una dozzina di anni... chissà perchè ho la sensazione che non sia verissimo quel che dice?
RispondiEliminaTestimonierei il contrario... se per orgia si intende che ragazzi e ragazze dormono insieme, beh allora il problema mi pare un altro.. e mi pare negli occhi di chi guarda...
RispondiEliminaCaro signo hpoirot,
RispondiEliminapur non essendo nuovo di questo sito, questa è la prima volta che vi scrivo.
Volevo tentare di rispondere alla Sua obiezione sulla fede di Lutero: non credo che il papa si riferisse al contenuto dottrinale del Sola Fide di Lutero, ma alla fede (soggettiva) dell'uomo-Lutero. Credo che BXVI sia molto attento a separare gli aspetti psicologici (che cerca di "riacchiappare" in termini poi teologici attraverso l'agostinismo, dottrina e che permea sia quest'ultimo, sia il fondatore del protestantesimo) da quelli antopologico-teologici che di fatto sono la base del protestantesimo successivo, quello che ha creato una chiesa distaccatasi da quella cattolica.
Spero di essere stato chiaro e senza alcun spirito di polemica
Le onvio i miei più cordiali saluti
Caro signo hpoirot,
RispondiEliminapur non essendo nuovo di questo sito, questa è la prima volta che vi scrivo.
Volevo tentare di rispondere alla Sua obiezione sulla fede di Lutero: non credo che il papa si riferisse al contenuto dottrinale del Sola Fide di Lutero, ma alla fede (soggettiva) dell'uomo-Lutero. Credo che BXVI sia molto attento a separare gli aspetti psicologici (che cerca di "riacchiappare" in termini poi teologici attraverso l'agostinismo, dottrina e spiritualità che permea sia quest'ultimo, sia il fondatore del protestantesimo) da quelli antopologico-teologici che di fatto sono la base del protestantesimo successivo, quello che ha creato una chiesa distaccatasi da quella cattolica.
Spero di essere stato chiaro e senza alcun spirito di polemica
Le invio i miei più cordiali saluti
Caro Hpoirot , il Papa parlava della fase "cattolica" di Lutero che poi, essendo stato abbandonato dallo Spirito Santo, ha degenerato nell'eresia.
RispondiEliminaLutero, monaco agostianiano brillantissimo, ha avuto fino alla fine una grande fede.
L'ha avuta anche quando sapeva di essere nel peccato e che a causa di questo forse non avrebbe mai contemplato la visione di Dio nel Paradiso.
Non occorreva che me lo avesse ricordato il Papa, le citazioni di sfondo popolar-ecumeniche mi danno allo stomaco, tutti sappiamo che la tormentata ricerca della verità di Lutero è intrisa di profonda fede che poi a causa dell'istidagione del demoniosi è tramutata in eresia e blasfemia.
Nella foto una delle famose "teste di Lutero" che nella mia Regione sono state poste davanti alle chiese più importanti ( in città che avevano un convento agostiano) al pubblico ludibrio. Sec.XVI.
Ne ho viste di simili a Grottammare, San Ginesio, Corridonia ( foto ) e Morrovalle.
RispondiEliminaAltre "teste di Lutero", esposte al pubblico ludibrio in importanti chiese, furono frantumate dai rivoluzionari francesi quando occuparono le Marche.
in questo caso il papa deve dire CHIARAMENTE che la profonda fede di Lutero era MORTA come quella del demonio che ha una fede senza opere. Se fate un giro su internet vedrete che vi sono già molti cattolici e luterani che <span>esigono</span> il ritiro della scomunica<span> per via delle parole del papa a Erfurt
RispondiElimina</span>
sono 50 anni che Roma dice le cose a metà per dire e non dire ORA SERVE SOLO IL SI SI NO NO
Semplicementecattolico, nella confusione in cui molte anime vivono, è bene stare attenti a parlare, quando il Papa parla pubblicamente, non parla solo con dotti teologi in un salotto, ma parla anche ai semplici, che non penso che si mettano a cavillare se il Papa parla del contenuto dottroinale di Lutero e del pover uomo Lutero e la sua presunta fede. Lutero per altro non fu nemmeno un buon esempio come semplice uomo, perciò eloggiarlo in qualsiasi modo, sarebbe forzare la mano. Se ora anche una sola anima pensasse di prendere come esempio Lutero, ne avrebbe dei danni. A che pro dunque certi interventi del Papa? Non sono solo vanità inutili che non servono a nulla per la salvezza delle anime? Mi scuso se sono intervenuta non essendo Hpoirot, non era per polemica con lei, ma per il fatto che non si possono dire certe cose a cuor leggero, specialmente se si è Papa e se si è Papa in un momento dove tante anime sono già deviate da tanti errori, confuse, barcollanti. Oggi abbiamo bisogno delle Verità salde, gridate dai tetti, altrochè filosofeggiare su Lutero.
