Monsignor Piero Marini, attualmente Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, ha avuto la fortuna (per lui, non per i poveri fedeli cattolici) di essere, per un totale di 20 anni, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie (nella foto sopra vedete una delle sue ultime - per fortuna – performances nel 2007 in Austria con il povero Benedetto XVI che lo esautorò di li a poco).
Pochi mesi fa, con le Edizioni San Paolo, ha pubblicato un libro intervista dedicato alla figura di Giovanni Paolo II e, ovviamente, alle sue tesi liturgiche (Piero Marini, Io sono un Papa amabile. Giovanni Paolo, San Paolo Edizioni). Il volume, sotto forma di intervista con il giornalista Bruno Cescon, è un interessantissimo riassunto delle sue idee in materia di liturgia e dell'influenza che lui ritiene di aver avuto, in tale ambito, su Giovanni Paolo II.
Il libro in realtà è anche la storia della sua vita, soprattutto da quando divenne – a soli 23 anni – collaboratore e poi segretario di monsignor Bugnini.
Ad una prima lettura ci pare di notare che, spesso, alcune sue idee tenti di "travasarle" verso Giovanni Paolo II, facendo credere ai lettori che tali idee fossero del Papa stesso, cosa spesso non vera. Per esempio si attribuisce al Papa una presunta ammirazione e simpatia verso l'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, ammirazione e simpatia non suffragata dai fatti: è noto infatti il contrasto tra il vescovo e Giovanni Paolo II, soprattutto a causa di un certo appoggio iniziale di Romero verso la teologia della liberazione di matrice marxista.
Ci sono altresì anche spunti interessanti relativi alla vita del Papa: il suo essere uomo di preghiera, la sua devozione fortissima nei confronti del Santissimo sacramento - ore e ore in ginocchio - e a Maria Santissima.
Quello che però ci preme sottolineare è l'idea di fondo di monsignor Marini - a detta sua per seguire le disposizioni del Vaticano II, ma nessuna disposizione del Concilio stesso prevede tutto ciò - di segnare "il passaggio da una liturgia romana caratterizzata dall'uniformità (uniformità della lingua e fissità delle rubriche) ad una liturgia più vicina alla sensibilità dell'uomo moderno, aperta all'adattamento e alle culture, espressione di una Chiesa comunionale che considera la diversità non come un elemento in sé negativo, ma come possibile arricchimento dell'unità" "Le liturgie sono diventate per così dire flessibili. È stata concessa la lingua volgare secondo le varie culture. Non abbiamo più il problema dell'identificazione ma piuttosto quello della pluralità, rivalutata quale arricchimento. Abbiamo ritrovato la molteplicità delle lingue e la possibilità di un adattamento." “A livello di riforma si preoccupò [il Consilium] di eliminare dal rito quegli elementi che erano tipici di Roma. Nell’ordo romano, per fare solo qualche esempio, si portavano sette candelieri perché Roma era divisa in sette colli; si usava il manipolo per segnalare la presenza delle diverse chiese; si celebravano le quattro tempora, legate alla benedizione delle campagne e la cultura occidentale contadina." Come si vede, si è voluto perciò de-romanizzare il rito romano e far diventare, come sintetizza felicemente il grande liturgista Klaus Gamber, il venerato Rito Romano - antico di almeno 15 secoli - un "Ritus Modernus". Quello che lui chiama "adattamento", voluto da mons. Bugnini, ha in realtà smantellato quasi completamente una struttura "delicatamente" restaurata nel corso dei secoli.
Felicemente per noi monsignor Piero Marini ora non è più il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, sostituito dal quasi omonimo monsignor Guido Marini, completamente diverso – e incomparabilmente migliore - per idee e prassi liturgiche. Ora è stato "esiliato" alla Presidenza del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, incarico privo - almeno per ora - di qualsiasi rilevanza ecclesiale.
Speriamo che continui così....
Pochi mesi fa, con le Edizioni San Paolo, ha pubblicato un libro intervista dedicato alla figura di Giovanni Paolo II e, ovviamente, alle sue tesi liturgiche (Piero Marini, Io sono un Papa amabile. Giovanni Paolo, San Paolo Edizioni). Il volume, sotto forma di intervista con il giornalista Bruno Cescon, è un interessantissimo riassunto delle sue idee in materia di liturgia e dell'influenza che lui ritiene di aver avuto, in tale ambito, su Giovanni Paolo II.
Il libro in realtà è anche la storia della sua vita, soprattutto da quando divenne – a soli 23 anni – collaboratore e poi segretario di monsignor Bugnini.
Ad una prima lettura ci pare di notare che, spesso, alcune sue idee tenti di "travasarle" verso Giovanni Paolo II, facendo credere ai lettori che tali idee fossero del Papa stesso, cosa spesso non vera. Per esempio si attribuisce al Papa una presunta ammirazione e simpatia verso l'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, ammirazione e simpatia non suffragata dai fatti: è noto infatti il contrasto tra il vescovo e Giovanni Paolo II, soprattutto a causa di un certo appoggio iniziale di Romero verso la teologia della liberazione di matrice marxista.
Ci sono altresì anche spunti interessanti relativi alla vita del Papa: il suo essere uomo di preghiera, la sua devozione fortissima nei confronti del Santissimo sacramento - ore e ore in ginocchio - e a Maria Santissima.
Quello che però ci preme sottolineare è l'idea di fondo di monsignor Marini - a detta sua per seguire le disposizioni del Vaticano II, ma nessuna disposizione del Concilio stesso prevede tutto ciò - di segnare "il passaggio da una liturgia romana caratterizzata dall'uniformità (uniformità della lingua e fissità delle rubriche) ad una liturgia più vicina alla sensibilità dell'uomo moderno, aperta all'adattamento e alle culture, espressione di una Chiesa comunionale che considera la diversità non come un elemento in sé negativo, ma come possibile arricchimento dell'unità" "Le liturgie sono diventate per così dire flessibili. È stata concessa la lingua volgare secondo le varie culture. Non abbiamo più il problema dell'identificazione ma piuttosto quello della pluralità, rivalutata quale arricchimento. Abbiamo ritrovato la molteplicità delle lingue e la possibilità di un adattamento." “A livello di riforma si preoccupò [il Consilium] di eliminare dal rito quegli elementi che erano tipici di Roma. Nell’ordo romano, per fare solo qualche esempio, si portavano sette candelieri perché Roma era divisa in sette colli; si usava il manipolo per segnalare la presenza delle diverse chiese; si celebravano le quattro tempora, legate alla benedizione delle campagne e la cultura occidentale contadina." Come si vede, si è voluto perciò de-romanizzare il rito romano e far diventare, come sintetizza felicemente il grande liturgista Klaus Gamber, il venerato Rito Romano - antico di almeno 15 secoli - un "Ritus Modernus". Quello che lui chiama "adattamento", voluto da mons. Bugnini, ha in realtà smantellato quasi completamente una struttura "delicatamente" restaurata nel corso dei secoli.
