Il vescovo germano-kazaco Athanasius Schneider è intervenuto al terzo convegno sul motu proprio con una relazione liturgica di tipo assai tecnico su Gli ordini minori e il santo servizio all'Altare.
Ha esordito ricordando come la tripartizione ebraica tra sommo sacerdote, sacerdote e levita, è stata ripresa dal cristianesimo negli ordini dell'episcopato, presbiterato e diaconato. A ciascuno sono affidati gerarchicamente i distinti servizi liturgici.
Papa Clemente I nel I secolo definiva i leviti con l'espressione di diacono. Un parallelismo tra la tripartizione dell'antico Testamento e quella della Chiesa è presente nel rito pontificale tradizionale, con riferimento ad Aronne (nell'ordinazione episcopale), ai settanta uomini anziani (per i presbiteri) e più volte ai leviti (nell'ordinazione diaconale).
S. Tommaso d'Aquino spiegava che il diacono non ha la facoltà di insegnare, il modus docendi che competono a vescovo e presbitero, ma può solo catechizzare (modus cathechizandi).
I diaconi non sono sacerdoti, non sono sacrificatores: preparano, assistono, servono l'azione liturgica ma secondo la tradizione orientale e occidentale hanno una funzione di servizio, non di sacerdozio. Il primo Concilio di Nicea vietava loro anche la facoltà di offrire la comunione al sacerdote.
Non è corretto dire che tutto quanto non è riservato ai sacerdoti, spetta ai fedeli laici in virtù del sacerdozio comune. In realtà i vari ministeri sono gerarchicamente ordinati, in continuità con i leviti. In tempi apostolici le funzioni non sacerdotali erano dei diaconi, ma fin dai primi secoli si aggiunsero altri ministeri inferiori (suddiaconati, esorcistato, lettorato, ostiariato, accolitato). Ai diaconi furono riservati i compiti non sacerdotali più alti e il loro stesso numero fu limitato (per alcuni concili regionali, e per Roma, non potevano eccedere il numero di sette).
Il Concilio di Trento usa il termine "ministri", evitando quello di diaconi, probabilmente per esprimere che le funzioni degli ordini minori fanno parte del diaconato.
L'esistenza di cinque gradi inferiori rispetto al diaconato risale almeno al secondo secolo dopo Cristo, secondo tutte le testimonianze liturgiche. Si tratta quindi di un'antichissima tradizione. La Chiesa ha attribuito anche ai ministeri minori il termine "Ordo", per esprimere che quelle funzioni sono parte delle funzioni specifiche del diacono. Fino al motu proprio del 1972 di Paolo VI Ministeria quaedam, una tradizione ininterrotta almeno dal secondo secolo nominava queste funzioni come ordines; dal 1972 sono invece divenuti ministeri laicali e si è persino detto che le funzioni di lettore e accolito sarebbero espressione del sacerdozio comune dei fedeli. E' quindi consequenziale che le donne siano diventate de facto lettrici e chierichette. Grazie a Dio, ha detto mon. Schneider, questo non è ancora ammesso nelle liturgie papali a Roma; ma fuori Roma, succede pure alle liturgie papali, benché il codice di diritto canonico lo vieti. Abbiamo una contraddizione tra diritto e prassi, anzi una finzione giuridica. Di qui l'improvvida proposta, nel corso del Sinodo episcopale sulla parola di Dio, di ammettere le donne al lettorato; a quel punto, perché escludere il diaconato sacramentale? E infatti le pressioni in tal senso non mancano, sullo specioso rilievo che la Ordinatio sacerdotalis di Giovanni Paolo II non si applica al diaconato. Ma ciò sarebbe contro la tradizione comune con le Chiese d'Oriente e contro il Concilio di Trento. Inoltre gli storici hanno dimostrato che diaconesse, nel senso di diaconato che noi intendiamo, non sono mai esistite nella Chiesa.
Il Concilio di Trento prevede l'accesso agli ordini minori di uomini sposati. Una consacrazione che mai, mai ha previsto l'accesso delle donne alle funzioni degli ordini minori.
Per finire: nel regno di Cristo non c'è la corsa ad avere più poteri all'esercizio del Culto Divino: anzi, tutto dev'essere improntato all'umiltà e all'abnegazione.