RispondiEliminaUn cordiale saluto.
semplice cattolico, non so se lei è molto giovane , oppure è padre di famiglia; comunque, lei è in grado di spiegare queste cose ai bambini e ragazzi suoi conoscenti o figli, facendo capire loro qual è l'insegnamento CATTOLICO che esce dal discorso del Papa ? si può capire se<span> Lutero è un modello di fede e di spiritualità DA SEGUIRE o no ?</span>
RispondiEliminaun uomo che ha oltraggiato con parole sataniche la Santa Messa di Nostro Signore, da oggi in poi lo dovremmo guardare come un uomo di profonda fede e spiritualità ? ma stiamo perdendo il senno, forse?
questo caos che sommerge le coscienze continua a dimostrare quel colpo da maestro di satana che consiste nel gigantesco INQUINAMENTO DEL LINGUAGGIO, a partire dal CV2: si sono persi i significati antichi delle parole più comuni:
che cosa vuol dire FEDE ?
che cos'è la Fede senza Speranza (teologale intendo, non la speranza di trovare lavoro o che i prezzi della benzina scendano) e senza Carità ?
Carità : che cosa significa per il cattolico di oggi, impregnato di buonismo conciliare ?
Abbiamo dimenticato che Carità è innanzitutto ADORARE DIO SOPRA OGNI COSA e sopra ogni altro affetto umano, secondo le parole di Nostro Signore:
Chi ama suo padre sua madre suo figlio sua figlia più di me, non è degno di me.
Chi mi ama osserva i miei comandamenti.
...
<span>Ora vada a leggere la vita INTERA di Lutero e provi a spiegare ai piccoli e ai semplici della sua cerchia,<span> in che cosa consista la spiritualità di un uomo che si è innalzato potentemente sulla propria SUPERBIA sconfinata</span>, ribellandosi al Papa che lo richiamava a pentimento e conversione, si è vantato della sua ribellione, ha BESTEMMIATO la Santa Messa istituita da Gesù Cristo con queste parole:
RispondiElimina“Quando la Messa sarà rovesciata, io penso che avremo rovesciato l’intero papato. (<span>Lutero</span>.Trattato contro Henricum)”. E ancora sempre molto gentilmente e con più colori: <span></span>
<span>Quando la messa sarà stata </span><span>rovesciata</span><span>, io sono convinto che avremo rovesciato con essa tutto il papismo.</span> <span>Il papismo, infatti, poggia sulla messa come su di una roccia</span>, tutto intero, con i suoi monasteri, vescovadi, collegi, altari, ministeri e dottrine, in una parola, con tutta la sua pancia.
<span>Tutto ciò crollerà necessariamente quando sarà crollata la loro messa</span> sacrilega e abominevole. </span>
<span><span>* Io dichiaro che tutti i bordelli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adulterii sono meno malvagi di quella abominazione che è la messa papista.</span><span>»</span>
secondo lei, il papa attuale perchè non ha ricordato queste cose, che da 45 anni nelle parrocchie nessuno insegna più ?
perchè ha fatto finta dinon vedere -ha sorvolato- sulla cosa più importante davanti agli occhi di Dio: la ribellione pervicace- il peccato smisurato di Lutero, che MAI è stato da lui sconfessato ?
La fede di un uomo che muore per niente PENTITO DEI SUOI PECCATI (ci sono testimonianze dei suoi allievi sul letto di morte) LEI LA CHIAMA FEDE ?
a noi dicevano, al catechismo, fin da piccoli:
State attenti, perchè ANCHE IL DEMONIO CREDE, MA NON PRATICA !
lei, cattolico, non si rende conto che da oggi in poi moltissimi diranno: beh se il Papa minimizza su qull'eresia vuol dire che anche a DIO NON IMPORTA CHE UNO SEMINI ERESIE, gli va bene lo stesso, sia la retta Dottrina sia anche l'eresia, vanno bene tutt'e due, possono stare insieme a braccetto nella stessa "fede profonda".....ma <span>di quale fede stiamo parlando ?</span>
e tutti diranno: "Dobbiamo stimare Lutero come grande nella fede, perchè il Papa lo dice che è grande"....
