Gran brutti tempi per il ciclismo italiano. Dopo i non buoni piazzamenti degli italiani all'ultimo Tour de France e all'ultimo Giro d'Italia, evidentemente qualcuno della federciclismo ha consigliato Ivan Basso & C. di ricorrere a qualche aiuto soprannaturale.
Ma no, non sono Basso, Petacchi, Cunego... sono tre seminaristi della diocesi di Reggio Emilia...
Del resto, dopo aver visto i bei progettini che sono in programma non possiamo che far notare il nostro disappunto. Con una cattedrale così avveniristica, la bicicletta è ancora un mezzo troppo tradizionale: roba da Concilio di Trento
Coraggio faccimoci santi, in modo che i tempi dei gentili (Lc 21,24) possano essere abbreviati.
Siamo al teatro e quei personaggi a bicicletta, figuranti dello spettacolo, non credo siano gli ordinandi( ma posso sbagliarmi) ma tre postini(!) di bianco vestiti incaricati di consegnare uno zainetto agli ordinandi che poi, a spettacolo terminato (che tristezza dover usare questi termini), li apriranno davanti al pubblico divertito per scoprirne il contenuto.
RispondiEliminaAnche un`ordinazione di novelli sacerdoti deve trasformarsi in una messa in scena ridicola, in uno spettacolo orchestrato per coinvolgere e divertire il pubblico che alla fine applaudirà il regista, gli assistenti, gli attori e....sè stesso.
Ecco la missione dei postini...
RispondiElimina<span>Ma scusate a che setta appartengono i postini?</span>
RispondiElimina<span>Per fortuna noi cattolici abbiamo avuto Lefebvre. Lui, grazie a Dio , aveva fede e gusto artistico non avrebbe mai ridotto un duomo in quelle condizioni ed i suoi<span> </span>futuri preti non si sarebbero<span> </span>trovati nella necessità di consegnare la posta, per mangiare..</span>
Sì, è come dice Luisa: non sono i tre ordinandi, ma tre ragazzi (forse amici? forse seminaristi?) che alla fine della Santa Messa di Ordinazione entrano per consegnare degli zaini simbolici.
RispondiEliminaCiò non toglie che si tratti di una trovata pietosa (nel senso che fa pietà...)
Ma non è possibile !!!
RispondiEliminaSe questi sedicenti liturgisti stessero a contatto con la realtà, come faccio io quotidianamente perchè sono insegnante, capirebbero che queste "trovate" pseudo-teatrali non solo non servono a nulla ma sono dannose per gli stessi giovani !
Un consiglio : mandiamoli a lavorare !!!
Troppo chiusi delle loro idee, rifugiati dentro le torri , apparentemente auree, che la loro stessa mente ha generato questi liturgisti-registi teatrali hanno bisogno di una sana ventata di aria fresca e di contatto con la realtà.
Con i piedi a terra, rivestiti di santa umiltà e di penitenza forse questi liturgisti-regosti teatrali potranno ancora rimediare ai danni che stanno producendo !
Che lavorino, questi sedicenti liturgisti-registi teatrali, fra i giovani, fra gli anziani, fra i bisognosi e fra i sofferenti negli ospedali e nelle case di cura !
In questo modo ritroveranno la loro vocazione Sacerdotale sopita dall'arroganza delle idee " a passo con il mondo" !
Com'è possibile che i Sacerdoti che conosco io, giovani o anziani, che non fanno neppure a tempo di mangiare in santa pace, tanto è il loro impegno pastorale quotidiano che si conclude spesso la sera quando ormai crollano di stanchezza verso le ventidue ... non pensano neppure minimamente di ideare tali dannose teatralità ?
A contatto con un bastone.
RispondiEliminaTrovo questa foto......perfettamente coerente.
RispondiEliminaLa Chiesa di Reggio Emilia appartiene infagtti alla Comunione Post Cristiana dei Martiniani
Mi confermano amici di quelle zone che i tre ragazzi nelle foto sono ciclisti provetti del seminario vescovile. Quelli insomma che in altre diocesi servono i pontificali in veste talare e cotta e rispondono al nome di SEMINARISTI.
RispondiEliminaSacerdoti in chiesa e pagliacci al circo. Vescovi conniventi non sono0 in comunione con Pietro. BASTA!!! BASTA TRADIRE IL SIGNORE!!!!
RispondiEliminaBisognerebbe istituire un "osservatorio" per raccogliere informazioni sugli "adeguamenti liturgici" in corso in diverse cattedrali italiane: non c'è solo Reggio Emilia, c'è anche Pavia.
