Il famigerato ex cerimoniere di scuola bugninista Piero Marini ha scritto un libro dedicato al "papa amabile", Giovanni Paolo II. Il messaggio è che in materia liturgica il papa polacco era altrettanto spregiudicato ed audace del suo cerimoniere. Ora, lo scopo di Piero Marini è palese: "coprire" col prestigio che circonda l'idolatrato neobeato le innovazioni moderniste, oggi relativamente in disgrazia, chiamando in correità il defunto. L'interessata tesi del libro è quindi da prendere con un grano di sale. Ma nondimeno, in materia liturgica il ruolo di Giovanni Paolo II è stato innegabilmente tutto il contrario di esemplare, e ciò proprio in un'epoca in cui in tutto il mondo gli abusi e le assurdità sconciavano oltre l'immaginabile il poco rimasto della Liturgia Romana.
Enrico
Di Paolo Rodari
Nella curia romana di Karol Wojtyla monsignor Piero Marini non è stato semplicemente il maestro delle cerimonie pontificie. E’ stato il continuatore di una scuola che negli anni del post Concilio ha riformato al liturgia spingendola oltre i canoni e le regole dell’antica tradizione. In sostanza quanto iniziò il padre lazzarista Annibale Bugnini sotto Paolo VI, Marini continuò nell’era del Papa polacco.
Cercò a suo modo senza riuscire a non trascinarsi dietro una scia di feroci critiche mosse principalmente dall’area conservatrice della curia che vedeva nelle innovazioni “imposte” al Papa un tradimento della Tradizione.
Qui sta il punto. Piero Marini ha imposto la spettacolarizzazione della liturgia pontificia al suo protagonista principe, il Papa, oppure si è adeguato a un desiderio espresso dallo stesso capo della chiesa universale? A tre anni e mezzo dalle dimissioni da maestro delle cerimonie pontificie – al suo posto Benedetto XVI ha voluto un altro Marini, Guido, della nobile e rigorosa scuola siriana – è lo stesso monsignor Piero a prendere carta e penna e a scrivere in “Io sono un Papa amabile. Giovanni Paolo II”, un volume appena pubblicato per San Paolo e scritto assieme a Bruno Cescon, la sua versione dei fatti.
Marini dedica ampie pagine alla controversia che l’ha investito negli anni addietro fino a dire che le spinte in avanti delle liturgie papali erano volute da Wojtyla il quale, anzi, “avrebbe voluto qualcosa di più” nella strada che portava le sue celebrazioni a inglobare elementi appartenenti alle diverse culture del mondo ma estranei ai rigidi canoni romani. Questo, dice Marini, è stato Wojtyla: un Papa che ha spezzato la rigidità della liturgia romana introducendo nel suo recinto sacro nuove culture.
Ogni viaggio una nuova liturgia. Ogni viaggio i mugugni del seguito papale. E’ il 1991. A San Luis de Maranhao, in Brasile, il vescovo del luogo propone di introdurre nella messa papale una danza. Al momento del Vangelo escono due ballerine in abiti fini, forse di seta. Danzano. Il vento scompiglia i vestiti e scopre molte delle rispettive nudità.
In sagrestia i cardinali commentano: “Possibile che debbano accadere questi fatti?”. Dice Marini che così commentò il presidente dei vescovi brasiliani, Luciano Mendez de Almeida: “Ma io ho visto gli angeli della risurrezione”. E che più volte il Papa si girò dicendo: “Bello, bello”. Come a dire: il Papa sapeva delle novità e approvava. In molti mugugnavano. Tra questi, forse, anche Joseph Ratzinger che oggi, divenuto Papa ad altre liturgie sta abituando la sua chiesa.
Fonte: blog Rodari
tutti i nodi stanno venendo al pettine... sembra che si retroceda, in realtà si avanza a grandi passi! tra un po' la situazione sarà insostenibile per chi é nel mezzo.
RispondiEliminala verità é una e non ama i compromessi ...
<span>le spinte in avanti delle liturgie papali erano volute da Wojtyla il quale, anzi, “avrebbe voluto qualcosa di più” nella strada che portava le sue celebrazioni a inglobare elementi appartenenti alle diverse culture del mondo ma estranei ai rigidi canoni romani. </span>
RispondiEliminaè facile sostenerlo oggi che Giovanni Paolo II non può confermare o smentire.
Resta il fatto che non disapprovava; ma forse dipende che la sua attenzione era focalizzata su altro, cioè su quello che per lui era l'essenziale...
Facile dare la colpa al morto che non parla più.
RispondiEliminaMonsignor Marini non è il primo e non sarà l`ultimo a strumentalizzare Giovanni Paolo II per coprire le proprie nefandezze, ancor più ora che Giovanni Paolo II è beato, e poi tanto un morto non può parlare per precisare e-o smentire.
RispondiEliminaSì si... mo ci verrà a dire che il piviale dragqueen del grande giubileo l'ha disegnato il Papa polacco... a Roma si dice "se mi nonno c'aveva tre palle era un flipper"...
RispondiEliminaGrande PIERO!!!
Scusate, ma:
RispondiEliminaa che ora andate a Messa? E la "Supplica" l'avete detta?
Di sicuro Caterina63 l'ha detta, anzi a lei va il mio ringraziamento altrimenti l'avrei dimenticato.
Grazie Caterina!
Sta a vedere che dovranno fare beato anche Monsignor Marini per aver subito violenze liturgiche e mugugni del seguito papale !! Un lento martirio!!
RispondiEliminaPapa "amabile" fa rima con "papamobile".
RispondiEliminaNon proseguirei oltre nella lettura.
