Ha preso avvio lo scorso 12 gennaio presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra (vedi qui) un ciclo di lezioni dedicate al canto cristiano antico, comunemente detto canto gregoriano. Si tratta di una serie di incontri, a cadenza quindicinale, di introduzione a questo repertorio, che ancor oggi la Chiesa Universale considera come canto proprio e privilegiato, di cui diversi pontefici del dopo Concilio Vaticano II hanno raccomandato la conoscenza e l’uso - almeno per i brani più semplici - e idoneo per essere utilizzato anche nella liturgia riformata.
A riprova si ricordi lo “Jubilate Deo”, piccolo volume contenente il repertorio minimo che ogni buon fedele dovrebbe conoscere. Fortemente voluto da Papa Paolo VI, all’epoca della pubblicazione fu spedito – per volontà del Pontefice stesso - in tutte le diocesi del mondo. Il volumetto è stato poi ripreso e ristampato durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Con l’occasione, diversi scritti “ufficiali” hanno ribadito l’utilità dei canti in esso contenuti, e l’attualità delle motivazioni che suggerirono la sua prima uscita. Questi canti sono stati scelti per la loro facile eseguibilità, e sono ritenuti segno tangibile dell’universalità della Chiesa. Sono considerati elementi accomunanti i fedeli di tutto il mondo. Infatti, il repertorio più facile di Canto Gregoriano è eseguibile da tutte le assemblee liturgiche, e viene comunemente scelto per animare le celebrazioni dove intervengano fedeli da ogni nazione.
Proprio perché vuole essere fruibile da tutti, il corso che si tiene all’Istituto di Musica Sacra è impostato sui “rudimenti”. Non occorre avere competenze musicali pregresse. Gli allievi dell’Istituto hanno questa materia come parte obbligatoria della propria formazione sulla musica per la liturgia, ma – stante le caratteristiche del corso, le numerose richieste e il “successo” ottenuto lo scorso anno con il Corso di Liturgia, anche quest’anno si è pensato di aprire alla libera frequenza di tutti coloro che desiderano formarsi.
Sarà sufficiente comunicare la propria adesione alla segreteria del diocesano (lun. mart. merc. ore 14-20, tel. 059.230227), scrivendo via mail all’indirizzo idms-mo@tiscali.it o intervenendo al prossimo incontro, il 9 febbraio, alle ore 19. Il calendario generale è pubblicato sul sito dell’Istituto, http://www.idms-modena.it/e sarà disponibile per tutti al primo incontro. Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il docente del corso è un docente dell’Istituto modenese, il prof. Giorgio Merli, insegnante di Animazione Musicale della Liturgia, noto gregorianista, membro e solista dell’ensemble specializzato in canto gregoriano “I Cantori Gregoriani” di Cremona. Non resta – quindi – che auspicare una numerosa partecipazione. Anche degli animatori musicali più giovani che – una volta incontrato, capito e praticato questo repertorio – lo scoprono di una profondità ed una spiritualità rare in altri canti, oltre che di una bellezza particolare.
Pur scritti da valenti musicisti, legittimamente in uso nelle celebrazioni, la cui composizione è stata stimolata dalla Chiesa, e pur avendo accompagnato le celebrazioni nei secoli, i repertori più “moderni” non riescono a competere con l’indubbio carattere di preghiera cantata, di sublimazione della Sacra Scrittura che – ancor oggi – il canto cristiano antico riesce ad esprimere.
A riprova si ricordi lo “Jubilate Deo”, piccolo volume contenente il repertorio minimo che ogni buon fedele dovrebbe conoscere. Fortemente voluto da Papa Paolo VI, all’epoca della pubblicazione fu spedito – per volontà del Pontefice stesso - in tutte le diocesi del mondo. Il volumetto è stato poi ripreso e ristampato durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Con l’occasione, diversi scritti “ufficiali” hanno ribadito l’utilità dei canti in esso contenuti, e l’attualità delle motivazioni che suggerirono la sua prima uscita. Questi canti sono stati scelti per la loro facile eseguibilità, e sono ritenuti segno tangibile dell’universalità della Chiesa. Sono considerati elementi accomunanti i fedeli di tutto il mondo. Infatti, il repertorio più facile di Canto Gregoriano è eseguibile da tutte le assemblee liturgiche, e viene comunemente scelto per animare le celebrazioni dove intervengano fedeli da ogni nazione.
