Padre Scalese, titolare del blog Senza peli sulla lingua, ha dedicato un post che merita d'esser letto per intero ad uno dei punti più discussi (e discutibili) dei documenti conciliari e del successivo Magistero: l'asserita presenza di elementi di verità all'interno delle confessioni diverse dalla cattolica. Il padre Scalese non è tradizionalista e ha dichiarato di preferire una nuova Messa detta bene a quella tradizionale; ma è estremamente significativo che anche al di fuori della cerchia strettamente 'tradizionalista' si comincino a fare strada opinioni (peraltro di pur buon senso) che fino ad oggi sarebbero apparse pericolosamente devianti rispetto al conformismo postconciliare. Ecco un estratto dell'articolo:
È ormai diventato un luogo comune ritenere che nelle religioni non-cristiane siano presenti alcuni semina Verbi (= germi del Verbo) o che esse costituiscano una sorta di praeparatio evangelica (= preparazione al Vangelo). All’origine di tale convinzione c’è l’insegnamento del Concilio Vaticano II. Il Decreto sull’attività missionaria afferma:
«[I cristiani] conoscano a fondo le loro [= dei non-cristiani] tradizioni nazionali e religiose; con gioia e rispetto scoprano i germi del Verbo in esse latenti» (Ad gentes, n. 11; cf Lumen gentium, n. 17).
Nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa si afferma:
«La divina Provvidenza [non] nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che senza colpa non sono ancora arrivati ad una esplicita conoscenza di Dio, e si sforzano, non senza la grazia divina, di vivere una vita onesta. Poiché ciò che in essi si trova di buono e di vero è ritenuto dalla Chiesa come preparazione al Vangelo, e dato da colui che illumina ogni uomo perché abbia finalmente la vita» (Lumen gentium, n. 16; cf Catechismo della Chiesa cattolica, n. 843).
La Dichiarazione sulle religioni non-cristiane, per esprimere il medesimo concetto, ricorre all’immagine del raggio di luce:
«La Chiesa cattolica non rigetta nulla di quanto c’è di vero e di santo in queste religioni. Guarda con sincero rispetto a quei sistemi di agire e di vivere, a quei precetti e a quelle dottrine che, sebbene differiscano in molti punti da ciò che essa pensa e propone, tuttavia non di rado riflettono un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini» (Nostra aetate, n. 2).
Dopo il Concilio, le metafore dei semina Verbi e della praeparatio evangelica sono state riprese dai Sommi Pontefici. Paolo VI, nell’Esortazione apostolica sull’evangelizzazione, afferma:
«[Le religioni non-cristiane] sono tutte cosparse di innumerevoli “germi del Verbo” e possono costituire una autentica “preparazione evangelica”, per riprendere una felice espressione del Concilio Vaticano II tratta da Eusebio di Cesarea» (Evangelii nuntiandi, n. 53).
Da parte sua, Giovanni Paolo II, nella sua prima enciclica, scrive:
«Giustamente i Padri della Chiesa vedevano nelle diverse religioni quasi altrettanti riflessi di un’unica verità come “germi del Verbo”, i quali testimoniano che, quantunque per diverse strade, è rivolta tuttavia in una unica direzione la piú profonda aspirazione dello spirito umano, quale si esprime nella ricerca di Dio ed insieme nella ricerca, mediante la tensione verso Dio, della piena dimensione dell’umanità, ossia del pieno senso della vita umana» (Redemptor hominis, n. 11).
Sembrerebbe dunque di trovarci dinanzi a una dottrina consolidata, oltretutto ben radicata nella tradizione, visto che le espressioni usate sono di origine patristica. L’immagine dei semina Verbi è tratta da san Giustino e da Clemente Alessandrino; il concetto di praeparatio evangelica invece, come ci ricordava Paolo VI, lo troviamo in Eusebio di Cesarea. Tutto vero. Il problema è: siamo sicuri che i Santi Padri, con tali espressioni, si riferissero alle religioni non-cristiane (che a quel tempo si identificavano con la religione pagana)?
[..]
Come si può vedere, i Santi Padri non rinvengono alcun “germe del Verbo” nella religione pagana, né considerano questa una “preparazione al Vangelo”. Tali immagini vengono da loro applicate non alla religione, ma alla cultura del tempo, in particolare alla filosofia e alla poesia, alle quali, secondo loro, avrebbero attinto a Mosè. I primi cristiani non hanno mai fatto proprio alcun elemento della religione pagana, mentre non si sono fatti scrupolo di adottare le categorie dell’ellenismo addirittura per esprimere la loro fede. La preoccupazione dei cristiani dei primi secoli non era il dialogo interreligioso, ma l’inculturazione del Vangelo.
Una conferma a questo, che è stato l’atteggiamento della Chiesa di tutti i tempi fino al Vaticano II, la troviamo in Padre Matteo Ricci (1552-1610). Solitamente il missionario gesuita viene proposto come antesignano dell’attuale dialogo interreligioso, vista la sua simpatia nei confronti del confucianesimo. Ma non si tiene conto che tale simpatia scaturiva proprio dalla «consapevolezza che nessun elemento vi era nel confucianesimo che potesse far pensare ad una religione … il confucianesimo, lungi dal presentarsi alla stregua di una religione, perseguiva lo scopo di dare una giusta e retta amministrazione al governo del paese» (Franco Di Giorgio). Al contrario, Padre Ricci non si fece scrupolo di criticare il taoismo e il buddismo, che considerava inconciliabili col cristianesimo.
Ci si potrebbe dunque chiedere se, su questo punto, il Concilio non rappresenti una rottura con la tradizione o, piuttosto, una sua legittima evoluzione. Non sta a me dare una risposta a questa domanda, che pure costituisce un problema di capitale importanza. L’unica cosa che posso dire è che non mi sembra corretto affermare, come fa Giovanni Paolo II nella Redemptor hominis, che «i Padri della Chiesa vedevano nelle diverse religioni quasi altrettanti riflessi di un’unica verità come “germi del Verbo”». Un Papa ha tutta l’autorità di interpretare la rivelazione, ma non ha autorità di stravolgere la storia.
In sé non è sbagliato dire che nella altre religioni ci sono elementi che possono fare da "apripista" al cristianesimo: ad esempio la fede in qualcosa di trascendente, la nozione di sacrificio, certe norme morali, ecc., per quanto espresse in forma assai diversa e imperfetta rispetto al cristianesimo. Questo vale ovviamente nella prospettiva di una conversione al cristianesimo. Il problema è quando questi elementi vengono altamente raccomandati agli stessi cristiani, generando la concezione che tutte le religioni siano ugualmente buone.
RispondiEliminaMa soprattutto p. Scalese mi sembra proprio una persona intelligente e prudente, doti che direi che trascendano l'angusta categoria di tradizionalista...
RispondiEliminaNon sembra cari amici che stia succedendo come ai tempi di Babele? In questi 40 anni , ci hano imbottito di tante notizie, trasformandoci in vasi vuoti. La confusione ormai regna sovrana, e ognuno fa quello che vuole in nome di un Concilio. In questi 40 anni, non c'è stata veglia pasquale, notte santa del natale feste della madonna , dei santi patroni, ricorrenze civili, che l'Ordinario diocesano o il presbitero di turno chiamato a tenere lunghissime e noiosissime omelie non abbia proclamato non più il Kerigma, come ai tempi dei padri , ma che bisogna obbedire al Conciio vaticano II, il Concilio vaticano II, ha guardato ai poveri (prima no), Il concilio vaticano II, ci ha insegnato a pregare ( prima no), Il Concilio vaticano II ci ha educato ad una giusta devozione mariana ( prima no), Il Concilio vaticano II ci ha fatto riscoprire la bellezza della pasqua ( prima no) il Concilio vaticano II ci ha fatto amaro il mistero dell'Incarnazione ( prima no) il Concilio vaticano II ci ha fatto chiamare gesù per amico ( prima no) : Insomma.....quella Chiesa che per 1965 anni aveva insegnato, ammaestrato, ammonito, pregato, soccoroso i poveri, ha creato opere d'arte di una bellezza che tutto il mondo ci invidia non serviva più. Nasceva il nuovo...il bello....l'originale....si ritornava alla Chiesa primitiva...lontana da qualsiasi collegamento con il passato recente . Il primo papa Giovanni XXIII ( pio XII era da dimenticare, Pio IX da cestinare, Leone XIII è stato riscoperto da Giovanni paolo II ) detto "il buono" ( forse che gli altri erano stati cattivi?) Paolo VI" sofferente " per le angustie causate dagli scellerati tradizionalisti. Mai si è pensato delle "sofferenze" che questo papa per la sua malinconia e fretta di far riforme causò a sacerdoti e fedeli. Insomma..... parlare ora è tardi ...il siparietto si doveva aprire tanti decenni fa.
RispondiEliminaCon il cervello congestionato da una concezione fanatica della fede non è difficile seguire la via opposta e affarmare che nelle religioni non cristiane non vi sia nemmeno la più pallida ombra di verità e che esse siano vie diaboliche che conducono immancabilmente all'errore e alla dannazione. In virtù di quale evidenza si possono formulare giudizi del genere? Tutt'al più in virtù di una pascaliana scomessa, perché se fosse evidente che la religione cattolica è l'unica via di salvazione, non ci sarebbe affatto bisogno di credere: basterebbe constatare i dati di fatto. Se ci atteniamo a questi ultimi, vediamo invece che uomini saggi e giusti, anche in rapporto alla concezione cristiana di saggezza e giustizia, si producono in tutte le tradizioni religiose. L'usata tracotanza dei tre monoteismi, con la loro presunzione di esclusività, è la violenza di chi per affermare le proprie ragioni non ha altro mezzo che quello di alzare la voce, dal momento che l'esclusività di tali ragioni non risponde a criteri di evidenza e di incontrovertibile razionalità.
RispondiEliminaArgomentazione interessante.
RispondiEliminaBisognerà pur precisare che Giovanni Paolo II non fu certo un indifferentista: il primato di Cristo e la verità esclusiva del cristianesimo sono affermate nel suo magistero non una, ma decine di migliaia di volte. Basti vedere, per esempio, le sue grandi encicliche missionarie, in cui è proclamata con forza la persistente necessità dell'evangelizzazione e della missione ad gentes. Per non parlare delle ricorrenti sottolineature su Cristo unico Salvatore del mondo.
