*
*
*
*
Preparativi e addobbi per la S. Messa e per la processione del Corpus Domini in una parrocchia lombarda di Bozzolo (Mn, diocesi di Cremona): il giorno "giusto", baldacchino, Tantum Ergo e Christus vincit per le vie del paese. Siamo ancora una nazione cattolica che segue ancora il calendario religioso...
Roberto
C'è da dire che in Diocesi di Cremona la tendenza generale è quella di festeggiare il Corpus Domini al giovedì e non posticiparlo alla domenica. La tradizionale processione è rimasta in moltissime parrocchie, a cominciare dalla Cattedrale.
RispondiEliminahttp://www.lavitacattolica.cremona.it/base1.php?id=GALLERIEgallerySingola&IDGalleria=3714
Anche in Diocesi di Vigevano, sia in cattedrale che in diverse Parrocchie la processione di svolge al giovedì.
RispondiEliminaIl Signore benedica il Rev.do Parroco di Bozzolo.
RispondiEliminaSantuario della divina maternità a Concesa frazione di Trezzo D'Adda
RispondiEliminaCi sono immagini straordinarie della processione di Roma che valgono, a mio modestissimo parere, un'enciclica.
RispondiEliminaBenedetto XVI rende chiarissimo Chi si festeggia, come, quando e perchè.
Era così difficile seguirne l'esempio nelle diocesi?
In base a quali priorità una festa ( La più "cattolica" delle feste ) legata indissolubilmente al Giovedì Santo viene trattata "random" ?
Mah! Misteri.........
Dimenticavo:
RispondiEliminacomplimenti alla Parrocchia di Bozzolo, che ha fatto la sua parte!
Correggetemi se sbaglio: in passato, quando l'Italia era uno Stato Cattolico, il giorno del Corpus Domini era festivo (non si lavorava)?
RispondiEliminaBozzolo...il paese di cui fu parroco Don Primo Mazzolari.
RispondiEliminaNon sbagli......non sbagli.
RispondiEliminaE' che poi ci hanno ingozzato di lenticchie.....
Il Corpus Domini come pure l'Ascensione venivano di giovedì ed erano festuvi (scuole, uffici e negozi chiusi). Poi venne il governo di solidarietà nazionale presieduto da Andreotti e sorretto dal PCI ed oltre a queste festività religiose sparirono anche l'Epiofania (poi rimessa a furor di popolo), l'11 febbraio( la Conciliazione), San Giuseppe, San Pietro e Paolo e l'Italia cominciò ad essere meno cattolica. La riforma del Concordato fatta da Paolo VI con il card. Casaroli con Bettino Craxi, in attuazione del Concilio Vaticano II, hanno poi fatto il resto.
RispondiEliminaDimenticavo: fu abolita anche la festività di San Francesco d'Assisi Patrono d'italia ed il 4 novembre (la vittoria festività nazionale e giornata delle Forze Armate).
RispondiEliminaScusate, una domanda, ma si può celebrare Ascensione e Corpus Domini nei giorni loro propri (Feria V / Giovedì) liberamente oppure bisogna chiedere il permesso all'ordinario?
RispondiEliminaSe i cattolici ritornassero di più nelle strade e se gli elementi vessillari (chiese, abito dei sacerdoti e religiosi, simboli religiosi nelle case, benedizioni ai pasti, etc.) - uniti alle tre "bianchezze": Papa, Madonna, Eucarestia - ritornassero nei nostri cuori, l'Italia si riconvertirebbe.
RispondiEliminaA Bozzolo, rispetto a 30 anni fa, siamo passati da una a 5 processioni. E' stata ripristinata l'adorazione eucaristica settimanale e - nel mese di maggio - nelle numerose cappelle del paesi si è ricominciato a recitare il Rosario (e in una giardino privato - ogni gg del mese di maggio - si fa la medesima recita con rinfresco finale, per la meravigliosa teoria cattolica del "preghiera e osteria). La secolarizzazione avanza ma qualche barriera c'è. Forse - almeno in parte - il post-concilio è finito.
RispondiEliminaA proposito dell'Ascensione....quest'anno coincideva il giovedì (giorno proprio della festa) con la festa nazionale del 2 giugno.... la CEI poteva guardare il calendario e festeggiare questa festa al suo giorno. Cosa lo impediva? La trasposizione alla domenica è perchè il giovedì non è più giorno festivo.
RispondiElimina