FdS
Il Marini 'silurato' (tant'era bravo!) mente sapendo di mentire.
RispondiEliminaIn un'intervista del 2007, il Piero X regio Marini, affermava:
"Con Giovanni Paolo II ero un po’ più libero, avevamo fatto un patto implicito perché lui era uomo di preghiera e non di liturgia”. "Con lui (Benedetto XVI) devo stare un po’ più attento, perché è esperto di liturgia. Ma mi dà soddisfazione, perché riconosce sempre il lavoro fatto e ne parliamo insieme”.
Infatti tre mesi dopo queste parole fu fatto fuori...
Enrico, finiamola con gli insulti a Giovanni Paolo II, un uomo che nella sua vita ha sempre cercato di servire Dio, non gli interessi di qualcuno. Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato. Oltretutto, parlare di "idolatria" da parte di persone che poi idolatrano Lefebvre, fa davvero un effetto assai penoso. Se oggi Benedetto XVI pencola dalla parte della Comunità di S.Egidio dobbiamo ringraziare voi lefevriani che avete risposto con pernacchie alla sua mano tesa.
RispondiEliminaDagli atri muscosi, dai fori cadenti ,dagli antri saturi di vendette e dolenti...escon fuori i discepoli di Bugnini.Ormai non posson temer più nulla...
RispondiEliminaIl messaggio di Marini ha un sapore di stampo mafioso...povera Chiesa.Ilmarciume è tutto ancora lì malgrado i sei anni di Benedetto...che tace prega e sopporta.
La migliore risposta è stata la messa di questa mattina a Venezia... davvero esemlplare!!
RispondiEliminaAppunto, essenziale "per lui". Ma in nome di cosa possono essere avallati stravolgimenti della liturgia, tanto più di quella papale che dovrebbe essere di esempio anzi, normativa? O forse il Marini (Piero) sulla scia del massone Bugnini prosegiva l'opera di sabotaggio liturgico del suo maestro?
RispondiEliminaDiciamo che quel che afferma Mons. Piero Marini è comunque molto ..........verosimile!
RispondiEliminaMi dispiace ma una volta tanto non penso che l'illustre Monsignore abbia raccontato una cosa molto distante dalla realtà.
=-O =-O :-D 8-)
RispondiEliminamI AUGURO che la Supplica sia stata letta nella forma ante revisione CEI del 1979, cioè nella versione originale di Bartolo Longo
RispondiEliminaVedete "Chiesa viva", settembre 2010, pp. 92-93... foto di 2 Messe pontificie, Roma e Bruxelles, 1984-85. Ballerine in calzamaglla attillata così attillata che sono praticamente nude... Sono foto autentiche? chi era all'epoca il gran maestro delle cerimonie pontificie?
RispondiEliminaNon vorrà far credere che è convinto di quello che scrive ?
RispondiEliminaNon vorrà far credere a tutti che è convinto di ciò che ha scritto?
RispondiElimina... e quelle sono foto oggettive! poi tirano fuori che don Villa non é attendibile, sarà anche non lo so, ma le foto sono alquanto eloquenti...
RispondiEliminaPoichè Wojtila era uomo di preghiera e mistico....credo che non riusciva a "vedere2 i mali commessi dal Piero. la notte di natale del 1999, rimarrà nella liturgia romana come la notte dello schiaffo dato da Piero marini a tanti secoli di storia dei giubilei. Magari...si dovevano essere rappresentate le altre culture del mondo...ma farle diventare protagoniste e mettere nel cantuccio la tradizione roman non credo che sia stata opera di giovanni paolo II. l'artefice di tutte le spregiudicatezze litrugiche è stato solo e solamente lui........ ed il suo entourage inziando da don crispino valenziano, un altro campione bugniniano. E cosa ne dite di Mons Sorrentino, ospeti al Sant'Anselmo per celebrare i 50 anni del Pontificio istituto?. Mi pare che l'ipocrisia era in prima fila. Sorrentino , marini e tanti altri seminano veleno dentro la Chiesa e contro questo Pontefice e giocano male ...poichè andare a mettere nel mezzo il beato Giovanni paolo II sarà ma alla fine come si suole dire "gioca coi fanti e lascia stare i santi".
RispondiEliminaSe, se sopporta ......
RispondiEliminaSe, se ..... sopporta .....
RispondiEliminaMa stai vaneggiando ?
RispondiEliminaQuello che sto per raccontarvi è a dir poco raccappriciante... sono BASITO da quanto ho potuto vedere oggi, e se la redazione potrebbe pubblicare questo commento gliene sarei molto grato... Oggi, domanica 8 maggio, ho parteciapto alla prima comunione di mia cugina. Entra la processione con i bambini, ed il prete invece di posizionarsi dietro l'altare come di consueto e di incensarlo, si pone davanti ad esso e pronuncia un breve discorso introduttivo.. vabbè... poi arrivano i canti... organo accompagnato da chitarre e tamburi, battiti di mani e balletti alquanto stupidi, che gli stessi preti facevano sull'altare!!! ai limiti della decenza prorpio... poi durante l'omelia, ad un certo punto siccome stava parlando dei discepoli di Emmaus, prende il pane azimo che sarebeb servito per l'eucarestia e lo spezza... ma da quando in qua il pane si spezza durante l'omelia?? vabbè.. poi altra cosa strana, dopo l'offertorio dei bambini, il prete invece di andare dietro l'altare a benedire i doni e ad incensarli, si è messo a cantare e subito dopo è continuata la messa.. mha.. arrivati alla consacrazione, finalmente il sacerdote si degna di porsi dietro l'altare.. e così continua la messa tra canti e balletti, fino a che non arriva il momento della comunione dei bambini, udite udite, volete sapere in che modo hanno ricevuto la loro PRIMA COMUNIONE?? Stando al loro posto e SULLE MANI!!! mentre tutti gli altri contemporanemante la ricevevno a loro volta da altri sacerdoti, quindi non c'è stato neanche un attimo di raccogliemnto per i bambini... Ma io dico, ma neanche la prima comunione si riceve più in bocca???? io sono rimasto SCONVOLTO da quello che ho visto oggi in questa parrocchia romana... non ci sono parole...