Proprio perché vuole essere fruibile da tutti, il corso che si tiene all’Istituto di Musica Sacra è impostato sui “rudimenti”. Non occorre avere competenze musicali pregresse. Gli allievi dell’Istituto hanno questa materia come parte obbligatoria della propria formazione sulla musica per la liturgia, ma – stante le caratteristiche del corso, le numerose richieste e il “successo” ottenuto lo scorso anno con il Corso di Liturgia, anche quest’anno si è pensato di aprire alla libera frequenza di tutti coloro che desiderano formarsi.
Sarà sufficiente comunicare la propria adesione alla segreteria del diocesano (lun. mart. merc. ore 14-20, tel. 059.230227), scrivendo via mail all’indirizzo idms-mo@tiscali.it o intervenendo al prossimo incontro, il 9 febbraio, alle ore 19. Il calendario generale è pubblicato sul sito dell’Istituto, http://www.idms-modena.it/e sarà disponibile per tutti al primo incontro. Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il docente del corso è un docente dell’Istituto modenese, il prof. Giorgio Merli, insegnante di Animazione Musicale della Liturgia, noto gregorianista, membro e solista dell’ensemble specializzato in canto gregoriano “I Cantori Gregoriani” di Cremona. Non resta – quindi – che auspicare una numerosa partecipazione. Anche degli animatori musicali più giovani che – una volta incontrato, capito e praticato questo repertorio – lo scoprono di una profondità ed una spiritualità rare in altri canti, oltre che di una bellezza particolare.
Pur scritti da valenti musicisti, legittimamente in uso nelle celebrazioni, la cui composizione è stata stimolata dalla Chiesa, e pur avendo accompagnato le celebrazioni nei secoli, i repertori più “moderni” non riescono a competere con l’indubbio carattere di preghiera cantata, di sublimazione della Sacra Scrittura che – ancor oggi – il canto cristiano antico riesce ad esprimere.
Con un po di "invidia"...spero vivamente che anche qui nella Marca ci siano iniziative del genere e,se qualcuno ne fosse a conoscenza,replichi pure a questo post.
RispondiEliminaGrazie.
C.S.
Spero di riuscire a partecipare almeno alla maggior parte delle lezioni, è una iniziativa splendida. A proposito ho letto che la Signora Braglia di cui ero estimatore parteciperà ad un incontro del Gruppo Albertario a Milano (vicino IMBC). Sapete dirmi se i Braglia sono passati con loro? Spero di cuore di no!
RispondiEliminaSe non ricordo male Modene è una tra le poche cattedrali che tutt'ora vantino una schola cantorum in piena efficenza che propone durante le celebrazioni pagine della più pura tradizione polifonica.
RispondiEliminaAd majora!
Ad majora veramente!
RispondiEliminaSiate tenaci.
http://www.cantusjanuae.it/locandina.html
RispondiEliminahttp://digilander.libero.it/gregduomocremona/index.htm
RispondiEliminaL'ENSEMBLE DI GREGORIANO
RispondiEliminaè presente nelle seguenti Liturgie:
I° Domenica di Avvento Messa Capitolare ore 10.30
Vespro di Natale ore 17,00
I° Domenica di Quaresima Messa Capitolare ore 10,30
Venerdì Santo Ufficio delle Letture ore 9,00
Sabato Santo Ufficio delle Letture ore 9,00
Vespro di Pasqua ore 17,00
Solennità dell'Ascensione di N.Signore Gesù Messa Capitolare ore 10,30
Vespro di Pentecoste ore 17,00
Vespro del Corpus Domini ore 17,00
Vespro di S.Giovanni Battista ore 17,00
Vespro di N.S.del Soccorso ore 17,00
Vespro di Tutti i Santi ore 17,00