Felicemente per noi monsignor Piero Marini ora non è più il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, sostituito dal quasi omonimo monsignor Guido Marini, completamente diverso – e incomparabilmente migliore - per idee e prassi liturgiche. Ora è stato "esiliato" alla Presidenza del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, incarico privo - almeno per ora - di qualsiasi rilevanza ecclesiale.
Speriamo che continui così....
Se arriverà, come taluni voci circolanti nei palazzi, alla porpora, vedrete che bel salto di qualità farà la Curia romana. Sono fiducioso che benedetto XVi, lo tenga "esiliato" in quel soto dicastero.....mah... le volpi possono uscire in qualsiasi momento e mettere in una futura lista per un ipotetico conclave il nome del papabile Piero Marini. degno figlio di Bugnini e di Noè...... vedrete cari fratelli che sorprese ci riserverà!
RispondiEliminaAllora essendo degno figlio di Bugnini, lo spedirei presto nella terra di Ur , aspettando che il tempo faccia il resto.
Monsignore Guido incomaprabilmente migliore: Ci credo: la scuola genovese di cui è figlio, l'esempio luminoso del cardinale Siri ne hanno fatto non solo un uomo di valore, ma soprattutto un prete UMILE. Mai arrogante. Cosa cche manca ai bugniniani di qualsiasi diocesi: arroganza 1000, umiltà 0. Per loro la liturgia è " cosa nostra" e se l'intento di Piero e soci era il deromanizzare, nelle singole docesi i fautori delllo spirito del Concilio è stato quello di interpretare, a seconda delle lune riti venerandi. Purtroppo non ovunque i pieri locali sono stati esiliati o pensionati come meriterebbe il 75° di età. Perchè se una cosa chi umile non è ha bene imparato è quella di affilare gli artigli. E questi stanno ancora ben saldi alla torta.
RispondiEliminaCerto che l'avere vestito il Santo Padre come un "puffo" non gli fa tanto onore!
RispondiEliminaCirca il voler fare passare l'idea di una certa ammirazione di Giovanni Paolo II per il Santo Oscar Romero, questa è sicuramente fasulla: Oscar Romero è stato un Santo e Martire, vicino al Suo popolo sino alla fine (ascoltate il Suo ultimo discorso al popolo - ogni volta che lo sento mi commuovo sino alle lacrime-) e non è nemmeno stato un pedofilo ed altro come Marcel Macial, come poteva piacere a Giovanni Paolo?
Le dichiarazioni del già maestro (?) delle Cerimonie, fanno semplicemente rabbrividire, dal punto di vista teologico. La "de-romanizzazione" è la strada maestra per distruggere il Cattolicesimo...: il malcelato intento era purtroppo evidente! Il modello di ogni riforma, era e deve essere, proprio il Venerando Rito Romano, fonte di ortodossia e comunione; tutti i Riti particolari dovevano essere ricondotti all'origine, pur con i necessari adattamenti, ed il Papa, Vescovo di Roma, era ed è la garanzia del "Depositum fidei" a Lui consegnato! Se queste sono le premesse per meritare la Porpora...
RispondiElimina"Io sono un Papa amabile. Giovanni Paolo"
RispondiEliminaScusatemi, ma chi l`ha trovato quel titolo assurdo, ridicolo, è stato Piero Marini a far dire quelle parole a Giovanni Paolo II? Sperando che si tratti solo di una scelta mediocre e non di una velata frecciatina che ci ricorda i repellenti e continui raffronti fra Giovanni Paolo II e il suo successore.
curioso: dalla ricchezza della diversità/pluralità, è stata esclusa la romanità... dalla pluralità delle lingue è stato bandito il latino... Strano.... Proprio la romanità e la latinità era ed è ciò che unisce di più i cattolici dell'urbe e dell'orbe... Già i protestanti e i giansenisti volevano la liturgia in volgare... Giansenismo, esalta(va) liturgia contro "devozionalismi", ma in realtà impoveriva la liturgia.... Bella la lettera del card. Piacenza ai Rettori dei santuari: senza il rosario e la via crucis, la spiritualità cristiana d'Occidente sarebbe poverissima... Andatelo a dire a certi liturgisti bugniniani criptogians...
RispondiEliminaNon capisco proprio il perchè della frecciatina, squallida e gratuita, sulla pedofilia...peccato, un intervento interessante (su Giovanni Paolo II e Monsignor Romero...che, per inciso, disse che l'unica e vera teologia della liberazione poteva essere solo la Dottrina Sociale cattolica) rovinato, pazienza!!
RispondiEliminaNon c'è che dire, Pierino ha imparato a memoria la stessa lezione del Bugnino, e fra i due, fra l'allievo e il maestro, non saprei dire quale sia il peggiore...
RispondiEliminaPer esempio si attribuisce al Papa una presunta ammirazione e simpatia verso l'arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, ammirazione e simpatia non suffragata dai fatti
RispondiEliminaQuesto è un punto sul quale sarebbe molto meglio stendere un pietoso velo.
Certo, le 'strette di mano' e le speciali benedizioni (voglio sperare non motivate da ammirazione e simpatia) le riservava ad altri.
<span>"Le liturgie sono diventate per così dire flessibili"
RispondiEliminaEh sì, non più la Liturgia ma le liturgie e per di più flessibili!
Da queste liturgie è evidentemente, e felicemente, esclusa la Liturgia "preconciliare" morta e sepolta per Piero Marini.
Liturgie flessibili, da qui tutte le variazioni, le sperimentazioni, i bricolages, chi svita le lampadine, chi danza attorno all`altare, chi resta comodamente seduto al suo posto per ricevere il Corpo di Cristo, chi adotta il self-service e ognuno si serve da una coppa posta sull`altare o presentata da un`animatore, chi entra in chiesa in bicicletta o a cavallo, chi stravolge lo spazio sacro e fa dell`altare un mensa-tavola, per imitare Gesù.
Chi mette su quella tavola-mensa ogni sorta di oggetti, anche simboli non cattolici, ma che non sia mai la Croce di Cristo. Spazio sacro? Ma chi sa ancora che cosa significa?
Liturgia, Santa Messa, Eucaristia, Cena del Signore, Sacrificio Eucaristico ...Sacrificio Eucaristico? Quid? La Cena del Signore, ok, ma il Sacrificio Eucaristico chi me ne parla?