RispondiEliminaGent. don Camillo, oltre al piviale possiamo anche aggiungere, per esempio, la famosa casula "mariana" che il vescovo Piero ha fatto mettere a Benedetto XVI a Mariazell. E' stato Giovanni Paolo II a volere anche quella?
RispondiEliminacaro Ospite,
RispondiEliminai rituali abominevoli e i terribili procedimenti "liturgici" blasfemi di così grave entità sembrano segni palesi che la parrocchia di cui lei parla sia neocatecumenalizzata, senza rimedio.
Se così non è, dobbiamo pensare che veramente ci possiamo attendere di tutto, a breve tempo, verso lo scempio generalizzato sul Santo Sacramento dell'altare, che in lungo e in largo nell'orbe cattolico, sarà permesso in tutte le salse delle manipolazioni sacrileghe.
Ma tanto, a chi dobbiamo rivolgere lamentele e risentite proteste ?
Nessuno vi porrà alcun rimedio, perchè tutto questo è considerato più che LECITO, poichè è un tipo di liturgia approvata ufficialmente dalla Chiesa, che non la considera affatto riprovevole: è da ritenere un PROGRESSO, che fa parte della Tradizione, con tutta evidenza , di fatti e parole di cui prendiamo atto.
<span>caro Ospite,
RispondiEliminai rituali abominevoli e i terribili procedimenti "liturgici" blasfemi di così grave entità sembrano segni palesi che la parrocchia di cui lei parla sia neocatecumenalizzata, senza rimedio.
Se così non è, dobbiamo pensare che veramente ci possiamo attendere di tutto, a breve tempo, verso lo scempio generalizzato sul Santo Sacramento dell'altare, che in lungo e in largo nell'orbe cattolico, sarà permesso in tutte le salse delle manipolazioni sacrileghe.
Ma tanto, a chi dobbiamo rivolgere lamentele e risentite proteste ?
Nessuno vi porrà alcun rimedio, perchè tutto questo è considerato più che LECITO, poichè è un tipo di liturgia approvata ufficialmente dalla Chiesa, che non la considera affatto riprovevole: è da ritenere un PROGRESSO, che fa parte della Tradizione, con tutta l'evidenza dei fatti e delle parole che accompagnano e legittimano, spesso a fianco dei taciti consensi, gli eventi "celebrativi" di ogni specie di cui prendiamo semplicemente atto, da molti anni.</span>
Anche in questa occasione (vedi foto) fu Giovanni Paolo II a spronare il vescovo Piero all'invenzione liturgica? Magari in un'apparizione privata?
RispondiEliminanon credo che sia stata opera di giovanni paolo II
RispondiEliminaé assurdo! é come se mio figlio di 10 anni gettasse sassi da un cavalcavia e la gente dicesse "non credo sia colpa del padre..."
il papa ha un'autorità divina su tutti i membri della chiesa, se non vuole più esercitarla sono affari suoi la colpa resta tutta perché la responsabilità é sua e di nessun altro
27 anni di scandali liturgici accompagnati da 27 anni di silenzio e oggi Rosari ci dice pure che diceva "bello bello", se é vero c'é da togliere la beatificazione oggi stesso e in ogni caso chi tace acconsente
<span>non credo che sia stata opera di giovanni paolo II
RispondiEliminaé assurdo! é come se mio figlio di 10 anni gettasse sassi da un cavalcavia e la gente dicesse "non credo sia colpa del padre..."
il papa ha un'autorità divina su tutti i membri della chiesa, se non vuole più esercitarla sono affari suoi la colpa resta tutta perché la responsabilità é sua e di nessun altro
27 anni di scandali liturgici accompagnati da 27 anni di silenzio e oggi Rodari ci dice pure che diceva "bello bello", se é vero c'é da togliere la beatificazione oggi stesso e in ogni caso chi tace acconsente</span>
<span><span>non credo che sia stata opera di giovanni paolo II
RispondiEliminaé assurdo! é come se mio figlio di 8 anni gettasse sassi da un cavalcavia con me vicino e la gente dicesse "non credo sia colpa del padre..."
il papa ha un'autorità divina su tutti i membri della chiesa, se non vuole più esercitarla sono affari suoi la colpa resta tutta perché la responsabilità é sua e di nessun altro
27 anni di scandali liturgici accompagnati da 27 anni di silenzio e oggi Rodari ci dice pure che diceva "bello bello", se é vero c'é da togliere la beatificazione oggi stesso e in ogni caso chi tace acconsente</span></span>
Chi dobbiamo ringraziare se quegli scempi succedono nella diocesi del Papa, come altrove?
RispondiEliminaAnche se finirò per credere che, se dalle mie parrti siamo messi male, siamo ancora comunque ancora al riparo delle "invenzioni" "celebrazioni" stile neocatecumenale, so da amici che abitano Roma quanto sia diffuso il cnc nella diocesi del Papa.
Se le aberrazioni liturgiche neocat sono codificate e identiche ovunque, ci sono le fabbricazioni dei bricoleurs della domenica, simili ai gentili organizzatori-animatori di club di vacanza che devono divertire il cliente.
