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mercoledì 20 aprile 2011

"Varie ed eventuali" sul modo di ricevere la Comunione

Un lettore ci segnala queste disposizione di un solerte parroco, don Norberto, di Giussano, (chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo, link).


Queste direttive (se pur contengono buone e insolite ammonizioni di riverenza verso l'Ostia consacrate, è vero) un po' ci stupiscono, lo ammetto perchè, quando ero giovane universitario, ho avuto modo di conoscere don Norberto, novello sacerdote, che era incardinato nella parrocchia della Basilica di S. Ambrogio a Milano (di cui ora è canonico minore), quale responsabile dei giovani.
Certamente non era un sacerdote tradizionalista, e a volte lo si capiva bene, e lo stare coi giovani lo portava ad esasperare un po' troppo le "esigenze" pastorali della riforma. Alcuni suoi spunti liturgici, e alcune sue "creazioni", se pur mosse da ottimi intenti, rischiavano di banalizarre le cose Sacre e, di riflesso, Dio (come, ahimè succede quando si esce dai comprovati insegnamenti della Tradizione).
Ciò nonostante avevo riscontrato in lui alcune convinzioni, alcuni modi di fare (usare ad esempio la talare e la cotta), alcune preghiere (prima e dopo la Messa) che mi facevano ben sperare.

Roberto


. COME RICEVERE LA COMUNIONE? A scelta del fedele che si comunica, due sono i modi ammessi di distribuire la Comunione: - quello di porre la particola sulla lingua che sporge dalla bocca; - quello di deporre la particola sulle mani protese entrambe verso il ministro. Mi piace pensare che questa scelta non viene solo da gusti personali o da abitudine. La scelta potrebbe essere il segno di una disposizione interiore. Ricevere la Comunione in bocca può significare l’atteggiamento del bimbo che deve essere nutrito da chi si prende cura di lui. Il tendere la mano, invece, è l’atteggiamento tipico di chi mendica: “Mi sento povero, Signore, davanti a te!”. Ricevere la santa Eucarestia sulla mano, per fare la Comunione al Corpo di Cristo, è stato il modo seguito da tutte le Chiese per circa mille anni. Possediamo bellissime testimonianze dei Padri, databili dalla fine del secolo II, che sottolineano la ricchezza di significato delle mani protese ad accogliere il Dono. Valga per tutti l’esortazione di San Giovanni Damasceno (VIII secolo): “Avviciniamoci con la coscienza pura e con grande fede… e poste le mani a forma di croce, riceviamo il Corpo del Crocifisso”. Chi riceve la Comunione sulla mano: - presenta al ministro entrambe le mani, pulite e senza indossare i guanti; - pone la mano destra sotto la mano sinistra: sulla mano sinistra riceve con fede il Corpo di Cristo e risponde: Amen; - rivolto all’altare, prende l’ostia consacrata con la mano destra e subito, prima di ritornare al proprio posto, si comunica davanti al ministro; - ciascuno faccia attenzione a non lasciar cadere nessun frammento. NON E’ CONSENTITO MANGIARE L’EUCARESTIA MENTRE SI TORNA AL POSTO. PER NESSUN MOTIVO. LA COMUNIONE DEVE ESSERE ASSUNTA DAVANTI AL MINISTRO CHE LA DISTRIBUISCE, O LEGGERMENTE A LATO. TUTTI I FEDELI, PRINCIPALMENTE I MINISTRI, SONO INVITATI A FARSI GARANTI E CUSTODI DI QUESTE NORMATIVE. La fede di un credente e di una Comunità si dimostra in molti modi, anche nellatteggiamento interiore ed esteriore, con cui si riceve il Santissimo Sacramento dell’Altare. [ma l'inginocchiarsi davanti a Domine Iddio, nostro Creatore, Signore del Cielo e della Terra, nostro Salvatore sulla Croce, Risorto e Asceso, nostro Padre e Fratello, non è proprio contemplato, vero?da don Norberto, no.] don Norberto

40 commenti:

  1. Mi sembra molto importante e positivo che sia resa esplicita la preoccupazione di consumare la particola consacrata davanti al ministro e che si sottolinei la necessità di un atteggiamento esteriore conveniente, valorizzando teologicamente l'atteggiamento da assumere con il corpo oltre che con la mente.