Esistono invece alcune "teologie delle religioni" azzardate e anche semplicistiche, che - stravolgendo il magistero della Chiesa, Concilio Vaticano II compreso - arrivano a tesi nettamente sincretistiche/relativistiche/indifferentirsitche. Le ritengo veramente perniciose e di pessima dottrina, tanto che a volte non sembrano neppure fondate su normali basi teologiche cristiane, per non dire cattoliche. Non parlo del grande Dupuis, autore di una costruzione teologica di grandissimo pregio e di saldo radicamento magisteriale, seppur non priva, nelle sue vette di aspetti pericolosi - che furono infatti additati con precisione da Roma -, ma a nuovi "cattivi maestri" che hanno veramente poco di serio da dire, e lo dicono male.
<span>Con il cervello congestionato da una concezione fanatica della fede non è difficile seguire la via opposta e affermare che nelle religioni non cristiane non vi sia nemmeno la più pallida ombra di verità e che esse siano vie diaboliche che conducono immancabilmente all'errore e alla dannazione. In virtù di quale evidenza si possono formulare giudizi del genere? Tutt'al più in virtù di una pascaliana scomessa, perché se fosse evidente che la religione cattolica è l'unica via di salvazione, non ci sarebbe affatto bisogno di credere: basterebbe constatare un semplice dato di fatto. Se ci atteniamo ai fatti vediamo invece che uomini saggi e giusti, anche in rapporto alla concezione cristiana di saggezza e giustizia, si producono in tutte le tradizioni religiose. L'usata tracotanza dei tre monoteismi, con la loro presunzione di esclusività, è la violenza di chi per affermare le proprie ragioni non ha altro mezzo che quello di alzare la voce, dal momento che l'esclusività di tali ragioni non risponde a criteri di evidenza e di incontrovertibile razionalità.
RispondiElimina</span>
ringrazio la Redazione per aver portato in primo piano questa importante messa a fuoco di p. Scalese, sui cui da giorni avevo riflettuto,e con cui sono pienamente concorde, come sulla considerazione e precisazione finale:
RispondiElimina<span>L’unica cosa che posso dire è che non mi sembra corretto affermare, come fa Giovanni Paolo II nella Redemptor hominis, che «i Padri della Chiesa vedevano nelle diverse religioni quasi altrettanti riflessi di un’unica verità come “germi del Verbo”».</span>
<span> Un Papa ha tutta l’autorità di interpretare la rivelazione, ma non ha autorità di stravolgere la storia.</span>
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(se dunque la continuità non è affatto evidente....) si comincia a intravedere sempre più nettamente, nelle enunciazioni di Magistero conseguente al CV2, uno dei punti di rottura con il Magistero Tradizionale, sul quale solo il Papa dovrebbe dire l'ultima parola, per definire la controversia che ne scaturisce.
<span>ringrazio la Redazione per aver portato in primo piano questa importante messa a fuoco di p. Scalese, sui cui da ieri riflettevo, e con cui sono pienamente concorde, come sulla considerazione finale:
RispondiElimina<span>"L’unica cosa che posso dire è che non mi sembra corretto affermare, come fa Giovanni Paolo II nella Redemptor hominis, che «i Padri della Chiesa vedevano nelle diverse religioni quasi altrettanti riflessi di un’unica verità come “germi del Verbo”».</span>
Un Papa ha tutta l’autorità di interpretare la rivelazione, ma non ha autorità di stravolgere la storia. "
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(se dunque la continuità non è affatto evidente....) si comincia a intravedere sempre più nettamente, nelle enunciazioni di Magistero conseguente al CV2, uno dei punti di rottura con il Magistero Tradizionale, sul quale solo il Papa dovrebbe dire l'ultima parola, per definire la controversia che ne scaturisce.</span>
E inoltre. Evidentemente padre Scalese non sa ha molta dimestichezza con le società tradizionali. Diversamente, saprebbe che in esse religione, filosofia, arte e persino scienza sono inscindibili. Senza gli dèi omerici, niente Platone, senza il pantheon romano, niente Seneca. L'acquisizione del pensiero greco (non solo ellenistico) e latino da parte del cristianesimo è anche sussunzione di quanto in quel pensiero era implicato. Acquisire il risultato significa acquisire in tutte le sue componenti il processo che l'ha prodotto. Diversamente non si tratterebbe di un risultato. E la cultura classica di cui è intriso il cristianesimo reca in sé traccia di tutti gli elementi che l'avevano condotta al livello di sviluppo al quale il cristianesimo la sussunse.
RispondiEliminaAdamo ed Eva (due persone vive e vere, in carne ed ossa) ricevetero da DIO la Rivelazione primordiale, in cui erano compresi, quanto meno virtualmente ed implicitamente TUTTI & SINGOLI gli articoli di fede e di morale. Ora, in tutte le religioni, esistono residui di tale rivelazione, fusi e confusi con ciò che l'influsso diabolico e la superbia umana vi hanno moschiato. Gesù è veneto anche a fare ciò: a togliere le agiunte spurie. In definitiva. il Cattolicesimo è antico quanto l'Umanità.
RispondiEliminaIl Papa non può sbagliare mai! GP2 ha dato la giusta chiave interpretativa, sono i Padri in malafede, che hanno mal scritto. Oscurati da influssi paganeggianti, che hanno ottenebrato la loro ragione, grazie al cielo che c'è stato il Concilio che li ha smacherati! Scalese, sei sedevacantista!
RispondiEliminaSì, perchè: Ubi Petrus, Ibi Ecclesia
ovvio!
Sul tema in questione, cfr anche quanto scrive J. Ratzinger a p. 769 e ss. del vol. sulla Teologia della Liturgia - Opera Omnia, LEV (in rete anche al seguente collegamento: http://www.universitas2000.org/documenti/diversi/Intervento_Ratzinger.pdf )
RispondiEliminaLa questione liturgica va del tutto disgiunta dalla questione della relazione tra cristianesimo e altre religioni. Retaggio concreto e inalienabile, il rito antico DEVE essere preservato, perché è prassi tradizionale sedimentata. Sintesi e sincretismo sono realtà del tutto differenti. La capacità di guardare alla religio perennis, cioè di comprendere le religioni con occhio sintetico, è cosa ben diversa dal proposito di istituire fattualmente e storicamente una religione universale. La religione è per definizione un sistema a struttura chiusa fondato sulla fede e va vissuto e difeso come tale. I problemi sorgono quando della struttura di cui sopra è tratto essenziale l'ostilità verso le religioni altrui. In questo caso lo scontro e la sua radicalizzazione diventano inevitabili, talora anche a costo di contravvenire ad altri tratti essenziali di quello stesso credo.
RispondiEliminaChe c'entra. Possono sbagliare sia i Papi sia i Padri. Cerca di essere meno livido, don Camillo. Non ti manca molto alla pensione. E allora, placati, romano spirito bizzarro.
RispondiElimina"Gesù e veneto" nel senso che è venuto a togliere le doppie (come "agiunte" invece di "aggiunte")?
RispondiEliminaTraduzione: gli infedeli (come tecnicamente e propriamente vanno chiamati i seguaci di altre religioni) si salvano?
RispondiEliminaLa loro falsa religone è un mezzo di salvezza o è, quanto meno, un ostacolo alla salvezza?
Tutta la diatriba tra conciliari e anti-conciliari, si può compendiare nelle risposte che si danno a tale dilemma.
Il primo intervento di "Ospite" in questo post è un criterio di valutazione giusto.
RispondiEliminaCredo sia innegabile che nelle religioni, anche in quelle che potremmo definire impropriamente "naturali" (quelle che nascono dalla mente umana che si rapporta al divino in modo unilaterale), esistono dei "raggi di luce" che preparano all'accoglimento dell'Unica Verita Cattolica.
Ma esse debbono essere viste esclusivamente nell'ottica della "preparazione evangelica", ovvero della possibilità che quei raggi di luce siano veicolo per meglio accogliere il Verbo della Vita.
Non vi è nessuna utilità in esse stesse, da sole. Sono FALSE perchè un raggio di Verità nella menzogna non rende Vero il Falso.
Si può dire, come è stato detto dai Papi, che esse possono avere un ruolo di preparazione e che chi in esse cerca Dio come può ha la possibilità di salvarsi per Grazia di Cristo, che vede i cuori.
Ma non si può dire che esse siano "religione", o che abbiano in sè la forza di salvare.
<span>QUANDO SI SCRIVE DI FRETTA, DOVENDO ANCHE, CONTEMPORANEAMENTE, BADARE AD ALTRO, Ohimè, succede anche questo!</span>
RispondiElimina<span>Adamo ed Eva (due persone vive e vere, in carne ed ossa) ricevettero da DIO la Rivelazione primordiale, in cui erano compresi, quanto meno virtualmente ed implicitamente TUTTI, SINGOLI & CIAScUNO gli articoli di fede e di morale. Ora, in tutte le religioni, esistono residui di tale rivelazione, fusi e confusi con ciò che l'influsso diabolico e la superbia umana vi hanno mischiato. Gesù è venuto anche a fare ciò: a togliere le aggiunte spurie. In definitiva. il Cattolicesimo è antico quanto l'Umanità.</span>
Condivido quasi tutto, salvo che io sono delparere che NON E' MAI TROPPO TARDI,QUEL CHE CONTA E' COMINCIARE E CONTINUARE! d.a.m.
RispondiEliminaMa sarà ben un problema di Dio il salvare o no gli infedeli!!!
RispondiEliminaPer quanto interessa a noi direi che sia determinante il non apostatare ne' de iure (abbastanza raro) ne' de facto (cosa largamente possibile a tutti e a ciascuno). d.am.
Prima di fare i "teologi da bar" invito tutti a chiarirsi le idee a questo link: http://www.fides.org/ita/approfondire/2003/25gp208l.html
RispondiEliminaPoi si può discutere, magari con maggiore rispetto, umiltà e obbedienza per il Vicario di Cristo e Custode del Magistero (comunque esso si chiami) per volere e decreto divino.
Per Ospite.
RispondiEliminaRicordiamoci questo che hai scritto "I Papi possono sbagliare"........
Errare umanum est, ma perseverare nell'errore è.........
E Tu Pietro: una volta ravveduto conferma i tuoi fratelli.
Un criterio infallibile per non sbagliare o sbagliare il meno possibile è la conformità alla Tradizione.
@ uno dei piccoli.
RispondiElimina"Si può discutere, magari con maggior rispetto....... per il Vicario di Cristo"
Di grazia vorrei sapere a quale Vicario di Cristo e custode del magistero bisogha portare ossequiso rispetto:
Giovanni Paolo II?