Altro che diversità "come possibile arricchimento dell'unità"...ognuno fa quel che vuole, Roma è così lontana, e poi tanto non interviene, il vescovo non ci dice niente, anzi, ci loda e partecipa anche alle nostre creazioni, quando non ne è lui stesso l`autore, e la Barca va...
</span>
Non dimenticherò mai quella tristissima foto che avete postato.
RispondiEliminaIl prelato che guarda, con ghignoso compiacimento, la brutta opera a danno del mite e paziente neo Papa !
Quello sguardo di autompiacimento ricorda la supponenza di coloro che nel corso della storia della Chiesa hanno contrastato il Vicario di Cristo.
In molti piangemmo per quella orribile foto.
In molti pregammo affinchè quel ricordo potesse scomparire dalle nostre menti.
In molti scrivemmo.
Ora so veramente che il Signore "... ha liberato Pietro..." ( Sant'Agostino).
Ecco quello che ricorda questa tristissima foto :
" ...
<p><span> le cronache televisive, hanno provocato in me una particolare tristezza, perchnel momento in cui hanno filmato l nostro amatissimo Papa rivestito di casula e di mitria che certamente non appartengono alla Sua elevata sensibilità estetica e liturgica.</span>
</p><p><span>Guardando in TV la cronaca del viaggio pastorale del Papa in Austria un alunno delle scuole superiori si è messo a piangere domandandosi : “<span>come si può vestire una Persona anziana , Professore Universitario , Teologo, con una cultura ed una sensibilità artistica senza eguali<span> </span>e soprattutto <span> </span>Sommo Romano Pontefice <span> </span>con </span>una<span> </span><span><span><span>casula</span></span></span><span> azzurra schizzata di giallo</span><span>” ?</span></span>
</p><p><span>Il Papa anche in questa coccasione ha voluto imitare il Divin Redentore :“</span><span>gli misero addosso una veste scarlatta</span><span>” e “</span><span>maltrattato</span><span> … <span>non aprì bocca</span></span><span>”.</span>
</p>
Rimane comunque il fatto che ormai nella maggior parte delle diocesi, questa tendenza anti-romana ha preso piede. Cerchiamo di sostenere S.S. Benedetto XVI e i suoi collaboratori, nel difficile compito di che il Signore ha loro affidato. "...distruggere, non è difficile: il più rozzo manovale sa conficcare i suoi ferri nella pietra nobile e bella di una cattedrale. Costruire: questo è lavoro che richiede maestri". S. Josemarìa Escrivà
RispondiEliminaChi ha trovato il titolo forse s'era bevuto una bottiglia di lambrusco...amabile.
RispondiEliminaOT, o forse no...
RispondiEliminahttp://www.unita.it/commenti/vincenzocerami/tonaca-1.157673
"l'Unità" più cattolica dell'"Avvenire"? Yes, we can!!
<span><span>"Cerchiamo di sostenere S.S. Benedetto XVI e i suoi collaboratori"</span>
RispondiEliminaI suoi collaboratori: sì, e cioè quelli che in modo aperto, senza "se" e senza "ma", lo sostengono, ne seguono l`esempio, sono veramente e sinceramente leali e obbedienti, quanti sono questi coraggiosi collaboratori?
Rammentandomi certi episodi, temo che il numero di coloro dei quali il Papa può veramente fidarsi, che gli sono vicini e lo servono con filiale obbedienza, sia piuttosto esiguo.</span>
Il mondo s'è proprio ribaltato: a scuola di disciplina ecclesiastica dall'Unità ! Forse uno scambio di cortesie con Famiglia Cristiana ?
RispondiElimina'Piero Marini ora è stato "esiliato" alla Presidenza del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, incarico privo - almeno per ora - di qualsiasi rilevanza ecclesiale.'
RispondiEliminaPoi anche per lui verranno i settantacinque anni, gli anni successivi e, finalmente, l'incontro con il Signore: fine ultimo della nostra esistenza!
Preghiamo San Giuseppe, patrono della Buona Morte.
RispondiEliminaQual è la storia della mitra? NOn la conosco...
RispondiEliminaOttimo articolo! Proprio quello che sosteneva, ahimè inascoltato e compatito, il cardiane Siri.
RispondiEliminaQueste odiose bestemmie contro il Beato Giovanni Paolo e contro qualunque pontefice non dovrebbero essere tollerate. I ragli di questi somari, il tanfo delle loro flatulenze non dovrebbero guastare le nostre conversazioni/letture. Nessuno si inganni, questi soggetti - almeno quelli che ancora fingono di essere cattolici - odiano TUTTI i papi che hanno incontrato o che incontreranno nella loro vita nascondendosi dietro una falsa ammirazione puramente romantica e idealizzata per quelli morti da tempo ai quali non dovranno mai obbedire. Ma state sicuri che se avessero vissuto al tempo loro e avessero dovuto obbedire, anche quelli sarebbero stati bersagli del loro veleno di serpi vigliacche. Come i modernisti, e modernisti nell'essenza essi stessi, questi amano solo il suono della loro voce, tonante al sicuro da dietro a un monitor, onanisti solitari cui la tecnica fornisce modi di confondere i meno avveduti e nutrire la loro rancorosa superbia.
RispondiEliminaIl drago che dobbiamo abbattere ha molte teste e se la maggior parte si agghinda e parla come chi veste il pontefice da pupazzo della reclame di biscotti farciti, alcune ci avvellenano mascherandosi dietro il nome santo della Tradizione. Bisogna tagliarle tutte, o ancora una volta non lasceremo che il Signore vinca per noi la battaglia per l'ordine temproale e l'unica riforma che la Chiesa conosce: la tradizione.
Degno allievo di tanto maestro.... speriamo veramente che per lui non sia in vista una porpora ed il Papa non sia "costretto" alla nomina seguendo un tristissimo "Manuale Cencelli" che esige x% di progressisti e y% di conservatori o pseudotali alla porpora per non scontentare nessuno!
RispondiEliminaCasula squisitamente modernista, non mi stupisco che Marini I sia stato silurato di li' a poco dal Pontefice, altrimenti al posto della mitria gli avrebbe fatto indossare un berrretto da party :'(
RispondiEliminaQualche furbacchione pero' ha capito che assecondando il Pontefice si puo' far carriera! Quindi via alle concessioni delle Messe Tridentine, vantandosi in prima persona di essere in comunione con il Papa! So di un prete ostile alla Messa Antica che "improvvisamente" su invito del Vescovo (che si e' vantato ai quattro venti di aver graziosamente "concesso" la Messa Antica) ha iniziato a celebrarla... di li' a poco e' arrivata per lui la porpora di Monsignore... fate voi!!!
RispondiEliminaNormale direi! Ci sono anche tante riviste piu' Cattoliche di Famiglia Cristiana...
