DISCORSO AI PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA PLENARIA
DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE
DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Sala Clementina
Lunedì, 30 maggio 2011
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
«Tutte le ricchezze della civiltà cristiana sono compendiate in Nostro Signore Gesù Cristo come sua fonte unica, infinitamente perfetta (…)....
This all seems so delusional... Collapse throughout the West, and Fisichella will bring a New Evangelization?... And the Council Fathers were "lungimiranti"? They could not see beyond their noses, as the greatest revolution in Western mores was about to take place!
RispondiEliminaWell, auguri!...
<span>OT- Ma è vero che Don Seppia era un "tradizionalista", pignolo sugli arredi sacri e sulla puntualità al catechismo, e che preferiva celebrare la S.Messa secondo il VO? Se così fosse, la cosa mi turba (ancor più) e mi fa pensare.Senza pregiudizi, ma sarebbe una circostanza che interroga quanti sperano - illudendosi? - che il ritorno al V.O. <span>di per sé</span> sia la panacea di tutti i mali della nostra madre Chiesa.</span>
RispondiElimina<span>il ritorno al V.O. <span>di per sé</span> sia la panacea di tutti i mali della nostra madre Chiesa.</span>
RispondiEliminanon credo ci sia qualcuno così sconsiderato da pensarlo realmente
La frase, " la panecea di tutti i mali della Chiesa" scritta in questi termini, ovviamente potrebbe sembrare sconsiderata.
RispondiEliminaSe, invece con la diffusione dell'antica ritualità intendiamo un ritorno alle origini del culto cattolico, come ha fatto per secoli la Chiesa, con la sua postura verso Oriente e verso la Croce, con il recupero degli antichi segni ( preghiere ai piedi dell'Altare), con l'abbandono della perniciosa posizione l'un contro gli altri ( tipicamente protestante-illuminista) e soprattutto con la "disumanizzazione" del Sacerdote, che non è l'animatore dell'Assemblea, penso che la spiritualità se ne avvantaggi grandemente.
"Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere l'attuale crisi della spiritualità cattolica" diceva il mio defunto vescovo.
La storia della Chiesa ci insegna che recuperando i valori genuini della dottrina, che si esprimono nella Liturgia, si ha anche una ripresa della vita spirituale, che è quella che interessa perchè è la strada che porta alla salvezza.
La plantatio fidei deve passare attraverso il recupero dello spirito della Liturgia.
<span>The sentry vuole anche rimproverare Nostro Signore Gesù Cristo di aver avuto come Apostolo Giuda Iscariota ?</span>
<span>Come fa the sentry a sapere che l'individuo citato celebrava la Santa Messa con il VO ? </span>
Effettivamente c'è qualcuno così sconsiderato da pensarlo realmente. Anche noi, nella nostra parrocchia, abbiamo sentito sotto sotto fare discorsi di questo genere, anticonciliari.
RispondiEliminaC'è stato anche un gruppo che sì è offerto di animare la liturgia con canti tradizionali e latini.
Abbiamo rifiutato.
Pregare in latino non è fare liturgia, ma fare cosa diversa, operazzione culturale retriva e che invece di avvicinare, allontana e mette steccati.
Dice benissimo un profeta di questi tempi: "In questi ultimi tempi soprattutto, stiamo assistendo ad una spaventosa riconsacrazione dell’istituzione, a danno della libertà dell’essere umano. Tornano attuali, attualissime le parole di Cristo: “il sabato è per l’uomo, e non l’uomo per il sabato!”. Ormai si sta imponendo la struttura-Chiesa, in tutti i suoi apparati di potere, forse per la paura di affrontare con coraggio il cuore dell’Umanità che batte forte, tanto forte da irritare l’immobilismo curiale, a cui interessa solo proteggersi da una Storia che cammina su strade nuove".
Il canto in latino, sarà tradizione, ma tradizione umana. Serve infece la fede adulta che sa andare oltre gli steccati.
Non mi piace, complessivamente, quanto ha scritto Ministrante.
RispondiEliminaIo ho velatamente citato quanto l'allora Card.Ratzinger ha scritto nel suo mirabile "introduzione allo spirito della Liturgia".
Recuperare i segni della Liturgia dopo 50 anni di deserto liturgico e di non-rito è fondamentale per la crescita spirituale del fedele.