Pio XII?
Benedetto XVI?
Paolo VI?
E se i vari pontefici sono in contraddizione tra loro cosa fare?
Il Papa è custode non padrone del depositum fidei!
Mi Pare che Padre Scalese non sia un "teologo da bar" e tu chi sei per dare patenti di serietà a Padre Scalese e ai frequentatori di questo blog?
P. S. Per chiarirti le idee alquanto confuse rileggiti le riflessioni di Padre Scalese
RispondiEliminaMa infatti, secondo me, si tratta di un problema di interpretazione che vuole, con i cambiamenti del Concilio, AMMORBIDIRE il fatto che i cristiani, specialmente cattolici, essendo in grave difficoltà e che non sono più in grado di essere autentici testimoni, è meglio che a questo punto INTERAGISCANO con gli altri seppur non cristiani pur sempre "religiosi"....
RispondiEliminama il problema è ben sottointeso da Padre Scalese, o almeno così mi appare:
l'interpretazione diversa alle intenzioni dei Padri, fa decadere il fondamento dell'evangelizzazione esclusiva del Cristo, facendoci ripiegare, come una specie di RITIRATA, verso IL CIO' CHE CI UNISCE mettendo da parte o lasciandolo agli esperti, quel che ci divide...
ora, senza dubbio esiste qualcosa che ci unisce, siamo Uomini e in quanto tali abbiamo un unico Dio Creatore....ma Dio osa mettere come primo Comandamento quell'adorare LUI SOLO e che il Cristo ci ha rivelato, mostrandocene il Volto....
ora, se il Primo Comandamento ci dice che "non avrai altro Dio all'infuori di me" di quale Dio parliamo?
è evidente che esistono altre divinità che Dio NON APPROVA...altrimenti non ci avrebbe dato quel primo Comandamento che non racchiude solo il dio danaro o il vizio, ma anche altre divinità... ;)
ma se ora da dopo il Concilio DIFENDIAMO queste religioni andandoci a braccetto (difenderle va bene, andarci a braccetto NO ), come potremmo proclamare il Primo Comandamento senza rischiare il SINCRETISMO RELIGIOSO? Adoriamo dunque tutti il medesimo Dio? e allora quali sono queste divinità per le quali Dio ci ammonisce di non adorare?
I Padri ci misero in guardia dal sincretismo...per questo erano anti-giudaici....perchè NON accettavano alcun Dio se non quello IN CRISTO RIVELATO...
e per quanto oggi anche Benedetto XVI condanni questo sincretismo, di fatto con il "Semina Verbi" di moderna interpretazione, sarà impossibile rispettare il Primo Comandamento senza cadere nell'errore sincretista, ognuno adorerà il PROPRIO DIO, ma non quello rivelato da Gesù Cristo...
mi sbaglio?
:)
Caro "ospite" se posso sbaglia i PADRI e i Papi allora è finita....non abbiamo più ne l'infallibilità ne la garanzia che lo Spirito Santo guidi la Chiesa.... :-D
RispondiEliminaDon Camillo è stato ironico..(e alla pensione gli manca moltissimo, ci toccherà sopportarlo per moooooolto tempo, ahahahah :-D :-D )..ma la tua affermazione è posta nel modo sbagliato....
i Padri della Chiesa non sarebbo tali se dottrinalmente avessero commesso errori così madornali...in definitiva siamo noi OGGI e DOMANI che dobbiamo adattarci ai Padri ed alle Scritture NON IL CONTRARIO :-D questo significa essere con la Tradizione e portarla al nostro tempo....
Nei Padri c'è l'infallibilità...nei Pontefici c'è se restano SU QUELLE INTERPRETAZIONI SENZA MODIFICARLE....senza dimenticare che essendo stato Pietro a confermare questi PADRI, va da se che oggi e domani anche noi e il Papa odierno, tutti dobbiamo restare IN QUEI BINARI, altrimenti è così che si "esce"... ;)
mah !!! strano comprtamenteo !!!
RispondiEliminal'abbé de la Roque (fsspx) ha pubblicato uno studio sull'immanenza religiosa e la questione del Semina Verbi nel 2007,
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=316:immanenza-incarnazione-e-redenzione-in-giovanni-paolo-ii-o-il-modernismo-di-un-papa&catid=64:crisi-nella-chiesa&Itemid=81
In sostanza dice le stesse cose di Scalese, ma siccome ha l'etichetta da corvo-nero-anti-papa NESSUNO l'ha preso in considerazione per 4 anni.
Se Scalese pappagallescamente ripete le stesse cose, la gente lo ascolta... mi spiace ma non capisco...
Comunque banso alle polemiche se si deve passare per questo strano sentiero per far aprire gli occhi alla gente, ben vengano gli Scalese...
esatto memory! in realtà quando si hanno in bagaglio tutte le informazioni dottrinali necessarie la rottura é di una chiarezza cristallina...
RispondiEliminacaro "uno dei piccoli" riporto dal link da te citato questo passo:
RispondiEliminaIl magistero di Giovanni Paolo II° sulle altre religioni
L’intero magistero del papa sulle altre religioni va letto ed interpretato all’interno di questo contesto teologico, pastorale e spirituale che abbiamo brevissimamente tracciato.
Già nella sua enciclica programmatica Redemptor Hominis si possono trovare le coordinate fondamentali dell’insegnamento di Giovanni Paolo II° sulle altre religioni. Insegnamento che ha fatto da base a ciò che successivamente verrà sviluppato nei venticinque anni del suo pontificato.
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perfetto.... Padre Scalese infatti non ha fatto altro che ripescare il SENSO TEOLOGICO del tema "Semina Verbi" trovandovi UNA INTERPRETAZIONE ANOMALA.... ;)
Mi dica, chi ha vegliato perchè il senso TEOLOGICO ed interpretativo andasse verso la Tradizione?
Come mai i fraticelli hanno permesso in quegli anni che non cattolici sacrificassero un pollo sull'altare di santa Chiara e che il Budda venisse venerato sull'altare della cripta del Santo senza che il Papa, avendolo saputo giacchè le foto uscirono su tutti i Media....facesse nulla?
Se il Primo Comandamento mi dice di adorare quell'Unico Dio, in Cristo rivelato, come faccio ad andare a braccetto, tacendo, che il dio degli altri NON è quello di Gesù Cristo?
Personalmente sono abbastanza divulgatrice del magistero di quel Pontefice riguardo ad altre tematiche, ma su queste INTERRELIGIOSE ED ECUMENICHE ho parecchi dubbi che a suo tempo ebbe lo stesso Ratzinger che al primo incontro di Assisi NON ci andò.... salvo poi andarci dopo aver scritto la Dominus Jesus che forzatamente ci ripiega a quella CHIAVE DI LETTURA di tutto quel Magistero.... ma è bastato? io spero di SI....tuttavia ciò che solleva Padre Scalese è un tema assai più scottante e che vediamo anche riflettersi sulla RILETTURA DEI SANTI IN CHIAVE MODERNA....non è raro trovare chi usa perfino san Tommaso d'Aquino quale DIFENSORE DELL'ISLAM.... :-[ salvo poi usarlo, da parte dei protestanti, contro l'Immacolata....
Per difendere i Padri della chiesa dalla falsa accusa di antisemitismo, di cui non ne avevano affatto bisogno se si fosse insegnata LA VERITA' sui loro insegnamenti contro il giudaismo che nega volutamente Nostro Signore Gesù Cristo.... si è arrivati a MODIFICARE ciò che hanno detto CAMBIANDONE LE INTERPRETAZIONI...
Non è un caso che Benedetto XVI ha cominciato le sue Catechesi del Mercoledì con la RILETTURA DEI PADRI DELLA CHIESA COMINCIANDO DAL RUOLO DEGLI APOSTOLI.... ed oggi sta affrontando alcuni DOTTORI DELLA CHIESA....
Non è un caso che trattenendosi in tre Catechesi sulla figura di san Francesco d'Assisi HA AMMONITO SULLE FALSE INTERPRETAZIONI VERSO LA FIGURA DEL SANTO che è stato erroneamente riadattato verso un sincretismo religioso....
Non è un caso che il primo ATTO ufficiale di Benedetto XVI sia stato un MP su Assisi....
Non è un caso che Benedetto XVI si è riappropriato della LITURGIA PONTIFICIA celebrandola nel modo più corretto possibile seppur usando la forma ordinaria....cercando di farci dimenticare l'obbrobio liturgico pubblico-teatrale del suo Predecessore....
Dov'è che si è mancati di rispetto?
Noi nel dire le cose come stanno o anni ed anni di CREATIVITA' DEVASTANTE, polli sgozzati su altari consacrati, budda venerati nella Chiesa CATTOLICA, nel NON adorare quell'UNICO DIO IN CRISTO RIVELATO (Primo Comandamento ) , nel sostenere e PROTEGGERE LE ALTRE DIVINITA'....ecc... ?
La verità fa male....comprendo, ma la si smetta di attribuire a chi la dice una volontà perversa di cattiveria....
;)
NO NO NO NO:"<span>Estirpata? l'immanenza vitale è un male difficile da debellare ne sono affetti anche tanti tradizionalisti che inconsapevolmente ormai ne sono affetti è una patologia che insorge attraverso piccole dosi di redenzione universale, ordinatio al popolo di Dio, vie straordinarie di salvezza, incarnazione in ogni uomo.