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  2. In confronto alle messe Neocat , siamo di fronte a S.Pio V reloaded..

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  3. infatti, nel panorama moderno il don è decisamente un conservatore

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  4. Ammirabile questo testo del don in questione: rimette i puntini sulle i in particolare per chi comunica nelle mani ricordando loro la sacralità dell'atto di comunicare e rammentando qualche principio di base come il fatto che si deve consumare la Santa Eucarestia immediatamente.
    Invece di criticare fareste meglio di lodarlo, perchè anche se non è un'ottica tradizionale questo pezzo mostra un vero rispetto eucaristico anche se, come tutto in questo basso mondo, sempre perfettibile. I.P.

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  5. <span>don Norberto é un progressista <span>grave</span> che crede che la Chiesa deve tornare ai primi secoli negando cosi' la sana evoluzione dottrinale nel tempo </span><span>e allo stesso tempo accettare il CVII perché non puo' esserci per definizione alcuna discontinuità nel Magistero (Cavalcoli docet!)  </span>
    <span></span>
    <span></span><span>...ma é pur sempre tra i meno peggio! A</span><span>cchiappatevi questo sacerdote francese!  padre Guy Gilbert (si é quello col giubbetto in pelle e le borchie, ed é un prete ve lo assicuro)  
     
    Qui impegnato a benedire le moto. Predica consigliando ai giovani di astenersi dal sesso ma cito:  "se proprio non riescono a conteneresi che almeno mettano il preservativo per non dare la morte e non riceverla..."  
     
       <embed></embed>  </span>

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  6. <span><span><span><span>un'altro molto obbediente al papa !  infatti dice  "...oggi parlero' solo se ciascuno di voi ha un preservativo in tasca...</span></span><span> là in alto, a Roma, BenedetttoXVI dice delle cose belle, ma quando si vive in mezzo ai giovani c'é bisogno di dire loro cose concrete..."  <span>La formula di benedizione del motociclista poi é uno spettacolo a parte (vale da sola il biglietto...)</span>   <span>"Che questo casco vi protegga, a condizione che rispettiate il codice della strada. Amen." </span>    
    <span><span></span></span> </span>    
    <span><span><span>Quando vi dico che in francia le cose sono molto molto peggio che in Italia ... non scherzo !!!</span></span></span></span>  P<span><span><span><span>oi ci si chiede perché Mgr Lefebvre ha ordinato i 4 vescovi per salvare i suoi sacerdoti dando loro un vero seminario... </span></span></span></span></span>

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  7. L'ignoranza di don Norberto non ha limiti ...
     
    Nei primi tempi del cristianesimo c'era l'uso di dare la comunione sulle mani perché, a causa delle frequenti persecuzioni contro i cristiani, la Chiesa si trovò nella necessità di permettere ai fedeli non solo di ricevere la comunione sulla mano, ma di portarla e conservarla a casa, affinché, in caso di pericolo imminente, di arresto improvviso, potessero comunicarsi per ricevere da Gesù Eucaristico la forza di affrontare anche il martirio.

    Cessate le persecuzioni, l'uso di ricevere la comunione sulla mano non durò a lungo perché gli inconvenienti, le irriverenze e le profanazioni di Gesù Eucaristico furono tanti e tali da indurre la Chiesa a introdurre l'uso di dare la comunione sulla lingua. (qualche mese fa a Sondrio due musulmani misero la comunione in tasca e se ne andarono senza che il parroco potette fare niente)

    Nel quarto secolo la comunione sulle mani era considerata una pratica eccezionale. San Basilio, vescovo di Cesarea (370-379), dice chiaramente che il potere di ricevere la comunione nella mano è permesso solo in tempo di persecuzione o, come accadde con i monaci del deserto, quando ad amministrarla non c'è nessun sacerdote o diacono. All'inizio del V secolo il Papa San Leone Magno (440-461) afferma che il ricevere la comunione sulla lingua è un uso corrente. Poi nel Sinodo di Rouen (650) fu dichiarato di non potersi più dare la comunione nella mano e venne decretato di darla esclusivamente sulla lingua, il che fu ribadito nel Concilio di Trento

    Inoltre nell'ultima cena gli apostoli, quando presero nelle loro mani, erano già sacerdoti, poiché consacrati pochi istanti prima da Cristo con le parole: «fate questo in memoria di me» (Lc. 22, I9).