e la confusione così monta, cresce e travolge le coscienze come uno tsunami !
il caos ci sommerge, perchè si continua con l'ambiguità di stile conciliare: la scelta DOPPIA di volgersi un po' a Cristo un po' al demonio, che è principe di questo mondo, un po' alla Verità, un po' alla menzogna: ma questa è doppiezza, che piace alla politica, non a Gesù Cristo che ci ha comandato il sì sì no no, perchè il "di più" viene dal demonio! e perchè i papi da mezzo secolo preferiscono la doppiezza ? perchè concilium docet : devono fare omaggio all'ambivalenza conciliare, che ha portato nella Chiesa quel relativismo dottrinale e morale, che sta sommergendo la Chiesa in un caos sempre più buio, accecando ormai tutto il Gregge, pecore e pastori compresi.</span>
Hai ragione hpoirot, e ne ho la conferma dai mei amici tedeschi che mi dicono di questa pretesa, che non è solo luterana ma anche di ambienti cattolici, che venga tolta la scomunica a Lutero!
RispondiEliminaCaro signor Memory (o cara signora... non sono riuscito a capirlo),
RispondiEliminaLa ringrazio per aver preso in considerazione il mio post (d'altronde anch'io m'ero in un certo senso "intromesso" tra due persone che si stavano scrivendo tra loro...). Io, nel risponderLe, direi due semplici cose:
1) il papa non ha portato Lutero come esempio cattolico da seguire al pari - chessò- di S. Francesco, S. Ignazio o S. Domenico, cioè di uno dei grandi santi della Chiesa; si è limitato a dire che il monaco di Erfurt è stato un uomo di fede. Ad onor del vero, io penso che simili argomenti siano spesso usati come formule di benevolenza da parte del papa: in casi come questi sarebbe meglio tener conto che si tratta più di "sortite" (strizzate d'occhio al pubblico), che di discorsi di spessore teologico o vincolanti dal punto di vista dogmatico...
2) I passi sul peccato d'orgoglio in Lutero e sulla sua ribellione alla Chiesa già li conoscevo. Resta un fatto evidente e paradossale, e cioè che senza di lui, non avremmo avuto il Concilio di Trento, concilio grazie al quale la dottrina cattolica ha potuto precisarsi e rispondere in maniera adeguata e rinnovata alle sfide non solo di quel periodo, ma di tutti quelli successivi. Questo lo dico perché siamo ospitati da un sito che spinge al ritorno alla messa di sempre, messa che proprio a Trento ha visto la sua definitiva sistemazione nella forma che noi oggigiorno conosciamo.
La ringrazio ancora per la pazienza e le invio i miei più cordiali saluti
Gentile signora Annarita,
RispondiEliminaringrazio anche Lei per avermi risposto. Sono d'accordo con lei: non tutti sanno distinguere un discorso di benevolenza da uno teologico oppure dogmatico. A difesa del papa (anche se credo che il papa non abbia bisogno di difese, né tantomeno della mia), dico che le cose da prendere sul serio e su cui riflettere per davvero sono il discorso fatto al parlamento tedesco (dove ancora una volta riappare S. Agostino) ed alcune omelie... il resto sono discorsi di rito e frasi accattivanti per la stampa. Io credo che un vero cattolico sia in grado di cernere tra ciò che va tenuto e ciò che non lascerà il segno.
La ringrazio per l'attenzione prestatami e le invio i miei più cordiali saluti
<span>semplicecattolico, grazie di queste sue cortesi precisazioni, alle quali ho ancora molto da obiettare: le risponderò meglio appena possibile.
RispondiEliminaper ora.....qualcosa.
Credo che il Signore voglia che (ri)apriamo tutti quanti noi fedeli confusi, gli occhi sulla Verità, tutta intera, di ciò che è accaduto nella storia della Chiesa, antica e recente, senza arretrare di fronte alla realtà dei fatti, esaminata semplicemente alla Luce del Vangelo e della Dottrina perenne, dicendo pane al pane, vino al vino, e desiderando solo la Verità nient'altro che la Verità.
