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martedì 23 agosto 2011

Vicariato ortodosso di Rito Occidentale (Latino)






Per conoscere meglio i dettagli di questa significativa decisione voluta dal Primate Metropolita Hilarion, si veda il blog ChiesaOrtodossaRussaItalia

45 commenti:

  1. <span>Detto-fatto.  
    Mi era stato preannucniato nel lontanissimo 2004 quando sembrava che tutto fosse finito per noi affezionati alle forme liturgiche antiche.  
    " Riusciremo noi ( ortodossi russi N.D.R.) a salvare l'antica forma liturgica  di voi cattolici ".  
    Naturalmente fu risposto con un cortese : no, grazie !  
    Un cattolico è tale solo quando prega " una cum".  
    La notizia è comunque assai interessante per il sano ecumenismo che emana.</span>
    <span>Alla Messa Pontificale d'inaugurazione del MP il 14 settembre 2007 nella chiesa sotterranea di Loreto , celebrato dal Card. Castrillon Hoyos, c'erano due sacedoti ortodossi ; uno del patriarcato di Costantinopoli e l'altro di Mosca.</span>
    <span></span>

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  2. Il "western rite" vivacchia negli Stati Uniti, specie in seno al Patriarcato di Antiochia. E' visto con sospetto dalla stragrande maggioranza degli ortodossi, ed ha avuto una storia tormentatissima: nato come rito di approdo per anglicani convertiti, è stato appannaggio di comunità ristrettissime, che adottavano ora il Book of Common Prayers di Cranmer in forma "ortodossizzata", ora il Missale Romanum tradotto in inglese, ora il rito di Sarum. Se il "reverse uniatism" era una tattica, finora ha conosciuto solo clamorosi fallimenti, principalmente perchè l'ortodossia è di fatto, storicamente, inscidibile dall'appartenenza etnica.

    Per chi fosse interessato ad approfondire:

    La liturgia ortodossa di S. Pietro e altre risorse sul "rito occidentale"

    Un monastero benedettino "ortodosso" in Canada

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  3. Qualcuno potrebbe spiagare un po meglio? c'è una comunità ortodossa che celebra in rito tridentino???!! perchè??

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  4. <span><span>" una cum", Kiko; Focolarini; carismatici; AC; luce "dal Mondo": ebrei-fratelli-maggiori, preservativo </span></span><span> Dajla: Papa mite solo quando non ci sono di mezzo i soldi, </span><span><span>Assisi3, Vescovi eretici-scismatici-ma cattolici!</span></span>

    Diciamo che questa iniziativa della Chiesa Ortodossa Russa per preservare il Rito Latino "Ortodosso" (pre 1954) è la prima buona-notizia che leggo da giorni!

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  5. Preservare cosa? Nel migliore dei casi è un raffazzonamento del Missale Romanum con l'aggiunta dell'epiclesi e il taglio del filioque e del proprio dei Santi. Nel peggiore è Cranmer reloaded. Per carità! Le motivazioni dell'istituzione del vicariato (notizia peraltro non freschissima) non hanno NULLA a che fare con la liturgia, e ancor meno con l'ecumenismo.

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  6. p.s. riguardo al preservativo, è divertente notare come alcune chiese ortodosse (tra cui il patriarcato di mosca) ne consentano l'uso a determinate condizioni. Sarebbe interessante aprire un dibattito sull'Humanae vitae letta in prospettiva ortodossa (e patristica), ma non è questa la sede

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  7. Scrivi qui il tuo nome...23 agosto 2011 alle ore 12:08

    Dovreste smetterla di considerare l'ortodossia come una setta di cristianesimo etnico. È tale solo per contingenze storiche, poichè per secoli fu ristretta ai soli popoli dell'impero d'oriente e più tardi ai russi. Ma anche i cattolici per secoli sono stati una chiesa a composizione latina prima, latino-barbara poi. L'ortodossia ha una vocazione universale, poichè essa altro non è che la fede della chiesa indivisa del primo millennio. Di certo se era universale quella fede e quella chiesa, lo è anche l'ortodossia. Sicuramente i riti ortodossi occidentali sono pasticciati e nascono per circostanze precise (anglicani convertiti, ecc.). D'altronde è impossibile essere latini senza roma e senza il vescovo di Roma, allo stesso modo di come è impossibile essere orientali senza Costantinopoli. Gli uniati sono una imitazione mal riuscita, per entrambe le chiese, perchè manca il legame con la sede di riferimento. Tuttavia da un punto di vista di fede, senza dubbio l'ortodossia è nella verità, cosa che non so se si possa dire per la chiesa romana e la sua svolta modernista ed esistenzialista (risposta veramente pessima al formalismo razionalista in cui era caduta). Se poi come dice Carradori, basta essere una cum, per essere cattolici, allora siamo a posto. Kiko è molto una cum, ieri ha reclutato in tre minuti 5000 preti con benedizione papale e cardinalizia. Magari qualcuno di questi verrà nelle marche a celebrare il rito-del-fare-la-volontà-del-padre, per obbedienza al papa, in costume cinquecentesco (pianeta e manipolo) e scommetto che carradori non avrà niente da dire.