Ben vengano dunque i canti in latino che, essendo sicuramente ben costruiti musicalmente, a sola lode di Dio, immettono l'anima del fedele che li ascolta in una dimensione di contemplazione di adorazione.
Sono anni, aimè, che ascolto la lucubre litania della "fede adulta" che, al contrario delle intenzioni di chi se riempie la bocca, ha prodotto solo sterilità e distruzione ...
Penso che l'unica cartina di tornasole per capire se una cosa è genuinamente protesa verso Dio è la risposta all'inquietante domanda di Nostro Signore " mi ami tu" ?
Se uno ama Dio e non il proprio io tutto quello che fa lo offre alla Croce " per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa".
NO!
RispondiEliminaè già stato spiegato in altro thread!
puntuale al Catechismo? e quando mai lo faceva? a detta dei parrocchiani non c'era quasi mai....
gli piaceva indossare gli abiti "ecclesiastici"...ma per altre ragioni poco edificanti e che non c'entrano nulla con il sacerdozio, ma non andava in giro in talare....
Pensare solo lontanamente che il V.O. o il Nom possano essere il contenitore di tanta depravazione è, perdonami, materia di confessione per aver pensato male... ;)
"ho peccato, IN PENSIERI, parole, opere, ed omissioni...." le omissioni: FUGGIRE LE TENTAZIONI, FUGGIRE I CATTIVI PENSIERI....il non farlo diventa materia da confessione....
questi sono mali sparsi ovunque.... ciò che li favorisce E' IL DISORDINE, LA DIVISIONE, LA PERVERSIONE DOTTRINALE, L'IMMORALITA', L'AGIATEZZA DEI COSTUMI, LA DOTTRINA DIABOLICA DEL VOLEMOSE BENE PURCHE' SE MAGNA.... L'APOSTASIA DALLA TRADIZIONE AUTENTICA....LA FEDE E LA CHIESA DEL FAI DA TE....
@ Ministrante , avete fatto molto male a rifiutare un gruppo che si è offerto di arricchire la Liturgia con i canti tradizionali, cioè con i canti che la sensibilità, la pietà e la fede dei Compositori , antichi e moderni, hanno offerto alla gloria di Dio !
RispondiEliminaRipensate al'assurdità del vostro rifiuto : a quanta ricchezza spirituale ed estetica avete negato ai fedeli !
Non siete voi a comandare, non siamo in una dittatura illuminata, ma il Magistero della Chiesa che rappresenta Cristo !
Anche dal punto di vista umano , non conosco la tua parrocchia ma posso immaginare che è come il 99/100 delle parrocchie italiane "ignorante" per quanto riguarda la pratica corale e musicale, come si fa a sbattere la porta ad un gruppo che generosamente si offre di abbellire la Liturgia?
Questi atteggiamenti, che ho sofferto negli anni '70, sono per lo meno superati dal buon senso ecclesiale e anche dagli incoraggiamenti, sia pur timidi, che la CEI ha riservato alle realtà corali e musicali.
Ti prego di ripensare al tuo/vostro modo di "fare chiesa" e di accogliere, a braccia aperte e con un bel grazie, quanti vogliono arricchire la Liturgia con i canti seri del nostro glorioso repertorio musicale e corale sacro !
<span>La storia della Chiesa ci insegna che recuperando i valori genuini della dottrina, che si esprimono nella Liturgia, si ha anche una ripresa della vita spirituale, che è quella che interessa perchè è la strada che porta alla salvezza. </span>
RispondiEliminasì questo è giusto e salutare, e che si diffonda questa convinzione e l'amore per la Messa antica, è un augurio che corrisponde alla rinascita della Chiesa e della vera Fede.
Ma non basta.
Leggete qui una lucidissima disamina (di Giovanni Servodio)
sulle infinite contraddizioni dell'Istruzione sul MP, che anzichè sciogliere i grovigli esistenti da 30 anni, finisce per annodarli maggirmente, stringendo in una morsa i fedeli chechiedono la Messa antica, facendo sentire tutti prigionieri del concilio:
"....il Santo Padre non ha inteso e non intende ripristinare l’uso della liturgia tradizionale, come primo passo per il recupero anche della dottrina e della catechesi. Egli ha inteso ripristinare <span>l’uso della sola S. Messa, nell’ottica, dichiarata, di giungere al “reciproco arricchimento” delle due “forme” in vista della “riforma della riforma”. </span>Arricchimento che, in termini pratici, significa solo incremento del nuovo rito della Messa con elementi della S. Messa tradizionale… e successiva abolizione di quest’ultima.