Gesù non ama le mezze verità, le mezze misure e le strizzate d'occhio ai poteri del mondo , questo è certo. E sicuramente verrà incontro a tutti quelli che Lo cercano con cuore sincero, darà lo Spirito Santo che è Sapienza e chiarirà Egli stesso le cose oscure, a chi parla onestamente mostrando e DICENDO senza ipocrisia la VERITA' su tutto, su se stessi, sul mondo e sulla sua Santa Chiesa, che appare sempre più compromessa con lo spirito del mondo e con le ambiguità che il mondo vuole e insegna; vede, questo è il male evidente e foriero di gravissime confusioni, contenuto in certi discorsi ambigui, che NON RICONFERMANO nella VEra Fede i cattolici piccoli e grandi, ma aumentano la confusione e lo sbandamento generale, e inoltre, non AIUTANO scismatici ed eretici a TORNARE ALLA VERA CHIESA, che è quella Cattolica.
Si ricordi caro cattolico che S. M. Kolbe diceva: L'ecumensimo è il nemico dell'Immacolata.
Non a caso disse così.
Ora la Chiesa dal CV2 ha scelto l'ecumenismo DIALOGANTE, che non converte, non è APOSTOLICO; siccome la Madre Immacolata non è certo venerata dagli eretici luterani, bensì sempre disprezzata dai protestanti insieme con TUTTI I SANTI DELLA CHIESA, Ella rimane -fin dal 1917, quando chiese la consacrazione della Russia al suo Cuore, per ottenere la conversione di scismatici ed eretici- il <span>Grande ostacolo al ritorno dei lontani alla Vera Chiesa</span>: dunque i conti tornano, perchè proprio il falso ecumenismo , quello dialogante CHE NON CONVERTE, PERCHE' NON DICE TUTTA LA VERITA' sul peccato degli eretici, quel dialoghismo RELATIVISTA CHE NON CORREGGE GLI ERRORI, fallirà lo scopo che si illude di perseguire da 50 anni: esso TERRA' LONTANI gli eretici dalla vera Fede, e la Chiesa Cattolica si allontanerà pericolosamente dalla sua Fede di sempre, perchè ? ....perchè cercherà continui e CRESCENTI compromessi politici col mondo, come sta facendo ad Erfurt, come farà ad Assisi3 e simili raduni indifferentisti, che vogliono TACERE LE DIFFERENZE:
solo per far piacere agli uomini, non certo A Cristo, che non ama l'ambiguità e le menzogne nè ha insegnato il politically correct, ma solo A TESTIMONIARE la VERITA' INTERA, che è LUI stesso, col suo Vangelo e la sua Dottrina perenne, trasmessa INALTERATA DA PIETRO I a tutti i papi successivi, senza permettere nè avallare per alcun motivo (buonista di buone intenzioni che portano alla perdizione) commistioni compiacenti col male e l'errore, nè ambiguità nè COMPROMESSI COL MALE E CON L'ERESIA.
A presto.</span>
i cattolici di oggi, di ogni età e culturra, al 99,9% non sono affatto in grado di distinguere i discorsi diplomatici da quelli di magistero, e nessuno nelle parrocchie insegna questa materia.
RispondiEliminaDel resto, proprio per evitare questo pericolo di confusione, i papi pre-CV2 dicevano le cose vere con autorità, in MODO CHIARO E FERMO, e comprensibile da tutti, tanto che l'eloquenza di uno che parlava in modo INEQUIVOCABILE si diceva "papale papale".
Ma quando mai Gesù Cristo ha comandato ai papi di dire frasi accattivanti per piacere alla gente ? quando mai ha raccomandato di voler piacere al mondo ? ha detto esattamente il contrario: V<span>I mando come agnelli in mezzo ai lupi.</span>
Siate nel mondo, ma non DEL MONDO...
Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato ME prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo..
La cortesia politico-diplomatica fa grave danno alla Verità, che non viene più testimoniata nè insegnata.