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  8. Non idealzziamo troppo la Chiesa Ortodossa.
    Non è del tutto vero che l'ortodossia sia la fede della chiesa indivisa del primo millennio. Se c'è stato uno scisma nel 1054 è stato anche per diverse ragioni teologiche (primato petrino, teologia trinitaria etc), E la teologia ortodossa ha poi proseguito sulla sua strada, ad esempio con le dottrine di Gregorio Palamas del XIV secolo che li dividono da noi ancora più che il filioque (*).
    E' poi anche abbastanza vero che sia una chiesa etnica: oltre ad essere di fatto chiese sostanzialmente nazionali, per ragioni che francamente conosco poco, si dedicano all'evangelizzazione infintamente meno della Chiesa Cattolica, rimanendo entro i confini dei diversi stati.
    Con ciò, è infinitamente di più ciò che ci unisce agli ortodossi che, ad esempio, ai protestanti, e ben venga l'ecumenismo con loro che sono e devono certamente essere i nostri primi interlocutori.
    (*) precisiamo anche che la dottrina del filioque è un più che legittimo sviluppo teologico la cui discussione inizia prima del grande scisma, e non può quindi essere indicato come 'differenza' rispetto ad una presunta unità della fine del I millennio: ovvero, è una differenza teologica rispetto alla quale non è scontato stabilire chi tra cattolici e ortodossi è letteralmente 'ortodosso'.

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  9. probabilmente per "attirare" i cattolici tradizionalisti che mal sopportano alcuni andazzi nella chiesa.

    questa è la stessa chiesa, quella ortodossa russa, che si lamenta della presenza degli uniati, cattolici di rito bizantino, in quello che loro considerano il loro territorio storico.

     Più li conosco e più ho l´impressione che gli ortodossi siano i musulmani cristiani: a casa mia si fa come dico io e se ti intrometti fai proselitismo e non va bene, a casa tua faccio come dico io e faccio proselitismo...
     mah....

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  10. In realtà non solo è impossibile essere latini senza essere romani e senza il Vescovo di Roma, è impossibile essere nella vera Chiesa senza il Vescovo di Roma: Gesù, quando ha predetto la fondazione della Chiesa sulla pietra di Simone, non lo ha aggiunto "solo per l´Europa occidentale, le Americhe e l´Africa.

     La Chiesa è una, fondata da Cristo e l´affidata a Pietro e ai successori, tutte le altre, per quanto buone, con riti meravigliosi, per quanto successo e potere possano avere, sono in apostasia.

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    1. La pietra su cui si basa la chiesa è la professione di fede di Pietro non Pietro stesso

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  11. Scrivi qui il tuo nome...23 agosto 2011 alle ore 13:46

    Apostasia? Siete impazziti. Io sarei quello che idealizza l'oriente? Se pensate che il filioque sia un problema, non sapete nulla. Molto meglio SAN Gregorio Palamas e la dottrina sulla theosis che quelle porcatelle latine devozionalistiche da retro di santino. Giuridicismo e formalismo, faccio questo e quest'altro e Dio mi deve in cambio la salvezza. Non idealizzate voi la chiesa latina, che non è assolutamente un gran che.

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  12. 'Scrivi qui il tuo nome', ma tu sei cattolico o ortodosso? Giusto per capire...
    In ogni caso io non idealizzavo nulla e non parlavo di apostasia, il problema è certo più complesso. Quel che è certo è che la chiesa ortodossa non è una o 'la' Chiesa ideale mantenutasi pura ed incorrotta dal primo millennio fino a noi.

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  13. beh, forse apostasia no, ma scismatici di sicuro.