RispondiEliminaSe non si sospende la fonte dell'esposizione (igiene del lavoro) l'effetto diventa irreversibile e la conseguenza è la morte." Questo è il post che ho messo ieri su un'altra discussione.</span>
<span>L'immanenza vitale è il germe del modernismo (San Pio X Pascendi 7) e la conseguenza inevitabile è la diminuzione del sacrificio di Cristo e la Cristologia stessa teorie Rhaneriane che portano alla redenzione universale e nella RH GpII sostiene che Crsito si unito ad oggni uomo, la stessa citazione dei semina verbi attribuita da Gisutino è falsa e ancora:<span>«… questo è l'uomo in tutta la pienezza del mistero di cui è divenuto partecipe in Gesù Cristo, mistero del quale diventa partecipe ciascuno dei quattro miliardi di uomini viventi sul nostro pianeta, <span>dal momento in cui viene concepito sotto il cuore della madre</span>»</span></span>
<span><span>.....continua</span></span>
<span><span><span>Ecco cosa dice San Giustino:</span></span><span>Gli scrittori hanno potuto vedere indistintamente la verità, grazie ai semi del Verbo che sono stati deposti in essi</span><span><span>. </span></span><span>Ma una cosa è possedere un seme ed una somiglianza proporzionale alle proprie facoltà, altra cosa è l’oggetto stesso la cui partecipazione e la cui imitazione procedono dalla grazia che viene da Lui</span><span><span> -San Giustino, 2<sup>a</sup> Apologia, n° 13</span></span><span></span></span>
RispondiElimina<span><span><span>Dio trascende completamente l'uomo</span></span><span></span></span>
<span><span><span>."</span></span><span><span>La falsità non poggia sul vero che è il suo contrario, come neppure il male poggia sul bene ad esso contrario, ma sul soggetto. E ciò accade, nell'un caso e nell'altro, perché il vero e il bene sono comuni, e coincidono con l'ente. Quindi, come ogni privazione si fonda sopra un soggetto che è un ente, così ogni male poggia su qualche bene, e ogni falsità poggia su qualche verità"ST pI q17 a4 s2</span></span><span></span></span>
<span><span><span>Dio non è l'essere formale di ogni cosa.</span></span><span></span></span>
<span><span><span>Per favore fratelli non cadiamo nel tranello non c'è immanenza, sottraiamoci dall'esposizione a questo agente nocivo (immanenza) , l'unica salvezza è la Grazia e l'appartenenza alla Chiesa cattolica.</span></span><span></span></span>
<span><span><span>CVCRCI</span></span><span></span></span>
<p><span> </span></p>
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome ( il nome di Gesù ) dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati."
RispondiEliminaPer non saper nè leggere nè scrivere mi attengo alle cose semplici e chiare !
Caro hpoirot, non t'accorare.... ;)
RispondiEliminatante cose le dicevamo anche "noi" anni fa.... io stessa venni censurata ed espulsa da un sacerdote ed una suora in un forum di catechisti, nel 2001, una delle mie prime presenze in rete, perchè difendendo la Dominus Jesus quando uscì, cominciai a parlare di ERRORI DI INTERPRETAZIONE da parte di molte pastorali anche pontificie....divenni presto la pecora nera e scomoda... :-D :-D
all'epoca era un tabù, guai a parlarne....
san Tommaso d'Aquino sostiene che NON è importante da chi ci giunge LA VERITA' l'importante è che arrivi e che noi la sappiamo riconoscere e seguirla....
Oramai le pecore nere pare siano diventate quegli ULTIMI ( = beati ) di cui parla Nostro Signore +
ben vengano mille Scalese....ben venga chi dice la Verità, anche quando questa può farci soffrire.... ;)
Forse molti si dimenticano che vi è una specie di follia al punto da portare alcuni vescovi e liturgisti a dire che la festa del 25 gennaio "Conversione di S. Paolo" dovre bbe essere quanto meno ri-nominata in "Vocazione di S. Paolo" per non irrigidire ancora certe comunità..... ( e mi fermo) che la festa della "cattedra di S. Pietro" celebrata nella Chiesa fin da tempi dei padri ( poichè molti liturgisti, teologi, conciliaristi si rifanno a quei secoli di "purezza" cattolica) IV secolo , dovrebbe chiamarsi "Comunione con la Cattedra di Pietro, per adeguarla dopo 1600 anni ad un linguaggio di più di Chiesa di Comunione che di gerarchia.
RispondiEliminaAllora....non si tratta di mancare di rispetto ai vescovi, legittimamente successori degli Apostoli, ma si stratta di dire che i fedeli, quelli che ancora non sono rimasti indifferenti a certe feste cattoliche ci siamo stufati di vedere capovolgimenti che non so dove porteranno.
Se si agginge la grande devastazione del bello (ulitma la cattedrale di Acerra, con una cozzaglia di mostrusità, dove chi li denuncia viene denunciato ) dove l'autorità ecclesiastica è consenziente di tale devastazione in nome di un Concilio....siamo arivati veramente al capolinea.
vorrei chiarire meglio il mio pensiero:
RispondiEliminaNON C'E' "CONFRONTO DEMOCRATICO" NELLA CHIESA
NON C'E' PETIZIONE, APPELLO, ..., AL SANTO PADRE DI CUI EGLI DEBBA TENERE CONTO
NON C'E' LIBERO ESAME NELLA CHIESA
C'è solo OBBEDIENZA (non cieca ma nella carità) alle disposizioni del Magistero, che SENZA EQUIVOCO E PER DIRITTO DIVINO vengono da Roma e dai Papi legittimamente eletti: quindi quello in carica e TUTTI i precedenti.
C'è troppa confusione fra quello che il Magistero, il Papa, i Concilii hanno solennemente proclamato e tante conseguenze negative che vengono tirate in ballo qui (come il sacrificio dei polli, le bizzarrie liturgiche di sacerdoti o vescovi discutibili, etc.)
Che c'entrano queste cose con la cattiva volontà, l'ignavia o la trascuratezza di chi deve amorevolmente applicare le disposizioni del magistero?
A sentire voi sembra che TUTTI i sacerdoti e vescovi del mondo che non dicano messa VO, che non appartengano agli SCISMATICI di Econe, che non facciano quotidiana professione di critica gratuita e malevola al Vaticano siano tutti eretici.
Ma vi rendete conto dell'enormità, della stupida superbia di questo atteggiamento?!
Io ho conosciuto e conosco tanti sacerdoti vecchi e giovani che con amore e dignità svolgono il loro ministero, con tanti difetti ma anche tanto senso del dovere e della dedizione al loro gregge.
Assisto nella mia città a tanti posti dove la S.Messa (CHE E' TALE PERCHE' C'E' CRISTO NON PERCHE' E' V.O. O N.O.!!!) è celebrata in modo appropriato, dignitoso, giusto.
Poi c'è qualche parrocchia più o meno progressista, ma tant'è: anzichè fare i teologi da bar diciamo qualche Santo Rosario in più per i nostri pastori, qualche mortificazione e maggiore fiducia in Dio che può cambiare il cuore anche del peggior modernista.
E per tutto il resto SIA FATTA LA VOLONTA' DI DIO.
Già, ma se il Papa può male interpretare la Tradizione, chi o che cosa può garantirci che Areki o don Camillo la interpretino correttamente? La conformità, cioè l'adeguazione formale, non è una condizione sufficiente, così come la conformità di Caifa alla tradizione giudaica non gli impedì di trasformarsi nel peggiore interprete di quel retaggio. La realtà è che il dato letterale, anche la lettera della tradizione, è SEMPRE interpretato (questo significa la buffa parola "ermeneutica"), anche quando la coscienza che mette in opera il filtro interpretativo non si accorge di farlo. E nonostante tutto, tra Areki, don Camillo e Ratzinger, è ragionevole pensare che l'interpretazione di quest'ultimo meriti maggiore credibilità, vuoi per la scienza ecclesiologica, teologica, storica, filosofica e scritturale che Ratzinger ha in più occasioni dato prova di possedere, vuoi per la profondità spirituale e la sensibilità al sacro e all'arte che Ratzinger ha in più occasioni mostrato di avere, vuoi perché, almeno per ora (in futuro chissà!), lo Spirito Santo ha scelto di porre a capo della Chiesa Joseph Ratzinger e non Areki o don Camillo.
RispondiEliminaancora questo refrain stucchevole DELL'OBBEDIENZA INDEFINITA ?
RispondiEliminascusi, " uno" :
...secondo lei, il <span>meeting di Assisi1</span> (RIPROPOSTO talis et qualis in quello replicante, Assisi3)
è un atto magisteriale da obbedire ? e con QUALE obbedienza ?
ce lo spieghi, (con parole sue), come -con quali gesti concreti- il cattolico dovrebbe OBBEDIRE ad Assisi1 e al suo "spirito" .
Miracolo... una volta ogni tanto, sono d'accordo con te.
RispondiEliminaAttenzione. Che anche i Padri abbiano potuto compiere errori di giudizio è tesi ortodossa: non tutto ciò che hanno detto o scritto risponde a criteri di infallibilità. Tant'è vero che esistono, tanto per fare un esempio, tesi agostiniane poi contraddette o rettificate da autori (non Padri, ma Dottori) successivi. Lo stesso dicasi per i Pontefici. Se tutto ciò che è contenuto nelle encicliche e nei documenti papali dei secoli passati rispondesse a criteri di infallibilità, dovremmo concludere che la verità è autocontraddittoria. Se per secolare tradizione, per esempio, le donne non potevano cantare in Chiesa (ancora dopo la metà dell'Ottocento Papa Pio IX rifiutava a Rossini la revoca di tale divieto), il mutamento di consiglio in merito dovrebbe essere considerato un provvedimento in violazione di pronunciamenti infallibili, cosa che nessuno di noi, a parte forse don Camillo, si accalorerebbe a sostenere. Chiunque conosca almeno un poco la storia della Chiesa e la teologia cattolica non può avere una concezione dell'infallibilità così grottescamente monolitica, concezione che, per inciso, è molto in voga presso la nocumentosa setta degli spiritodelvaticanosecondini ("l'ha detto il Concilio!").
RispondiEliminaTeologi da bar? E che modo di parlare è questo? Si sta solo cercando di articolare una onesta riflessione, pur con salacità e divergenze di idee.
RispondiEliminaL'obbedienza è importante, ma se c'è un atto di stupidità è quello di mandare in cantina o in solaio le facoltà superiori dell'uomo, e tanto meno la facoltà che caratterizza l'uomo in quanto tale: la razionalità. Riflettere, studiare, ricostruire i percorsi logici e quelli storici, è altrettanto importante che obbedire. L'obbedienza va ragionata. E qui si sta appunto cercando di ragionare, e, a volte, anche con discreti argomenti. La reciproca accusa di eterodossia tra i filoeconiani e gli antieconiani è risibile, oltre che improduttiva.
RispondiEliminaTutto OK, Amicus. Era solo una nota faceta per alleggerire il carico.
RispondiEliminaIl catechismo di San Pio X e, in una forma un po' più fumosa il più recente catechismo della Chiesa cattolica, parla chiaro al riguardo. Non c'è molto da inventare.
