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domenica 19 giugno 2011

La Santissima Trinità dal Vangelo secondo S. Giovanni


Chi crede solo in Dio, è ebreo
Chi non crede in Gesù Cristo Dio non è Cristiano
Chi non crede nello Spirito Santo Dio, non è Cattolico.
la Santissima Trinità è il vero ed unico Dio.


l'Islam non crede in Gesù Cristo come Dio, quindi Allah non è Dio. 
E quindi  Allah non è il nostro Dio perché non è lo stesso Dio cristiano (Padre della Seconda Persona della Ss.ma Trinità) Non è vero quindi che il Dio degli ebrei e dei Cristiani è lo stesso dio degli islamici.
 "Chi non vede me, non vede il Padre", disse Gesù.
Gesù è la via per arrivare al Padre: senza Gesù, non si può credere al Padre.

Lo Spirito Santo procede ex Patre Filioque.

 "Qui cum Unigénito Fílio tuo et Spíritu Sancto
unus es Deus, unus es Dóminus: 
non in uníus singularitáte persónæ, 
sed in uníus Trinitáte substántiæ. 
Quod enim de tua glória, revelánte te, crédimus, 
hoc de Fílio tuo,
hoc de Spíritu Sancto, 
sine discretióne sentímus.
 
Ut, in confessióne veræ sempiternæque Deitátis,
et in persónis propríetas, 
et in esséntia únitas, 
et in maiestáte adorétur æquálitas. "

(Prefazio Ss.ma Trinità, V.O. e N.O.)



“In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.” (Gv. 1, 1)

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre” (Gv. 1, 14) 

“Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.” (Gv. 1, 18); 

 “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio". (Gv. 1, 32-34) 

 "Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa." (Gv. 3, 34-35);

 “Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato” (Gv. 5, 23); 

  “Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno.” (Gv. 6, 40); 

“Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre" (Gv. 6, 46);  

  “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita (Gv. 6, 63); 

"Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio" (Gv. 8, 19); 

 Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato. (Gv. 8, 39)

“come il Padre conosce me e io conosco il Padre” (Gv. 10, 15);  

"Io e il Padre siamo una cosa sola" (Gv. 10, 30); 

 "perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre". (Gv. 10, 38) 

“Io so le cose del Padre mio, perchè il Padre che è in me me le ha rivelate" (Gv. 12, 50); 

"Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.  In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato». (Gv. 13, 19-20)

Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?". Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel
Padre e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui"." (Gv. 14, 5-21)

 “Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. (Gv. 14, 25-26);

“Chi vede me vede il Padre" (Gv. 14, 19); 

 “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi (Gv. 14, 15-18);

“perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi." (Gv 15,15);

 “Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. (Gv. 15,26-27)

"Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà" (Gv. 16, 13-15)

 “Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre". Gli dicono i suoi discepoli: "Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio". Rispose loro Gesù: "Adesso credete? Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. (Gv. 16, 28-32);

“io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi (Gv. 17, 11);

“Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. (Gv. 17, 21);

“Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.(Gv. 17, 21)

"Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi"."Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi". (Gv. 20, 22-23)

2 commenti:

  1. Un passo dell'Omelia del Papa tenuta oggi, 19.6.2011 sulla Santissima Trinità, nella Santa Messa celebrata in visita Apostolica a san Marino
    :)
    Celebriamo oggi la festa della Santissima Trinità: Dio Padre e Figlio e Spirito Santo, festa di Dio, del centro della nostra fede. Quando si pensa alla Trinità, per lo più viene in mente l’aspetto del mistero: sono Tre e sono Uno, un solo Dio in tre Persone. In realtà Dio non può essere altro che un mistero per noi nella sua grandezza, e tuttavia Egli si è rivelato: possiamo conoscerlo nel suo Figlio, e così anche conoscere il Padre e lo Spirito Santo.

    La liturgia di oggi, invece, attira la nostra attenzione non tanto sul mistero, ma sulla realtà di amore che è contenuta in questo primo e supremo mistero della nostra fede.

    Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono uno, perché amore e l’amore è la forza vivificante assoluta, l’unità creata dall’amore è più unità di un’unità puramente fisica. Il Padre dà tutto al Figlio; il Figlio riceve tutto dal Padre con riconoscenza; e lo Spirito Santo è come il frutto di questo amore reciproco del Padre e del Figlio. I testi della Santa Messa di oggi parlano di Dio e perciò parlano di amore; non si soffermano tanto sul mistero delle tre Persone, ma sull’amore che ne costituisce la sostanza e l’unità e trinità nello stesso momento.

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  2. Te lucis ante terminum20 giugno 2011 alle ore 12:24

    E pensare che Corradino Augias insiste a dire e scrivere che Gesù non si è mai proclamato Figlio di Dio :-D :-D :-D Il dramma è che c'è molta gente che lo legge e prende queste sciocchezze come oro colato...

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