Notate la tenuta awaiana di mons. Favalora, noto nemico della liturgia tridentina........
da Palazzo Apostolico di Paolo Rodari - 30 luglio 2011 -
Quando il 20 aprile del 2010 Benedetto XVI accettò le dimissioni di monsignor John C. Favalora, allora vescovo di Miami, con otto mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale dei 75 anni in molti dissero che finalmente chi da tempo (Favalora era a Miami dal 1994) copriva i preti pedofili veniva cacciato.
Oggi, trascorso più di un anno, i sospetti di allora non solo sono rimasti tali, ma a scorrere l’esplosivo dossier su Favalora raccolto da un gruppo di cattolici della diocesi di Miami che si riunisce sotto la sigla Christifideles assumono il contorno di una realtà ben più imbarazzante per le gerarchie della chiesa.I Christifideles hanno messo assieme un dossier poderoso intorno a Favalora. Chiamato “Miami vice”, il dossier è in queste ore rilasciato a spizzichi e bocconi dal network di Gawker. Il succo è questo: nell’“era Favalora” la diocesi di Miami altro non era che “un focolaio di sodomiti” dediti al sesso sfrenato e a ogni genere di attività illecita. Nove capitoli e quattro appendici, il dossier riporta testimonianze intorno alla “promiscuità sfrenata” e ai “misfatti finanziari” di preti e seminaristi, azioni, si dice, avallate dal vescovo. Chi ha testimoniato sono laici ma anche preti. A fianco delle loro dichiarazioni si legge quasi sempre questa frase: “La fonte di queste informazioni è il suddetto sacerdote-fratello, il cui nome e il cui contatto sarà reso disponibile solo su richiesta”.
Chi è il destinatario del dossier? A chi si rivolgono i cattolici floridiani? “Non alla stampa, ma al Vaticano”, dice Eric Giunta, un ex seminarista e collaboratore al “Miami vice”. Giunta spiega che il dossier vuole informare le autorità di Roma e insieme “difendere la chiesa”. E ancora: “L’ultima cosa che vogliamo è fare del male alla chiesa”.
Al di là delle ultime accuse, la presenza di Favalora a Miami non è mai stata facile. In passato era stato criticato dai settori più tradizionalisti della diocesi per la decisione, mai digerita appieno, di mettere al bando dalla diocesi i Legionari di Cristo e il movimento Regnum Christi, fondati da padre Marcial Maciel, il prete poi riconosciuto colpevole di abusi sessasuali su minori e di una seconda vita piena di colpi di scena. Non solo, fu dai settori tradizionalistin che arrivarono contro favalora critiche feroci per abisu liturgici, un approggio “liberal” – venne detto – ala liturgia nel suo insieme.
Vita dura ha avuto anche il successore di Favalora, il vescovo Thomas G. Wenski. Nell’aprile del 2010, a sole ventiquattr’ore dalla nomina firmata da Benedetto XVI, dovette fare i conti con lo Snap, la più grande associazione americana di vittime degli abusi del clero: anche lui, secondo gli accusatori, non sarebbe intervenuto dopo aver ricevuto denunce di abusi. “Il Papa promuove un vescovo con un passato preoccupante quanto a sicurezza dei bambini”, aveva dichiarato David Clohessy, direttore esecutivo dell’associazione delle vittime. Wenski, figlio di immigrati polacchi, arrivò a Miami da Orlando: vescovo conservatore, è della nuova linea cosiddetta dell’“ortodossia affermativa” inaugurata daa Papa Ratzinger negli Stati Uniti. Lo Snap lo ha accusato di “inganno in tre casi, specialmente in uno recente che coinvolge un’accusa di stupro commessa da un prete e da un seminarista”. Niente a che vedere, comunque, con le accuse e i dossier usciti contro Favalora, a conti fatti uno dei casi più difficili e scottanti dell’intera galassia cattolica americana.
da Palazzo Apostolico di Paolo Rodari - 30 luglio 2011 -
Quando il 20 aprile del 2010 Benedetto XVI accettò le dimissioni di monsignor John C. Favalora, allora vescovo di Miami, con otto mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale dei 75 anni in molti dissero che finalmente chi da tempo (Favalora era a Miami dal 1994) copriva i preti pedofili veniva cacciato.