    San Tommaso d Acquino, il grande teologo della chiesa, dice: «Il corpo di Cristo appartiene ai sacerdoti... esso non sia toccato da nessuno che non sia consacrato, nessun altra persona ha il diritto di toccarlo, eccetto in casi d'estrema necessità». Il Concilio di Trento dichiara: «L'uso che solo il sacerdote dia la comunione con le sue mani consacrate è tradizione apostolica».

    Papa Pio XII, nell'enciclica «Mediator Dei», diceva a coloro che si sforzavano di ripristinare certe cerimonie e riti antichi: «Un antico uso non è, a motivo della sua antichità, il migliore sia in se stesso, sia in relazione ai tempi posteriori».

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  8. <span>suggerimento per don Norberto</span>: se le prude cosi' tanto di ritornare ai primi tempi della chiesa lotti per ristabilire il digiuno eucaristico dalla mezzanotte del sabato sera o le grosse penitenze in confessione per i peccati gravi (come fare un pellegrinaggio a piedi in Terra Santa!). Troveremmo cosi' più facilmenbte un terreno d'intesa...

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  9. <span><span>don Norberto é un progressista <span>grave</span> che crede che la Chiesa deve tornare ai primi secoli negando cosi' la sana evoluzione dottrinale nel tempo </span><span>e allo stesso tempo accettare il CVII perché non puo' esserci per definizione alcuna discontinuità nel Magistero (Cavalcoli docet!)  </span> 
    <span></span> 
    <span></span><span>...ma é pur sempre tra i meno peggio! A</span><span>cchiappatevi questo sacerdote francese!  padre Guy Gilbert (si é quello col giubbetto in pelle e le borchie, ed é un prete ve lo assicuro)    
       
    Qui impegnato a benedire le moto. Predica lamentandosi che i giovani "facciano sesso some castori" e suggerisce che :  "...se proprio non riescono a conteneresi che almeno mettano il preservativo per non dare la morte e non riceverla..."    
       
       <embed></embed>  </span></span>

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  10. ignoranti, ha il cappotto ecclesiastico di pelle!

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  11. <span><span>"Un antico uso non è, a motivo della sua antichità, il migliore sia in se stesso, sia in relazione ai tempi posteriori"</span></span>

    Bene, penso che questo si possa applicare al Messale di Pio V: non è migliore in se stesso perché più antico, anche in relazione ai tempi posteriori. Quindi W il messale di Paolo VI.

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  12. <span>Giusto. E poi cosa c'è da protestare? Questo sacerdote riprende la dottrina e la normativa ecclesiastica sulla distribuzione della Comunione. Perché voler aggiungere altro ?
    </span>

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  13. <span><span><span>"Un antico uso non è, a motivo della sua antichità, il migliore sia in se stesso, sia in relazione ai tempi posteriori"</span></span>  </span>
    già... non perchè una cosa è antica sia necessariamente migliore... lo stesso vale per la messa in latino...

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  14. Infatti nessun tradizionalista ha mai chiesto di utilizzare il Messale di S. Pio V solo perché è "antico". Gli unici che (s)ragionano in questi termini sono i modernisti ideologizzati tipo i due qui sopra.

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  15. ma bravi! solo che voi per giustificare il rito PaoloVI dite che é più puro perché più vicino ai priomi secoli della Chiesa (quindi Paolo VI é migliore perché più antico)
    é il cane che si morde la coda... e poi c'é la bolla Quo Primum Tempore che non solo stabilisce che il messale sPioV non potrà mai essere abrogato ma anche che
    "..é cosa opportuna e conveniente, poiché come nella Chiesa di Dio uno solo è il modo di salmodiare, cosí sommamente conviene che uno solo sia il rito per celebrare la Messa. "

    Ora (a meno di dosobbedire a una bolla papale) se conviene che ci sia un solo rito nella chiesa e se il rito sPioV non si puo' eliminare... non dovrebbe esserci posto per la messa PaoloVI !