Per quel che riguarda il "rito" neocat, è dal dicembre 2005, data in cui il Papa ha dato 2 anni al cnc per modificare il suo "rito", che le decisioni del Papa aspettano di essere applicate, ma tutto continua come prima e meglio di prima, tanto chi li punisce della loro disobbedienza? Nessuno, nessun documento è venuto a annullare le decisioni del Papa che sono dunque ancora valide, ma tutti fanno come se non fossero mai esistite.
Siamo nella Chiesa in cui è entrato il relativismo liturgico, vogliamoci bene e guardiamo ciò che ci unisce, e se non vi va bene...quella è la porta, prendetela e che non se ne parli più.
domanda : coma mai BXVI ha deposto in pochi mesi il Marini mentre GPII l'ha tenuto 27 anni ?
RispondiElimina<span>Chi dobbiamo ringraziare se quegli scempi succedono nella diocesi del Papa, come altrove?
RispondiEliminaFinirò per credere che, se dalle mie parti siamo messi male, siamo ancora comunque ancora al riparo delle "invenzioni" "celebrazioni" stile neocatecumenale, so da amici che abitano Roma quanto sia diffuso il cnc nella diocesi del Papa.
Se le aberrazioni liturgiche neocat sono codificate e identiche ovunque, ci sono le fabbricazioni dei bricoleurs della domenica, simili ai gentili organizzatori-animatori di club di vacanza che devono divertire, distrarre e occupare il cliente.
Per quel che riguarda il "rito" neocat, è dal dicembre 2005, data in cui il Papa ha dato 2 anni al cnc per modificare il suo "rito", che le decisioni del Papa aspettano di essere applicate, ma tutto continua come prima e meglio di prima, tanto chi li punisce della loro disobbedienza? Nessuno, nessun documento è venuto a annullare le decisioni del Papa che sono dunque ancora valide, ma tutti fanno come se non fossero mai esistite.
Siamo nella Chiesa in cui è entrato il relativismo liturgico, vogliamoci bene e guardiamo ciò che ci unisce, e se non vi va bene...quella è la porta, prendetela e che non se ne parli più.</span>
<span><span>Chi dobbiamo ringraziare se quegli scempi succedono nella diocesi del Papa, come altrove?
RispondiEliminaSe dalle mie parti siamo messi male, siamo ancora comunque ancora al riparo delle "invenzioni" "celebrazioni" stile neocatecumenale, so invece da amici che abitano Roma quanto sia diffuso il cnc nella diocesi del Papa.
Se le aberrazioni liturgiche neocat sono codificate e identiche ovunque, ci sono le fabbricazioni dei bricoleurs della domenica, simili ai gentili organizzatori-animatori di club di vacanza che devono divertire, distrarre e occupare il cliente.
Per quel che riguarda il "rito" neocat, è dal dicembre 2005, data in cui il Papa ha dato 2 anni al cnc per modificare il suo "rito", che le decisioni del Papa aspettano di essere applicate, ma tutto continua come prima e meglio di prima, tanto chi li punisce della loro disobbedienza? Nessuno, nessun documento è venuto a annullare le decisioni del Papa che sono dunque ancora valide, ma tutti fanno come se non fossero mai esistite.
Siamo nella Chiesa in cui è entrato il relativismo liturgico, vogliamoci bene e guardiamo ciò che ci unisce, e se non vi va bene...quella è la porta, prendetela e che non se ne parli più.</span></span>
Che poi ciò che ci unisce sia la Fede che si esprime nella Santa Eucaristia, fonte e culmine della nostra Fede, sembra non essere più di attualità
RispondiEliminaMi ricordo di quei paramenti! Se non vado errata era durante il viaggio un Austria, a Mariazell.
RispondiElimina<span>Mi ricordo di quei paramenti! Se non vado errata era durante il viaggio in Austria, a Mariazell.</span>
RispondiEliminaincredibile... ma dove mai è successo??? non potreste fare una relazione al Vescovo, chiedere chiarimenti, insomma... fate qualcosa!!!!
RispondiEliminaIl posto che merita il prelato di cui,solamente,mi infastidice pronunziare il nome,e' il dimenticatoio...Arrogante nella sua ideologia iconoclasta,portatore di un senso di superiorita' antropologica nei confronti di cio' che era Tradizione,mente sapendo di mentire...Non servi' Papa Giovanni Paolo II per 27 anni,ma per circa 18.Ma furono anni in cui ne combino'di tutti i colori.A lui spetta la responsabilita'di aver fatto fuori Domenico Bartolucci...Se,poi,il Papa gli desse retta o meno,questo non possiamo saperlo.Ricordo solo che Giovanni Paolo II indosso' una volta sola il terribile piviale dell'Anno Santo ed il chilometrico pallio di quel giorno,che,in altre forme,riciccio'con Benedetto XVI.Pallio eliminato dall'iconografia ufficiale dei Mosaici di S.Paolo fuori le Mura!!!Quasi un'operazione di damnatio memoriae...
RispondiEliminaDomanda cretina e ultramontana: perché scrivere "papa" con la p minuscola? Quando studiavo italiano trent'anni fa ho scritto "papa" e sono stato bocciato dal professore a Belfast. O devo scrivere "belfast"? Voi che siete italiani, non sapete scrivere in italiano?