RispondiElimina<span>L'obbedienza è importante, ma se c'è un atto di stupidità è quello di mandare in cantina o in solaio le facoltà superiori dell'uomo, e tanto più la facoltà che caratterizza l'uomo in quanto tale: la razionalità. Riflettere, studiare, ricostruire i percorsi logici e quelli storici, è altrettanto importante che obbedire. L'obbedienza va ragionata. E qui si sta appunto cercando di ragionare, e, a volte, anche con discreti argomenti. La reciproca accusa di eterodossia tra i filoeconiani e gli antieconiani è risibile, oltre che improduttiva.
RispondiElimina</span>
:-D ABBI FEDE DON CAMILLO....UOMO SANTO DI DIO!!! ABBI FEDE!!!
RispondiElimina:-D :-D :-D
:) attento "ospite" un conto sono gli errori di GIUDIZIO altra cosa sono gli errori DOTTRINALI.... Tertulliano si è giocato il titolo di Padre a causa dei suoi errori dottrinali in tema morale aderendo ad altra parrocchia.... anche Origene si è giocato il titolo, ma comunque sia la Chiesa li tiene da sempre in altissima considerazione ben scartando gli errori....
RispondiEliminaQuali sarebbero queste tesi agostiniane contraddette o rettificate DAI DOTTORI successivi? =-O
Quali sono quei documenti ENCICLICHE dei Pontefici passati non rispondenti all'infallibilità? =-O
Non confondiamo GLI ATTI MAGISTERIALI DOTTRINALI dalle OPINIONI dei Papai su chi poi divenne santo o beato....
in questi casi il MUTAMENTO opinabile può avvenire senza scalfire l'infallibilità, mentre NON può avvenire sulle DOTTRINE...
ne è mai avvenuto!!
E' sbagliato associare il concetto dell'infallibilità alle regole che sono mutabili come per esempio chi deve cantare in Chiesa o nelle CAPPELLE.... ;)
anche san Pio X nella Riforma della Musica Sacra ribadisce che non è conveniente che delle donne siano ammesse a cantare NELLE CAPPELLE....
san Pio X e il beato Pio IX prima di lui, NON vietano alle donne di cantare, semplicemente ritengono che nelle CAPPELLE E DURANTE LA SACRA LITURGIA A CANTARE SIANO UOMINI....
giusto o sbagliato che sia questa si chiama opportunità o meno NON infallibilità....
L'infallibilità investe un Pontefice e TUTTE LE MEMBRA DELLA CHIESA IN COMUNIONE CON LUI quando ci si adopera "IN UN CUOR SOLO E IN UN'ANIMA SOLA" nell'esprimere una sola dottrina che TUTTI sono tenuti a credere e proclamare in nome della Chiesa stessa.......
Può accadere che un antipapa non ricopra questa infallibilità....così come intere comunità (per esempio Lutero e company) la perdono....
Innanzitutto grazie per questi spunti di riflessione, reverendo (se non lo è lo sembra proprio) mi piacerebbe chiamarla almeno per nick name anziché ospite e basta.
RispondiEliminaComunque, la Chiesa è Tradizionale, nel senso che ciò che ha detto e fatto Gesù riportato per iscritto: Sacra Scrittura, e poi oralmente (poi messo anch'esso per iscritto) Sacra Tradizione è fondamento dell'unica Chiesa che Dio ha voluto: quella Cattolica e Romana. Questo fondamento è stato trasmesso in modo OMOGENEO. La nostra Teologia, a differenza delle altre false religioni, è innestata nella filosofia tomista-aristotelica, che postula due principi assolutamente realisti: PRINCIPIO DI IDENTITÀ e PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE. La sana Teologia guardando quelle che sono le basi i fondamenti immutabili (FEDE E MORALE trasmesse da Gesù stesso in persona) ha illuminato i Pastori i quali hanno proclamato Verità di fede che devono essere credute per salvarsi l'anima, quelle che Gesù ha detto e trasmesso. Siccome la religione Cattolica e romana non prevede evoluzione del dogma (A che diventa B) quelli che Pio X ha denunciato in Pascendi e nel decreto Lamentabili, deve essere creduto da tutti i fedeli PAPA compreso. I Papi fino a Pio XII, sono stati conformi a ciò che hanno ricevuto, da P6 a B16, con la scusa di un Concilio NON dogmatico, ne hanno corrotto alcuni aspetti: (ecumenismo=fede, morale=preservativo -cfr. luce dal mondo di B16 e ovviamente la liturgia, con la manomissone della Messa)
Circa poi cose che non riguardano propriamente la Fede e la Morale, possono essere riformate nella misura in cui queste riforme non veicolano errori di senso e di sostanza. Per esempio si è visto la recente introduzione di donne nella Cappella Sistina, non è un male assoluto, tuttavia questa novità ha aperto la strada a quei movimenti femministi e protestanti che vorrebbero la Chiesa Cattolica e romana più tollerante e possibilista circa una sorta di "ministerialità" della donna nelle liturgie cattoliche, il che non è ASSOLUTAMENTE tollerabile.
Quindi rispondendo al caso specifico da lei proposto, Pio IX fece bene ha respingere la richiesta del grande musicista Rossini di far cantare in Basilica a Roma la sua meravigliosa Petite Messe solennelle (anche se poco adatta alla liturgia) mentre B16 ha fatto MOLTO MALE a permettere a quell'asino di Palombella di far cantare il Salmo responsoriale ad una donna (dalla voce assai pregevole) il giorno dell'Epifania.
Mi sembra evidente che i convegni e i meeting (comunque essi si chiamino: assisi 1, gmg, etc.) NON sono atto magisteriale: le ragioni per cui il Papa intende replicare eventi del genere saranno comunicate sicuramente <span>prima</span> dell'evento stesso.
RispondiEliminaPoi si ragionerà sul "<span>durante</span>" e sugli eventuali frutti positivi o negativi del "<span>dopo</span>"
Ma fare adesso il processo alle intenzioni o ipotizzare scenari foschi e irrimediabili è assolutamente puerile, oltre che irrazionale.
Pazienza e fiducia in Dio.
Poi si dovranno approfondire le ragioni che Giovanni Paolo II ha esposto (in atti MAGISTERIALI, è bene non dimenticarlo) riguardo ai semina Verbi nelle altre religioni e culture.
L'errore che si fa, secondo me, è sempre NON porsi dalla parte della CARITA' di Cristo che vuole che nessun figlio suo vada perduto.
E interpretare in modo legalistico ed esclusivista la pur vera e inconfutabile unicità della Chiesa nella dinamica della salvezza.
E' vero che senza la Chiesa non c'è salvezza, ma il Papa si è chiesto: è altrettanto vero che la PRESENZA della Chiesa nel mondo, al di là delle sue dinamiche interne e missionarie, non abbia alcun effetto sull'umanità?
la Chiesa è Cristo stesso: siamo proprio sicuri che la Sua presenza nel mondo non abbia effetti se non per i suoi fedeli?
E se (come io credo) la Chiesa nel mondo in qualche modo misterioso HA EFFETTO anche sugli altri popoli e religioni, non è giusto interrogarsi su tale mistero? Soprattutto da parte del Magistero?
Infine, vorrei con amarezza sottolineare come dichiarare insulsa e stucchevole una virtù come l'<span>obbedienza</span> che è addirittura uno dei cardini della vita religiosa perfetta (povertà, castità e obbedienza... non vi ricorda niente di "tradizionale"?) dà la misura di come molte discussioni di blogger su questo e altri siti simili non siano sinceri dialoghi alla ricerca della Verità, ma stupide partigianerie tipicamente italiote.
UNO:"la Chiesa è Cristo stesso: siamo proprio sicuri che la Sua presenza nel mondo non abbia effetti se non per i suoi fedeli? "
RispondiEliminaMa che domanda: CERTO CHE NO altrimenti non ci sarebbe una solo Corpo uno solo Spirito, ma la mira dei progressisti e soprattutto della massoneria è proprio questa: arrivare ad un "cristo cosmico" una chiesa universale nella quale "sussiste" anche quella cattolica.
La Chiesa cattolica è riunita per mezzo dello Spirito Santo nel vincolo della Carità, al di fuori è tenebra.
Lo Spirito Santo non opera al di fuori della Chiesa Cattolica!!!!!!!
CVCRCI
UNO: Non ti sei accorto, come me del resto, anche se sono in via di guarigione, che sei affetto dalla sindrome dell'immanenza vitale infatti parli di presenza, di modo misteriorso che è appunto un pilastro , insieme all'agnosticismo, del pensiero modernista spiegato in maniera mirabile da San Pio X nella Pascendi 7.
RispondiEliminaQuesto porta inevitabilmente a:tutti si salvano..., dio vuole che tutti siano salvi.... (che è vero ma non nel senso che intendono loro), Dio è misericordioso...., Dio non è un giustiziere.....,ma quelli che ignorano il Vangelo..., questa via esclusiva di salvezza...., Cristo è morto per tutti..... ecc.ecc., tutto ciò allontana dalla Verità ed è questo che vuole satana allontanarci dalla verità sottoponendoci religioni che hanno aspetti di verità, ascolta cosa dice SAN Cipriano:<span>Ma al fine di rendere tutto più difficile e doloroso il nemico inventò le eresie e gli scismi con cui sovvertire la fede, corrompere la verità, spezzare l’unità.(Cipriano – De unitatae ecclesia cattolica 3) Seduce e lusinga, continua Cipriano, quelli che non riesce a mantenere nell’oscurità dell’antica via; con l’illusione di un nuovo percorso, rapisce gli uomini dalla Chiesa….</span>
<span>Tanto più vale per le religioni non cristiane.</span>
<span><span><span>
</span>
</span>
<span><span>Tutti ben compaginati nella Chiesa Cattolica e nella Verità</span></span>
<span>Rimanete</span><span><span> in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non </span></span><span>rimanete in me.<span>Giovanni 15:4</span></span></span>
<span>CVCRCI</span>
cara Caterina non mi accoro... anzi! é un ottima notizia il fatto che un sacerdote che non é neanche per la messa VO dica le stesse cose dei cattivoni lupi-neri ...e un bravo alla redazione che ha sempre l'occhio vigile su cosa succede.