    "Non idealizzate voi la chiesa latina, che non è assolutamente un gran che": ecco che ti sei smascherato, hai mostrato il tuo disprezzo. E spiegaci in che cosa la chiesa ortodossa, dalla sua fondazione ad oggi legata e succuba del potere temporale, basta guardare quello che succede in Russia, celebre per le sue chiese e basta, dovrebbe essere superiore alla latina? Dove sono i grandi teologi? Dove sono le grandi università? Dove sono i movimenti missionari? Dove sono gli enti assistenziali per portare cibo, cure e assistenza ai più bisognosi? A me pare che oltre alle vostre liturgie, certamente meravigliose, non abbiate proprio molto da offrire al mondo.

     Rileggiti S. Matteo 25, 31-46. Non sarete certo salvati per la vostra abilità nell´utilizzo del turibolo o dal numero dell´icone nelle vostre Chiesa, ma dalla carità.

     La liturgia è importantissima nella vita del cristiano, ma in essa non si esaurisce il cristianesimo. Dove sono i vostri centri caritas, le vostre mense, i vostri ospedali, le vostre scuole?

     Lavati la bocca prima di parlare della chiesa latina, che nei suoi rappresentanti non sarà perfetta e che probabilmente non vive il suo momento migliore, ma che tanto bene ha fatto nel portare il Vangelo ai quattro angoli della terra (se esiste il cristianesimo in Uganda o in Cina non lo dobbiamo certo agli ortodossi) e nel lenire le sofferenze fisiche e morali dei popoli della terra.



     Ma tu credi che il cristianesimo si risolva soltanto in riti e icone?

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  14. Alessandro (sandalo)23 agosto 2011 alle ore 14:16

    In effeti, se hanno copiato l'uniatismo, non dovrebe essee così. I Cattolci di Rito Orientale, non sono mai stati obbligati ad aggiungere il FILIOQUE al Credo o a togliere l'epiclesi dal Canone.

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  15. <span><span>Preservare cosa? Nel migliore dei casi è un raffazzonamento del Missale Romanum con l'aggiunta dell'epiclesi e il taglio del filioque e del proprio dei Santi. Nel peggiore è Cranmer reloaded.</span>  
     
    Non mi risulta. So che utilizzano il Messale del 1952 (definito l'ultimo Messale Ortodosso LATINO). Potrebbe essere più preciso?</span>

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  16. Alessandro (sandalo)23 agosto 2011 alle ore 14:32

    La parrocchia ortodossa di San Massimo di Torino, anni fa ha stampato l'opuscolo:"LE 99 Differenze tra ortodossia e cattolicesimo".
    Si va dal flioque, al concetto diverso di matrimonio, per cui il ministro è il chierico celebrante e non gli sposi, (da cui ne deriva, da un lato che, alcuni teologi ortodossi dubitano della validità delle nozze cattoliche, dall'altro l'inesistenza di una  "Sacra Rota", dato che un matrimonio consumato è SEMPRE VALIDO) dalla diversa relazione con la massoneria (che anche loro giudicano negativa, ma di cui non capiscono perchè rieterare la condanna), dal diverso concetto di scomunica, che per loro rende addirittura dubbi i Sacramenti già ricevuti, alla liceità del divorzio e del nuovo matrimonio religioso dei divorziati, al numero massimo di volte in cui ci si può sposare, non più+ di 3. Una persona tre volte vedova, se si innamora di nuovo è condannata al concubinato.  Per non parlare delle libertà d'opinione circa tutti e singoli i dogmi del secondo millenio, nonchè tanti altri particolari. Per esempio: il purgatorio, circa il quale, almeno tra i teologi, la libertà d'opinione, non è tanto riguardo o meno all'esistenza, quanto riguardo alla presenza in esso delle sofferenze.
    Circa la base etnica della Chiesa, il c.d. "Filetismo", per cui, quando una nazione diventa indipendente e sovrana, ipso facto acquista il diritto ad una Chiesa AUTOCEFALA, professato in questi termini è la dottrina caratteristica dei bulgari, reputati, infatti, eretici e scismatici dagli altri ortodossi. Tale dottrina, ripeto, teorizzata è reputata eretica, ma è messa in pratica de facto. L'ultima divisione interna tra gli ortodossi (per cui i Russi e quelli di cOSTANTINIPOLI non si parlano) è proprio in relazione ad un fatto di questi.

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  17. Alessandro,

     io ho una curiosità, non dettata da polemica (forse non ho capito bene): se il matrimonio è sempre valido, come fanno gli ortodossi a giustifica che ci si può sposare sino a tre volte? Devono essere vedovi? E come giustificano il fatto che Gesù disse che non si può ripudiare la moglie se non per porneia?