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  16. Non è corretto  quanto detto da qualcuno.La comunione sulla lingua è stata sconosciuta almeno per i primi nove secoli che sono parenti a mille anni.Tutti pseudo liturgisti e storici di  questi tempi.C'è una grande ignoranza.Se invece di parlare e fare la capra e dire sciocchezze si studiasse si eviterebbe di dire cavolate.Poi come mai si invoca il progresso in un solo senso?Se si parla della prassi dei primi secoli si invoca il progresso sottendendo che sono cose passate,lo stesso criterio non si usa con la riforma liturgica post Vaticano II.In quel caso il progresso è modernismo.Due pesi e die misure ipocritamente.Speriamo che Papa Benedetto XVI voglia metter al più presti fine a questa triste pagina della storia della Chiesa. 

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  17. La prassi primordiale della Chiesa era di ricevere la santa Comunione in piedi e sul palmo delle mani.Per quanto riguarda la comunione sulle mani numerosi sono i documenti storici che lo attestano.Cito solo aluni padri della Chiesa:Teodoro di Mopsiesta,Cirilo di Gerusalemme,Cesario di Arles e qualche sinodo di Vescovi.Circa lo stare in piedi leggere il Canone 20 del Concilio di Nicea che prescrive tassativamente di non inginocchiarsi nelle domeniche e nelle festività.Ignoranti

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    Risposte
    1. XX. Che non si debba, nei giorni di domenica e di Pentecoste, pregare in ginocchio.

      Poiché vi sono alcuni che di domenica e nei giorni della Pentecoste si inginocchiano, per una completa uniformità è sembrato bene a questo santo sinodo che le preghiere a Dio si facciano in piedi.

      Leggendo il testo non mi sembra che si riferisca a tutti gli atti, ma alle "preghiere a Dio". Ma visto che so di essere ignorante e lo sono, meglio lasciare l'ultima parola ai sapienti.

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  18. Informatevi prima di parlare il Sacerdote ha ragione!!Vi dco solo questo gli inginocchiatoi prima del Concilio di Trento erano sconosciuti come lo sono nelle chiese ortodosse.Ignoranti!!

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  19. Inginocchiatoi sconosciuti, ciononostante: "Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra" Fil 2,10

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  20. Caro Don Achillle perdonami ma sei un ignorante.Leggiti il Canone 20 del Concilio di Nicea il primo Concilio della Chiesa.Prescrive che alla S.Messa <span>domenicale e delle solennità</span> NON SI INGINOCCHI MA SI STIA IN PIEDI.Credi che il passo della lettera ai Filippesi sia sfuggito ai padri del Concilio di Nicea.
    Leggiti tanti Padri della Chiesa come Teodoro di Mopsiesta,Cesario di Arles,Cirillo di Gerusalemme,E tanti altri e qualche sinodo come quello delle GALLIE O quello detto IN TRULLO.Raccontano come si amministrava la comunione fino almeno il nono secolo cioè <span>in piedi e sul palmo delle mani</span> non certo sulla lingua o in ginocchio.Credi che per mille anni la Chiesa abbia sbagliato a non inginocchiarsi mai!!

    I nostri fartelli ortodossi non si inginocchiano mai anzi in duemila anni d cristianesimo non si sono mai inginocchiati.

    IGNORANTI!!!

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  21. Quimdi il Papa sbaglia?

    E' un ignorante pure Lui ?

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  22. Se incontrassi Gesù relmente presente davanti a me mi verrebbe naturale gettarmi ai suoi piedi ( è utile a me l'umiltà, fa bene a me ! ).

    Da Abramo  a Mamre, ai tanti personaggi del Vangelo che si prostrano davanti a Gesù è l'atteggiamento più naturale di chi capisce di essere di fronte a Dio. 