Nessuna illusione, dunque, circa possibili recuperi di altra natura. <span>Il Concilio e il post Concilio non si toccano</span>, solo dove è necessario si mettono a punto, usando qualcosa del vecchio, che sarà pure un “tesoro prezioso”, ma proprio per questo è destinato a finire in uno scaffale in formalina.
.....
In qualche modo si tratta della riprova che persiste la consapevolezza che la liturgia tradizionale abbia un valore superiore a quella riformata, nonostante si continui a ripetere che si equivalgano e che costituiscano due “forme” della stessa <span>lex orandi</span>.
Con questo si conferma il convincimento che abbiamo espresso prima a più riprese: che l’uso della liturgia tradizionale viene pensato come un requisito da circoscrivere il più possibile: tra i laici, solo a quelli che ne fanno richiesta, <span>tra i chierici, solo a quelli che hanno già deciso o decideranno di vivere ai margini della vita ecclesiale e comunque lontani dalle parrocchie e dalla cura ordinaria delle anime.</span>
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quello che preoccupa è proprio queto effetto nefasto dell'impedire la cura delle anime, che è indispensabile perchè rifiorisca la Tradizione, che non comprende solo la Messa, ma anche l'insegnamento della retta Dottrina e l'amministrazione dei Sacramenti.
Io non riesco a farmi grandi illusioni, se, come pare, quella Istruzione non fa sostanziali passi avanti rispetto al 1984: niente di incoraggiante, se si va a guardare oltre l'apparenza.
@ministrante
RispondiEliminararamente ho letto una serie di luoghi comuni senza senso tutti insieme?
Lei è una persona arrogante: lei crede di avere una fede adulta perché va alla messa in italiano? lei ha una fede più adulta e più forte di S. Pio da Pietralcina, San Francesco d´Assisi, San Kolbe, Santa Bernadette, Santa Chiara, San Domenico, San Bosco, Sant´Ignazio di Loyola ecc. ecc. ecc. che frequentavano e dicevano la messa in latino? Si vergogni!! Lei disprezza la storia millenaria della Santa Chiesa cattolica, lei disprezza quella liturgia che i Padri conciliari, se lei si è mai preso la briga di leggere i documenti del CV II, hanno venerato.
Ministrante... lei scrive:
RispondiEliminaC'è stato anche un gruppo che sì è offerto di animare la liturgia con canti tradizionali e latini.
Abbiamo rifiutato.
Pregare in latino non è fare liturgia, ma fare cosa diversa, operazzione culturale retriva e che invece di avvicinare, allontana e mette steccati.
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se ho capito bene quel che leggo....lei si meriterebbe una di quelle risposte alla Tomas Milian....ma in senso davvero dispregiativo.... il più cattivo possibile, tanto per ripagarla con la stessa moneta....ma ahimè, Cristo ha completato la legge, e ci ha tolto quel piacere dell'occhio per occhio-dente per dente....quello criterio che a quanto pare è rimasto intriso nella sua mentalità deviata, da sepolcro imbiancato, da fariseico....da ipoocrita....
sempre se ho capito quello che lei ha scritto, magari poi la sua era solo una battuta e allora potrei mitigare la mia...ad ogni modo la risposta unica che le offro è quella del PAPA, si, un certo Benedetto XVI, lo conosce? che ha scritto una ESORTAZIONE APOSTOLICA che si intitola SACRAMENTUM CARITATIS.... che lei da ministrante dovrebbe METTERE IN PRATICA SENZA SE E SENZA MA visto che riguarda la liturgia....e il Papa chiede esplicitamente al paragrafo 62:
Più in generale, chiedo che i futuri sacerdoti, fin dal tempo del seminario, siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano; non si trascuri la possibilità che gli stessi fedeli siano educati a conoscere le più comuni preghiere in latino, come anche a cantare in gregoriano certe parti della liturgia.
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ma lei, ministrante, risponde:
ABBIAMO RIFIUTATO questa possibilità, santità, non ce ne frega nulla, la liturgia ce la facciamo come vogliamo noi!!
complimenti!!!
e chi è lei PER DECIDERE COME VA FATTA LA LITURGIA?
e guardi che qui il Papa non parla della Messa antica, MA DEL RITO nella forma ORDINARIA.....