Chiediamo la grazia, ha concluso mons. Schneider tra scroscianti applausi di approvazione, che il Santo Padre emani un motu proprio per il riordino e il ripristino degli ordini minori secondo la disciplina di sempre e comune agli orientali: nessun Concilio, nemmeno il Vaticano II, ha mai chiesto di abolire gli ordini minori o anche solo di cambiarne struttura e natura. Un motu proprio che ristabilisse ordini minori e suddiaconato saebbe il complemente necessario al motu proprio Summorum Pontificum e, soprattutto, un dono per tutta la Chiesa, un onore per i ministri sacri nel servire all'altare e un aumento della sacralità della Liturgia.
Un auspicio che ha sapore di un annuncio.
Un auspicio che ha sapore di un annuncio.
Enrico
I nodi della riforma liturgica di Paolo VI vengono finalmente al pettine......... Quando si ricomincia a dire la Verità si è già all'inizio della resurrezione........
RispondiEliminaNon è vero, le lettrici donne (suore e laiche) ci sono tranquillamente alle messe papali, in Roma e fuori Roma.
RispondiEliminaMa se è così vietato come dice lui, perchè praticamente in tutte le parrocchie d'Italia e del mondo le letture le fanno SOLO le donne?
Gli aplausi scroscianti vanno anche bene, ma che ruolo ha il pensiero di Schneider nell'ufficialità della prassi della chiesa? Non è che è un suo privato punto di vista, che tuttavia è limitato ad avere la funzione di cantarsela e suonarsela in un contesto di persone che la pensano tutti allo stesso modo e si autogratificano con queste affermazioni, ma che non rispecchia l'andamento generale della chiesa, nè minimamente ha il potere di influire su esso?
:) non ha espresso un "suo" parere personale, ma ha sottolineato semplicemente la DISCIPLINA nella Chiesa e che di fatto neppure nella Sacrosanctum Concilium è stata modificata.....
RispondiEliminacerto, trattasi di una DISCIPLINA che infatti si può meglio applicare nella forma Straordinaria della Liturgia e non in quella "nuova" attraverso la quale la LIBERTA' di intraprendere le innovazioni è palese anche al Papa che attraverso invece la SUA TESTIMONIANZA LITURGICA moderna, sta riducendo anzi, ha già ridotto....
Quanto al Lettorato, infatti, basta rivedere i filmati delle ultime Liturgie del Pontefice, la presenza femminile è stata limitata alla Lettura della Preghiera dei fedeli....prevista con il NOM ed anche qualche volta alla lettura del Salmo, ma sempre di meno.... ;)
P.S.
RispondiEliminaciò che accade nelle Parrocchie E' LA VERA SPINA NEL FIANCO DEL PONTEFICE..... il Papa sta riformando la Messa NOM infatti e non quella antica, per questo quando fa le Visite Apostoliche o Pellegrinaggi in qualche Santuario, CELEBRA IL NOM come vorrebbe si celebrasse ANCHE NELLE PARROCCHIE... lo ha spiegato bene mons. Guido Marini dopo Natale al Convegno di febbraio sulla Liturgia, nell'intervista egli ha detto esplicitamente che il Papa è IL MAESTRO DELLA LITURGIA E DI COME SI DEVE CELEBRARE e che si attende di essere ascoltato, IMITATO da tutti i sacerdoti, PORTANDO NELLE PARROCCHIE L'APPLICAZIONE DI UNA CELEBRAZIONE LITURGICA A QUELLA CHE IL PAPA CELEBRA....
Peccato che non abbia fatto anche un accenno agli ostiari de noantri , aka "ministri straordinari della comunione". Purtroppo come faceva rilevare Castellari è , per ora, una voce limitata all'interno dell'assise ecclesiale. Ma il fatto che sia lo stesso pensiero di Ranjit fa ben sperare.