RispondiEliminaMi perdoni, questo è un commento sciocco e di cattivo gusto...
RispondiEliminaOvviamente mi riferisco a quello di Claudio Sinclair
RispondiEliminaAgli amici di Biancavilla.... perchè non invitare per questo evento l'eminentissimo cardinale di palermo Romeo ( anche lui ha fatto carriera). Allora o come sua bituale usanza chiamerà la Digos, oppure arriverà una scomunica a tutta la comunità per aver offesso così tristemente la Chiesa e il CVII
RispondiEliminaÈ per questo che, sapendolo, ho sottolinato la sincerità, la vera, e non finta e ipocrita, lealtà di quei collaboraori su cui può contare il Papa, temo non siano legione.
RispondiEliminaQuest'articolo dell'Unità sembra più cattolico anche dell'Osservatore Romano.....
RispondiElimina<span>UN ARTICOLO pregno di carità cristiana "acidula"... non comment</span>
RispondiEliminaacidula? L'avessi scritto io allora sì che si poteva parlare di acido! Mi pare che i danni fatti da questo costumista da circo Togni siano già abbastanza gravi senza dover peggiorare la situazione con "memorie" piene di panzane degne di gerarchi sovietici. Anche se è utile avere da lor stessi la conferma che quello che hanno cercato di fare era proprio di de-romanizzare la nostra fede e la nostra liturgia.
RispondiEliminaAll'emerito Marini si deve anche la cacciata di Bartolucci dalla direzione della Cappella Sistina.
RispondiEliminaUltimo baluardo di una "romanità" musicale, gregoriana e polifonica, Bartolucci giunse ad aperto conflitto con l'emerito Marini che, approfittando di una applicazione legalistica della normativa montiniana sulla pensione dei curiali, cacciò a calci Bartolucci ottantenne, ancora forte e toscanissimo.
Gli fu sostituito il più mite Liberto, accondiscendente alle direttive dell'emerito Marini e prono ai suoi desideri.
Se Bartolucci fosse rimasto al suo posto, forse ora non avremmo Palombella a sostituire Liberto.
All'emerito Marini va imputata anche questa grande, grandissima colpa.......
Speriamo che dal Pont. Comitato per i Congressi Eucaristici il S. Padre lo trasferisca - dati i suoi gusti in materia liturgica e di paramenti - alla Pont. Commissione per la pastorale dei circensi, dato che il presidente mons. Alfonso Medrano, dovrà presto rassegnare le dimissioni per raggiunti limiti dìetà.
P. Marini ovvero Pinocchio Marini è un degno successore dell'infame Annibale Bugnini,la cui memoria è in ,per aver distrutto la Messa cattolica e abusato della fiducia di Paolo VI .Bugnini ,noto massone, iscritto alla P2 e sulla cui tomba manca ogni simbolo cristiano fu cacciato e spedito in Iran...
RispondiEliminaMarini per ora continua in segreto a manipolare dietro le quinte:i figli delle tenebre come disse il Signore Gesù sono più scaltri dei figli della luce....ma il Giudizio di Dio verrà anche per lui!
Bugnini la cui memoria è in maledizione...
RispondiEliminabeh, mi sa che ormai anche MeccaNews è più cattolica di famiglia cristiana!
RispondiElimina<span>Se tralascio l'accenno polemico contro la FSSPX, inopportuno e decontestualizzato, l'ospite delle 13:39 non ha torto. Mons. Romero, a sproposito santificato dalla sinistra e ridotto oggi a suo santino, non era affatto progressista e non era per nulla favorevole alla teologia della liberazione. Era un solido conservatore, sia dottrinalmente che politicamente. E' stata abile la sinistra - ecclesiastica e no -, grazie alla sua malizia e(o la dobbiamo definire semplicemente malvagità?) al suo strapotere mediatico, nel trasformarlo in un martire del progressismo, così come del definire "gruppi paramilitari anticomunisti" i suoi assassini, che erano solo dei bravi al servizio dei Don Rodrigo di turno, senza alcuna ideologia se non quella della ricerca del profitto ad ogni costo. L'anticomunismo è ben altra cosa, soprattutto in un contesto come quello centro-sud americano, in cui certe categorie politiche europee, pur già lise qui, proprio non funzionano.</span>
RispondiEliminaQuesto orribile personaggio è una maledizione che durerà a lungo; anche dopo la sua morte. Mi ricorda Lutero che, invecchiando, divenne sempre più petulante e maldicente. Forse anche lui, come fece Lutero con le sue 95 tesi, ha scritto le sue porcate anticattoliche seduto sul cesso.
RispondiEliminaUn bell'esempio di tubolare conciliese.....le liturgie diventano arricchimento, flessibili, culturali, ........ma va via!
RispondiEliminaCaro Amico, non sai quello che dici:
RispondiElimina1) quelle esposte non sono "bestemmie" ma fatti, informati
2) io, pur avendo vissuto la vicenda di Montaner di Sarmede, ai tempi in cui era vescovo di Vittorio Veneto Mons. Albino Luciani, poi il Santo Giovanni Paolo I - che ha portato ad uno scisma ed il conseguente insediamento di una Comunità Ortodossa Monofisita (se vuoi altre dettagliate informazioni fammelo sapere), pur avendo vissuto quel dramma e pur non essendo per nulla d'accordo con QUELLE cesisioni del Vescovo Luciani, ancora come Vescovo e poi come Santo Padre l'ho sempre rispettato, amato e ne ho in vivissimo rimpianto. Si può anche non essere d'accordo con una qualche idea ma, alla fine, l'obbedienza deve prevalere, se le decisioni sono prese in buona fede ed in armonia con il Santo Vangelo.
Il resto delle tue parole sono soltanto stupidaggini inutilmente offensive; ed anche questi sono semplicemente FATTI e non opinioni come le tue.
Il Signore ti doni pace e serenità.
Ciao
Il Signore nel vangelo ci invita ad amare i nemici.......
RispondiEliminaCon un grande sforzo di volontà io prego per l'anima di Bugnini e per la conversione di P. Marini........
Queste persone hanno idee totalmente distorte e sbagliate, inoltre con le loro falsità e bugie hanno distrutto tutta la grandezza e la bellezza della liturgia cattolica....... il modo migliore per combatterli è dire il più possibile la Santa Messa di sempre e i sacramenti nel rito di sempre: sono incomparabilmente più belli........
Preghiamo affinche i libri liturgici di Bugnini siano distrutti e dimenticati e si ritorni sal più presto alla vera liturgia cattolica romana......