RispondiElimina<span>cara Caterina non mi accoro... anzi ! E' un ottima notizia, il fatto che un sacerdote che non é neanche per la messa VO dica le stesse cose dei "cattivoni lupi-neri" ...e un bravo alla redazione che ha sempre l'occhio vigile su cosa succede.</span>
RispondiElimina<span>Bravo Stettino, che da buon filosofo cita il gran principio aritotelico e tomistico per eccellenza che enunzia che "<span>ogni male poggia su qualche bene, e ogni falsità poggia su qualche verità".</span>
RispondiEliminaRifletta un poco: la Verità è Una, ed è il Cristo stesso per noi cristiani. Qualunque religione, in quanto non essendo quella cattolica romana, comporta elementi di errore a dei gradi diversi ed in questi non possono essere di per loro natura cammini verso la verità. Però in quanto erronee, debbono per forza poggiarsi su qualche bene e su qualche verità, sennò non potrebbero sussistere: questi elementi di bene e di vero ontologicamente partecipano del Bene e del Vero , cioè del Cristo stesso ed in quanto tali non possono non aiutare chi li compie ad avvicinarsi ed a conoscere il cristo stesso di cui sono partecipi.
Per questo "<span>La Chiesa cattolica non rigetta nulla di quanto c’è di vero e di santo in queste religioni" perchè farlo sarebbe rigettare il Cristo stesso. Il che </span><span>non vuol dire per niente che riconosca come "vere" queste religioni fasulle, o allora mi trovi un testo che lo affermi. Grazie per l'intervento, caro Stettino. I.P.</span></span>
ripropongo un mio post di ieri perché per puro caso c'entra in pieno con questo thread...
RispondiEliminaCosa vuol dire esattamente "Con l’Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo" ? (CVII - Gaudium e Spes, cap.22)
Per tanti (dagli ultra-progressisti a certi discorsi di GPII) cio' significa che c'é un po' di Spirito Santo in ogni uomo, per via dell'incanazione di Cristo (indipendentemente dal battesimo) ecco perché si battezza tardi, si crede che le preghiere buddhiste contengano verità e salgano al dio unico, si paventa la salvezza universale, si allarga la Chiesa a tutti col subsistit...
Per pochi altri questa frase é un errore perché crea troppi dubbi ai fedeli aprendo la porta dell'immanenza religiosa.
Ora il CVII non é dogmatico e vedo tre possibilità
1) questa frase é giusta e applicabile sempre perché esce da un documento della Chiesa
2) questa frase é imprecisa e da emendare prima di essere utilizzata
3) questa frase é errata e da condannare come eresia
caso 1) il mio amico barti avrebbe ragione e io non potendomi impiccare (la mia religione me lo vieta) mi convertirei allla sua fede
(il caso si prospetterebbe se per esempio il santo padre dichiarasse ex-catedra che il CVII é INFALLIBILE )
caso 2) si fa un Sillabo di emendamendo e tutto tornerebbe in ordine, tranne che siccome i<span>l magistero NON puo' essere andato in vacanza per 50 anni si aprirebbero altre scottanti questioni</span>... per es. cosa doveva seguire un uomo per salvarsi nei 50 anni in cui a dettato legge questa frase ?
caso 3) apriti cielo le accuse di sedevac pioverebbero da tutte le parti e afforderebbero (se Dio lo rendesse possibile) la barca di Pietro...
da meditare, io non ho la soluzione... ci mancherebbe altro, oggi non ce l'hanno neanche tanti cardinali a Roma !
Dunque, Caterina, anche se in apparenza sostieni che ogni affermazione di ogni enciclica papale e di ogni scritto patristico abbia le stimmate dell'infallibilità, in realtà anche tu convieni che il richiamo all'infallibilità vale solo in pochi e bel selecti casi (urge peraltro una chiara definizione dei limiti di ciò che rientra nella giurisdizione della fede e della morale, perché molto, se non tutto, può esservi incluso o escluso).
RispondiEliminaDon Camillo, a tanta cavalleria, non si può non rispondere concedendo l'onore delle armi. La battaglia di Pio IX contro Rossini fu infine perduta, ma una sua venerabilità, simile a quella che Immanuel Kant riconosceva all'argomento teleologico, la possedeva.
P.S 1: Il principio di identità e quello di non contraddizione non sono due principi distinti, bensì due tratti del medesimo, unico principio. Ma certamente lei li ha qui distinti per comodità schematiche.
P.S.2: Su Palombella difficile non convenire con lei.
inoltre si puo' generalizzare: il CVII contiene diverse frasi di questo tipo: cruciali per definire cos'é la fede ma imprecise al punto che ne sono uscite N interpretazioni ognuna corretta (se non prende come metro di misura il magistero di sempre, ma ci si limita a leggere il significato letterale)
RispondiEliminami sembra che si possa quindi dire che anche per il CVII valgano i tre punti:
1) é tutto esatto e non serve cambiare niente ne precisare
2) occorre precisare con un sillabo ma cio' chiude come diretta conseguenza di spiegare dove é e quale é l'esatto magistero dal 1960
3) certe parti sono certamente errori dottrinali
mi piacerebbe avere l'opinione di chi ne sa più di me...
La terza che hai detto.
RispondiEliminaLa soluzione c'è.
Direi di più di quale natura sarebbe questa unione?, GS e RH ed il CCC non spiegano la natura di questa unione.
GS riporta quodammodo GPII lascia cadere il quodammodo che non ritroviamo più anche nel CCC:
Dice:Cristo si è unito ad ogni uomo.
Ripeto qual'è la natura di questa unione?
Limmanenza vitale che sfocia appunto in quella religiosa finisce inevitabilmente a contratsare il mistero dell'incarnazione e di tutta la cristologia che risale a Cirillo d'Alessandria.
CVCRCI
PER LA REDAZIONE: su gloria.tv (FR) c'é dalle 16h di questo pomeriggio un'intervista all'abbé Michel che risponde a alcune domande dopo la sua ultima messa
RispondiEliminaL'Abbé Michel chassé par Mgr Nourrichard http://fr.gloria.tv/?media=132667
Sai com'è: il mio Cattolicesimo è talmente "Romano", che non ama le doppie. INfatti, in Romanesco ed in Rumeno le doppie non esistono
RispondiEliminaRafminimi13@libero.it
<span><span>
RispondiElimina</span><span>Sai com'è: il mio Cattolicesimo è talmente "Romano", che non ama le doppie. INfatti, in Romanesco ed in Rumeno le doppie non esistono
Rafminimi13@libero.it</span></span>
<span><span>Ospite</span>
RispondiElimina<span>"Gesù e' veneto" ?</span></span>
Mi risulta che, secondo la buonanima di don Luigi Cozzi, Adamo era friulano, ma Gesù veneto, è la prima volta che lo leggo!
caro stettino, io non tiro conclusioni (perché non ne ho ne la capacità ne l'autorità) ma ci tengo a sottolineare che l'interpretazione di questa frase porta con sé importanti conseguenze. Se si intende "Con l’Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo" come lo fa oggi più del 50% della Chiesa (l'ala progressista) il dogma dell'Incarnazione <span>non é più lo stesso di quello di San Pio X</span>...
RispondiElimina<span>caro stettino, non tiro conclusioni (perché non ne ho assolutamente l'autorità) ma ci tengo a sottolineare che l'interpretazione di questa frase porta con sé importanti conseguenze. Se si intende "Con l’Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo" come più del 50% della Chiesa fa oggi (non solo nell'ala progressista... ) il dogma dell'Incarnazione <span>non é più lo stesso di quello di San Pio X</span>...</span>
RispondiEliminainteressante la tua osservazione sulla natura dell'unione, non ci avevo mai pensato...
<span></span><span></span>
No, è che la versione originaria del post di Amicus diceva: "<span><span>Gesù è veneto anche a fare ciò: a togliere le agiunte spurie</span></span>". Due sviste graziose.
RispondiEliminavediamo la cosa sotto unaltro angolo: sapendo che
RispondiElimina* il CVII si presta a N interpretazioni corrette
* in 40 anni hanno preso forma almeno due grosse interpretazioni dell'intoccabile Concilio (progressista-conservatore)
1) prendiamo la giusta interpretazione del concilio secondo il card Kasper
2) prendiamo la giusta interpretazione del concilio secondo la FSSP (senza X) o il Cristo Re
segue che un fedele della diocesi di Kasper e un fedele di Conrad hanno entrambi obbedito a due cose <span>diverse</span> del magistero ufficiale...
chi si salva? tutti e due ? nessuno? uno solo? e perché ...?
Qualcuno più afferrato in materia di me sa dirmi se nel passato sono già esistiti casi di magistero bi, tri, quadri... modali?
Prego? o.O
RispondiEliminaMa no, l'obbedienza non è insulsa e stucchevole. E' solo sciocca quando, in assenza di elementi immediatamente persuasivi, non è ragionata, o almeno accolta come "ragionabile".
RispondiEliminaLei è un "don" lefebvriano, vero? Per curiosità, visto che rigetta la parte Chiesa dal Concilio II in poi...
RispondiEliminaA Don Camillo
RispondiElimina<span>Lei è un "don" lefebvriano, vero? Per curiosità, visto che rigetta la parte Chiesa dal Concilio II in poi...</span>
lo Spirito Santo non opera al di fuori della Chiesa Cattolica
RispondiElimina<span>
<p>lo Spirito Santo non opera al di fuori della Chiesa Cattolica:
</p><p>dovremmo ripeterlo come pro-memoria 100 volte al giorno, per noi e soprattutto per i NOSTRI FIGLI E NIPOTI, ai quali i pastori della Chiesa postCV2 stanno facendo di tutto per farlo dimenticare ;
</p><p>e in aggiunta quel salmo:
</p><p> Omnes dii gentium demonia sunt !
</p><p>Omnes dii gentium demonia sunt : da avvisare tutti circa questa REALTA', e come grave monito da rivolgere a quei giovani che volessero fare incontri ravvicinati con quelle specie di "misticismo" orientale, (buddista, yoga o altro) credendo che siano "altre rispettabili vie" al mondo "spirituale" (per arrivare a un dio non-identificabile) !
</p><p>e se qualcuno pensa che questo severo monito della Bibbia sia un'esagerazione dei "tempi antichi e superati" della Scrittura, e che non sia credibile, appena possibile indicherò una pagina con una testimonianza terrificante, (di un personaggio noto dello spettacolo) che spero sarà ILLUMINANTE per le coscienze di molti, in particolare di sacerdoti e pastori di anime MOLTO superficiali e ottimisti riguardo alla presunta "bontà naturale" di quelle religioni !
</p></span>
Caro HP credo proprio di si se l'esempio può andare, lo stesso Cipriano nella questione del battesimo iniseme a tanti vescovi si opponeva alla decisione di altri vescovi nel concilio di carteagine del 257 ma se non sbaglio in quell'occasione Pietro parlò e la discussione finì e Cipriano obbedì per la Carità che lo univa alla Chiesa cattolica.