RispondiEliminaUn Kazako ed un Cingalese a favore della più pura Romanità. La Provvidenza usa strumenti che dimostrano quanto la c.d. "inculturazione al contrario" sia una baggianata alla Rousseau
Faccio un'appunto a ciò che chiede mons. Schneider, egli chiede:
RispondiEliminaChiediamo la grazia, ha concluso mons. Schneider tra scroscianti applausi di approvazione, che il Santo Padre emani un motu proprio per il riordino e il ripristino degli ordini minori secondo la disciplina di sempre e comune agli orientali: nessun Concilio, nemmeno il Vaticano II, ha mai chiesto di abolire gli ordini minori o anche solo di cambiarne struttura e natura. Un motu proprio che ristabilisse ordini minori e suddiaconato saebbe il complemente necessario al motu proprio Summorum Pontificum e, soprattutto, un dono per tutta la Chiesa, un onore per i ministri sacri nel servire all'altare e un aumento della sacralità della Liturgia.
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:-[ ma...mons. Schneider dovrebbe sapere meglio di me che se non c'è stato un Documento, o un qualsiasi testo che abbia modificato, redatto qualcosa, è ovvio che un MP del Papa a ristabilire quel qualcosa che c'è ancora difficilmente verrà fatto....
senza dubbio io stessa mi auguro che Documenti come quello di ieri aumentino per riequilibrare il fiume in piena di PASTORALI LITURGICHE DEVASTANTI, ma non si rischia di chiedere troppo per non ottenere alla fine nulla?
Se "nessun Concilio, men che meno l'ultimo hanno mai abolito gli ordini minori", come si fa a chiedere al Papa un MP che LI RISTABILISCA? ;)
Senza dubbio vedo piuttosto la necessità di un MP che RACCOLGA un pò tutti GLI ABUSI più gravi avvenuti attraverso l'emanazione di PASTORALI DEVASTANTI.... e che così ristabilisca la PRIORITA' e l'urgente necessità DI QUELLA VOCE UNICA e indiscutibile che metta a tacere, piuttosto, le mille INTERPRETAZIONI e le ambiguità interpretative di questo o quella innovazione sempre a nome del "concilio" quando, per l'appunto, il Concilio non ha mai avanzato verso certe modifiche a cominciare, non dimentichiamolo, dalla IMPOSIZIONE della comunione alla mano, dalla imposizione di togliere gli inginocchiatoi, e chi più ne ha più ne metta.....
Vorrei semplicemente dire GRAZIE a Enrico che ci tiene aggiornati, in tempo reale, per chi come me avrebbe voluto essere presente, è quasi come esserci!
RispondiEliminaGrazie!
Al Tg Ecclesia di Tv2000 delle ore 14 c'è stato un servizio sul Convegno, con una breve intervista al Card. Canizares e al Card. Koch! wow!
RispondiEliminaNon no sono d'accordo con questo Vescovo le donne possono benissimo leggere.Non esageriamo con il maschlismo e con queste cretinate.
RispondiEliminanon ho capito, mi spiegate una cosa: le donne possono leggere le letture?
RispondiEliminagrazie
se si leggesse bene ciò che ha detto il monsignore kazaco si capirebbe ciò che ha detto. Ma leggere bene( ed eventualmente rileggere) richiede sforzo. il fatto che le lettrici sian presenti alle messe papali, in Urbe et in Orbe, dimostra chiaramente come anche le liturgie papali si siano scostate, dal 1970 in poi, dall'autentica tradizione romana in cui mai ci sono state. Se poi qualcuno ha notizie storiche differenti, ci faccia la carità di comunicarcele. Altrimenti stia zitto.
RispondiEliminaCerto che possono leggere. Ma non in Chiesa. Mi sembra chiaro, no, nessuno vieta la lettura di vanity fair dal parrucchiere...
RispondiEliminaMa se il Papa considerasse illecito che leggano le donne quando lo fanno alle sue Messe interverrebbe, mica è rimbambito. Tutto il resto sono autentiche kazache
RispondiEliminae coloro che oggi sono lettori istituiti che ne facciamo?
RispondiEliminaAh perchè esistono? No perchè spessissimo e volentieri alle Messe si assiste a scene tipo il solito topo di sacrestia che gira per i banchi a chiedere "chi legge? chi vuol leggere? "
RispondiEliminaLe letture vetero testamentarie e dell'epistole, sono cose assai diversa dalla c.d. preghiera dei fedeli, eh.
RispondiEliminaova, non hai altro da fare ? Il tuo nick non ti basta? Sei ridotta a quei giochetti puerili ? Suvvia cresci un pò!
RispondiEliminaMolto "politically incorrect" ma, propro per questo, apprezzabile.