<span><span>ahahhaha aspetta e spera... la nave di Pietro va avanti mai indietro (fa pure rima)</span>
RispondiElimina<span>sabato scorso abbiamo celebrato la Santa Messa all'aperto davanti alla spiaggia... tanti i partecipanti, in devoto e composto silenzio, hanno potuto assolvere il precetto e fare la Santa Comunione. </span></span>
<span><span>Con il VO mi sarebbe venuto un po' in salita...</span></span>
<span>( Continua ) La procedura richiamata, senza dubbio espressa da Mons. Marini in ambito giornalistico e per motivi di "compostezza metodologica" (chi ha conosciuto da vicino Monsignore sa quant'Egli fosse noioso sull'argomento), era invero una assoluta rarità ... di fatto i paramenti venivano visionati in loco e, talvolta, anche se i bozzetti arrivavano in ufficio, la realizzazione era poi del tutto differente ... </span>
RispondiElimina<span>6 ore fa · </span><span> ·</span><span>_ </span><span>posizione c) Qualcun altro non si rassegnerà mai alla verità dei fatti perchè contraddice le sue tesi pregiudiziali ... e qui interviene l'aurea norma a CUI … si attiene da tanti anni : Numquam queri, numquam se purgari (mai lamentarsi, mai dare spiegazioni).</span><span> </span>
<span><span><span>– </span></span><span>Flag</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Mi piace</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Reply</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Delete</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Edit</span></span><span><span><span> – </span></span><span>Moderate</span></span>
( Continua ) <span>non lo era nessuno prima e non interessò a nessuno poi ... se si deve rintracciare una qualche responsabilità, sia pur blanda e "ingenua", la imputerei al Vescovo locale che preparò l'avvenimento. Ma in seguito lo stesso Pontefice lo ringraziò. Torno a ripetere, se qualcuno si è opposto fino all'ultimo che il Papa indossasse quei paramenti, questi è proprio Mons. Piero Marini, che com'è noto, in seguito si prese tutte le colpe ... </span><span></span>
RispondiEliminaIn sostanza : per atto di paterno affetto il Papa volle indossa la casula e la mitra azzurre con schizzi di giallo, confezionate dai ragazzi disabili di Mariazell, contrariamente al parere di Mons. Piero Marini.
In effetti, mi era venuto in mente che il papa avesse indossato quei paramenti per non dispiacere delle persone disabili. Non ci poteva essere altro motivo. Marini è stato accusato di tutto perché la sua fama era già ben nota. Che non sia stato lui il responsabile di quella particolare ridicolizzazione del papa non cambia la sostanza delle critiche a lui mosse per come ha deturpato ed adulterato le liturgie papali, a Roma ed altrove.
RispondiEliminaIo penso che il papa non debba essere una specie di pupazzo che le diocesi possono divetirsi ad agghindare come più aggrada loro. Il papa dovrebbe indossare i propri paramenti e basta. Questa consuetudine di far indossare al papa paramenti confezionati ad hoc, da gente che spesso manco ha idea di cosa siano i paramenti cattolici, può avere come conseguenza episodi come quello di Mariazell. Almeno questa volta, l'immagine di un Benedetto XVI martire, che per umiltà accetta di indossare i bizzarri paramenti impostigli dal perfido cerimoniere, non regge.
<span><span><span>E perchè mai? Forse che la carità cristiana è menzogna?
RispondiEliminaForse che la descrizione dell`operato di mons.Piero Marini, delle sue motivazioni indicate con le sue stesse parole, sono menzognere ? </span></span>
<span><span> Forse che ci è impedito sperare che non venga mai promosso a incarichi di responsabilità, forse che dobbiamo negare e soffocare le inquietudini che possa un giorno diventare cardinale?
L`acidità, quella vera, quella che fa male, che è patologica, è quella di chi, come mons. Marini, ha intaccato il tessuto ecclesiale con le sue continue e ripetute agressioni-creazioni ideologiche, è quella di chi davanti, o dietro, le quinte sta ancora oggi sabotando il lavoro di restaurazione che sta tentando Benedetto XVI.
Non dimenticherò mai, durante una Santa Messa celebrata dal Papa in San Pietro, una delle prime con mons. Guido Marini come cerimoniere, il sorrisino e lo sguardo ironici di Piero Marini rivolti ad un vicino e colti dalla telecamera, vi si leggeva non solo un`acida ironia, ma lo scherno.</span></span></span>
<span>Sarà forse anche vero, si coinvolge Benedetto XVI sapendo che in ogni caso non confermerà, ma pare strano che quei paramenti non siano stati seguiti nella loro esecuzione da Mons. Marini, insomma all`arrivo i cambiamenti eventuali effettuati sul posto non sono stati minimi, sembra strano che il vescovo locale abbia preso la totale libertà di creare quei paramenti "circensi" e che mons. Marini non ne fosse stato al corrente.
RispondiEliminaMa può anche essere, del resto non c`è bisogno di fissarsi su Mariazell per descrivere la creatività liturgica di Mons. Marini, basta ricordarsi dei viaggi di Giovanni Paolo II o il Giubileo dell`anno 2000...lì non c`era nessun vescovo austriaco....
</span>
A volte trovo che dai commenti di certi tradizionalisti "duri e puri" non traspare alcuno spirito cristiano e che ciò che essi auspicano sia pura forma, perchè non corroborata dalla sostanza (amore, carità, ecc) che dovrebbe costiuire il noccilo del cristianesimo.
RispondiEliminaMa le sue parole, caro ospite dell 12'02, non sono certe espressione di una persona buona e serena.
Paolo VI - pentito, ma ormai incapace di rimediare al disastro provocato da Bugnini - lo spedì a fare il nunzio in iran (anzichè premiarlo con la porpora), ma rimane del tutto incomprensibile il fatto che il "conservatore" GPII nominò maestro delle cerimonie Piero Marini, che fu il più fedele collaboraore di Bugnini.
RispondiEliminaHo già sollevato questa mia perplessità in un altro thread. Qualcuno sa darmi una risposta?
Grazie Signora Luisa : condivido in pieno !
RispondiEliminaRiguardo la triste vicenda di Mariazell ricordo di aver visto la foto di alcune suore che confezionavano i paramenti.
La testimonianza fornita dai collaboratori di allora di Mons.Piero Marini è importantissima anche perchè rivela il lato paterno e affettuoso verso i ragazzi disabili del Papa Benedetto XVI.
Come ha saggiamente sottolineato la Signora Luisa per l'apertura della Porta Santa dell'anno 1999 non c'erano gli austriaci ... eppure il risultato ( il piviale tecnokolor ) alla " mago Otelma" fu lo stesso !
E dire che che Mons. Crispino Valenziano dedicò a quel parato una conferenza specificia ( dovrei avere qualcosa di scritto al riguardo).
Bahhhh
Questo linguaggio da osteria - caro Filippo - non fa certo bene alla causa tradizionalista.