RispondiEliminaSe qualcuno può essere più preciso ne sarò lieto.
PS HP se ti interessa la questione dell'unione in realtà una posizione ci sarebbe.
CVCRCI
"E' il nostro Dio, il nostro solo Dio « Tu solus Sanctus, Tu solus Altissimus ». Tu sei il solo Santo, il solo Singore, il solo Altissimo. Ecco cos'é Nostro Signore Gesu' Cristo." (Mgr Lefebvre - Omelia a San Giovanni Laterano – 24 maggio 1975)
RispondiEliminaSi puo' dire ancora ? o si va contro la chiesa conciliare ?
Caro uno dei piccoli......
RispondiEliminanon generalizziamo
nessuno quì dice che la Messa Novus Ordo non è valida..... nessuno qui dice che chi non celebra la Messa antica è eretico.....
Non dobbiamo morderci come lupi gli uni gli altri, ma mantenere la carità sempre..... per questo ti invito a non tacciare con l'aggettivo "scismatico" i membri della fraternità San Pio X..... Ti costa poi tanto? Nessuno ti obbliga ad abbracciare le nostre convinzioni, ma cerca di vedere i membri della Fraternità San Pio X con gli occhi di Gesù......
Non aver paura di noi "tradizionalisti", nessuno di noi ti vuole imporre niente..... una cosa sola vorremmo che tu possa farti santo con il cammino che ti piace, ma lasciaci anche a noi di fare altrettanto..... Buona Notte.
d. Bernardo
<span>IL CARINALE BARBARIN SI VANTA DI AVER IMPARATO A MEMORIA LA CHAHADA (la corta formula del "Credo" islamico), AFFERMA CHE SI PUO' RECITARLA E ESORTA I CATTOLICI A IMITARLO
RispondiEliminaA l’occasion d’une conférence prononcée dans la cathédrale de Versailles le 4 janvier 2011, l’archevêque de Lyon, le cardinal Philippe Barbarin, prince de l’Église et primat des Gaules, s’est vanté d’avoir appris par cœur la chahâda pour la réciter au chevet des musulmans mourants. La chahâda n’est pas une phrase banale. Elle est le premier des cinq piliers de l’Islam. C’est la profession de foi qui permet de reconnaître un musulman : « Je crois qu’il n’y a qu’un seul dieu, Allah, et Mahomet est son messager ». Credo che esiste un solo Dio Allah e che Maometto é il suo profeta
<span>http://www.laportelatine.org/communication/videotheque/laportelatine/barbarin_shahada.php</span>
</span>
andate sul link... c'é il video con tutto il suo discorso
RispondiEliminaPure le formichine hanno la tosse ...
RispondiEliminae basta con questa "rottura della Tradizione". Ma seconmdo voi tutti quelli (preti, vescovie e papi) venuti dopo Pio XII hanno rotto con la tradizione? vabbè...
RispondiElimina<span>e basta con questa "rottura della Tradizione". Ma secondo voi tutti quelli (preti, vescovi e e papi) venuti dopo Pio XII hanno rotto con la tradizione? Tutti impazziti?.... vabbè...</span>
RispondiEliminaè molto verosimile: ed appare sempre più chiaro, man mano che il polverone della mitica "riforma" della Messa e della Chiesa si abbassa, depositandosi al suolo e permettendo una visione limpida e disincantata dello sfacelo provocato dal CV2, che quella grande primavera pentecostale che si attendeva era solo l'inizio di un gelido inverno, pieno di tempeste, e di un incubo reale di proporzioni immani che è ancora lungi dalla felice conclusione promessa dalla Madonna a Fatima: il lento inesorabile crollo dell'antico Edificio, di cui fu avviata -con abile occulta regia di forze perverse predominanti nel CV2- la demolizione, mediante picconamento sistematico delle sue Fondamenta, Liturgia-Dottrina-Pastorale, e specialmente con lo stravolgimento della Santa Messa, quella <span>riforma</span> di cui Paolo VI stesso annunciò ai fedeli di tutto il mondo l'importanza storica, come di una svolta epocale, in cui nella Chiesa era avvenuta una GRAVE MUTAZIONE, in quel giorno che noi ricorderemo sempre negli annali della storia come DIES NIGRO NOTANDA LAPILLO.
RispondiEliminaè ovvio che cìè staata una rottura, egr. multinick: come può lei negarlo ?
RispondiEliminaBasta ricordare sempre ciò che dissero vari protagonisti di quell' evento di svolta irreversibile (?) della Chiesa Cattolica, rilevando che nel CV2 ci fu una vera rivoluzione, come quella francese del 1789, dopo la quale TUTTO è mutato, come si legge nelle considerazioni di mons. Fellay qui riferite:
<span>".....abbiamo affermato sempre che il Concilio era il 1789 nella Chiesa. Questa espressione, riferita alla rivoluzione francese, è stata usata la prima volta da un modernista, il Cardinale Suenens. Si tratta di una rivoluzione che ha minato e distrutto la sana dottrina, la vera liturgia e la morale, e ha portato alla perdizione di milioni, se non miliardi di anime.
D'altro canto, il papa afferma che solo l'interpretazione del Concilio è andata storta. Egli afferma che non esiste alcuna rottura tra l'insegnamento della Chiesa prima e dopo il Concilio Vaticano II. C'è continuità, perché ci deve essere una continuità!"</span>
-----------------------------
ora, io dico: come si fa a dire che se c'è stata NEL E COL CV2 una rivoluzione sovvertitrice nella Chiesa Cattolica pari al 1789 in Francia, non ci sia rottura ?
Mi pare proprio che negaare la rottura significhi NEGARE L'EVIDENZA.
<span>è ovvio che c'è stata una rottura, egr. multinick: come può lei negarlo ?
RispondiEliminaBasta ricordare sempre ciò che dissero vari protagonisti di quell' evento di svolta irreversibile (?) della Chiesa Cattolica, rilevando che nel CV2 ci fu una vera rivoluzione, come quella francese del 1789, dopo la quale TUTTO è mutato, come si legge nelle considerazioni di mons. Fellay qui riferite:
<span>".....abbiamo affermato sempre che il Concilio era il 1789 nella Chiesa. Questa espressione, riferita alla rivoluzione francese, è stata usata la prima volta da un modernista, il Cardinale Suenens. Si tratta di una rivoluzione che ha minato e distrutto la sana dottrina, la vera liturgia e la morale, e ha portato alla perdizione di milioni, se non miliardi di anime.
D'altro canto, il papa afferma che solo l'interpretazione del Concilio è andata storta. Egli afferma che non esiste alcuna rottura tra l'insegnamento della Chiesa prima e dopo il Concilio Vaticano II. C'è continuità, perché ci deve essere una continuità!"</span>
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ora, io dico: come si fa a dire che, se c'è stata NEL E COL CV2 una rivoluzione sovvertitrice nella Chiesa Cattolica pari al 1789 in Francia, non ci sia rottura ?
Mi pare proprio che negare la rottura significhi NEGARE L'EVIDENZA.</span>
<span>la chahâd</span>
RispondiEliminaEccovi il testo:"Allah u Akbar. La Illa Il Allah. Mohamed eassul Allah"
gRIDANDO questo verso, i turchi andavano arrembaggio delle navi cristiane a Lepanto.
ora, cari bloggers,
RispondiEliminase nel 3. millennio dell'era cristiana un cardinale di Santa Romana Chiesa ritiene suo dovere ESORTARE I CATTOLICI a recitare un "credo islamico" come quello riportato qui sopra da hpoirot, come si può ancora parlare di continuità di questa Chiesa con la Tradizione iniziata col Papa Pietro I (avente nome privato "Simone"), nominato primo Vicario da Nostro Signore Gesù Cristo in persona, affinchè costodisse e TRASMETTESSE inalterato quel Divino Deposito della Fede, la sua
Dottrina perenne -alla quale NON UNO SOLO IOTA DOVEVA ESSERE TOLOTO O MUTATO- a TUTTI i suoi successori, a tutti i "Pietro" della storia fino alla fione del mondo, perchè insegnassero TUTTO CIO' CHE EGLI aveva loro insegnato, dicendo:
<span><span>«Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto quanto v'ho comandato. Ed ecco io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo»</span></span>
<span><span>(Mt 28, 19-20)</span></span>
? come dobbiamo ravvisare la famosa continuità in queste novità che a rotta di collo vengono sfornate e imposte dall'altro (con le buone o con le cattive, volenti o nolenti noi) dagli alti docenti-pastori di questa Chiesa rinnovata dal gran CV2 ?
perchè nessuna autorità competente si decide a mostrare OVE SIA la asserita continuità di tutto ciò che vediamo con la Chiesa di sempre ?
<span>ora, cari bloggers,
RispondiEliminase nel 3. millennio dell'era cristiana un cardinale di Santa Romana Chiesa ritiene suo dovere ESORTARE I CATTOLICI a recitare un "credo islamico" come quello riportato qui sopra da hpoirot, come si può ancora parlare di continuità di questa Chiesa con la Tradizione iniziata col Papa Pietro I (avente nome privato "Simone"), nominato primo Vicario da Nostro Signore Gesù Cristo in persona, affinchè costodisse e TRASMETTESSE inalterato quel Divino Deposito della Fede, la sua
Dottrina perenne -alla quale NON UNO SOLO IOTA DOVEVA ESSERE TOLOTO O MUTATO- a TUTTI i suoi successori, a tutti i "Pietro" della storia fino alla fione del mondo, perchè insegnassero TUTTO CIO' CHE EGLI aveva loro insegnato, dicendo:
<span><span>«Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto quanto v'ho comandato. Ed ecco io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo»</span></span>
<span><span>(Mt 28, 19-20)</span></span>
? come dobbiamo ravvisare la famosa continuità in queste novità che a rotta di collo vengono sfornate e imposte <span>dall'alto </span>(con le buone o con le cattive, volenti o nolenti noi) dagli alti docenti-pastori di questa Chiesa rinnovata dal gran CV2 ?