Oggi, trascorso più di un anno, i sospetti di allora non solo sono rimasti tali, ma a scorrere l’esplosivo dossier su Favalora raccolto da un gruppo di cattolici della diocesi di Miami che si riunisce sotto la sigla Christifideles assumono il contorno di una realtà ben più imbarazzante per le gerarchie della chiesa.I Christifideles hanno messo assieme un dossier poderoso intorno a Favalora. Chiamato “Miami vice”, il dossier è in queste ore rilasciato a spizzichi e bocconi dal network di Gawker. Il succo è questo: nell’“era Favalora” la diocesi di Miami altro non era che “un focolaio di sodomiti” dediti al sesso sfrenato e a ogni genere di attività illecita. Nove capitoli e quattro appendici, il dossier riporta testimonianze intorno alla “promiscuità sfrenata” e ai “misfatti finanziari” di preti e seminaristi, azioni, si dice, avallate dal vescovo. Chi ha testimoniato sono laici ma anche preti. A fianco delle loro dichiarazioni si legge quasi sempre questa frase: “La fonte di queste informazioni è il suddetto sacerdote-fratello, il cui nome e il cui contatto sarà reso disponibile solo su richiesta”.
Chi è il destinatario del dossier? A chi si rivolgono i cattolici floridiani? “Non alla stampa, ma al Vaticano”, dice Eric Giunta, un ex seminarista e collaboratore al “Miami vice”. Giunta spiega che il dossier vuole informare le autorità di Roma e insieme “difendere la chiesa”. E ancora: “L’ultima cosa che vogliamo è fare del male alla chiesa”.
Al di là delle ultime accuse, la presenza di Favalora a Miami non è mai stata facile. In passato era stato criticato dai settori più tradizionalisti della diocesi per la decisione, mai digerita appieno, di mettere al bando dalla diocesi i Legionari di Cristo e il movimento Regnum Christi, fondati da padre Marcial Maciel, il prete poi riconosciuto colpevole di abusi sessasuali su minori e di una seconda vita piena di colpi di scena. Non solo, fu dai settori tradizionalistin che arrivarono contro favalora critiche feroci per abisu liturgici, un approggio “liberal” – venne detto – ala liturgia nel suo insieme.
Vita dura ha avuto anche il successore di Favalora, il vescovo Thomas G. Wenski. Nell’aprile del 2010, a sole ventiquattr’ore dalla nomina firmata da Benedetto XVI, dovette fare i conti con lo Snap, la più grande associazione americana di vittime degli abusi del clero: anche lui, secondo gli accusatori, non sarebbe intervenuto dopo aver ricevuto denunce di abusi. “Il Papa promuove un vescovo con un passato preoccupante quanto a sicurezza dei bambini”, aveva dichiarato David Clohessy, direttore esecutivo dell’associazione delle vittime. Wenski, figlio di immigrati polacchi, arrivò a Miami da Orlando: vescovo conservatore, è della nuova linea cosiddetta dell’“ortodossia affermativa” inaugurata daa Papa Ratzinger negli Stati Uniti. Lo Snap lo ha accusato di “inganno in tre casi, specialmente in uno recente che coinvolge un’accusa di stupro commessa da un prete e da un seminarista”. Niente a che vedere, comunque, con le accuse e i dossier usciti contro Favalora, a conti fatti uno dei casi più difficili e scottanti dell’intera galassia cattolica americana.
la diocesi di Miami altro non era che "un focolaio di sodomiti" dediti al sesso sfrenato e a ogni genere di attività illecita... "promiscuità sfrenata" e "misfatti finanziari" di preti e seminaristi... avallate dal vescovo
RispondiEliminaChe verminaio!
Cosa sarebbe questo? un successore degli apostoli? una eccellenza reverendissima?...
Questo è un pendaglio da forca!
Ma ancor più colpevoli di lui sono coloro che avendo l'autorità (e il dovere) di rimuoverlo dalla guida della diocesi, l'hanno lasciato a 'insegnare'.
Si vergognino tutti, ammesso (ma ne dubito fortemente) che abbiano un qualche rudimento di coscienza.
...
RispondiElimina.......
...............un FOCOLAIO di SODOMITI
<span>"...vescovo conservatore, è della nuova linea cosiddetta dell’“ortodossia affermativa” inaugurata da Papa Ratzinger negli Stati Uniti..."</span>
RispondiEliminaOrtodossia affermativa???Qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi cosa significa?