RispondiEliminaMi permetto di osservare che le Messe celebrate dal Papa in San Pietro vedono regolarmente lettrici donne per la prima o la seconda lettura,mentre il salmo viene in genere cantato.
RispondiEliminaLo dico con certezza perchè io sono stata una di loro.
<span>i quali peraltro devono evitare forme di contestazione della nuova liturgia.</span>
RispondiElimina<span></span>
<span></span>
<span>Vediamo se ci riuscite!!Cu credo poco!!</span>
Molto bene il ripristino degli ordini minori. Ottima auspicio (o ottima notizia di sottobanco in anteprima)! :-D
RispondiEliminaPer quanto concerne il riservarli agli uomini (celibi o sposati) mi riservo qualche interrogativo squisitamente intellettuale sulla famigerata questione delle "diaconesse" nella Chiesa antica. NATURALMENTE, prima che qualcuno faccia quello più papista del Papa, l'onore e l'onore dell'insegnamento non spetta a me che ho invece l'onere e l'onore dell'apprendimento, quindi arrivasse l'insegnamento che gli ordini minori come l'Ordine Sacro sono riservati agli uomini così doverosamente apprenderei e se necessario difenderei. :-)
Le Diaconesse non erano <span>ordinate</span>, ma <span>consacrate</span>. La differenza è lampante per chi un poco conosce la Storia della Chiesa antica. Che poi se proprio si vuol riesumare qualche archeologismo liturgico, perchè ad esempio non si prende la pubblica penitenza, l'autodafè , i digiuni tostissimi, e non solo quello che "sembra" essere solo un prostrarsi alla modernitò più spinta?
RispondiEliminaChe poi siamo sinceri.
Se una donna (od un uomo) hanno davvero interesse sincero a darsi da fare nella parrocchia d'appartenenza, non c'è bisogno di giocare all'apprendista prete od alla velina accanto all'altare per prestare la propria opera, eh.
Vediamo se riesci a star zitto.
RispondiEliminaquesta testimonianza di Angela è la migliore conferma che il Papa -tra due usi liturgici- permette entrambe le possibilità, così come ha dichiarato che lui stesso dà ANCHE la Comunione sulle mani;
RispondiEliminacara Caterina, purtroppo non possiamo negare questa evidenza dei fatti, in questa <span>Chiesa dell'et-et, </span>dove il card. Canizares celebra SIA il rito neocat, SIA la Messa di S. Pio V !
Concordo in toto.
RispondiEliminaah ecco.....volevo ben dire ...
RispondiEliminaanche nel post su mons. Pozzo ova sta facendo lo stesso giochino: per un attimo avevo creduto che Luisa avesse gradito l'ospite archeologista NC (ed è anche sordo ai richiami alla serietà, chiunque glieli faccia: età presumibile: 15 anni.....)
Non riesco a capire che cosa diavolo voglio 'ste donne!!
RispondiEliminaMa perchè non se ne stanno a casa a lavare, stirare, cucinare e far da serve agli uomini invece di pretendere di entrare nelle parti riservate ai "maschi".
Ma che si adeguino a quanto ha detto l'Apostolo Paolo, suvvia!!
Se fossi Caterina 63 o Luisa mi offenderei questo è un esempio di maschilismo becero.Le donne possono benissimo leggere e anche servire alla Messa.Ma questo Vescovo kazacho chi c'e l'ha mandato?Ma quante fesserei si sentono
RispondiEliminaMa qui siamo fuori dal mondo a discutere se le donne possono o non possono leggere in Chiesa quando i problemi della Chiesa Cattolica sono ben altrii
RispondiEliminaNotizia battuta dal ANSA ore 14.56
MILANO- Il parroco della chiesa di Santo Spirito di via Calda di Sestri Ponente è stato arrestato dai carabinieri del Nas di Milano per violenza sessuale su minore. Il religioso si chiama don Riccardo Seppia ed è nato nello stesso luogo dove gestisce la parrocchia, il primo maggio 1960. Sull'inchiesta al momento gli investigatori mantengono uno stretto riserbo, ma, da quanto si è appreso, il reato sarebbe stato compiuto a Genova, benchè ad eseguire l'arresto sarebbero stati i carabinieri del di Milano. Questi ultimi hanno agito insieme con i colleghi del Comando provinciale del capoluogo libero. Don Riccardo prima di diventare parroco a Sestri Ponente, nel 1996, è stato nella chiesa di San Giovanni Battista, a Recco (Genova) e poi in quella di San Pietro di Quinto (sempre nel Levante genovese), in val Brevenna (nell'entroterra di Genova). (Fonte Ansa).