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  23. Spero avrete tutti riconosciuto, nell`ospite,  il "catechista" neocatecumenale, che ogni tanto viene qui nel tentativo di istruire i poveri ignoranti che siamo.
    Detto questo, è detto  tutto.

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  24. Guarda un pò chi si rivede! ;)

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  25. <span>Spero che avrete tutti riconosciuto, nell`ospite,  il "catechista" neocatecumenale che ogni tanto viene qui nel tentativo di istruire i poveri ignoranti che siamo.  
    Detto questo, è detto  tutto.</span>

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  26. Cara Luisa,

    noi siamo senz'altro ignoranti  ma credo che a Nostro Signore questo non crei gravi problemi visto che TUTTI siamo assolutamente ignoranti di fronte a Lui.

    Per Nostro Signore infinatemente più grave è la superbia!  

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  27. No il Papa non sbaglia infatti il punto non è che sia sbagliato inginocchiarsi <span>ma che è sbagliato ritenere che chi rimane in piedi sbagli</span>.Voi strumentalizzate e usate il Papa in modo disonesto e sleale.Il Papa vuole comunicare in ginocchio ma non per impedire che ,anche nelle Messe celebrate da lui, ci si comunichi anche in piedi e sul palmo delle mani.Se leggeste i suoi libri e vi informaste invece di dire tante stupidaggini evitereste di dire tante scemenze.Anche il Papa,è lui steso a dirlo, ha comunicato sul palmo delle mani e in piedi,anzi anche lui si è comunicato in piedi e sul palmo delle mani lo dice in uno dei suoi libri.Se foste più onesti e meno fanatici e se leggeste i libri del Papa sapreste che il Santo Padre non ha nulla contro la comunione in piedi e sul palmo delle mani e che anzi l'ha difesa,sempre in uno de suoi libri,dicendo che non si può pensare che la Chiesa abbia sbagliato per novecento anni distribuendo la comunione sul palmo delle mani e in piedi!!Anzi visto che c'è qualche sedicente Sacerdote che perora la causa contro la comunione sul palmo della mano,sappia che lo stesso Benedetto XVI,in uno dei suoi libri ha invitato ad essere tolleranti verso tutte e due le forme di comunicarsi.

    Siete vi che voi fate "classicfiche" di maggiore o minore cattolicesimo in base a che si inginocchi o no.Vi mettete in cattedra di "cattolicesimo"affibbiando etichette e ergendovi a giudici della fede degli altri.Ma la vostra reale fede traspare da quello che scrivete su questi blog.E' simile a quella di quei  farise,senza generalizzare ovviamente,dei quali  Gesù condannò l'ipocrisia perchè amavano farsi vedere come pregavano nella sinagoga o che suonavano la tromba dopo aver fatto l'elemosina per far vedere il loro grado di "giudaismo" e giudicavano gli altri ritenedosi superiori.

    Sul perchè il Papa comunichi in ginocchio e sulla lingua lo ha spiegato lui stesso e non certo perchè sia contrario alla comunione in piedi e sul palmo della mano.Informatevi siete degli ignoranti!!

    A Luisa dico sono cattolico come te,apparteniamo alla stessa Chiesa anche se tu mi disprezzi.Siamo fratelli in Cristo benchè mi disprezzi ma dico e dirò sempre la verità benchè questo ti dia molto fastidio.
    Puoi continuare adcoffendermi all'infinito  ciò non mi impedirà di dire la verità

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  28. Caro Roberto, raccontaci anche da dove nasce tutto questo astio nei confronti del sacerdote da te "conosciuto", suddai, a noi lo puoi dire....!!!? hahahahah

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  29. Quindi rimane il dato di fatto che storicamente il modo di distribuire la comunione in piedi e sul palmo della mano è stato il primo modo adoperato dalla Chiesa.Ciò non esclude che si possa ricevere anche in ginocchio e sulla lingua ma è innegabile in quanto dato storico che la modalità di ricevere l'ostia sulla lingua è stata introdotta successivamente nella Chiesa,dopo l'anno mille.Quindi il Sacerdote che voi criticate ha detto una cosa esatta siete voi a sbagliare.Se quindi volessimo essere fedeli alla tradizione  più antica della Chiesa ci si dovrebbe comunicarsi in piedi e sul palmo delle mani poste a forma di croce.Ma non sono tanto stupido e fanatico da dire che chi si inginocchia sbaglia.Tutte  edue i modi sono corretti.