RispondiEliminaScelgo una frase dal terrificante articolo sulla ex-cattedrale: "sarà riaperta al pubblico il giorno di ferragosto". Giustissimo, infatti in un posto così né i fedeli né la Vergine Santissima Assunta ci avranno niente che fare.
RispondiEliminaRiporto quanto detto da un lettore sul blog http://infinito-quotidiano.blogspot.com/2011/08/qualcuno-pensera-e-lo-pensa-che-io.html#comment-form
RispondiEliminache così commenta:
<span>"Pare però che la cattedrale reggiana verrà aperta solo il 15 agosto poi subito chiusa:</span>
<span>http://www.diocesi.re.it/reggioemilia/allegati/24230/Riapertura%20Cattedrale%2015%20agosto.pdf
Ma com'è possibile indire un giubileo in cui, per ottenere l'indulgenza plenaria è necessario visitare fisicamente la cattedrale, e poi chiuderla per lavori così a lungo... misteri della fede!?"</span>
Ecco aperta per il ferragosto perchè? Perchè chiedere indulgenze per "l'anno giubilare della cattedrale" se non si permette ai fedeli di lucrarle? Trovo pertinente la risposta di Daniele Di Geronimo: "<span>Forse semplicemente perchè chi ha la responsabilità pastorale di quei fedeli (ed è lo stesso che ha permesso e favorito gli scempi di cui parliamo) non crede nella comunione dei santi, nelle indulgenze, nel peccato, ecc. Non crede alle verità della fede cattolica. E solo un non cattolico può permettere certe cose". </span>
Amici trovo sempre più vero il commento di Langone: PROTESTANTI!
Ferragosto, feria di agosto, festa pagana, perchè stupirsene, rientra nella logica del discorso.
RispondiEliminaCirca i ciclisti in chiesa, magari chi ha avuto l' idea non voleva fare una buffonata, forse voleva esprimere la fatica nel servire il Signore, ma la pedalata si sarebbe potuta fermare sul sagrato, poi ingesso processionale in chiesa a mani giunte e senza applausi.
Ma non dire stupidaggini, per favore: quando mai il Card Martini o il Card Tettamanzi hanno fatto o autorizzato bestialità simili!!
RispondiEliminaQuesti mi sembrano diventati tutti scemi.
Ma che motivo c'era di inscenare una put..ata simile!
Possibile che nessuno intervenga? Che dobbiamo assistere all'autodistruzione della chiesa senza fare nulla?
RispondiEliminamagari anche una semplice via di mezzo.... entrare in chiesa in bici, ma a mani giunte!!
RispondiEliminaQuasi quasi rimpiango il palazzetto dello sport dove si facevano prima le ordinazioni. Non ti dava l'idea della chiesa perchè non lo era. La cattedrale è uno scempio!!
Mi sa che sono "Vocazioni", maschili e femminili, nate nelle GMG.
RispondiEliminaSarebbe tutto coerente.
Se Martini fosse venuto a Reggio negli anni 60-70 sarebbe stato considerato un conservatore un pelino reazionario.
RispondiEliminaNon voglio parlare di nessuno, so solo che l'unica volta che sono entrato nella rinnovata cattedrale di Reggio ho pianto per la pena.
RispondiEliminaE' stato in occasione di un affollata Cresima dove, a un certo punto, ho notato che in un angolo scuro, ignorato da tutti stava la dimora di NSGC, il Tabernacolo.
Anzi, chi era nelle vicinanze stava a chiaccherare seduto sulle balaustre e sui gradini!
Vedendo il Padrone di casa trattato senza alcun onore ( serve a noi onorarlo e adorarlo, non a Lui! ) mi vennero pensieri di "desolazione".
No, no questi sono pagliacci al circo e in chiesa. Purtroppo!
RispondiEliminaAnselmo, non cpiasco
RispondiEliminaDal '46 al '65 la diocesi di Reggio è stata retta da mons. Beniamino Socche, un grandissimo Vescovo, che ha difeso i suoi sacerdoti dagli attacchi (anche mortali) sferrati contro tanti preti della diocesi. Almeno una decina di loro hanno perso la vita, per mano di comunisti anticlericali.
Includete anche Lugano, per favore (diocesi svizzera per giurisdizione, ma italiana per tradizione).
RispondiEliminaE lo scempio si sta perpetrando alla faccia della "ars celebrandi" di Benedetto XVI, che vuole convertire la Chiesa con il suo esempio, più che con la sua autorità.
I risultati sembrano purtroppo essere uguali a zero.