RispondiEliminaMa vedo che esso raccoglie il consenso di un sacerdote ("areki"), che utilizza il termine "pecorelle" per definire i cattolici fedeli al Papa (io gli sono fedele ma non mi sento pecorella) e poi apprezza un commento così volgare.
Commento che "eccoqua" se lo sarebbe potuto risparmiare anche perchè, senza darne particolare clamore, sono state celebrate " digne , attente ac devote" due Sante Messe tridentine ( EF ) in due località turistiche ( non scrivo altro) in cui " tanti i partecipanti, in devoto e composto silenzio, hanno potuto assolvere il precetto e fare la Santa Comunione".
RispondiEliminaCon il NO mi sarebbe venuto un po' in salita ...
Noi, laici, perdoniamo ...
RispondiEliminaI preti ... no ...
Da alcuni ex allievi del deposto Maestro Mons. Piero ho sentito i commenti più crudi ed impietosi.
Mi son fatto l'idea che il perdono è un'obbligo per i laici ed un optional per i preti ... ( sto scherzando ovviamente)
Sono rimasti celebri due "giuramenti" fatti in Vaticano ... che si sono avverati
"Deposuit potentes..."
<span>( Continua. la descrizione della casula azzurra schizzata di giallo )... ovviamente mi riferisco solo ed esclusivamente all'episodio di Mariazell. </span>
RispondiElimina<span>Nell'atto di paterno amore del Pontefice verso i ragazzi disabili che li avevano confezionati al loro meglio, una volta informato della cosa dall'Ordinario locale e comunque contro il parere di Mons. Marini che, espressis verbis, li considerava "Indecenti".</span>
Caro Osservatore...... non ti dice nulla la parola "mafia"......
RispondiEliminai modernisti sono tra l'altro anche mafiosi perchè riproducono se stessi nei posti "chiave" sono come le cellule cancerose che riproducono sempre se stesse attraverso le metastasi......
Stupisce comunque il risultato e non si può dire che il parato è venuto male perché confezionato da disabili. Ma scherziamo! Anche l'ultimo pretino supervisore avrebbe dovuto essere di dire: "ragazzi almeno al mitria facciamole bianca".
RispondiEliminaSi fa presto a dare la colpa ai disabili!
Osservatore, non credo proprio che Filippo sia tradizionalista! Forse è più un provocatore...
RispondiEliminaDetto questo concordo che certe volgarità potrebbero essere evitate.
Caro signor Carradori,
RispondiEliminainnanzittuto grazie per i suoi post, sempre equilibrati ed interessanti.
Ma questa delle forbici non l'ho capita.
Mi spiega? Forse nopn vuole/non può fare il nome del monsignore?
E' vero che la mitria damascata dei cardinali è stata abbassata di parecchio (probabilmente era troppo "romana") da Piero Marini. Guido Marini ne ha introdotta un'altra, con una riga d'oro (ma non l'ha alzata).
Ai disabili in questione sarà stato presentato un progetto da qualcuno che disabile non era. In ogni caso, non è che se dei sofferenti hanno delle idee poco pertinenti, bisogna necessariamente assecondarle. I disabili sarebbero stati contenti anche di realizzare una semplice pianeta sobria ed unicolore, per il solo motivo che quel parato sarebbe stato indossato dal papa.
RispondiEliminaCara Luisa,
RispondiEliminale mando un saluto cordiale (e non sono parole di circostanza).
Sono contento che le nuvole si siano dissolte.
Pardonne moi, Madame!
RispondiEliminaDicitur
RispondiEliminaSi racconta che in più occasioni il segretario del B.Giovanni Paolo II abbia espresso perplessità circa alcuna scelte di paramenti del Papa.
La tensione raggiunse il culmine perchè le critiche non tovavano accoglienza da parte dell'Uffico delle Celebrazioni.
Così una volta trovate miracolosamente un paio di forbici una mitria, contestata, venne trovata, pochi istanti prima della celebrazione, tagliata... quindi non utilizzabile secondo i desiderata dello staff del Papa.
Storie e leggende ...
Ok. Avvertici quando morirai che lo pregheremo per te.
RispondiEliminaVedo che abbiamo osservatori dalla pelle così sensibile da essere irritata da qualche goliardica espressione - peraltro perfettamente tradizionale, basta pensare ai Carmina Burana - ma non dalla esistenziale, intrinseca, ontologica volgarità dei progressisti (o di certi pseudo-tradizionalisti). Certo, ognuno si sceglie lo sterco che più si merita.
RispondiElimina"Pasci le mie pecorelle" così disse Gesù a Pietro......... forse i modernisti vogliono riscrivere il Vangelo!
RispondiEliminaMi sento pecorella quando obbedisco a Gesù che ha detto mie pecorelle....
Ma state certi che non sarò mai pecora difronte ai lupi modernisti che chiedono l'obbedienza per farci accettare le loro trovate (cfr. l'obbedienza richiesta ad ogni piè sospinto alla riforma liturgica bugniniana).....
don Bernardo
L'autore dell'inciso(la redazione) all'ottimo libro di Mons,Marini si dimostra ,ancora una volta,un demagogo.Le sua parole sono pura propaganda.Non è accettabile dire che il Rito Romano,o almeno certi suoi elementi hanno 15 secoli di storia.Non è la verità storica!!Mons Marini ha solo ripetuto quanto già detto da Pio XII nella Mediator Dei a riguardo di quegli elementi della Messa che lungo il tempo perdono di significato e vanno rimossi.Non pensate che criticando sempre tutti fate il bene della Messa Tridentina anzi la danneggiate ulteriormente mettendola ancora di più ai margini.Finchè il Messale Tridentino sarà pe voi una sorta di bandiera anti Vaticano II e riforma liturgica sarà sempre relegato ai margini.
RispondiEliminae pi ci sono quelli che fanno giudizi temerari...
RispondiEliminaazz sei dell'età di Lutero? però!
RispondiElimina<span>Caro Andrea, se vogliamo giocare a ping pong ci stò...
RispondiEliminama evitiamo di dire cretinate sulla Messa... che ne sai di come la celebro io?</span>
<span>Il VO prevede certe cose che poco si addicono ad un posto pubblico come un campo...</span>
<span>preferisco celebrare il VO in Chiesa dove trovo tutti gli accessori al caso.</span>
<span>Celebrare poi come la Chiesa e il Papa ci indicano per me è semplicemnte un onore oltre che un dovere. </span>
<span>Mettiamocelo bene in testa che non esistono Messe di serie A e di serie B, la Messa è UNA, la Santa Messa! </span>
Silente,
RispondiEliminase desse un po' più retta al suo nick, sarebbe una gran bella cosa.