Abbiamo una Chiesa si sta distruggendo dal suo interno e stiamo a sprecare tempo a discutere nominalisticamente se le donne possano o non possano dire le letture ma andiamo.... Certo se seguiamo San Paolo le donne in Chiesa dovrebbero entrare in Chiesa a capo coperto. Ma dove vivete provate a dire a Milano a una ragazza di vent'anni di entrare in Chiesa con un foulard sul capo nel 2011....ma va bene se non ti arriva a Messa con il tanga in bella evidenza
Ve
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<span>Ma qui siamo fuori dal mondo a discutere se le donne possono o non possono leggere in Chiesa quando i problemi della Chiesa Cattolica sono ben altrii
RispondiEliminaNotizia battuta dal ANSA ore 14.56
MILANO- Il parroco della chiesa di Santo Spirito di via Calda di Sestri Ponente è stato arrestato dai carabinieri del Nas di Milano per violenza sessuale su minore. Il religioso si chiama don Riccardo Seppia ed è nato nello stesso luogo dove gestisce la parrocchia, il primo maggio 1960. Sull'inchiesta al momento gli investigatori mantengono uno stretto riserbo, ma, da quanto si è appreso, il reato sarebbe stato compiuto a Genova, benchè ad eseguire l'arresto sarebbero stati i carabinieri del di Milano. Questi ultimi hanno agito insieme con i colleghi del Comando provinciale del capoluogo libero. Don Riccardo prima di diventare parroco a Sestri Ponente, nel 1996, è stato nella chiesa di San Giovanni Battista, a Recco (Genova) e poi in quella di San Pietro di Quinto (sempre nel Levante genovese), in val Brevenna (nell'entroterra di Genova). (Fonte Ansa).
Abbiamo una Chiesa che si sta distruggendo dal suo interno e stiamo a sprecare tempo a discutere nominalisticamente se le donne possano o non possano dire le letture ma andiamo.... Certo se seguiamo San Paolo le donne in Chiesa dovrebbero entrare in Chiesa a capo coperto. Ma dove vivete provate a dire a Milano a una ragazza di vent'anni di entrare in Chiesa con un foulard sul capo nel 2011....ma va bene se non ti arriva a Messa con il tanga in bella evidenza
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:) prima avveniva regolarmente, ora non più....a meno che gli ultimi incontri Liturgici e il Triduo Pasquale non abbiano registrato sopra al maschile oscurando il femminile..... sto notando che dipende da che tipo di Liturgia si va facendo.... non ho compreso bene con quale criterio, ma in alcune Messe del Pontefice le donne contribuiscono solo alla Lettura dei fedeli o al massimo al Salmo....
RispondiEliminaNo, non possono.
RispondiEliminaegr. Ariberto, la questione delle donne che hanno invaso gli spazi sacri della Liturgia è molto più grave di quanto lei riesca a capire, PROPRIO influendo, con altri fattori concomitanti, alla DEMOLIZIONE della Chiesa dall'interno, come lei stesso dice; per rendersene conto, dovrrebbe sfogliare questo blog e leggere il dibattito sul problema delle chierichette, di cui si è ampiamente discusso, cercando di aprire gli occhi sul fatto che questa DELETERIA innovazione del post-CV2, ha letteralmente DEVASTATO le possibili vocazioni maschili al sacerdozio !
RispondiEliminaNon ho il tempo di fornirle i link, ma se lei ha un po' di pazienza e buona volontà, faccia una ricerca....e rifletta sulle inevitabili conseguenze della promiscuità nell'ambito di funzioni sacre DA SEMPRE riservate agli uomini (e parlo da anti-maschilista di ferro, NON femminista, precisiamo!....)