RispondiEliminaBisogna fare pulizia di gente sull'altare che si muove come su un palcoscenico teatrale e tutto dipende dalla regia, ma se il regista è blasfemo.....ti saluto siamo alla frutta. Non c'è più nulla di sacro oggi alle messe domenicali, sia che sia Natale, Pasqua, Giornata Missionaria, Prime Comunioni o Cresime, Feste Patronali ecc.....tutte un gran casino e niente di più e la maggior parte dei fedeli non si rende nemmeno conto della Presenza Reale di Gesù, compresi i Preti, tutti presi dalla euforia teatrale. Circa il Piviale che usò il PAPA all'Apertura dell'Anno Santo 2000, dico solo che fu un vero obrobrio, non fu certo colpa del PAPA, ma di chi glielo ha confezionato e credo regalato, sembra che provenisse dai manifatturieri di Prato, con quel viola predominante potevano tenerselo, poiché nelle sagrestie Vaticane ce ne sono di bellissimi. Un'altra cosa, avete notato che Benedetto XVI quando celebra, anche se indossa la casula, sotto indossa pure la tunicella, paramento che è prescritto per vescovi, cardinali e PAPA sotto la pianeta? Speriamo che qualcosa si muovi. Allez ciao.
RispondiEliminaMI STUPISCO CHE UN BLOG SERIO COME IL NOSTRO DIA SPAZIO AD UNO COME MARINI.
RispondiEliminaCOPRIRSI SCARICANDO SU QUEL SANTO UOMO IL BEATO GIOVANNI PAOLO II, TRA QUALCHE GIORNO DIRA' CHE ERA GIOVANNI PAOLO A COSTRINGERLO(LUI POVERETTO MARTIRIZZATO DA GPII).VI CHIEDO LA CARITA' CRISTIANA DI APPLICARE ALL'EX CERMONIERE " non ti curar di loro ma quarda e passa" nonsprechiamo il nostro prezioso spazio per le ciance di un ex!!!!!!!!
Concordo in pieno! I mieio familiari hanno oggi presenziato a San Giuliano. Di fronte al libretto per i fedeli, con i neumi gregoriani, le parti in latino (sia pur NO), di fronte a canti nobili (quasi tutti), e al fatto che sono stati fatti tacere tutti i vessilli dei movimenti ecclesiastici durante la celebrazione, mi è scesa una lacrima. Forse la voce di uno che grida nel deserto..
RispondiEliminaPiù che quelle parole, fu determinante l'orrenda casula blu puffo-verde pistacchio del viaggio in Austria :-D
RispondiEliminaLe sue son senza dubbio ciancie di un "ex" inacidito, ancorchè non è poi così "ex" visto che Benedetto XVI l`ha nominato qualcosa come presidente dei Congressi...eucaristici !
RispondiEliminaLe sue son senza dubbio ciancie di un "ex" inacidito, ancorchè non è poi così "ex" visto che Benedetto XVI l`ha nominato presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.
RispondiEliminaA Luisa: sinceramente credo che la mossa di nominarlo presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici internazionali, non sia altro che la consueta prassi della Santa Romana Chiesa usa al "promoveatur [dove quantomeno possa fare minori danni] ut amoveatur".
RispondiEliminaQuanto al Marini, era già da qualche tempo uso a scaricare il barile:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/6962
in questo caso accusò le varie regie televisive di non valorizzare a sufficienza i riti pagani da lui ideati...
Non dimentichiamo che Piero Marini ha cominciato come segretario personale di Annibale Bugnini,
RispondiEliminaIn un articolo di Fantuzzi su "La Civiltà Cattolica" (1999 III 168-180, "Celebrazioni liturgiche pontificie, radio e tv"), monsignor Marini diceva:
"Nella vecchia liturgia, in vigore prima del Concilio Vaticano II, il ruolo del cerimoniere consisteva nell¿applicare una serie di norme rigide, che non potevano essere cambiate. Oggi non si può organizzare una celebrazione senza prima aver pensato: chi celebra, cosa si celebra, dove si celebra... La celebrazione è il punto verso il quale convergono elementi diversi reciprocamente coordinati sotto la guida di quello spirito di adattamento che è l`anima della riforma postconciliare. Si tratta dunque di prevedere e progettare la celebrazione in vista del risultato che si vuole ottenere. Non si può pensare, per esempio, a un`azione liturgica senza tenere conto degli spazi entro i quali si svolgerà, dei canti che verranno eseguiti... Tutto ciò che si pensa e che si predispone in vista di una celebrazione può essere considerato come una vera e propria regia. Ci si trova ad agire, in qualche modo su un palcoscenico. La liturgia è anche spettacolo".
E la sua era un regia liturgica, insomma la liturgia uno spettacolo e lui è stato durante 20 anni, il regista dello spettacolo celebrato da Giovanni Paolo II.
sotto sotto Marini dice il vero.... le foto di quelle messe anni '80 con le danzatrici "osé" (Marini era già cerimoniere pontificio all'epoca?)... la teologia del corpo... ecc... mah sì che GPII avrà veramente detto "bello bello" allo spettacolo do Brasil '91. si beatifichi anche il cerimoniere! subito subito!!
RispondiElimina<span>Non dimentichiamo che Piero Marini ha cominciato come segretario personale di Annibale Bugnini.
RispondiEliminaIn un articolo di Fantuzzi su "La Civiltà Cattolica" (1999 III 168-180, "Celebrazioni liturgiche pontificie, radio e tv"), monsignor Marini diceva:
"Nella vecchia liturgia, in vigore prima del Concilio Vaticano II, il ruolo del cerimoniere consisteva nell`applicare una serie di norme rigide, che non potevano essere cambiate. Oggi non si può organizzare una celebrazione senza prima aver pensato: chi celebra, cosa si celebra, dove si celebra... La celebrazione è il punto verso il quale convergono elementi diversi reciprocamente coordinati sotto la guida di quello spirito di adattamento che è l`anima della riforma postconciliare. Si tratta dunque di prevedere e progettare la celebrazione in vista del risultato che si vuole ottenere. Non si può pensare, per esempio, a un`azione liturgica senza tenere conto degli spazi entro i quali si svolgerà, dei canti che verranno eseguiti... Tutto ciò che si pensa e che si predispone in vista di una celebrazione può essere considerato come una vera e propria regia. Ci si trova ad agire, in qualche modo su un palcoscenico. La liturgia è anche spettacolo".