Le confesso che in casi come questi ho più compassione per uno come Seppia anzichè per uno come lei che non merita alcuna compassione....perchè le persone che hanno idee come le sue, sono quelle che possono generare mostri come don Seppia e non certo la Liturgia in latino....
si vergogni e si confessi, perchè da un peccato veniale lei rischia di farlo diventare mortale....
Leggo: "....XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che, nell’ottobre 2012, affronterà proprio il tema Nuova evangelizzazione e trasmissione della fede cristiana."
RispondiEliminaCi sono le parole e ci sono i fatti.
Sono curiosa, ma dovrò aspettare ottobre 2012, di vedere come gli addetti ai lavori potranno e sapranno mettere insieme Nuova evangelizzazione e trasmissione della fede cristiana riferendosi a quel movimento che si attribuisce il labello di qualità per la "nuova evangelizzazione", spingendosi sino a invitare=convocare in stage in Galilea cardinali, vescovi e sacerdoti, movimento che, non è un segreto, non trasmette la fede cattolica ma le invenzioni del suo iniziatore, non trasmette e impianta le prassi cattoliche ma quelle uscite dalla mente sempre dello stessa persona, non porta e impianta la Liturgia cattolica, rifiutata, ma il "rituale" creato sempre e ancora dallo stesso laico.
Che specie di evangelizzazione è quella che non porta la Liturgia della Chiesa, l`insegnamento della Chiesa, ma uno ancora secretato, che devasta lo spazio sacro e la struttura parrocchiale, imponendo il progetto di un laico?
Ci sono le parole e ci sono i fatti, sempre evidentemente che LEX ORANDI, LEX CREDENDI abbia ancora un valore e un senso.
Come ormai è ultrachiaro il sig. Ministrante è solo un provocatore........
RispondiEliminalasciamolo perdere......... purtroppo questa gente è peggio dei Testimoni di Geova, gli han fatto il lavaggio del cervello, sono automi, la gente normale fa bene a stare alla larga da queste persone che hanno trasformato il cristianesimo in setta.......
"oper<span>azzi</span>one culturale" ------ Ministrante, questo è uno steccato vero!
RispondiEliminaComplimenti per la predica sessantottina sulla fede adulta. Un giorno spero ci spiegherete nei dettagli che cosa significa questo termine che neanche il Cristo conosce. Mi sembra che proprio Lui abbia detto: " se non vi farete piccoli come questi bambini non entrerete nel Regno dei cieli".
Ah, dimenticavo: voi siete di quel gruppo di cristiani che vorrebbero insegnare al Cristo come fare il Cristo...
Ha ragione don.
RispondiEliminaMinistrante, ma lei realizza quale arroganza sottende il suo discorso? Ha la capacità di discernere il bene dal male, la fede adulta dalla fede bambina? Se è così, beato lei!
RispondiEliminaOltre ad invitarla ad un piccolo ripasso di grammatica italiana, giacché spesso la presunzione è sorella dell'ignoranza, e solo per questo mi permetto di segnalare le numerose stonature grammaticali e sintattiche del suo intervento, mi potrebbe spiegare cosa intende per "canti tradizionali e latini"?
Di solito con quale repertorio la vostra schola cantorum anima le celebrazioni liturgiche?
Curiosità, fa parte di qualche gruppo carismatico? Di qualche Rinnovamento o di qualche Cammino?
cara Luisa condivido le tue perplessità, ed anch'io mi son detta: occorrerà attendere il 2012.....
RispondiEliminanel frattempo ho notato, nel notiziario che riprendeva l'incontro, che all'incontro non c'erano i LAICI.... ma erano solo vescovi e cardinali e un paio di sacerdoti....un piccolo particolare che tuttavia ritengo abbia la sua importanza.... il Papa l'incontro l'ha fatto con i RESPONSABILI diretti ergo essi non sono Laici.... e questo mi sembra un buon modo per cominciare, ORDINATO E DISCIPLINATO....
poi staremo a vedere... per ora mi sembra che si stia partendo bene e lo dico per esperienza diretta.... ;)
Nuova evangelizzazione si ma con i fatti ....finora la Chiesa e la Segreteria di Stato han combinato solo disastri come a Milano ove colui che fa funzione di arcivescovo ha consegnato la città ai mammeluchi...e ai suoi minareti.
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