Vada più sopra e legga ciò che ho scritto all'ospite d ieri (19 agosto) ore 12'02.
Lei dà proprio l'impressione di essere una persona arida e malvagia. il suo tradizionalismo è solo una facciata, dietro la quale sembra non esserci nulla. Mi piacerebbe sapere se lei dedica un po'del suo tempo agli anziani, ai disabilim o qualche opera di bene.
Io ho simpatia per la causa tradizionlista (soprattutto in campo liturgico/disicplinare, meno in quello morale) ma quando inciampo in persone come lei mi vengono forti dubbi.
Ho amici (nessuno di noi ha conosciuto il periodo preconciliare) che si beano a schitarreggiare e a batter le mani nelle liturgie scout (nelle quali provo un grande disagio), ma vanno anche a trovare gli anziani, i disabili, e soprattutto non esprimono giudizi cattivi e malvagi come i suoi.
Vedo che lei apprezza lo sterco solo quando proviene dai suoi compagni di merende, con i quali si sente perfettamente a suo agio.
Ha fatto il gradasso con me anche in un altro thread, ma poi - se ricorda bene - l'ho spuntata io e lei l'ha presa ...nel di dietro.
Vedo che lei dà il suo apprezzamento alle peggiori volgarità (vedasi Filippo e silente).
RispondiEliminaCome le ha gia detto qualcuno veda ditogliersi la maschera e di dire chi è e in quale diocesi fa pastorazione.
Ma dimenticavo, Lei è pecorella.
Quindi mmeglio fare il don Abbondio e vbenir ea fare il figo qui e poi magari leccare i pedi al suo vescovo
Anonimo amico, "che il Rito Romano, o almeno certi suoi elementi hanno 15 secoli di storia" lo dice ad esempio un catalogo di papi che ho pubblicato un paio d'anni fa - forse dovrei segnalare quel saggio alla Redazione, come alternativa alla visione del Rito Romano da Lei cosi' apoditticamente enunciata e risposta all'accusa di demagogia.
RispondiEliminaIl catalogo in questione recita a proposito di papa Gregorio Magno (590-604): "Hic adiecit in canonica diesque nostros in tua pace disponas. [Questo (papa) aggiunse al canone diesque nostros in tua pace disponas) Se Gregorio aggiunse al canone quella preghiera, vuol dire che il canone ("canonica" e' neutro plurale, cioe' "le preghiere canoniche") era gia' fissato. Potete consultare il catalogo di papi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, codice Vat. lat. 1348.
Che il problema vero stia negli 'ini'?
RispondiEliminaMontini, Bugnini, Marini, Martini... ecc.
Mi sembra stana questa voce.
RispondiEliminaIl segetario di GBII e marini furonoordinati vescovi lo stesso giorno dal Papa ed erano amici.
le mitrie che usava GPII negli ultimi anni del suo pontificato erano una piu orrenda (e protestante) dell'altra e quindi il segrtario avrebbe dovuto tagliarle tutte
caro amico semplicemente applico il vangelo: semplice come colomba e prudente come un serpente........
RispondiEliminalo so che ti rode il fegato, ma a proposito di maschere chi sei tu "osservatore"??? .......
non sai che il bello del blog è proprio dire quello che si pensa senza correre rischi?
Caro osservatore, grazie per il suo cortese messaggio, così emblematico dello spirito modernista e dell'educazione da questo rappresentata. Tuttavia, vorrebbe essere così cortese da ricordarmi dove e quando io avrei "fatto il gradasso" con lei e soprattutto darmi maggiori informazioni sulla sua criptica, così deliziosa affermazione "l'ho spuntata io e lei l'ha presa ...nel di dietro."? Non è che lei attribuisce ad altri abitudini che invece sono solo sue?
RispondiElimina<span>Caro amico lei non ha capito!Il punto del discorso non è l'antichità o meno del Rito Romano.La Redazione(Enrico)ha fatto delle affermazioni che non sono corrette e travisano il discorso di Mons.Marini.Quello che voleva dire Mons.Marini è che la riforma post Vaticano II ha voluto liberare il Rito Romano da quegli elementi che gli davano una caratterizazione eccesivamente locale cioè di Roma facendone un <span>Rito universale.</span>L'antichità non c'entra perchè la riforma post Vaticano II è in continuità con la tradizione.
RispondiEliminaMa poi chiedo come mai quando si parla di antichità,di Chiesa primitiva voi tradizionalisti tirate in ballo Pio XII che avrebbe condannato <span>l'archeologismo liturgico</span>,mentre quando si tratta di dimostrare le vostre ragioni tirate in ballo proprio l'archeologia sostenendo che la Messa Tridentina sarebbe quella di "<span>sempre</span>" oppure quella di Gregorio Magno.<span>Si sa che ciò è falso</span> è che la Messa Tridentina non è affatto una Messa nè antica nè di sempre ma <span>è una Messa moderna</span>?<span>Mentre la Messa di Paolo VI è molto più simile alla Messa antica.</span>
La redazione(il Sig.Enrico) ha fatto la seguente affermazione:"<span>, il venerato Rito Romano - antico di almeno 15 secoli - un "Ritus Modernus".</span>
<span></span>
La redazione quindi dice che la Commissione incaricata della riforma del Messale dopo il Vaticano II
avrebbe trasformato un rito vecchio di 15 secoli in un Rito Moderno!!
Ciò è clamorosamente falso e la redazione lo a bene!!
Io credo che con questo atteggiamento non fate l'interesse del Messale Tridentino anzi lo danneggiate!!Non so se ve ne rendete conto!!</span>
<span></span>
<span>Non sarà mistificando la storia che contribuirete a diffondere il Messale Tridentino.</span>
infatti la Messa è una sola, la Tridentina celebrata CONTRO la nuova
RispondiEliminaSotto l'effetto dell'alcol, o di altri psicotropi ben peggiori, la relazione cognitiva tra concetto e parola si indebolisce e genera patologie espressive e comunicative quali quelle ben rappresentate qui sopra. Ovviamente tali psicotropi non sono necessari in caso di situazione cognitiva già di per sé compromessa. Anche a scopi scientifici segnalo, con riferimento al post precedente :
RispondiEliminaa) l'espressione "in quale diocesi fa pastorazione";
b) la frase (frase?): "Quindi mmeglio fare il don Abbondio e vbenir ea fare il figo qui e poi magari leccare i pedi al suo vescovo";
Per cui, mi risulta facile rivolgermi all'autore del post per chiedergli: lei sarebbe quello che, per usare il suo signorile linguaggio di alcuni messaggi fa, me l'avrebbe messo "nel didietro"?
Gli argomenti postulati dall'ospite sono noti e arcinoti e di tanto in tanto fanno capolino in questo blog... nulla di nuovo quindi!