E la sua era un regia liturgica, insomma la liturgia uno spettacolo e lui è stato durante 20 anni, il regista dello spettacolo celebrato da Giovanni Paolo II.
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I primi 3 anni e mezzo di pontificato di Giovanni Paolo II ebbero come Cerimoniere Pontificio Monsignor VIRGILIO NOE' (divenuto poi Cardinale) fino al 6 marzo 1982, fu solo dopo quella data che monsignor Marini assunse tale incarico.
RispondiEliminaL'importante e' che ora Marini I sia stato deposto, una delle iniziative lodevoli che BXVI ha fatto; ora l'ex cerimoniere potra' utilizzare i suoi orrori per i costumi di qualche gay-pride...
RispondiEliminaParafrasando un vecchio detto che circolava nelle università tedesche dico Doctor romanus asinus marinianus.
RispondiEliminaPenso sia affezionato partecipante dei gay-pride!
RispondiEliminaDavvero questo espediente del Marini ha dello squallido. Veramente.. Preghiamo per lui
RispondiEliminaA San Giuliano stamattina c'ero anch'io e confermo in toto!
RispondiEliminaHai ragione da vendere!
RispondiEliminaNon si preoccupi il Marini: hanno beatificato Giovanni Paolo, beatificheranno anche lui.
RispondiEliminaIn Italiano si scrive "papa" o "Papa" a seconda del contesto. Poi ognuno percepisce il papato in maniera soggettiva, in relazione al proprio rapporto col Cattolicesimo.
RispondiEliminaPrima di Piero Marini tra 1982-87 Ceremoniere pontificio era Mons. John Magee, irlandese, ex segretario privato del Papa Jovanni Paolo I, poi Vescovo di Cloyne, Irlanda fino al 2010.
RispondiEliminaPrima di Piero Marini tra 1982-87 Ceremoniere pontificio era Mons. John Magee, irlandese, ex segretario privato del Papa Jovanni Paolo I, poi Vescovo di Cloyne, Irlanda fino al 2010.
RispondiEliminaPiero Marini sarà cardinale. Se non nel prossimo concistoro, lo sarà quasi sicuramente col prossimo papa.
RispondiEliminaE' la tecnica del 47: morto che parla!
RispondiEliminaQuando fece la prima comunione la mia figlia maggiore, il prete apparecchiò la tavola calda, pardon...l'altare, con piatti e bicchieri di coccio come se fosse la sagra della ribolllita. Uno schifo assoluto!
RispondiEliminaIl Vicario di Cristo rivestito dalla sarta di Sbirulino.
RispondiElimina<span> </span>Ho seri dubbi della veridicità di tali affermazioni. E' una tesi che mons. Marini il "vecchio" propala da anni (anche in un intervento in GB qualche anno fa).
RispondiEliminaI miei dubbi hanno questi fondamenti: 1- Nelle sue celebrazioni private GPII era molto tradizionale (altare coram Deo, tempi, etc.) e questa è una prima indicazione. 2- Le bizzarrie liturgiche e nei paramenti non si sono verificate pre-Marini e soprattutto si sono accentuate in maniera esponenziale con la malattia del Papa e l'aumento di potere dei tre "gestori" più importanti della vita quotidiana (ma anche "esterna") del S. Padre: Navarro Valls, don Stanyslaw e, appunto, mons. Marini. 3- Dai biografi più importanti non si evince assolutamente ciò (cfr. anche Weigel nella sua monumentale biografia). Il che non vuol dire che qualche brandello di vero ci sia (forse per omissione?): ma, devo dire, non mi convince assolutamente. Altro è dire che l'interesse liturgico del Papa era forse "modesto", orientato soprattutto alla devozione personale al SS. Sacramento. Ma i suoi tempi liturgici per esempio (molto dilatati nelle sue liturgie privati e molto più lenti rispetto a BXVI) o l'inginocchiamento continuo, mal si adattano con la tesi di Marini (che invece, p.e., è tra i fautori di eliminare o quasi gli inginocchiamenti, visti come poco compatibili con la "liturgia della gioia"). Notate anche la differenza - nei paramenti - pre e post Moarini e pre e post malattia.Mi chiedo invece il motivo per cui Rodari faccia pubblicità a queste miserande tesi scritte da un uomo che è stato cacciato dalle sue funzioni proprio per le sue idee liturgiche.
e ne sentiremo tante ANCORA DI SCHIFEZZE variamente celebrate, perchè VIGE ORA E SEMPRE il vietato vietare !....e altre a migliaia, non ne sentiremo raccontare, perchè la gente, impreparata a capire l'ereisa dilagante, la dissacrazione imperante non avendo più i termini di confronto con la vera Messa, quella Santa che si celebrava fino al concilio, non può più capire affatto che cosa sta succedendo ! la mggior parte dei fedeli pensa: ormai l a Chiea si modernizza, ci vuole dare di tutto quanto più sia al passo coi tempi, all'inegna della creatività spettacolare....e saranno sempre meno quelli che si scandalizzano.
RispondiEliminaE mille orrori accadranno, senza che nessuno li racconti, e ci abitueremo alla DISSACRAZIONE QUOTIDIANA, come fatto lecito e inoppugnabile, di cui prendere atto e basta, non certo come di trasgressione di qualche legge calpestata: L'ABUSO DIVENTERA' USO, e poi anche obbligo, vedrete !