<span>che vuole convertire la Chiesa con il suo esempio, più che con la sua autorità. Ben detto, carissimo osservatore! Hai centrato in pieno!</span>
RispondiEliminaGuardate un po' le danze che accompagnano i pontificali nella Cattedrale di Reggio...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/v/epcxrjPud1Q&feature" type="application/x-shockwave-flash" width="200" height="165
osservatore, per favore, quando saranno visibili i risultati dello scempio che sta subendo la Cattedrale di Lugano, sarebbe possibile avere delle foto "prima" - "dopo" ?
RispondiEliminaE quale è la scusa avanzata da mons. Grampa per quei lavori?
Tipico della cultura della "metafora della metafora" che sccade nel massimo della banalità.
RispondiEliminaMolto ricorrenti nelle messe di matrimonio di scout e frequentanti di AC (solitamente ottimi vivai per cori di chitarre).
Alcuni esempi: ti offriamo la Bibbia segno della parola, ti offriamo il pane simbolo del nostro lavoro ecc...
Un altro esempio: le architetture ecclesiastiche post conciliari, ops ... meglio parlare di edilizia, l'architettura è ben altro.
Questa chiesa è a forma di nave in quanto la nave è la metafora della chiesa che naviga nelle difficoltà.
Quindi è metafora della metafora e non metafora dell'oggetto sostanziale, il che finisce con il rendere difficile focalizzare sulla sostanza.
Credo sia una tecnica comunicativa adottata per banalizzare, non stupiamoci se poi per iniziare il cammino qualcuno arriva in bicicletta.
A quando qualche presbitero vestito da contrammiraglio sulla tolda della sua chiesa-nave?
Chissà se vendono anche pop corn all'entrata e c'è quello che gira con la scimmietta per fare le foto?
RispondiEliminaLa desolazione continua a grandi passi, ma lo stato di necessità non c'è...evidentemente i vescovi pensano che si possa salvare l'anima (cos'è? si mangia?) partecipando a queste vere e proprie pagliacciate indegne perfino di un avanspettacolo di terz'ordine.
Lasciando perdere le immagini da saggio delle medie, mi sono piaciute le parole del commentatore: "La celebrazione, molto partecipata (?) e resa ancora più SUGGESTIVA <span>dalle coreografie</span>". Già, la passione e morte di Nostro Signore, resa presenta in modo incruento sull'altare, ha bisogno di coreografie che la rendano "suggestiva", se no la gente si annoia e lascia l'aula prima dell'intervallo e così non compra le aranciate e le bomboniere....! Non si rendono conto di essere ridicoli? Pensano davvero di portare il Signore alle anime mettendo uno straccio giallo addosso a delle ragazzine (e, pare, anche a qualche attempata suora!) e fare le piroette attorno all'altare? Che pena.
RispondiEliminaMariangela, PAROLE SANTE! Mille volte al giorno GRAZIE a Dio, che si è servito della docilità e della santità di Mons. Lefèbvre per preservare la S. Messa ed il sacerdozio cattolico. Non si potrà mai ringraziare abbastanza Nostro Signore e l'amato prelato.
RispondiEliminaDal primo link...quello dell'Istituto Diocesano di musica e liturgia:
RispondiElimina“Entrare, camminare, venire, salire, alzarsi, correre…” La Bibbia usa questi ed altri verbi per esprimere i diversi atteggiamenti dell’uomo davanti a Dio; la liturgia li riprende, li traduce in gesti e atteggiamenti: stare in piedi, mettersi seduti, camminare in processione…"
E inginoccchiarsi ???
La Liturgia non lo prevede?
Ma per favore! Non vi vergognate di ingannare i fedeli, di mentire ?
Come stupirsi che entrino nel Duomo di Reggio Emilia delle biciclette per un`ordinazione di nuovi sacerdoti , ancora che quei seminaristi-ciclisti-postini non siano stati accolti da suorine danzanti, manifestando la <span><span>loro gioia nell’offrire ” i propri corpi come sacrificio vivente, santo, gradito a Dio ”!</span></span>
Ma come si può manipolare, strumentalizzare la Sacra Scrittura , come si può piegarla alle proprie mediocrità, alle proprie fantasie ridicole e pietose?
Si può, si può, e si può farlo in presenza del vescovo, mons. Caprioli.
Ed è dal basso che secondo il card. Canizarès deve venire il nuovo movimento liturgico?
A Reggio Emilia sono intimamente coerenti, dà loro fastidio l'aspetto sacrificale della messa che è intimamente connesso con il sacerdozio ministeriale. Dunque, in perfetta connessione logica, via l'immagine di Nostro Signore dalla croce che con raffinato senso dell'umorismo viene definita trionfale (!) e riduzione dei candidati agli ordini a comparse - involontarimanete ebeti - di una kermesse sguaiata. Usare la parola GIOIA mi pare fare torto ad un concetto squisitamente cristiano, quel vero gaudio che è stato promesso infallibilmente e largametne elargito ai servi buoni e fedeli.