perchè nessuna autorità competente si decide a mostrare OVE SIA la asserita continuità di tutto ciò che vediamo con la Chiesa di sempre ?</span>
<span>ora, cari bloggers,
RispondiEliminase nel 3. millennio dell'era cristiana un cardinale di Santa Romana Chiesa ritiene suo dovere ESORTARE I CATTOLICI a recitare un "credo islamico" come quello riportato qui sopra da hpoirot, come si può ancora parlare di continuità di questa Chiesa con la Tradizione iniziata col Papa Pietro I (avente nome privato "Simone"), nominato primo Vicario da Nostro Signore Gesù Cristo in persona, affinchè costodisse e TRASMETTESSE inalterato quel Divino Deposito della Fede, la sua
Dottrina perenne -alla quale NON UNO SOLO IOTA DOVEVA ESSERE TOLTO O MUTATO- a TUTTI i suoi successori, a tutti i "Pietro" della storia fino alla fione del mondo, perchè insegnassero TUTTO CIO' CHE EGLI aveva loro insegnato, dicendo:
<span><span>«Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto quanto v'ho comandato. Ed ecco io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo»</span></span>
<span><span>(Mt 28, 19-20)</span></span>
? come dobbiamo ravvisare la famosa continuità in queste novità che a rotta di collo vengono sfornate e imposte <span>dall'alto </span>(con le buone o con le cattive, volenti o nolenti noi) dagli alti docenti-pastori di questa Chiesa rinnovata dal gran CV2 ?
perchè nessuna autorità competente si decide a mostrare OVE SIA la asserita continuità di tutto ciò che vediamo con la Chiesa di sempre ?</span>
<span> « Je crois qu’il n’y a qu’un seul dieu, Allah, et Mahomet est son messager ».</span>
RispondiElimina<span> Credo che esiste un solo Dio Allah e che Maometto é il suo profeta </span>
---------------------------------
egr. multinick, stimabili lettori,
secondo voi, la "professione" pubblica e volontà di propagazione di questo "credo", che cos'è,
segno di sana dottrina, in linea CON LA VOLONTA' DI NOSTRO SIGNORE,
o forse segno di follia (in avanzata continua, in collettivo crescendo rossiniano) della quale multinick non riesce a capacitarsi ?
<span><span> « Je crois qu’il n’y a qu’un seul dieu, Allah, et Mahomet est son messager ».</span>
RispondiElimina<span> Credo che esiste un solo Dio Allah e che Maometto é il suo profeta </span>
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egr. multinick, stimabili lettori,
secondo voi, la "professione" pubblica e volontà di propagazione di questo "credo", da parte della Chiesa "docente", o da un pastore che conduce il Gregge di Cristo, che cos'è,
segno di sana dottrina, in linea CON LA VOLONTA' DI NOSTRO SIGNORE,
o forse segno di follia collettiva, avanzante e travolgente, in quotidiano crescendo rossiniano, della quale multinick non riesce a capacitarsi ?</span>
<span><span> « Je crois qu’il n’y a qu’un seul dieu, Allah, et Mahomet est son messager ».</span>
RispondiElimina<span> Credo che esiste un solo Dio Allah e che Maometto é il suo profeta </span>
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egr. multinick, stimabili lettori,
secondo voi, la "professione" pubblica e volontà di propagazione di questo "credo", da parte della Chiesa "docente", o da un pastore che conduce il Gregge di Cristo, che cos'è,
segno di CUSTODIA E AFFERMAZIONE della sana Dottrina, in linea CON LA VOLONTA' DI NOSTRO SIGNORE,
o forse segno di follia collettiva, avanzante e travolgente, in quotidiano crescendo rossiniano, della quale multinick non riesce a capacitarsi ?</span>
inoltre c'é testo e contesto: anche se ci fosse un'interpretazione giusta e una sbagliata non é normale che l'80% della Chiesa abbia seguito la sbagliata per 40 anni (doprattutto nei primi 15 anni del pontificao GPII, che é a mio parere il picco dell'errore CVII - liturgia a parte)
RispondiEliminaPRATICAMENTE l'interpretazione <span>giusta</span> é quella che é stata applicata da più persone e per più tempo.
<span>inoltre c'é testo e contesto: anche se ci fosse un'interpretazione giusta e una sbagliata non é normale che l'80% della Chiesa abbia seguito la sbagliata per 40 anni (soprattutto nei primi 15 anni del pontificao GPII, che é a mio parere il picco dell'errore CVII - liturgia a parte)
RispondiEliminaPRATICAMENTE l'interpretazione <span>giusta</span> é quella che é stata applicata da più persone e per più tempo.</span>
<span><span><span><span>notare che il Barbarin dice nel video di aver imparato questa frase quando era parroco di Creteil <span>cioé 30 anni fa'</span> e di averla imparata</span></span>
RispondiElimina<span><span>"...per non trovarmi impreparato nel caso mi fossi trovato a assistere un musulmano sul letto di morte, perché non posso sapere che tipo di uomo la Provvidenza metterà sulla mia strada perché io lo aiuti..." </span>
<span></span></span></span>
<span><span><span><span>E' chiaro come il sola che Barbarin NON ha la fede... E' un a</span>ltro esempio della distanza abissale che c'é (e ancor più c'era nel passato) tra l'Italia e la Francia, <span>ve l'immaginate un prelato fare questi scempi nell'Italia del 1978 ?</span></span></span></span>
<span><span><span><span></span></span></span></span>
<span><span><span>Passero' per un arterioscelerotico ma mi ripeto: <span>l'Italia é un'eccezione in europa</span>. Gli eventi all'estero vanno giudicati in un contesto molto molto più grave che il corrispondente epocale Italiano. Cio' é vero più si risale nel tempo e fino al Concilio.</span> </span></span></span>
Ecco cosa ha scelto il Barbarin come devises épiscopales
RispondiElimina"Che siano tutti uno" (Jean 17, 22)
"Tu, segui me" (Jean 21, 22)
Con la prima siamo nel falso ecumenismo, con la seconda siamo in pieno nel dialogo Io-Tu del filosofo MARTIN BUBER, l'incontro con Dio non é più una rivelazione ma un Io che incontra un Tu, una comunicazione per la quale besta aprire il cuore (al di là dei sacramenti che restano importanti solo perché perfezionano l'unione con Dio)
citazioni del Barbarin
« La Chiesa non é una robot che ha una risposta per tutto, anch'essa é in perpetua ricerca» (radio RCF, 29 mai 2009).
<span>Ecco cosa ha scelto il Barbarin come devises épiscopales "Che siano tutti uno" (Jean 17, 22) "Tu, segui me" (Jean 21, 22)
RispondiEliminaCon la prima siamo nel falso ecumenismo, con la seconda siamo in pieno nel dialogo Io-Tu del filosofo MARTIN BUBER, l'incontro con Dio non é più una rivelazione ma un Io che incontra un Tu, un dialogo e una comunicazione per la quale basta aprire il proprio cuore (al di là del fatto che i sacramenti siano ricevuti o meno, essi restano importanti solo perché perfezionano l'unione con Dio ma questa unione esiste già per via dell'incarnazione di Cristo che ha conferito ad ogni uomo la famosa immanenza religiosa...)
citazione del Barbarin « La Chiesa non é una robot che ha una risposta per tutto, anch'essa é in perpetua ricerca» (radio RCF, 29 mai 2009).</span>
<span><span>Ecco cosa ha scelto il Barbarin come devises épiscopales </span></span>
RispondiElimina<span><span>"Che siano tutti uno" (Jean 17, 22) "Tu, segui me" (Jean 21, 22)
1) con la prima siamo nel falso ecumenismo, </span></span>
<span><span>2) con la seconda siamo in pieno nel dialogo Io-Tu del filosofo MARTIN BUBER, l'incontro con Dio <span>non é più una rivelazione</span> ma un Io che incontra un Tu, é un dialogo, una comunicazione per la quale basta aprire il proprio cuore (al di là del fatto che i sacramenti siano ricevuti o meno, essi restano importanti solo perché perfezionano l'unione con Dio ma questa unione esiste già per via dell'incarnazione di Cristo che ha conferito ad ogni uomo la famosa immanenza religiosa...)
citazione del Barbarin « La Chiesa non é una robot che ha una risposta per tutto, anch'essa é in perpetua ricerca» (radio RCF, 29 mai 2009).</span></span>
<span><span></span></span>
<span><span>IL PROBLEMA DI FONDO E' CHE (sulla carta e in modo strettamente fiscale) IL BARBARIN NON HA POI TUTTI I TORTI PERCHE' LUI NON FA ALTRO CHE SEGUIRE </span></span><span><span>UNA DELLE INTERPRETAZIONI POSSIBILI DEL CV2</span></span><span><span> </span></span>
hanno rotto CERTAMENTE E IN MODO GRAVE con la tradizione
RispondiEliminain Francia dicono ...plus c'est gros, plus ça passe.
Sentite, io non ho parole: in pratica in tutti questi commenti voi state palesemente dimostrando che voi non siete cattolici, ma lefebvriani. P.e. con Benedetto XVI non ci vombinate nulla.
RispondiElimina<span><span>« Je crois qu’il n’y a qu’un seul dieu, Allah, et Mahomet est son messager ».</span> </span>
RispondiEliminaIN effetti, il testi arabo recita:"Allah è più grande. Non v'è altro Dio che Allah e Maometto è il suo profeta".
Il lefebvrismo (che non esiste de jure, ma solo de facto) è una forma pienamente legittima di Cattolicesimo Cosciente e Militante.
RispondiEliminaUfficialmente il card Barbarin é in 100% comunione con la Chiesa, inaugura logge massoniche e recita preghiere di altre religioni.
RispondiEliminaDovendo scegliere, molto meglio stare con i "lefebvriani"...
Ora ho capito. Mi ci sono voluti 60 anni, ma meglio tardi che mai.Come avrei fatto senza di voi a capire che tutti cloro che sono venuti dopo Pio XII hanno rotto con la tradizione? e che erano tutti impazziti?....
RispondiEliminapoveri Papi scondiderati... e povero me che ho sempre creduto a quanto essi mi hanno insegnato di credere
<p><span><span>Ora ho capito. Mi ci sono voluti 60 anni, ma meglio tardi che mai. Come avrei fatto senza di voi a capire che tutti cloro che sono venuti dopo Pio XII hanno rotto con la <span>t</span>radizione? e che erano tutti impazziti?.... </span></span><span>
RispondiElimina<span><span>p</span>overi Papi sconsiderati... e povero me che ho sempre creduto a quanto essi mi hanno insegnato di credere…</span></span></p>
toh, il filosofo Stettino sparisce sempre al momento giusto.. ;-) I.P.
RispondiEliminaUno SSanto a full time insomma...
RispondiEliminacontratto cocopro... solo nella Chiesa Cattolica!