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  18. A onor del vero, gli ortodossi non sono da meno di noi nella carità (si è citata più sopra la parrocchia russa di Torino, raccolgono vestiti per bisognosi ad esempio; un ex sacerdote veterocattolico ora incardinato in una parrocchia di rito occidentale della florida è un alfiere dei senzatetto, gli esempi sicuramente abbondano).

    Sulla cattolicità dei nostri ospedali, centri caritas e scuole (almeno, di molti tra essi)...ultimamente lascia un po' a desiderare, sicuramente dal lato cura d'anime (mi vengono in mente i don Verzè e Ciotti).

    Sul giuridicismo cattolico, "scrivi qui il tuo nome" qualche ragione ce l'ha; lo scolasticismo esasperato ha forse un certo ruolo nella crisi attuale in cui si dibatte la Chiesa, in quanto a tentare di risolverla in termini strettamente tomistici si finisce in una selva di aporie tra autorità, magistero, legge naturale, fallibilità e infallibilità.

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  19. <span>"Scrivi qui il tuo nome...</span>" deve essere ortodosso, se definisce santo Gregorio Palamas.

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  20. Al di là di ogni considerazione, se la cosa prendesse piede sarebbe interessante. Pattuglie di preti ortodossi che vengono a fare proselitismo da noi servendosi della Messa tradizionale latina come cavallo di Troia... Sono convinto che tanti monsignori nostrani comincerebbero a cambiare avviso.

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  21. L'ortodossia italiana (rivolta a fedeli italiani) è già un fallimento, le parrocchie (spesso rette da ex preti cattolici) sono diventate col fenomeno migratorio semplici approdi per i fedeli di varie etnie arrivati in italia, non vedo come potrebbe cambiare l'andazzo con un pope in berretta e pianeta. Al fedele medio (a quel 20% che ancora frequenta saltuariamente la parrocchia) della messa tridentina non importa nè punto nè poco perchè gli mancano i fondamentali del cattolicesimo, figurati che voglia ha di sorbirsi quaresime in cui non può toccare uova e formaggio o digiuni eucaristici di tre giorni.

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  22. Se la memoria non mi inganna <span> esiste una versione della Santa Messa in rito Gallicano Antico autorizzato da Sua Santità il Patriarca Sergio (al secolo Ioann Nikolaevic; Stragorodskij- Arsamas, Nižnij Novgorod, 1867 - Mosca 1944) per le Chiese Ortodosse di rito occidentale dell'Esarcato Patriarcale Russo dell'Europa Occidentale.</span>
    E' simile al Rito Ambrosiano antico ed è molto bello:

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  23. E` considerato santo anche in varie Chiese orientali in unione con Roma. Venerano anche s. Fozio. Ma i problemi non sono questi.

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  24. Una parrocchia russa vicino a dove abito io (California meridionale) e` sul punto di iniziare le celebrazioni in rito occidentale (non so esattamente quale). Sono venuti a vederci celebrare i primi vespri dell'Assunzione il 14. 
    Comunque, io non mi scandalizzo: imitation is the sincerest form of flattery (l'imitazione e` la forma piu` sincera di adulazione), come si dice qui. 
    E poi la divisione delle Chiese e` causata dal peccato degli uomini, con responsabilita` da entrambe le parti. Finira` quando l'episcopato di tutte le Chiese apostoliche a causa di persecuzioni, apostasia o indifferenza sara` ridotto a numeri apostolici!

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  25. Alessandro (sandalo)23 agosto 2011 alle ore 20:28

    Purtroppo, partendo da una interpretazione errata della porneia, hanno finito per assorbire la mentalità dell'idealismo romantico più decadente. Ovvero: quando finisce l'amore, finisce pure il matrimonio. 

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  26. "Scrivi il tuo nome...", sei maleducato.

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  27. "Sul giuridicismo cattolico, "scrivi qui il tuo nome" qualche ragione ce l'ha; lo scolasticismo esasperato ha forse un certo ruolo nella crisi attuale in cui si dibatte la Chiesa, in quanto a tentare di risolverla in termini strettamente tomistici si finisce"

    Ecco, è arrivato il lefebvriano di turno a dare man forte al foziano.