    PER FAVORE NON FATE CLASSIFICHE DI CATTOLICESIMO A SECONDA DI CHE CI SI INGINOCCHI O MENO PERCHE' NON E' GIUSTO.

    Ve lo ripeto non fate gli ignoranti documentatevi.   

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    1. Noi non siamo fedeli alla Tradizione "più antica", siamo fedeli alla Tradizione Apostolica Romana che viene da Dio, non c'è da riscoprire nulla di "più autentico" perché antico.
      Saluti

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  30. Cara Luisa, siamo in Quaresima, e quindi assumiamo la presenza di questi molesti attivisti neocatecumenali (il cui livello di capacità dialogica e dottrinale è peraltro pari a quello dei Testimoni di Geova) come penitenza per i nostri peccati. Anzi, ringraziamoli perchè, rafforzando la virtù della pazienza, contribuscono alla nostra santificazione. Ovviamente, deve rimanere ferma la nostra capacità di rispondere loro su un piano dottrinale, perchè non inquinino, con le loro eresie, la Vera Fede. 

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  31. Ed è per questo, caro Silente, che per il momento, in questo momento,  si impone solo  un  saggio e consapevole =-X .

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  32. <span>Ed è per questo, caro Silente, che per il momento, in questo momento,  si impone solo  un saggio  =-X .</span>

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  33. Con questa mentalità si dovrebbe allora ritornare ai mitici 'primi tempi del cristianesimo', dimenticando che questa ideologia cozza contro l'elementare buon senso. Sarebbe un po' come, nei vari settori della società civile, ritornare a 2000 anni fa...una pazzia. Si conserva la sostanza, non gli accidenti!
    Chi è l'uomo poi per non inginocchiarsi dinnanzi a Dio? L'uomo è veramente tale quando di fronte al suo creatore piega le ginocchia. E' scandaloso usare ogni riguardo nei confronti di importanti persone, uomini come noi, che ricoprono cariche importanti e invece trattare Dio senza il minimo rispetto, voltargli le spalle, trattarlo non da figli ma da carnefici...

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    Risposte
    1. Cercano in tutti i modi di accusare gli altri di categorizzare in "buoni" e "cattivi" cristiani, quando il motivo che li spinge a queste polemiche è che in realtà, loro, sono compiaciuti del fatto che le persone non dimostrino con l'inginocchiarsi la loro fede nella presenza reale di Cristo, perché evidentemente non ci credono e non vogliono che altri possano dimostrare questa fede con le opere.

      Nel totale disastro della Chiesa di oggi farebbe bene chinare la testa umilmente di fronte a Dio, tant'è che se hanno dovuto vietare in passato la pratica della comunione in mano (praticata per la NECESSITA' DELLE PERSECUZIONI E CON DIGIUNI E PRATICHE DI ASCESI FORTISSIME), perché gli uomini non erano capaci di gestirla, a maggior ragione oggi dovremmo evitare tale atto visto che non siamo migliori dei nostri predecessori.

      Detto ciò, ognuno è libero di fare come crede, perché questo dice la Chiesa e a questo ci atteniamo.

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  34. S. Giovanni Damasceno intendeva le mani a croce sul petto| Mamma mia!

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  35. Maurizio di Robbiano di Giussano25 aprile 2011 alle ore 23:33

    Due domande anche qua: primo, perche moltisissimi non si firmano con il proprio nome? Hanno paura di mettere la faccia davanti
    alle idee espresse?
    Secondo, mi sembra che qualcuno abbia preso di mira Giussano. Prima per le confessioni, adesso per le comunioni, poi? I sacramenti sono sette. Perchè allora Giussano?

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