RispondiEliminaLa cosa che non capisco, è perché l'Ospite si preoccupi che il Messale Tridentino non possa avere la diffusione che gli spetta a causa delle mistificazioni della Redazione (Enrico)!!!
Piero Marini ascolta: Summorum Ponitficum.
RispondiElimina"ma poi - se ricorda bene - l'ho spuntata io e lei <span>l'ha presa ...nel di dietro</span>"
RispondiEliminaChe francesismi! Speriamo che almeno questi siano graditi a Madame :)
<span>"Vedo che lei dà il suo apprezzamento alle <span>peggiori volgarità</span> (vedasi Filippo e silente)"</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>Pardon! Ho scritto cose ben più volgari di queste ;) </span>
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<span>
</span>
Filippo, a meno che esistano diversi" Filippo", la seguo da un pò di tempo, mi sembra che lei si diverta un mondo su questo blog, indossando diverse vesti, trasformista, provocatore, se non sono troppo curiosa, potrebbe dirmi dove lei si situa ...è dentro quella che lei ha definito "ex-Chiesa cattolica", ma allora se non è più cattolica che cosa è secondo lei, ....o fuori?
RispondiEliminaGrazie.
Caro Silente, sa che sono il più sovente in accordo con lei, è vero che preferisco siano evitate volgarità, è vero anche che le peggiori volgarità non si accontentano di parole o espressioni "goliardiche" ma colpiscono la persona e di quel genere di volgarità ne abbiamo avuto, e ne abbiamo, qualche esempio su questo blog, è anche vero che non temo gli scambi vivi e vivaci, ma siamo su un blog e se si comincia a tirare il filo della matassa della volgarità, dell`offesa personale, delle insinuazioni fuori luogo, se l`emozione e l`impulsività prendono il comando, si sa dove il filo comincia ma non si sa dove finirà....ed è la salita o, meglio, la discesa verso livelli che, è vero, penso sarebbe meglio evitare.
RispondiEliminaMa è anche vero che forse sono troppo reattiva a delle espressioni che per voi Italiani sono, forse, entrate nel linguaggio comune. ;)
@ Filippo, non so se quell`espressione è un francesismo ma, per risponderle, no, non mi è maggiormente gradita delle sue (Filippo) sortite precedenti.
Guardi don Bernardo, lei puo fare ciò che vuole. Le sue scelte non mi toccano.
RispondiEliminaTrovo solo un po' degno di "don Abbondio" il fatto di vivere perfettamente integrati nel sistema ecclesiale "postconcilare" e poi venire qui a fare il "duro e puro" e sopraqttutto a dare il suo apprezzamento a commenti che sono stati perfino censurati dalla redazione (sul card. Noé).
E in questo thread apprezzare le volgarità dei vari Filippo e Silente.
Scusi per l'ultima frase, un po' incomprensibile, che ho scritto ieri: a volte scrivo velocissimamente e non rileggo.
Leggasi: "meglio venire a fare il figo qui (ndr: fare il duro e puro e apprezzare i commenti piu anticristiani dei peggiori fanatici) e poi magari leccare i piedi al suo vescovo".
La saluto
Non avete riconosciuto l`anonimo ospite che tutto è salvo anonimo?
RispondiEliminaREDAZIONE, occhio! Se non volete vedere il blog invaso dai copia-incolla dell`ospite!
"fare pastorazione"
RispondiEliminaLo usano gli anziani sacerdoti (era un' espressione invalsa nel periodo preconciliare: sinonimo di esercitare il ministero).
Legga meglio: io ho scritto "l'ha presa (non preso) nel di dietro".
Caro Ospite, il Venerando Rito Gregoriano, ha le coordinate del criterio teologico, nel quale si riconoscono i fondamenti di verità certa. Scardinare i criteri che rendono oggettiva la verità trasmessa nel S. Sacrificio della Messa, mi creda, non fa un buon servizio neppure al N.O.; inutile perciò vivisezionare le varie espressioni del Rito, per dimostrare che qua o la non vi sono i quindici secoli... Le basti la legittima scelta, di chi preferisce il Divin Sacrificio, a scanso di ogni archeologismo, dimostrando la viva attualità nella viva tradizione...
RispondiEliminaMa per Lei il modernismo è l'unità di misura assoluta? Quando si cambia i calzini e le mutande si chiede forse se ciò non sia per caso troppo mdernista?
RispondiElimina<span>Legga meglio: io ho scritto "l'ha presa (non preso) nel di dietro".</span>
RispondiEliminaOsservatore, lei è siciliano? :)
malati...malati...malati...ecco cosa site...poveri malati
RispondiEliminaSe taluni sostengono che il Rito Gregoriano è moderno, perché tanto livore, o forse perché il giudizio è inficiatiato di positivismo, sostenendo che ciò che viene dopo è meglio di ciò che esisteva prima? Il problema, però è che in campo teologico la Rivelazione è perfetta nella sua originaria comunicazione, altro discorso è la graduale comprensione, del dato rivelato. Perciò, anch'io sostengo la "modernità", cioè la piena attualità del Santo Sacrificio della Messa secondo il Rito Gregoriano. Se il Signor Raffaele vuole praticare contro questa malattia, sottolineata per ben tre volte, qualche forma di eutanasia, sappia che non apparteniamo allo stesso Rito, di conseguenza si metta il cuore in pace e segua la sua strada!
RispondiEliminaDa nessuna parte.
RispondiEliminaDa nessuna parte.
RispondiEliminaNon so chi sia, ma deve aver letto uno degli ultimi numeri di Vita Pastorale (giugno o luglio mi pare).
RispondiEliminaForse, dico forse, meno di quello che crede lei con le sue gratuite offese!
RispondiElimina<span>Scusate, ma vi sembra il caso di polemizzare con uno che, facendo il cerimoniere del Papa e quindi dovendo in teoria possedere almeno l'ABC della liturgia e della sua storia, afferma che le Quattro Tempora furono abolite in quanto rito tipico e proprio della città di Roma? Non servono commenti... dice tutto da sé. E si spiegano molte cose sulla storia della riforma postconciliare.
RispondiElimina</span>
Mi chiedo è mai possibile che criticate solo mons.Piero Marini e difronte al nuovo Palio del Papa quello in uso ultimamente e confezionato dopo la dipartita di mons Piero nessuno dice nulla? E' orribile! sembra un disco volante tagliato nel mezzo!!!! E' antiestetico, risulta mal indossato e fa sembrare goffo il Papa quando lo indossa
RispondiEliminaVeramente l'attuale pallio è quasi identico non solo a molti modelli antichi, ma anche a quelli attualmente usati da tutti gli arcivescovi metropoliti latini.
RispondiElimina