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  28. il giuridicismo della Chiesa Romana è un vanto non un difetto. Gesù ha fondato una società, un Impero spirituale, non una setta invisibile o pneumatica. Mi chiedo perché dare corda a questa gente, gli "ortodossi" dico, nemici di Roma

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  29. a) Non esiste altra Santità se non il Papa, non certo un patetico vescovo consacrato illegittimamente e che pretende una giurisdizione che nessuno gli ha dato b) il gallicano antico non è simile all'ambrosiano, e comunque ci sono ben poche fonti in materia. Ergo suppongo sia un rito papocchioso

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  30. l'ultima parte del discorso (sulle responsabilità) è condannata dal Sillabo

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  31. La responsabilita` umana dei pontefici (per non parlare dei sottoposti) si puo` ascrivere a cause altre che gli eccessivi arbitri. Dopotutto il peccato originale lo hanno tutti.

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  32. SI PERSEVERA NELL'EQUIVOCO!24 agosto 2011 alle ore 19:08

    <span>se esiste il cristianesimo in Uganda o in Cina non lo dobbiamo certo agli ortodossi.</span>
    Emh..
    In effetti, ai citato due paesi, dove, manco a farlo apposta, esistono delle Chiese Ortodosse.
    In Uganda, ci sono delle parrocchie della Chiesa Melkita (mi ha fatto un certo effetto vedere dei negretti vestiti nello stile ortodosso, compreso "Tubo della Stufa"= Stricarico, in testa).
    Nel XV Secolo, un reggimento cosacco, si mise al servizio dei "Figli del Cielo". Ed i loro discendenti continuarono, fino alla presidenza di Ciang Kai- SheK. Con i passare dei secoli, causa anche matrimoni con asiatiche, cinesizzarono quasi totalmente i loro usi e costumi, TRANNE che in campo religioso. SI FECERO SEMPRE mandare prima dei cappellani e poi anche dei vescovi dalla Russia. Svolsero una silenziosa ma attiva propaganda missionaria, tra coloro che frequentavano, in primis, ovviamente, le famiglie delle mogli. Questo fu l'inizio dela Chiesa Ortodossa Cinese

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  33. ma dunque.. con che occhi dobbiamo vedere gli ortodossi?
    Quelli che ho conosciuto mi sembravano poco aperti nei confronti dei cattolici, mentre dalla parte dei cattolici vedo grandissima apertura (diamo chiese e spazi che in Russia loro non daranno mai)

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  34. SI PERSEVERA NELL'EQUIVOCO!25 agosto 2011 alle ore 17:51

    <span><span>Ricezione dei convertiti</span> 
    <span>La Chiesa cattolica romana, per quanto riguarda il conferimento di sacramenti e di Ordini sacri al di fuori della sua comunione, ha aderito strettamente alla dottrina agostiniana dei sacramenti. Questa dottrina vuole che un atto sacramentale conferito al di fuori dei limiti visibili della Chiesa (anche la stessa consacrazione di un vescovo), rimanga valido, per quanto illecito (ovvero giuridicamente irregolare), e al momento della riconciliazione con la Chiesa debba essere riconosciuto come tale. La sola condizione è che venga seguito secondo i dettami di un rito di provenienza apostolica, con l'intenzione di fare "ciò che fa la Chiesa". Differenze sostanziali di rito e di intenzione hanno portato Roma a negare la validità sacramentale di sacramenti e ordini delle Chiese nate in seguito alla riforma, soprattutto quella anglicana.</span> 
    <span>L'Ortodossia, d'altro canto, non si è mai sentita vincolata a questa visione legalistica degli ordini e dei sacramenti: essa riconosce la presenza della grazia sacramentale al suo interno, in quanto corrispondente con la pienezza della fede: ciò non significa, come alcuni hanno potuto pensare, che la Chiesa ortodossa presuma di negare la presenza della grazia al di fuori dei suoi confini visibili; soltanto, essa non si pronuncia a riguardo.</span> 
    <span>Se un convertito proveniente da un'altra comunità cristiana desidera entrare nella Chiesa ortodossa, questa si sente libera di accettarlo reiterando i sacramenti in precedenza ricevuti dal convertito (posizione di acrivìa, o severità), oppure "sanando" sacramenti ed eventuali Ordini sacri come se questi fossero stati ricevuti all'interno dell'Ortodossia (posizione di economia, o dispensazione). Quale che sia la forma adottata, la Chiesa Ortodossa ritiene comunque che la pienezza di questi sacramenti inizi a decorrere soltanto dal momento della ricezione nell'Ortodossia.</span> 
    <span>I cattolici romani, abituati a ricevere i convertiti secondo "categorie" ben definite (coloro che hanno ricevuto un battesimo "valido", coloro di cui sono "validi" anche gli Ordini, e così via) si sentono spesso disorientati, e talvolta offesi, quando vedono che le singole Chiese ortodosse (che talvolta hanno ordinamenti differenti, alcuni più severi, altri più "economici") ricevono convertiti, magari provenienti dalla stessa Chiesa di partenza, in modi differenti: chi viene "ribattezzato", chi "ricresimato", chi "riordinato", chi accolto mediante una professione di fede o una rinuncia alle eresie...</span> 
    <span>La posizione ortodossa è probabilmente meno "chiara", ma la lezione da imparare è che la forma della ricezione di un convertito è di importanza secondaria rispetto al suo accoglimento nella pienezza della fede ortodossa.</span></span>