E la fede dei piccoli ne viene oscurata e spenta, quando il <span>Faro di Verità eterna si spegne</span>, per voler usare le allusioni sottili, le scienze umane e le mezze verità: o quale luce può venire da un faro che viene ricoperto da uno spesso telo nero ?
cfr.la Parola di Gesù:
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null`altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Caro signor Memory (non me lo vuole proprio dire se Lei è uomo o donna!),
RispondiEliminaio sottoscrivo tutto quanto ha scritto in risposta alla mia precisazione, ma:
1) oportet ut scandala eveniant... e su questa verità di fatto descritta da Gesù Cristo stesso - tragica ed insieme piena di speranza per i veri credenti-, ahnoi, non ci si può far nulla. Il mondo è attraversato da falsi profeti che dànno scandalo e contemporaneamente gli scandali giovano ai veri credenti, li rafforzano. E' attraverso questo concetto che Le chiedo di rileggere ciò che ha fatto, detto e ciò in cui ha creduto l'uomo-Lutero. Le ripeto che senza un evento scandaloso, quali i fatti avvenuti in Germania "grazie" al monaco di Erfurt, non saremmo stati in grado di distinguere tra vera riforma (cioè il Concilio di Trento) e posizioni eretiche. D'altronde è un dato reale che in quel periodo storico ci fosse una gran confusione non solo tra i credenti, ma nella liturgia e nella teologia. Lutero un merito ce l'ha: ha reso più chiaro alla Chiesa che era ora di ritrovare la rotta;
2) Non ho capito una cosa del suo post: se per Verità tutta intera si riferisce alla verità-verità (cioè in fondo a Dio stesso nella Sua eterna gloria), oppure alla verità contenuta dalla Chiesa nella storia... vorrei capire a cosa si riferisce...
3) Lo so anch'io che coi relativisti si deve trattare in modo diverso, ma anche Paolo all'Areopago, ha fatto un giro un po' largo coi cittadini ateniesi prima di arrivare al dunque ( cioè al Signore morto e risorto)...
Aspetto con interesse i suoi chiarimenti
Buona giornata
<span>@AndreaCarradori Da quello che dici caro Andrea deduco che il papa non dovrà festeggiare in niente Lutero nel 2017, perché non c'é niente da festeggare di un grande eretico, anche se </span><span>questi ha avuto una certa 'fase cattolica'</span><span>... </span>
RispondiEliminaio invece credo che festeggeremo (come al solito in piena ambiguità) e anche riabiliteremo: il che sarebbe il logico coronamento della dottrina che il card.Ratzinegr predica da tanto di quel tempo... in particolare da quando Mgr Lefebvre gli diceva
"anche si ci date la messa, anche si ci date dei seminari non possiamo collaborare perché voi lavorate a scristianizzare la società e noi a cristianizzarla"
<span><span>@Andrea Carradori come Lutero, anche Karl Marx ha avuto nella post-adolescenza una bella "</span></span><span>fase cattolica"
RispondiElimina</span>
<span></span><span><span>
"L'unione con Cristo potrebbe dare un'intima elevazione, il conforto del dolore, una fiducia tranquilla e un cuore suscettibile all'amore umano, ad ogni cosa che sia nobile e grande, non per amore di ambizione e gloria, ma soltanto per amore di Cristo"</span></span>
<span><span>[ </span></span><span><span>Karl </span></span><span><span>Marx - «L'unione dei fedeli con Cristo»), MEW, Supplemento, Vol. I, 600.]</span></span>
cosa facciamo Andrea, lo beatifichiamo ?
scommettiamo che ci sono là fuori già centinaia di preti progressisti pronti a firmare per riabilitare san Marx?
Anch'io ero alla GMG, anch'io son un giovane rimasto atterrito da certe esperienze. Non avete idee della fatica nell'affrontare una discussione su certi temi. Ad alcuni non frega niente, la maggioranza non sa di cosa parli, per alcuni (evidentemente i sognatori postconciliari) sono tabù. Grazie a Dio qualcuno c'era con cui parlare liberamente, pochissimi comunque.
RispondiEliminaTutto quanto scritto nel post in commento non è altro che l'ennesima prova che non esiste albero buono che prudca frutti cattivi e viceversa. Questa è l'ennesima prova che questi personaggi non possono più parlare a nome di Dio, anzi non ne sono (nè possono esserlo) più neppure i rappresentanti .... .
RispondiEliminaCaro Hpoirot,
RispondiEliminaio sto con il Papa, anche se mi capita di non capire certe cose.
Sono comunque d'accordo con
"sono 50 anni che Roma dice le cose a metà per dire e non dire ORA SERVE SOLO IL SI SI NO NO".
Vittorio Messori, argutamente, ha detto che l'unica decisione che ha preso la Chiesa dopo il Concilio è quella di non decdere.
Concordo nella sostanza, ma questo reiterato ed ossessivo "avrei voluto dare di matto" mi fa immaginare una personalità un po' sepolcrale. W la tradizione, soprattutto se portata avanti da persone brillanti e serene.
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