RispondiEliminaLasciamo stare Martini va'...con tutti i difetti che aveva, era un piacere vederlo celebrare e, ad essere sincero, il più delle volte anche a sentirlo predicare. Se vedo cosa abbiamo avuto dopo, quasi quasi mi manca.
RispondiEliminaGrazie Stella,
RispondiEliminaun saluto molto caro!
Brava Luisa! Comunque fonti certe mi dicono che la presenza delle danzatrici c'era e come se c'era! Non solo; canti, ritornelli, scempiaggini in stile cartone animato e persino a "intercalare" la Preghiera Eucaristica!!! I tre sono entrati alla fine, come dire ciliegina sulla torta. Lo zaino che portavano sulle spalle (con tanto di sciocche scritte poi spiegate dall'ausiliare in perfetto "spiritodelconciliosecondonoi") è il regalo del vescovo e dell'ausiliare mons. Ghizzoni.
RispondiEliminaMariangela, purtroppo la mia posta elettronica ha problemi di connessione, perciò non riesco nè a ricevere messaggi, nè tantomeno a inviarli. Mi è arrivato un tuo messaggio e ti ho risposto, ma poco dopo la mia posta ha cominciato a dare i numeri, quindi penso che la mia e mail non ti sia arrivata. Approfitto momentaneamente del forum per avvisarti, così non pensi male. Carissima Mariangela, ti mando un bacione!
RispondiEliminaA lavorare sì, ma in miniera!!!
RispondiElimina.....sono.....proprio....ridicoli!
RispondiEliminaCara Luisa,
RispondiEliminase entra nel sito della diocesi di Lugano o se digita in google "restauri cattedrale di lugano", potrà vedere tutto quanto desidera.
Fortunatamente l'altare tridentino rimarrà (in passato si parlava di asportarlo), ma verrà affiancato dalla nuova mensa, la nuova cattedra e il nuovo ambone, tutti in granito, cosa che costituisce un pugno in un occhio e - liturgicamente - una devastazione.
All'inizio degli anni '70 furono asportate - nottetempo, sembra con la complicità del defunto don Valerio Crivelli - - le pregevolissime balaustre e sui gradini dell'altare furono posate delle assi di legno - coperte da moquette grigia- per ampliare il presbiterio e potrevi collocare la nuova mensa, costituita da un semplice tavolo di legno (provvisorio).
Questa situazione è durata una ventina di anni. Una quindicina di anni fa - anno più, anno meno - è stata tolta l'orribile moquette e sono riapparsi gli stupendi scalini di marmo (purtroppo la balaustra non si sa nemmeno piu che fine abbia fatto).
Essi dovrebbero sparire, coperti pure loro da uno strato di granito, che permetterà di ampliare la superfice calpestabile del presbiterio (un po' come nella collegiata di Bellinzona).
Lo chiamano - udite udite - restauro conservativo, sbandierando ai quattro venti che il vecchio altare non verrà tolto.
Ma il contrasto fra il vecchio e il nuovo sarà ancora più visibile.
Tutti i vescovi di Lugano, da mons Martinoli in poi (quindi Martinoli, Togni, Corecco, Torti e Grampa) sono stati favorevoli ai restauri della Cattedrale. L'ineffabile Botta, negli anni '70 voleva addiritutta trasformarla in una sala conferenze/concerti ed elevare a cattedrale la più centrale chiesa di Sant'Antonio (ma erano i folli anni '70).
Come ben sa, il cantone Ticino è famoso in tutto il mondo per una scuola di architettura che ha fatto molte cose pregevoli (in ambito civile), ma molti di questi architetti sono litugircamente ignoranti e hanno quindi devastato molte chiese.
A ciò si aggiungono gli scontri fra la commissione cantonale dei restauri (più rispettosa) e quella diocesana, presidiata invece da "teste calde" che in nome dell'adeguamento liturgico" distruggerebbero ogni cosa.