Ma tutti sti caz...ni perchè non restano nelle loro fogne invece di appestare la Chiesa? Solo per mero e sporco interesse di sopravvivenza? Un tenpo si diceva, in dialetto lombardo: "sota en campanin a ghe sempar pan e vin" (all'ombra del campanile trovi sempre pane e vino), che sia ancora così? Ma che schifo!!!!!!!!!!!
RispondiEliminabella "hawaiana" attacate a sta' ba......a !! ;)
RispondiEliminaMa sarà tutto vero?? bah... *DONT_KNOW*
RispondiEliminaTi incollo un articolo di Rodari dove è ben spiegato il concetto
RispondiEliminahttp://www.paolorodari.com/2011/07/21/conservatori-ma-creativi-ecco-i-vescovi-%E2%80%9Cdi-destra%E2%80%9D-dell%E2%80%99era-ratzinger/
non solo....in questi giorni e' scoppiato lo scandalo nella diocesi istriana...dove il papa ha dovuto sospendere il vescovo istriano.....perche' la compagnia bella ....vendevano terreni di un convento benedittino abbandodano dai frati dopo guerra.......questi si..sanno come fare gli affari!!!! VERGOGNA! VERGOGNOSI!
RispondiEliminaNon è uno scandalo, è un contenzioso legale. Il vescovo croato in questione si è ribellato alla Santa Sede che gli aveva ordinato di restituire dei terreni ad un'abbazia benedettina. Proprietà sottratte illegalmente a quest'ultima dal regime comunista iugoslavo.
RispondiEliminae'...scandaloso si!!! Perche' la diocesi Istriana....vendeva i terreni....per il golf...e cosi incassava soldi sulla proprieta' non di loro!!!!
RispondiEliminaMi dispiace molto l' atteggiamento di questi "cattolici" che pensano fare del "bene" alla Santa Chiesa vomitando veleno su un Vescovo senza nessuna prova se non degli ipotetici nomi....Mi risulta che le accuse devono essere provate prima di condannare. Il Vescovo non è sicuramente da lodare per la sua condotta della diocesi...è il minino che si possa dire....ma mi permetto di dire con la mia poca esperienza che deballare tutto sulla piazza pubblica (ammettendo pure che sia vero) non fa mai del bene né alla Chiesa, né alle vittime, né ai fedeli ....e le traccie nell'opinione pubblica rimangono indelilbili poco importa che sia colpevole o no. Basta leggere i commenti di questo blog che prendono subito per oro una notizia che meriterebbe ben altro approfondimento non dalla piazza ,pure quella cattolica, ma dalle autorità competente
RispondiEliminaOggi festa del Santo curato d' Ars preghiamo per la santità dei sacerdoti e per i fedeli (dubito fortemente che il santo curato si sarebbe scagliato così contro il clero solo all' apparire di una notizia che mette in luce dei comportamenti dubbiosi sia del clero che di certi gruppi di fidelil.
ma lei dove vive sulla luna!? Legga un po' i giornali......!nessuno vomita veleno...ma sono fatti veri e reali!
RispondiEliminama lei dove vive sulla luna!? Legga un po' i giornali......!nessuno vomita veleno...ma sono fatti veri e reali!
RispondiEliminaEcco appunto, adesso la colpa non è di questi individui indegni, ma di chi ne dà notizia. Era meglio fare come una volta e insabbiare tutto vero? Uno dei grandissimi meriti di B16 è di aver parlato chiaro anche su questo argomento.
RispondiEliminaAlla luce delle precedenti vicende negli USA è chiaro che ai processi non si arriverà mai. Di fronte all'evidenza, alla innegabilità dei fatti contestati, sicuramente cercheranno di arrivare ad accordi con eventuali vittime per il risarcimento e a transazioni con chi ha subito danni economici per gli eventuali illeciti finanziari in modo da chiudere il tutto con la massima discrezione.
RispondiEliminaMa questo è mille volte peggio che un processo pubblico e l'eventuale condanna di questi degenerati. Non tanto perché si danno nuovi argomenti agli anti-cattolici quanto perchè si accresce il disorientamento nei fedeli, la loro vergogna per avere una simile 'classe dirigente', la certezza che in realtà nulla si intende fare, di veramente efficace, perché fatti del genere non si ripetano.
Grazie.
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