Anche perchè, a chi potrebbero ricorrere quelli che inorridiscono?
chi potrebbe dar retta alle proteste, chi potrebbe invernire dall'alto, se ormai è stato beatificato un Papa sotto il quale tutti qusti scempi sono dilagati SENZA FRENI, e quindi implicitamente si è fatto capire che TUTTO VA BENE CIO' che accade IN LITURGIA E CATECHESI, dal 1978 in poi, e ovviamente, anche da prima , visto che tutti gli abusi si sono fatti in nome del concilio ?
Se avete sentito che il Papa Benedetto NELLA BEATIFICAZIONE ha detto: "Santo Padre ci benedica lei!", dal Cielo, ciò significa, nella percezione immediata, AUTOMATICA, della gente comune, aver detto: "Beato Giovanni Paolo II, benedici tutto ciò che accade, e che già da te fu approvato o consentito"...Mi dispiace fare questo rilievo, ma mi sembra abbastanza ovvio: ciò che non è stato MAI VIETATO NE' SANZIONATO con chiarezza, vuol dire che anche tacitamente, è stato permesso, avallato, approvato !
<span>e ne sentiremo tante ANCORA DI SCHIFEZZE variamente celebrate, perchè VIGE ORA E SEMPRE il vietato vietare !....e altre a migliaia, non ne sentiremo raccontare, perchè la gente, impreparata a capire l'eresia dilagante, la dissacrazione imperante, l'EMPIETA', parola oggi sconosciuta a piccoli e grandi, non avendo più i termini di confronto con la vera Messa, quella Santa che si celebrava fino al concilio, non può più capire affatto che cosa sta succedendo ! la mggior parte dei fedeli pensa: ormai la Chiea si modernizza, ci vuole dare di tutto quanto più sia al passo coi tempi, adeguarsi ai nostri gusti di SPETTATORI, all'insegna della creatività spettacolare....e saranno sempre meno quelli che si scandalizzano.
RispondiEliminaE mille orrori accadranno, senza che nessuno li racconti, e ci abitueremo alla DISSACRAZIONE QUOTIDIANA, come fatto lecito e inoppugnabile, di cui prendere atto e basta, non certo come di trasgressione di qualche legge calpestata: L'ABUSO DIVENTERA' USO, e poi anche obbligo, vedrete !
Anche perchè, a chi potrebbero ricorrere quelli che inorridiscono?
chi potrebbe dar retta alle proteste, chi potrebbe invernire dall'alto, se ormai è stato beatificato un Papa sotto il quale tutti qusti scempi sono dilagati SENZA FRENI, e quindi implicitamente si è fatto capire che TUTTO VA BENE CIO' che accade IN LITURGIA E CATECHESI, dal 1978 in poi, e ovviamente, anche da prima , visto che tutti gli abusi si sono fatti in nome del concilio ?
Se avete sentito che il Papa Benedetto NELLA BEATIFICAZIONE ha detto: "Santo Padre ci benedica lei!", dal Cielo, ciò significa, nella percezione immediata, AUTOMATICA, della gente comune, aver detto: "Beato Giovanni Paolo II, benedici tutto ciò che accade, e che già da te fu approvato o consentito"...</span>
<span>Mi dispiace fare questo rilievo, ma mi sembra abbastanza ovvio: ciò che non è stato MAI VIETATO NE' SANZIONATO con chiarezza, vuol dire che anche tacitamente, è stato permesso, avallato, approvato !</span>
Che pronunciamento ex-cathedra!
RispondiElimina<span>Che pronunciamento ex-cathedra! </span>
RispondiEliminaLe affermazioni di mons. Marini riguardo ad un assenso del beato GPII alle sue stravaganti iniziative nella liturgia papale non corrispondono alla verità. Mi pare che mons. Marini, commosso fino alle lacrime nelle interviste da lui rilasciate in memoria del beato GPII, pianga non tanto per l'amato Papa, quanto per essere stato, finalmente, dal nuovo Papa allontanato e sostituito dall'ufficio per le cerimonie pontificie. Ma di seri danni il detto monsignore continua a farli presso alcuni suoi intimi amici e sostenitori: si vada a vedere i grandi consigli "liturgici"dati generosamente ai fraticelli di San Giovanni Rotondo e mi sa...mi sa che il nuovo altare di Santa Maria delle Grazie..., sia una ideuzza del monsignore e del Rettore di quel santuario, tanto caro allo stesso Brandolini.
RispondiEliminaMi pare che la situazione attuale riguardo alla liturgia nella Chiesa giaccia ancora saldamente nelle mani dei vescovi e che l'insegnamento del Pontefice in materia sia visto solo come una cosa strettamente privata del Papa: a lui piace così? Che faccia quello che gli pare, noi (vescovi) facciamo a modo nostro.
Gira e rigira siamo sempre al punto di partenza: senza un intervento decisivo, forte e chiaro del Santo Padre, continueremo ad avere abusi di ogni sorta. Dov'è finito e cosa se ne è fatto della nuova edizione della Liturgia delle Ore che in tanti auspicano più fedele all'editio typica in latino? Sembrava imminente ma risulta che ancora devono iniziare a lavorarci sopra! Per chi segue il Breviarium Romanum '62: quando si potrà avere un fascicoletto con la memoria dei "nuovi" santi? Tanto per fare un esempio, la memoria di San Pio da Pietrelcina. Come mai il Calendario liturgico per il V.O. viene consegnato alla vendita in ritardo, praticamente nell'aprile del 2011? L'Ecclesia Dei perchè non ne fa pubblicare uno e annualmente ad un costo più accessibile?