Per passare al ruolo di Grampa. Rispetto ai suoi predecessori ha una responsabilitâ in più, nel senso che gli orientamenti che da qualche anno provengono da Roma (almeno a parole) sono antitetici a quanto si sta facendo. Egli sa quindi molto bene, che un restauro del genere non piacerebbe, ad esempio, al Papa (ma sembra che egli abbia affermato di essere cum Petro, ma non sub Petro). I suoi predecessori avevano almeno l'alibi di essere in sintonia con Piero Marini...
dalle mie parti si dice: paiazzi
RispondiEliminaDinenticavo
RispondiEliminaIl motivo principe per giustifcare i restauri sembra essere costiuito dal fatto che il presbiterio attuale ha una superfice molto esigua e ci sono difficoltà a concelebrare, in occasione delle ordianzioni prebiterali, ecc... Ovviamente sono scuse
ma voi non conoscete il peggio...nella mia diocesi ci sono preti che spesso hanno il coraggio di rimproverare i poveri fedeli dicendo: "Dovete smetterla di venire in chiesa come se veniste a teatro !" ...e poi, subito dopo, nel corso della stessa messa sono pronti a a fare le loro introduzioni, inserzioni varie con battutine frivole e sciocche, alla maniera dei presentatori TV e magari più di una volta incitano: "Ora facciamo un altro applauso !" (secondo o terzo....soprattutto nelle celebrazioni di battesimi o matrimoni....)...:(
RispondiElimina<span>Non ti preoccupare, succede anche a me, so che tu rispondi sempre.</span>
RispondiElimina<span>Quando risolvi il problema, fatti sentire. Ricambio.</span>
<p><span> </span>
</p>
la gioia dei novelli preti è raffigurata nelle foto dove essi mostrano i regali ricevuti: gli zaini con la scritta "destinazioni varie ed eventuali"...spiritosaggini degne di uno "zecchino d'oro": a questo livello è scesa la Chiesa in nome del concilio, da quel memorabile discorso in cui Paolo Vi disse: "Noi, più d'ogni altro, abbiamo il culto dell'uomo!"
RispondiElimina....e così continueremo senza posa a subìre il panem et circenses, come fossimo poveri pagani di ritorno o primitivi che accettano cianfrusaglie e giocattolini luccicanti invece di Gesù, Pane di Vita eterna e la Sua Grazia Santificante, che ha dato i grandi Santi e Martiri alla Chiesa in ogni tempo: la vita di Fede e di Grazia, di amicizia intima con Gesù Cristo, la SANTITA' non ce la vogliono proprio dare più, nè insegnare, nè darcene l'esempio !....credono che noi desideriamo soddisfare tutte le voglie degli occhi e della carne, tutti i desideri sfrenati della nostra sensibilità...ecco: la fame di sensazioni, di sensazionalismo, quella soltanto i pastori della neo-Chiesa conciliare vogliono soddisfarci,...ma non capiscono che la nostra anima ha FAME DI DIO !.....come facciamo a farglielo capire e ricordare, che Gesù ha detto "non di solo pane vive l'uomo ?", ma ecco, allora essi oltre alla Parola di Dio ritengono di doverci satollare di show e battute entusiasmanti.......come se non bastassero quelli della TV !
come facciamo a fargli ricordare (per se stessi e per noi) che per seguire Gesù e restare uniti a Lui è necessario proprio mortificare le carne e le sue passioni, come i Santi ben sapevano, fino al 1960 ?
già...oggi questa parola: "mortificazione" dei sensi, nessuno la vuole più sentire nè nominare, insieme ovviamente con la parola PECCATO, che è il grande tabù della Chiesa conciliare che tutto scusa e tutto permette....il peccato da cui staccarsi e purificarsi, la vita interiore, l'aspirazione al Paradiso, la penitenza e la preghiera non rientrano più nelle omelie, o forse solo il "peccato sociale", riguardo al dovere di risolvere ( come ha detto un prete dalle mie parti) "le problematiche sociali", cosa che sarebbe secondo lui il vero significato della moltiplicazione dei pani e dei pesci, guarda un po'....)
A giudicare dalla foto esplicativo-documentativa allegata al thread sembra che tra i fedeli presenti molti abbiano un bel sorriso stampato in faccia...mah,vallo a capire se è un sorriso da gente assuefatta &/o narcotizzata,oppure se ridono per la pagliacciata...(???)...
RispondiEliminaMa il vescovo non è il Custode della Liturgia?
RispondiEliminaMi sa che certi vescovi si considerano i custodi della Liturgia voluta dal "Concilio Vaticano secondo loro", perchè provino a venirmi a dire dove la Sacrosanctum Concilium ha previsto le pagliacciate che impongono al "popolo bue" (spero che l`espressione non sia troppo forte o offensiva), che tentino di citarmi l`articolo, il paragrafo, le parole che li autorizzano a stravolgere la sacra Liturgia e lo spazio sacro.