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  35. Non esiste altro Dio all'infuori di Allah e Maometto è il suo profeta?

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  36. SI PERSEVERA NELL'EQUIVOCO!26 agosto 2011 alle ore 11:26

    In effetti, i patriarchi (sia cattolici che scimatici) non usano il titolo di "Sua Santità", bnesì quello di "Sua Beatitudine".
    Fa eccezione il primate dei copti scismatici, che non solo si fa chiamare "Sua Santità", ma che, addirittura, si fa chiamare anche "*<span>PAPA</span>* di Alessandria".
    Fin quando lo chiamano così, a casa sua, il problema è relativo. E' strano quando, a chiamarlo "Sua Santità, il <span>PAPA</span> Shenuda III" (per la cronaca, ristretto in un convento ai tempi di Sadat, poichè accusato di filo-comunismo) è "L'OSSERVATORE ROMANO".

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  37. Sono un simpatizzante ortodosso, e posso confermatti che questo rito non è proprio quello cattolico romano, ma cerca di essere una restaurazione dell'antica liturgia gregoriana, per cui ci sono i canti senza organo, niente filioque, e con l'aggiunta dell'epiclesi.
    Spesso (non sempre) c'è anche l'iconostasi e la lingua in volgare invece del latino.

    E comunque per loro non è considerato uniatismo, in quando credono che sia semplicemente il rito della Chiesa Ortodossa Occidentale prima dello scisma.

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  38. Ed infatti non è ancora stato accettato da un Concilio ecumenisco ma dai sincoli sinodi delle varie chiese, quasi sempre in maniera provvisoria (sperimentale).
    E da simpatizente cattolico credo ormai che il rito romano è il simbolo del Cattolicesimo romano, e gli Ortodossi dovrebbero continuare a usare il bizantino, visto che è così amato ed esaltato anche da loro stessi.

    E poi credo che dopo tutto questo tempo è impossibile ricreare l'antico rito latino pre-scisma.

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  39. Non diciamo fesserie, secondo l'Ortodossia il matrimonio si scioglie in caso di tradimento, come disse anche Gesù, e non per mancanza di amore.

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  40. Luigi -l'ospite di sopra12 settembre 2011 alle ore 15:48

    In verità il Vescovo di Alessandria, ha avuto il titolo di Papa da molto tempo prima che lo avesse quello di Roma.
    E anzi non era nemmeno l'unico.

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  41. Luigi -l'ospite simpatizzante di sopra12 settembre 2011 alle ore 15:53

    Veramente il rito occidentale è una richiesta che fanno i preti cattolici di rito romano o anglicani-episcopali convertiti all'ortodossia, e non una sorta di cavallo di troia per attirare i cattolici tradizionalisti o meno che siano.

    E anche per questo non considerano (tutti) questo rito come uniatismo.
    Io comunque sono tra i contro.

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  42. Luigi-l'ospite simpatizzante di sopra12 settembre 2011 alle ore 15:55

    Premetto anche che la Chiesa Ortodossa in Italia (non canonica) è di rito bizantino e non latino, per cui...

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  43. Luigi-l'ospite simpatizzante di sopra12 settembre 2011 alle ore 16:10

    Per quando riguarda tutte le critiche al lavoro missionario degli Ortodossi che in effetti se li confrontiamo con noi cattolici sono ben pochi, dobbiamo vedere anche il loro lato.
    E comunque oggi il Cristianesimo Ortodosso si trova in quasi tutti i paesi del mondo, ed è in grande crescita soprattutto in Africa.

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