Ospite....guarda! da DONNA ti confermo che non è in questo il senso di legittimazione della femminilità o la condanna di certa misoginia.... :-D :-D
RispondiEliminapiuttosto non esageriamo con questo crescente FEMMINISMO che pretende un podio sul PRESBITERIO....
alle donne dico: non pretendete il pulpito, vi basti di leggere e mettere in pratica il MAGISTERO BIMILLENARIO DELLA CHIESA... magari leggete anche un pò dei Santi e di Santa Caterina da Siena....che se avesse preteso di stare sul presbiterio non avrebbe avuto il tempo di fare poi ciò che ha fatto e per la cui grandezza è diventata Dottore della Chiesa... non certo perchè leggeva in Chiesa... :-D
:-D è da ieri che mi dico: voglio proprio vedere chi sarà il PRIMO a strumentalizzare quella frase per rispondere, o meglio NON rispondere, ai dialoghi nel blog....
RispondiEliminacomplimenti! hai vinto il primo Premio: potrai cantare un Inno sacro, sul presbiterio, nella NUOVA LITURGIA!
:-D
perdonami, ma quando ce vol, ce vol!! )
Ospite....ciò che dice Sinclair me lo dice mio marito da ben 27 anni più due di fidanzamento.... :-D
RispondiEliminae non ha tutti i torti....mio marito svolge il suo ruolo, io il mio....basta leggere san Paolo in TONO EVANGELICO E NON MISOGINO per capire quanto ciò sia vero....LA DONNA DEVE STARE AL SUO POSTO.... e senza dubbio SANTA CATERINA DA SIENA ci ha dimostrato come stando al suo posto è diventata DOTTORE DELLA CHIESA....idem santa Teresina del Bambin Gesù da dentro una Clausura.... ;)
Io mi offenderei piuttosto se MI SI USASSE per avanzare con questo femminismo SCIOCCO E DELETERIO...IO SENO SERVA!!! come disse la Vergine Maria: SONO L'ANCELLA DEL SIGNORE e nella Chiesa, SE LA DONNA SERVE IL "SERVO DEI SERVI DI CRISTO" ha svolto, come dice Gesù: "qualla PARTE MIGLIORE CHE NESSUNO GLI TOGLIERA'".....
;)
<span>Ospite....ciò che dice Sinclair me lo dice mio marito da ben 27 anni più due di fidanzamento.... :-D
RispondiEliminae non ha tutti i torti....mio marito svolge il suo ruolo, io il mio....basta leggere san Paolo in TONO EVANGELICO E NON MISOGINO per capire quanto ciò sia vero....LA DONNA DEVE STARE AL SUO POSTO.... e senza dubbio SANTA CATERINA DA SIENA ci ha dimostrato come stando al suo posto è diventata DOTTORE DELLA CHIESA....idem santa Teresina del Bambin Gesù da dentro una Clausura.... ;)
Io mi offenderei piuttosto se MI SI USASSE per avanzare con questo femminismo SCIOCCO E DELETERIO...IO SONO SERVA!!! come disse la Vergine Maria: SONO L'ANCELLA DEL SIGNORE e nella Chiesa, SE LA DONNA SERVE IL "SERVO DEI SERVI DI CRISTO" ha svolto, come dice Gesù: "quella PARTE MIGLIORE CHE NESSUNO LE TOGLIERA'".....
;) </span>
<span>LDCaterina63: Se "nessun Concilio, men che meno l'ultimo hanno mai abolito gli ordini minori", come si fa a chiedere al Papa un MP che LI RISTABILISCA? </span>
RispondiEliminaATTENZIONE!
Nell'articolo di Enrico è scritto: "nessun Concilio, nemmeno il Vaticano II, ha mai <span>CHIESTO</span> di abolire gli ordini minori o anche solo di <span>cambiarne struttura e natura</span>"
Ciò non significa che un Pontefice, con un motu proprio, non possa averlo fatto, anche in assenza di richieste o auspici. E mi par di capire, sempre leggendo l'articolo (sono del tutto ignorante in materia), che un motu proprio in tal senso vi sia stato e che esso abbia, se non abolito, quantomeno modificato tali ordini minori.
Immagino che ad esso si debba far risalire la attuale (PROVVISORIA) trasformazione dei presbitèri in ginecèi.
<span>Ma questo Vescovo kazacho chi c'e l'ha mandato?</span>
RispondiEliminaMagari lo Spirito Santo?