Tanto per fare un confronto,,,
RispondiEliminaVi invito ad andare su:
Prima Professione Religiosa
http://www.gloria.tv/?media=101009
Grazie osservatore! Ecco che cosa ho trovato:
RispondiElimina"Modifiche importanti sono ammesse unicamente nel presbiterio per rispondere alle esigenze liturgiche.....Il nuovo arredo liturgico - altare, cattedra, ambone -intende coniugare la tradizione con le nuove disposizioni dettate dalla liturgia alla luce del Concilio Vaticano II".
Alla luce del Vaticano II o alla luce dello spirito del Concilio che già soffiava nel Consilium di bugniniana memoria? Dove, dove la Sacrosanctum Concilium, dunque il Concilio Vaticano II, ha previsto tutti gli scempi che sono commessi ancora oggi in suo nome?
Ma che si vergognino!
Non vedo altro rimedio a tanto scempio sacrilego che ritornare, dopo un approfondito e franco colloquio con i prelati responsabili, alle sanzioni canoniche: sospensione a divinis, scomunica... Certe cose non possono essere tollerate, pena lo sfacelo.
RispondiEliminaCaro Osservatore lei ha ragione ma basta notare le date ( '46 - '65 ) per capire che erano in corso cambiamenti enormi e quello che reggeva ancora nei primi anni sessanta è stato di lì a poco spazzato via!
RispondiEliminaA Reggio già negli anni cinquanta la corrente di cattolici filo socialisti/laburisti era già fortissima e di lì a qualche anno avrebbe preso il sopravvento: ricordo ad esempio il fenomeno dei preti operai dei primi anni settanta sotto il successore Mons. Baroni.
Chiunque può dirle che in tutti questi decenni il mondo cattolico reggiano è stato influenzato molto di più da Giuseppe Dossetti che da Mons Socche e in questo senso la mia battuta su Martini indica che cronologicamente certe posizioni a Reggio erano già assodate.
Di solito quando leggo "restauro" associato ad una chiesa mi vengono i brividi.
RispondiEliminaQuesti tre iniziano male e finiranno peggio,poveretti.
RispondiEliminaE i ballerini/le ballerini seminudi/e di non so quale parte del mondo ad allietare la liturgia nel Duomo di Milano ce li siamo già dimenticati??? Tettamanzi fecit ...
RispondiEliminama perchè nessuno li aiuta ad uscire dal grande inganno in cui sono travolti ?
RispondiEliminasemplice: perchè tutto questo SPETTACOLO si fa in nome del concilio, è ovvio ! il concilio non si tocca e non si discute : e da esso non si torna più indietro ! bisogna procedere nelle distruzioni, delle coscienze innanzitutto: avanti tutta ! e guai a chi ferma la nave in questa continuità di direzione "trasgressiva" ! secondo voi qualcuno oserà fermare i distruttori del sacro ? qualcuno ha potuto fermare Schonborn e le sue messe con palloncini e pic-nic ?
Cara Delia, eppure io il peggio (del peggio) lo conosco molto bene, perchè anche la mia diocesi non è da meno della tua, anzi...!
RispondiEliminaCara Signora Luisa, ho visto, con orrore, le foto della "ristrutturazione liturgica" del Duomo di Lugano.
RispondiEliminaAnche in Svizzera la locale Soprintendenza non fa nulla per salvare le opere d'arte ecclesiali?
Che siano dei 'Franti' cresciutelli?
RispondiEliminaGrazie Mariangela per avere inserito questo stupendo video e nel guardarlo, mi sono commossa un'altra volta. Vedendo la grossa differenza che c'è tra la fsspx e i nostri vescovi e preti, mi rendo sempre più conto di chi di loro sia veramente lo scismatico: che vergogna! RIDATECI LA CHIESA CATTOLICA, BRUTTI TRADITORI E MERCENARI!!!!!
RispondiEliminaSe è per quello... Qualche tempo fa, nell'illustre diocesi milanese, i bambini degli oratori che sotto lo sguardo compiaciuto dell'arcivescovo fanno volare in cielo palloncini colorati, cantando "Volare, oh oh! Nel blu dipinto di blu! " ( scritta nel 1958 dal poi attivista radicale Modugno, ispirato da un quadro di Chagall, segnalato per le sue forme fluttuanti ).
RispondiEliminaEvidentemente, data l'irrinunciabile esigenza di "colpire", all'estetica del maestoso e del sublime si sostituiisce quella della "trovata": così qualcuno pensa di ovviare al "piattume". con "happening" di vario genere, anche se ci si astiene solitamente dagli estremi dello stile "Dada".