Quale siano state le colpe o i responsabili, evitiamo di strumentalizzare ulteriormente la figura di Giovanni Paolo II. Personalmente credo che abbia sempre agito per il bene della Chiesa, forte sicuramente della tradizione e cultura polacca cattolica al 100%, per cui se a suo carico ci sono state delle mancanze queste dovranno essere giudicate direttamente da Dio. E' facile dare la colpa a chi non può più replicare.
RispondiEliminaCondivido pienamente
RispondiEliminala colpa il morto se la è data da solo, visto che PARE che alle liturgie papali fosse presente per quasi trent'anni. Se non gli andavano bene poteva dirlo, come minimo...
RispondiEliminacioè? se uno segue la liturgia non prega? e se uno prega la liturgia non lo interessa? non ho capito
RispondiEliminae CHI ERA IL PAPA?
RispondiEliminanon stiamo parlando del parroco di Montanara, il cui operato può sfuggire al Papa. Stiamo parlando di uno la cui opera si svolgeva sotto il naso del Papa, per 27 anni, nel momento che dovrebbe essere il più importante per ogni prete, la Messa. Discolpare GPII perfino per non essere intervenuto (non dico per averlovoluto direttamente, come dice Marini, cosa plausibile) è talmente ridicolo che non c'è commento
RispondiEliminanon ho capito lo stupore, ste cose sono il quotidiano. Mi spiace per chi lo vede e si ostina ad andare alla nuova messa o a dire che è altrettanto buona della vecchia. Ma si sa, dal tempo dei giudei accecarsi da soli è di moda
RispondiEliminama che neocatecumenali. Ste cose si vedono ovunque, inutile tirarli sempre in ballo
RispondiEliminaè una testimonianza plausibile, logica, credibile in relazione ai fatti noti a tutti, importante. Anche se la dice Marini adesso per scopi suoi, penso che negarne a priori la plausibilità sia un errore
RispondiEliminama insomma la sua tesi è che nelle celebrazioni pubbliche dormiva? era in trans? a me risulta che fosse ben sveglio e attento, era uno che all'occasione si faceva pure il balletto, ci stiamo dimenticando chi era GPII?
RispondiEliminainfatti ha parlato e fatto abbastanza da vivo per essere giudicato per quello che era, un polacco non-cattolico
RispondiEliminaChe gli esempi celebrativi di Benedetto XVI e di quel santo sacerdote di mons. Guido Marini non vengano seguiti da nessun prete o vescovo è testimoniato dal fatto che persino cardinali residenziali considerati molto vicini al Papa (come il patriarca Angelo Scola) non ci pensano minimamente ad imitarlo. Il cardinale Scola celerba la Messa, sempre, senza nè crocifisso nè candelieri sull'altare, neppure nella basilica di S. Marco! Anche lui se ne fa un baffo degli insegnamenti di questo Papa, salvo poi accoglierlo in pompa magna al suo arrivo a Venezia.
RispondiEliminaLasciamo cadere Piero Marini nel dimenticatoio: troppo onore facciamo a considerarlo, quando bisognerebbe cassare la sua memoria dai libri.
RispondiEliminaUna protervia intellettuale senza pari, unita ad una ignoranza volutamente "politica" della stessa riforma liturgica.
In un libretto del 2004 scriveva che il canto gregoriano era patrimonio solo di quelle comunità legate alla liturgia tridentina.
Ma si era mai letto i documenti del concilio? o aveva studiato sui brogliacci del sua maestro che, oltre ad essere un lazzarista, deve essere stato anche un gran lazzarone. R.I.P.
<<al>>...<<pi>>.
RispondiEliminaAl termine della funzione Cardinali e Vescovi si ritirarono nelle proprie stanze e brandirono il pastorale!</pi></al>
Se crede che qualcosa si muova perché il Papa porta la tunicella, lei ha vinto l'Oscar dell'ingenuità.
RispondiEliminaNon fa onore questa dichiarazione del Vescovo Marini, porto solo questo episodio vissuto in mia presenza, il Beato Giovanni Paolo II dopo diverse celebrazioni non vedendo piu' dirigere la Sistina dal Suo Vero Maestro chiese " ..ma il Maestro è malato?? "....e Mons Piero Marini balbettando ha iniziato un discorso tipico di chi sa manovrare tirare il sasso e poi nascondere la mano.....e no Eccellenza fa piu' bella figura a stare in silenzio perchè se iniziamo a parlare verrebbe sommerso da un mare di schifezze Le suggerisco di chiudere la bocca!!!
RispondiElimina..... le celbrazioni del Cardinale Bagnasco imitano quelle del Papa , peccato però che l'arredo liturgico viene immediatamente accantonato , in duomo a Genova, quando celebrano i Venerabili Canonici.........
RispondiEliminadiciamo la Chiesa è fatta di grandi disobbedienti!!!!!!!!!!!!
Piero Marini ti sia legata una macina e tu sia gettato nella geenna...........è tua la colpa di aver allontanato un GRANDE maestro come Domenico Bartolucci e di averlo fatto soffrire così tanto, è tua la colpa se nella chiesa ( parlo di musica ma anche il resto non scherza) la dignità musicale liturgica si è azzerata tua la colpa di aver dato una faccia inguardabile della liturgia!!! vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminaCiò che fece a Bartolucci, mandava in brodo di giuggiole don Parisi, Frisina e tutta la compagnia cantante.
RispondiEliminaPoi venne il più accademico Liberto, giubilato in modo inverecondo per fare spazio a chi? alle magnifiche sorti e progressive della Cappella Sistina.
Peccato che a Marini vecchio sia frattanto succeduto marini giovane......