:-[ mi perdoni Ariberto..... e che c'entra il problema delle Donne sul Presbiterio con la tristissima vicenda di questo parroco? se vuole si può parlare e dell'una e dell'altra, affidando a Dio quella più meschina e perversa se dovesse risultare vera....
RispondiEliminaIl Parroco è un pò come il generale: dovrebbe ssere cambiato ogni tanto in modo da evitare che diventi troppo imponente nella Parrocchia....e rischiare così di dimenticare di essere SERVO DEI SERVI DI CRISTO....
senza fare di tutt'erba un fascio, questo ci stava dal 1960....non dico altro....non che questo costituisca un reato, ma senza dubbio favorisce la TROPPA FAMILIARITA'... che un prete non dovrebbe MAI acquisire nella parrocchia che gli è affidata...
IL PARROCO DEVE OCCUPARSI DELLE ANIME, NON DEI CORPI....meno sta nella stessa Parrocchia, meglio è! si evitano molte tentazioni....
Per le Donne ho contribuito più sopra!
La provvidenza figliuoli, LA PROVVIDENZA!!!
RispondiEliminaB16 è "furbissimo"! Adotta i sistemi di messa secondo la funzionalità del momento e fa adottare secondo i desideri o i supposti desideri dei fedeli. Inoltre dimostra così un'intelligenza superlativa impedendo così uno scisma tra i fautori del vecchio e del nuovo...Investendo poi di porpora cardinalizia l'amico del cammino neocat. fa. sì che lui investito di potere, debba sentire nel suo profondo un vincolo di riconoscenza la papa e quindi, al momento opportuno, dimostri fedeltà ed affidabilità al papa. Firmato: Simoneo il Sidoneo, Caterina 79 e Tripparolo, nonchè il Gran Maestro 33°.
RispondiEliminaInsomma un papa furbissimo ed intelligentissimo...
C'è OVA, e vabbè, ma OVO dov'è ? O:-)
RispondiEliminae brava Caterina che quando non svolazza e parla del suo si capisce che è sincera e di buon senso...ehm, spesso...ehm! ;)
RispondiEliminabe, alle messe a Milano come in altre città arrivano anche in minigonna. Ed avendo loro vent'anni il parroco non s'azzarda mai a denunciarle per molestie, anche se le fanno...semmai è il contrario,ma guarda un po' .
RispondiEliminaQuesto è uno dei tanti problemi legati alla promiscuità che tanto infastidisce e disorienta e poi incattivisce i nordafricani immigrati.Se le cristiane fossero un po' più modeste nel vestire darebbero splendidi esempi agli immigrati ed aumenterebbero le conversioni al cristianesimo. Se poi vi fossero donne col velo a messa potrebbero ben dire alle islamiche, fuori messa, di non essere ridicole.
:( Para-Liturgo, anch'io ne so quanto lei.... per questo mi soffermavo solo sulle considerazioni ivi esposte dal buon Vescovo Schneider...non mi risulta ci sia un MP dei Papi precedenti che abbia modificato gli ordini minori ma è molto più probabile che certa PASTORALE post-Concilio abbia "parlato" con senso di autorità facendo modifiche specialmente NEI SEMINARI, questo sarebbe assai più plausibile.... anche padre Cavalcoli o.P. dal suo libro contro gli errori di K. Rehnner supplica e chiede la voce autorevole della Chiesa di CONDANNARE e di CHIARIRE certe posizioni..... oserei dire che fuori delle Sacre Stanze, ci sia la fila....
RispondiElimina;)
:-D vedi che qualche volta ci comprendiamo, mardunolbo?
RispondiEliminaPersonalmente, non ho nessun problema a pensare che le diaconesse fossero "consacrate" e il fatto che la Chiesa abbia abbandonato l'uso delle diaconesse nel tempo mi conforta da questo punto di vista. Il problema però è che proprio chi conosce la storia della Chiesa antica PIU' DI UN POCO evidenzia che le fonti contemporanee alle diaconesse non sono concordi sul loro status e la differenza non è quindi così lampante come credono quelli che la conoscono solo un poco.