Nella mia parrocchia una quarantina di anni or sono la parete absidale è stata ornata da un mosaico, avente come tema Gesù e l'Apocalisse, con colori sparati stile cartone animato; molto più tardi in una cappella laterale si è aggiunta una scultura in marmo bianco, con una specie di contenitore a forma di orecchio in cui sono inseriti un Gesù Bambino che sembra Pinocchio e un Giuseppe che ovviamente finisce per passare come Geppetto; inoltre una Madonniba in marmo bianco, con una luce nel ventre, che io chiamo "La Madonna dell'ecografia".
Un anno fa è stata presentata in Duomo e, ahimè trasmessa in diretta Tv, l'anteprima di un musical "I Promessi Sposi", con brani stile "Aggiungi un poosto a tavola, che c'è un amico in più...". Il tutto destinato a rappresentazioni da stadio con Lucia, Renzo, i bravi, la Monaca di Monza... danzanti e piroettanti. ( e padre Cristoforo? ).
Pio X non voleva che i preti andassero in bicicletta, ( poi però immortalata dall'immagine di don Camillo in velocipede sempre a a fin di bene) il cardinale Schuster non voleva che i preti accompagnhjassero i bambini in piscina esibendosi in costume, e non gradiva che don Gnocchi girasse in moto ( in realtà ne aveva bisogno per tampinare ricconi e "cummenda" e soillare loro sacr5osante oferte per i suoi mutilatini ).
<span>"mortificazione" dei sensi"
RispondiEliminaSi dovrebbe forse piuttosto parlare di "esaltazione dei sensi" tutta volta non solo all`autocelebrazione dell`assemblea appunto celebrante, ma anche per mostrare al mondo che la Fede cattolica non diabolizza il corpo, non colpevolizza il piacere attraverso il corpo, sapete la tanto stigmatizzata morale giudeocristiana di cui bisogna liberarsi...
Gli animatori liturgici di Reggio Emilia, e di altrove, dovrebbero evitare di piegare la Sacra Scrittura alle loro fantasie, ai loro squilibri, alle loro elucubrazioni, alla loro immensa ignoranza, per taluni ignoranza, per altri consapevole manipolazione.
I sensi sono presenti, eccome sono presenti, durante la Santa Liturgia, ma sono i sensi di chi, in adorazione, è volto a Cristo, sono sensi aperti, recettivi, pronti a lasciarsi impregnare dalla Bellezza suprema e indicibile che da LUI proviene.
Siamo ben lontani da quelle ridicole messe in scena, da quegli spettacoli indegni non solo del luogo e del momento in cui si svolgono, ma anche, almeno dovrebbero esserlo, dell`intelligenza del pubblico per cui son stati ideati, a meno che i cattolici, l`"assemblea liturgica", siano diventati una massa immatura, ignorante e dunque malleabile a piacimento,.
Ma forse è proprio così, si potrebbe pensarlo vedendo quelle persone sorridenti alla vista delle biciclette che entrano in duomo, vedendo quelle che applaudono le danze varie e le varie animazioni che hanno arbitriamente assunto il nome di "liturgiche" .
Vedere quei sorrisi, immaginare quegli applausi, suscita un`immensa tristezza perchè quelle persone hanno perso la consapevolezza della sacralità della Liturgia...se mai l`hanno avuta.
</span>
Qualche giorno fa mi sono sentito dire da un frate, molto per bene e ottimamente intenzionato, che il ritorno al Latino sarebbe assolutamente inopportuno, perchè la gente non capirebbe; il tutto dato per scontato. Gli ho replicato che in un'epoca in cui è normale avere la terza media, anzi ormai il diploma superiore, non c'è nessuna difgicoltà a seguire con un messalino bilingue; tanto più che l'Italiano è una lingua neolatina. Chi va a Medjugorie impara quasi subito il significato delle preghiere in Croato. Come mai un tempo fiorivano bellissime vocazioni anche in Tirolo e in Baviera, dove capire il Latino era ben più dificile?
RispondiEliminaIn Ticino c'è una lotta intestina fra la sopraintendenza (qui denominata "commissione cantonale monumenti storici") e la "commissione diocesana di arte sacra". Quest'ultima antepone le esigenze della riforma lturgica a tutto il resto.
RispondiEliminaCi sono parrocchie di montagna (piccole chiese freqeuntate da 20/30 persone), i cui altari sono stati oggetto di adeguamenti liturgici devastanti, per favorire la "fructuosa partecipatio" dei fedeli . Tali lavori, costati centinaia di migliaia di franchi/euro, sono serviti solo a detupare le chiese, a sperperare denaro e ad arricchire il curriculum (e il portafoglio) di architetti senza scruoli, che non capiscono nulla di liturgia e volevano solo celebrare se stessi.
Per la verità, dopo i restauri devastanti degli anni 70 e 80, ve ne sono stati alcuni ben riusciti, ma con i lavori in corso nella cattedrale di lugano si sa ripiombando negli anni piu bui.