RispondiEliminaun nuovo sillabo, un motu proprio che metta ordine gli ordini minori: il programma di un Pontificato. o almeno un buon inizio. Ciò detto, sia chiaro però: "Lunga via a Papa Benedetto". Dominus conservet eum
RispondiElimina<span>un nuovo sillabo, un motu proprio che metta ordine gli ordini minori: il programma di un Pontificato. o almeno un buon inizio. Ciò detto, sia chiaro però: "Lunga vit</span><span>a a Papa Benedetto". Dominus conservet eum</span>
RispondiEliminal'auspicio del motu proprio da parte di mons: Schneider discende dal fatto che fu Paolo VI, con il MP Ministeria quaedam del 1972, non il concilio ad abolire i ministeri minori e ad introdurre il lettorato e l'accolitato da affidare ai laici.
RispondiEliminanon sono kazache. Quello che non conosce chi parla in questo modo poco cortese è che nell'ordine sacro c'è un parallelismo veterotestamentario:
RispondiEliminaAronne --> sacerdozio pieno vescovi
70 Anziani --> presbiteri
diaconi e ordini minori --> norme e ufficio dei leviti, che vuol dire aggiunti, assunti per il ministero del Tabernacolo che è la Chiesa di Dio, ma che non ricevono l'ordine sacro.
Ecco anche perché la cosa non riguarda le donne...
<span>non sono kazache. Quello che non conosce chi parla in questo modo poco cortese è che nell'ordine sacro c'è un parallelismo veterotestamentario:
RispondiEliminaAronne --> sacerdozio pieno vescovi
70 Anziani --> presbiteri
diaconi e ordini minori --> norme e ufficio dei leviti, che vuol dire aggiunti, assunti per il ministero del Tabernacolo che è la Chiesa di Dio, ma che non ha a che fare con l'ordine sacro, che conferisce il triplice Munus (docendi regendi sancificandi), ma la cui funzione principale è quella di rendere presente Dio
Ecco anche perché la cosa non riguarda le donne...</span>
<span>non sono kazache. Quello che non conosce chi parla in questo modo poco cortese è che nell'ordine sacro c'è un parallelismo veterotestamentario:
RispondiEliminaAronne --> sacerdozio pieno vescovi
70 Anziani --> presbiteri
diaconi e ordini minori --> norme e ufficio dei leviti, che vuol dire aggiunti, assunti per il ministero del Tabernacolo che è la Chiesa di Dio, ma che non ha a che fare con l'ordine sacro, che conferisce il triplice Munus (docendi regendi sancificandi), ma la cui funzione principale è quella di rendere presente Dio
Ecco anche perché la cosa non riguarda le donne che Lo rendono presente attingendo ai sacramenti e alla preghiera</span><span> e quindi col loro rapporto di Fede col Signore e con la loro santificazione, come chiunque... </span><span>e con la loro sottomissione. N</span><span>essuno ha mai pensato che esser sottomessa, significa aver la funzione di sorreggere? Vi sembra poco?</span>
Ma sorreggiti tu il tafanariu. Ti stai a contraighere da solo. Se il NOM ha perso la sacralità corale di tutti coloro che si presentano sull'altare, che ha un preciso tipo veterotestamentario, è evidente che nel NOM i lettori o lettrici non sono nella posizione degli anziani o dei leviti. Dunque è giusto escludere le donne lettrici nel Vetus Ordo ma non ha senso escluderle dal NOM a meno di trasformare ogni bistoldu che si presenta a leggere nel NOM nientemeno che in un levita
RispondiEliminaMAGARI!!
RispondiEliminaMAGARI!!
RispondiEliminaSperiamo che questo reverendo sacerdote venga degrato giusta le norme del Pontificale e fucilato
RispondiEliminaUna statua a questo pensiero! Fossero tutti così... avremmo risolto i problemi, ognuno a suo posto e crescita insieme nel dialogo e nell'amore!
RispondiEliminaviva Mons. Schneider!
RispondiEliminaCara Luisa, ma prego! E grazie a Voi tutti per l'affetto e la stima!!
RispondiEliminaRiferirò al nostro ottimo Enrico, non appena lo sento. Ora è in viaggio.
Ci fa piacere che il nostro lavoro sia stato utile, proficuo e... , perchè no, anche apprezzato! :)
A presto.
Roberto
se non sai che esitono, mi chiedo in che mondo vivi... esistono i lettori istituiti così come gli accoliti
RispondiEliminaloro non si offendono sono maschiliste....eheheh
RispondiEliminaA quando un bella promozione per Mons. Schneider?
RispondiElimina