Grazie,
RispondiEliminama ho conosciuto, fortunatamente, qualche sacerdote reggiano non imbevuto dallo spirito di Dossetti. Nella bassa reggiana c'è ancora qualche discepolo di Socche
Giustissimo, Franco! Anche io ho la terza media e non penso proprio che il latino non riuscirei a capirlo, se lo seguissi in un messalino. Ma che discorsi fa' quel frate?! Allora, quel frate mi dica come mai in passato c'erano fedeli non istruiti che durante la Messa sapevano rispondere al celebrante in latino (anche se magari non tutti conoscevano il significato delle parole che pronunciavano)? Se il celebrare in latino era fattibile prima, non lo potrà essere ancora di più adesso, in quanto ci sono i messalini con la traduzione in italiano? <span> che il ritorno al Latino sarebbe assolutamente inopportuno, perchè la gente non capirebbe; Piuttosto, io penso che quello che ha detto questo frate sia inopportuno, anzi, avrebbe fatto prima a dire la verità e cioè, che lui non vuole affatto che la Messa in latino venga celebrata. Ma per chi ci ha preso, per gente dura di comprendonio che non riesce a seguire ed imparare il latino se vuole?! Lo dice lui, che la gente non capirebbe... Mi sembra invece che quello che ancora non ha capito, sia proprio lui!</span>
RispondiEliminaRisponderei a questi presbiteri: come mai quando c'era la Messa in latino abbondavano le vocazioni e ora sono così scarse? In ogni caso non ne farei la questione principale, secondo me potrebbe andar bene anche una traduzione ben fatta, magari riservando alla Consacrazione il latino, come era stato fatto in un primo tempo, qualcuno con i capelli grigi se lo ricorderà. Il problema vitale è la mancanza di rispetto per la sacralità del rito e per la casa di Dio.
RispondiEliminaL'abbandono della sana liturgia cattolica riporta irresistibilmente verso forme di rito pagano,con tanto di vestali , danze e atteggiamenti esaltati. Tertium non datur.
RispondiEliminaa questo frate..puzza la messa in latino, perche'....con la messa nuova loro sono al centro dell'attenzione....grandi attori.....invece nella messa in latino al centro e Gesu'...manca l'umilta'!!!
RispondiEliminaDisgustoso! A vedere certe ballerine graziose i miei pensieri sarebbero tutt'altro che rivolti alla preghiera ed al raccoglimento! Purtroppo i modernisti sono convinti che con queste carnevalate la gente in chiesa non si annoia e partecipa piu' volentieri... suggerirei macchinette del caffe' nelle cappelle laterali, per un break durante l'omelia, che di solito quando va bene e' vuota e noiosa, quando va male piena di eresie... Lutero a confronto e' un patetico pivello!
RispondiEliminaChe dire? "GRAZIE A DIO NON SONO MODERNISTA!"
Immagino il povero Monsignor Beniamino Socche, ultimo gloroso vescovo principe di Reggio...farà le capriole nel suo sepolcro in Duomo...
RispondiEliminaRiguardo alla bella cattedrale di reggio Emilia...la ricordo prima di questi orribili lavori. Dava un grande, grandissimo senso del sacro, una sensazione di mistero che elevava ed aiutava alla preghiera. Sono rimasto molto rattristato nel vederla dopo i lavri...l'altre antico sparito, impossibile inginocchiarsi, spariti candelieri e molto altro...nessuno vigila?
RispondiEliminaAnche lei conosce Socche?
RispondiEliminaOttimo!!!!
haimé credo fossero proprio suore quelle specie di danzatrici del ventre ...che tra l'altro danzavano anche male !!! roba da pazzi!!
RispondiEliminaMA IO MI CHIEDO SEMPLICEMENTE DOVE SIA FINITO IL BUON SENSO DEI VESCOVI...NON SOLO NELLE LITURGIE (SE COSI SI POSSANO CHIAMARE...) SOPRA VISTE, MA NELL'ABOMINEVOLE DISTRUZIONE DI UNA CATTEDRALE ANTICA COME QUELLA.....MA NON C'è UN CONTROLLO DA ROMA MI CHIEDO??? Se ci tornasse Don Camillo prenderebbe a calci nel sedere quei tre preti in bicicletta ( lui ci andava in paese...non in chiesa!!!!) poi il vescovo che lo ha permesso e il rettore che avrà avuto l'idea balzana......Poi prenderebbe quella specie di masso chiamato altare e lo scaraventerebbe addosso a qulle ridicole sedie da teatro!!!! VERGOGNA VERGOGNA ....
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